Capitolo 4
Mi dirigo lungo il corridoio del mio piano, d'improvviso una folata di vento mi colpisce di scatto e istintivamente mi giro notando un ragazzo che mi osservava con sguardo indignato e furibondo.
<<OH MIO DIO, mi hai spaventato>>riferisco con voce turbata. Continua a fissarmi senza risposta, allora decido di proseguire verso la mia direzione ma percepisco di nuovo lo stesso vento però con forza e pesantezza maggiore tanto da farmi cadere a terra.
<<povero piccolo.. OH sei caduto? Ti sei fatto male?>> dice con fare ironico mentre si ferma ai miei piedi.
<<sto bene>> esprimo rialzandomi e raccogliendo il mio zaino.
<<no invece, venire qui è stata una pessima idea, tu mi fai schifo>>dice mentre si avvicina al mio viso
<<tu nemmeno mi conosci>>definisco dinfastidito con aria di sfida.
<<so che sei uno psicopatico assassino>>.
Quelle parole ... una pugnalata al petto, mi ricordano l'incendio, il dolore, la morte di Alex, l'angoscia. Con la rabbia e l'indignazione lo strattono <<NON DEVI INTROMETTERTI NELLA MIA VITA>>. In risposta ricevo un gancio destro che mi manda in confusione facendomi indietreggiare per poi finire a terra.
Di scatto entra dalla porta del corridoio il signor Kim che prontamente si posiziona al centro della nostra rissa preparandosi per un rimprovero
<<Park Jimin ci hai messo poco a scatenare già una rissa, sono sicuro che non hai iniziato tu ma ciò non significa che tu debba cascarci, il litigio viene punito con l'espulsione e significherebbe trasferimento all'ospedale psichiatrico per te Park. Per oggi lascerò passare ma sbrigherai delle mansioni per me a fine lezione .... e TU!>> riferendosi a quella sottospecie di persona <<tu vieni con me SUBITO>> e mentre si allontana con il signor Kim si gira,rigira mandando occhiatacce e sorrisi maliziosi verso di me.
"Oggi non me ne va una buona, ma poi queste persone che mi dicono cose senza senso e mi guardano in modo strano" sbuffo e mi dirigo verso il bagno dove incontro un'altra persona.
<<Non puoi stare qui senza un mio permesso>> proferisce il ragazzo dalla capigliatura arancio brillante, un viso allungato con zigomi ben pronunciati,corpo slanciato che nasconde muscoli ben formati specialmente all'addome "Beh ha un bel fisico non c'è che dire, madonna Jimin e smettila sembri un pervertito datti una regolata".
<<Comunque scherzavo, piacere mi chiamo Hoseok ma chiamami Hobi>> allunga una mano verso di me mentre mostra il suo sorriso a 32 denti.
Il suo sorriso mi ricorda un qualcosa di caldo e confortevole, mi scrolla tutta la tensione avuta in precedenza.
<<tu invece sei Park Jimin, si sono uno stalker, no scherzo tutti nell'istituto parlano di te perché sei il ragazzo nuovo da bell'aspetto quindi al centro dell'attenzione sia positivamente che negativamente e la bella notizia è che mi sono trasferito da poco e sono il tuo compagno di stanza>> riprende fiato come appena termina il discorso
<<Scusami se ti sia sembrato un po' stalker un po' pazzo spero mi perdonerai e adesso ti lascio fare le tue cose in bagno>>blatera mentre indietreggia lentamente verso la porta.
<<Scusa! ehm .... Hobi potresti indicarmi l'aula per le lezioni ehm .... mi sono perso>> pronuncio mentre mi scompiglio i capelli per l'imbarazzo. Lo vedo saltellare felice verso di me e con un braccio poggiato sulle mie spalle mi accompagna raggiante verso l'aula.
L'aula sembra affollata di gente mai vista prima d'ora: c'è chi lancia cartoffie in giro, chi chiacchiera e chi dorme sul banco, ma c'è anche lui ..... Jungkook, poggiato con un gomito sul banco, mentre con la mano trattiene il ciuffo di capelli, intento a disegnare un qualcosa sul foglio ,
"è bellissimo quando disegna, quell'aria attenta e quell'impegno gli conferiscono un aria sexy". Hobi fa cenno di sedermi al suo fianco mentre io resto affascinato e incantato su quel qualcosa che disegna.
<<Salve mi presento sono Marica e sono la vostra professoressa di filosofia della religione, oggi parleremo di angeli ma non quelli ultraterreni, ma quelli bloccati qui sul nostro mondo, i cosiddetti caduti ovvero angeli cacciati dal paradiso, condannati a vivere le loro vite al fianco di noi comuni mortali, esiliati perchè non presero una posizione nella guerra di Lucifero contro il paradiso. Cosa è successo durante quella guerra? Lucifero era il preferito da Dio ma per cause sconosciute scatenò una guerra contro il suo creatore. Gli angeli che si unirono a Satana vennero relegati nell'inferno, solo i fedeli rimasero in paradiso, gli angeli che non fecero la loro scelta furono tutti esiliati e sono appunto i caduti. Alcuni si sono pentiti aspettando la risalita, altri si sono allineati a Lucifero ma nessuno di loro può lasciare questo mondo per colpa di uno solo, l'angelo ribelle, colui che si rifiutò di scegliere tra Dio e Lucifero, e lo fece per dedicarsi alla ricerca dell'amore terreno costringendo gli altri angeli caduti ad essere bloccati sulla terra>>.
Mentre la professoressa divulgava la storia notavo la tensione accrescere negli occhi di Jungkook che stringeva con rabbia il carboncino e tracciava con movimenti ripetitivi linee sul foglio.
<<Jimin penso che alcune di queste cose tu già le abbia apprese in precedenza>> si rivolge improvvisamente verso di me.
<<Mi dispiace professoressa ma in non sono mai stato battezzato quindi mai appreso queste divulgazioni>>.
Tutti improvvisamente mi guardano con stupore, persino Jungkook posa il suo carboncino per poi girare lo sguardo verso di me,mi fissava con curiosità, e maggiore interesse.
"La mia mansione per il signor Kim..... ripulire il giardino dalla spazzatura che gettano i ragazzi.....grandioso!,che bella mansione" penso tra me mentre infilzo le lattine con il bastone dal pugnale. Uscendo dall'entrata principale dell'istituto vedo Jungook che si incammina con un gruppo di amici verso il bosco, è in compagnia di una ragazza che cammina al suo passo, ne sono leggermente infastidito.
Improvvisamente l'atmosfera diventa alquanto strana senza motivo, sento come se una brezza negativa stesse per invadermi, il cielo improvvisamente si incupisce e il sole che acceca i miei occhi punta su una scultura di un angelo sormontata sull'edificio. L'angelo si trovava lungo la mia traiettoria e veniva illuminato dalla luce abbagliante. Un tonfo improvviso, una crepa proveniente dalla base della statua provoca un in me uno stato di spavento e terrore poiché l'angelo stava per crollare giù. In quel momento il mio corpo non reagiva si sentiva immobile e paralizzato come se avesse aspettato quella morte, chiedeva pace e anche io la chiedevo, forse era l'unico modo per porre fine a quell'incubo orrendo.
Mentre l'angelo sta per cadere chiudo gli occhi e un qualcosa mi afferra tra le braccia spostandomi di soppiatto..... era Jungkook che in pochi secondi mi raggiunge e mi scansa dalla traiettoria atterrando entrambi poco lontano dal luogo della caduta dell'angelo. Il contatto ha provocato in me sensazioni, non delle sensazioni nuove ma familiari e che quasi ne sentivo la mancanza.
Uno scenario mi si proietta inaspettatamente davanti agli occhi .... una carrozza, dei cavalli, una mano mi afferrava, mi stringeva durante un nevicata, un ragazzo col cappuccio mi guardava .... Ora mi trovo sdraiato a terra . Lui mi guarda, io lo guardo, i nostri fiati alimentati dalla fatica e dalla paura si incrociano e si fondono insieme, il suo viso è a pochi centimetri dal mio e mi sento ribollire dentro, riesco a scrutare la paura e la preoccupazione dai suoi occhi profondi. Riconosco la sua stretta, forse il ragazzo dei miei incubi è il ragazzo che adesso ha salvato la mia vita.
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Salveeee questa ff sta continuando spero vi stia piacendo, anche se con occhi gonfi e bruciacchianti continuerò a tenervi aggiornate e niente godetevi la storia e questo homo qui sotto.
Un bacione 💕💕💕💕
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