La calma prima della tempesta
Serenity pov's
Stavo facendo un pattugliamento per i corridoi della scuola.
Ieri, subito dopo aver salutato Sakura e suo fratello, avevo incontrato la preside che in tutta la sua frizzantezza, mi aveva fatto la proposta di dare una mano a tenere sotto controllo il comportamento degli studenti come controllore.
"Chissà che faccia farà Cass" risi al pensiero.
"Davvero tua sorella è così goffa?" sentì delle voci provenire dagli armadietti, "Si, è davvero una vergogna per la nostra famiglia" mi tenni a debita distanza, nascondendomi dietro la parete, vidi tre ragazze chiaccherare animatamente.
"Quella stupida deve imparare a stare al suo posto" disse irritata la bionda, che doveva essere il capo, "Che hai in mente Ambra?" chiese la castana, sembrava impaziente di svolgere qualsiasi nefandezza che le sarebbe stata chiesta di fare; "Mia sorella è come un gatto, furba e attenta. Dobbiamo prenderla di soppiatto." disse Ambra con un sorrisetto tra il divertito e il malefico.
"Ma di chi parlano?"
Uscì dal mio nascondiglio e mi diressi verso di loro, "Che ci fate qui? Le lezioni sono iniziate da un pezzo" le rimproverai, "E tu chi saresti?" mi domanda la cinesina con aria di superiorità, "Quella che controlla i corridoi e che può mettere delle multe a tutti gli studenti che non rispettano le regole" spiego con un sorrisetto compiaciuto.
"Su, andiamo ragazze" disse la biondina, dandomi i capelli in faccia.
"Brutta oca viziata"
Stavo per tornare in classe, quando mi sento afferrare e tirare su da dietro, "HEY" giro di poco la testa, riuscendo a intravedere una nota chioma rossa.
"Castiel, mettimi giù, devo andare in classe" lo pregai, inutilmente, "Dai, vuoi dirmi che non posso stuzzicare nemmeno la mia unica e "adorabile" sorellina?" disse lui guardandomi divertito.
"Non cambierà mai" pensai, lasciandomi scappare una risatina.
"Dai muoviamoci o faremo tardi" mi incamminai verso la classe, ma non udendo i passi che ci sarebbero dovuti essere al mio seguito mi girai, Castiel era rimasto fermo dov'era, "Cass?" lo guardai, aspettando che mi dicesse qualcosa, "Tu inizia ad andare, io ti raggiungo" lo guardai dubbiosa, ma feci come mi disse.
"Che cos'hai Cass?" pensai preoccupata.
Castiel pov's
Dopo aver parlato con Serenity mi diressi verso la serra, le attività del club non erano ancora iniziate e le iscrizioni erano ancora aperte, quindi non ci sarebbe dovuto essere nessuno.
Peccato che mi sbagliassi.
Pazienza, avrei volto la cosa a mio vantaggio.
Mi avvicinai senza fare rumore, e sfilai il quaderno da disegno, che la mia vittima teneva tra le mani.
"Ridammelo!" mi ordinò.
Peccato che io non prenda ordini da nessuno.
"Non credo proprio, tavola da surf".
Sakura pov's
Ero seduta sull'erba a disegnare, quando vedo il mio quaderno venire tolto dalle mie mani.
"Credo di sapere chi sia stato"
Infatti, i miei sospetti vennero confermati non appena alzai lo sguardo, possibile che sia sempre in mezzo alle scatole?
"Ridammelo!" dissi con voce autoritaria.
Lui in risposta mi sventolò il mio quaderno davanti agli occhi, "Non credo proprio, tavola da surf"
"Ancora con quel maledetto soprannome?"
Era talmente irritante, ma dovevo cercare di stare calma o non avrei ottenuto niente, "Si può sapere che vuoi? Non hai niente di meglio da fare che venire a rompere le scatole a me?" gli chiesi col tono di voce più calmo di cui ero capace, in quel momento, "Fammi pensare...",
"Perché tu pensi?"
"No, non ho impegni" disse ghignando, ero sul punto di perdere le staffe, cercai di darmi un contegno.
All'improvviso, senza che me rendessi conto, Castiel cominciò a sfogliare il mio quaderno, quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, "Wow..." esclamò.
"Adesso basta"
Camminai a passo spedito verso di lui, gli strappai il quaderno dalle mani, "Ma che cos-" non gli lasciai il tempo di replicare, lo guardai con occhi carichi di rancore, per poi lasciargli un ricordo di quello che comportava toccare ciò che per me era importante.
Mi guardo con gli occhi sgranati, strinsi a me il quaderno e corsi via, le lacrime avevano iniziato a solcare il mio viso e non accennavano a fermarsi.
Castiel pov's
Ero rimasto pietrificato, non credevo che potesse prendersela tanto a male solo per aver dato uno sguardo ai suoi disegni.
"Devo ammettere, che non erano così male" pensai, anche se non ero riuscito ad analizzarli bene.
Decisi di dirigermi in classe, non mi va di finire nei casini, non dopo questo.
Serenity pov's
Le lezioni erano quasi finite e io, come controllore, stavo pattugliando i corridoi, fino a raggiungere le scale.
"Non c'è nessuno, meglio tornare"
Stavo per tornare in classe, quando sentì qualcuno piangere, veniva dal sottoscala, mi avvicinai con cautela, "Hey, va tutto bene?" domandai con tono accorato, la ragazza, alzò la testa asciugandosi le lacrime, cercando di calmarsi, la riconobbi subito, "Sakura?"
"Ciao Serenity" mi salutò con le lacrime agli occhi, accompagnate da un dolce sorriso, "Che cosa è successo?" le chiesi preoccupata, "Per favore, non dire niente a mio fratello" mi supplicò, "Non hai risposto alla mia domanda" insistetti, "Scusa, non posso" si alzò da terra e iniziò a camminare verso di me, "Sakura" la richiamai, ma lei continuò a camminare, passandomi accanto, "Insomma, vuoi dirmi che cosa ti è successo? Chi ti ha ridotto cosí?" le domandai con più determinazione.
Lei fermò il suo passo, per girarsi nella mia direzione, questa volta mi avrebbe dato una risposta ne ero certa, anche se non era esattamente la risposta che mi aspettavo, "Spesso il silenzio è in grado di dire ciò che le parole non riuscirebbero neanche a descrivere" detto questo se ne andò, lasciandomi con i miei pensieri.
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Bonsoir, persone belle.
Piaciuto il capitolo?
Secondo voi cosa rappresentavano i disegni di Sakura? Perché se l'è presa tanto?
Lo scoprirete solo leggendo, mi sento abbastanza soddisfatta di questa capitolo, mi merito del cioccolato😋🍫
Adieuuuu.😘
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