2. tipi di fanfictions
Capitolo 1 - Un amore della madonna
Ciao, mi chiamo (Y/N) e sono una semplice ragazza di diciassette anni.
Nome raro vedo, niente male.
Ho i capelli biondi e lunghi, occhi azzurri e ho tante lentiggini sulle guance.
Le mie amiche dicono sempre che sono la più bella della classe ma io non credo sia così.
Come diventare protagonista di un libro: assicurati di avere l'autostima sotto terra.
Vivo insieme alla mia mamma ed alla mia sorellina di tredici anni, la quale è ossessionata da una band molto famosa.
A me sinceramente non piacciono le loro canzoni e non credo nemmeno di aver mai visto le loro facce ma questa sera lo farò perché toccherà a me accompagnare la mia sorellina al loro concerto.
Non mi dire...
Mi sono già preparata una borsa con ciò che sarà necessario per non annoiarmi lì tra tutte quella gente.
Mi porto dietro anche le mie cuffiette adorate per non dover sentire tutto il tempo quelle ragazzine urlare.
Mi stai forse insultando?
Partiamo in macchina verso lo stadio.
Mamma: allora ragazze mi raccomando, state sempre vicine e non perdetevi di vista.
Sorella: non preoccuparti mamma, torneremo a casa sane e salve.
(Y/N): almeno spero...
Wooo frena frena frena!
Cos'è quella roba? Dove sono i dialoghi normali?
Dopo essere arrivate allo stadio, la nostra mamma ci fa scendere dopo averci detto ancora che dovevamo restare unite.
Entriamo nello stadio dopo aver passato tutti i controlli e ci sediamo al nostro posto che è molto lontano dal palco.
Mia sorella è già molto agitata e continua a mangiarsi le unghie, cerco di calmarla facendo conversazione ma più lo stadio si riempie di ragazzine più comincio a pensare che scoppierà a piangere da un momento all'altro.
Ma sta parlando di me.
(Y/N): eddai sore, calmati.
Sore: tu non puoi nemmeno capire, è da anni che aspetto questo momento e non riesco a credere che sia veramente arrivato!
(Y/N) : come sei esagerata, è solo uno stupido concerto.
Attenta a come parli, ci sono varie fangirl nei commenti pronte ad attaccare.
Dopo quasi tre ore comincio a pensare che sia meglio tornare a casa perché il concerto non vuole cominciare, sento delle ragazze dietro di me dire che è normale aspettare così tanto in questi concerti. Se lo dicono loro.
Estraggo dalla mia borsa il mio libro preferito che ormai ho letto sedici volte perché non nulla di meglio da fare nella mia vita se non lamentarmi e odiare questa boyband.
Comincio a leggere da dove ho lasciato e non mi accorgo nemmeno come passa il tempo, infatti la musica comincia a suonare e le urla delle ragazzine quasi la sovrastano. Dei ragazzi giovani appaiono sul palco ed ognuno di loro con il proprio microfono in mano comincia ad esibirsi cantando una delle tante canzoni che mia sorella canta di solito dalla mattina alla sera.
A proposito di mia sorella, giro il viso verso di lei e mi accorgo che sta piangendo istericamente mentre salta sulla sua sedia.
Che stupida!
Io sto ancora aspettando di poter andare ad un concerto dei One Direction...
Poco dopo sento una strana sensazione e quando alzo gli occhi uno dei ragazzi sul palco incontra il mio sguardo e sorride.
Continuiamo a guardarci senza pensare ad altro.
Sei sicura stia guardando te?
No, perché, sai...
Distolgo lo sguardo per prima e senza nemmeno accorgermi sono arrossita come un pomodoro.
Prendo le mie cuffiette ed ascolto una canzone di Cupcakke, è pura arte.
Sì.
Finito il concerto mia sorella è completamente sfinita e dubito che abbia ancora lacrime da piangere (?)
Sore: ti è piaciuto il concerto?
(Y/N) : c'è di meglio in giro.
Una macchina parcheggia davanti a noi e da lì esce il ragazzo di prima, quello che cantava sul palco con la sua band.
Queste cose nella vita reale però non succedono mai, porca putt...
Ragazzo: hey, credo di amarti.
(Y/N): io no.
Ragazzo: Invece sì.
(Y/N): sì, è vero, ti amo anch'io!
Sore: ...
Secondo me la sorella è l'unica normale.
Ragazzo: Vieni in tour con me, voglio passare il resto della mia vita insieme a te.
(Y/N): prima devo chiedere alla mamma...
Sore: ma..
Okay, ora ragioniamo. La mamma le impedirà di andare così a caso ad un tour.
Chiamo al telefono la mia mamma e risponde subito.
(Y/N): hey mamma, posso andare con il mio nuovo fidanzato completamente sconosciuto ad un tour in giro per il mondo per i prossimi otto mesi?
Mamma: va bene tesoro, però mettiti un cappotto che fa freddo.
Ah.
Salgo in macchina con lui e ci baciamo con passione.
Sore: ed io cosa dovrei fare?
Ragazzo: tranquilla, manderò uno dei miei manager a prenderti!
Cosa?
Partiamo verso il suo hotel e arrivati alla sua stanza facciamo l'amore.
Qualche anno dopo decidiamo di sposarci e partorisco due gemellini adorabili.
Ragazzo: Oh, piccola, ho dimenticato di chiederti come ti chiami.
(Y/N): mi chiamo Your Name e tu?
Ragazzo: non lo so.
(Y/N): ti amo così tanto...hey aspetta, ma mia sorella è tornata a casa poi?
Ragazzo: emh...
*intanto la sorella ancora nel parcheggio dello stadio*
Sorella: c'è nessuno?
Io: mamma, posso prendere un bicchiere d'acqua?
Mia mamma: no.
Opinioni?
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