NEWS

Settembre e poi ottobre. Il primo anno di università, le prime lezioni, i primi corsi, nuove conoscenze...

Mi sembrava di essere entrata finalmente nel mondo dei grandi. 

Prendevo il tram e poi la metro tutte le mattine fino alla sede dell'università, facevo le mie lezioni, mangiavo qualcosa con le mie nuove amiche (e Alice che veniva alla Statale come me) e poi tornavo a casa pronta a uscire con Matteo o con Stefano e Francesca.

Quell'estate io e la Fra avevamo legato molto con Stefano, eravamo quasi inseparabili, e non perdevamo un'occasione per uscire e farci quattro risate.

E poi, andare a vedere le partite di Matteo a Bergamo e non dover andare fino a Verona era bellissimo. Con il fatto che si allenava così vicino, e che io ero finalmente libera dai compiti tipici della scuola, ci vedevamo quasi tutti i giorni e non dovevamo più sicuramente ricorrere alle videochiamate.

Tra l'altro, da poche settimane mi ero anche iscritta a patente, perché era ora che diventassi indipendente con la macchina. Soprattutto ora che Matteo era tornato a vivere a Monza, volevo poterlo andare a trovare ogni volta che volevo, senza che mi dovesse venire a prendere lui o che mi dovessero portare i miei.

Quel pomeriggio però Matteo aveva ovviamente gli allenamenti, quindi io ero fuori con Stefano e Francesca.

«Com'è l'università, ragazze?» ci chiese Stefano.

Lui è più grande di noi di due anni, quindi era già all terzo anno di università.

«Bene, è un mondo tutto nuovo» rispose Francesca.

«Talmente nuovo che mi sono persa un paio di volte» dissi io ridendo.

Scoppiarono a ridere anche Francesca e Stefano.

«È normale» disse poi Stefano ancora tra le risate «Io mi perdo ancora ogni tanto» ammise.

«Ma tu sei tu, Ste» gli fece notare Francesca facendomi ridere.

Stefano le diede ragione, poi scoppiò a ridere con noi.

«Comunque, ho una notizia» annunciò in quel momento la mia migliore amica guardandoci con aria complice «Mi sto sentendo con un ragazzo!» esclamò facendo un sorriso a trentadue denti.

Io e Stefano spalancammo occhi e bocca per la sorpresa.

Francesca si sentiva con qualcuno?!

E lo conoscevamo?!

Com'era?!

«Calmi! Calmi! Ora vi dico tutto!» ci bloccò Francesca alzando le mani «È dell'università, non lo conoscete, però è molto carino ed è ormai un po' che ci sentiamo» continuò con un sorrisetto.

«E si chiama?» chiesi io curiosa.

Francesca arricciò il naso.

«Quindi?» chiese Stefano impaziente.

«Si chiama Franscesco» rispose finalmente la mia migliore amica.

Io e Ste alzammo le sopracciglia.

«Stai scherzando?» chiese Stefano cercando di trattenere una risata. 

Io gli tirai una gomitata per ammonirlo, ma in effetti faceva ridere come cosa.

Insomma, la mia amica Francesca aveva trovato un ragazzo che si chiamava Francesco?

Faceva molto ridere!

«Ok, ok, ridete pure, però a me piace un sacco e anche lui sembra molto preso. La cosa è seria» disse Francesca stizzita.

Io e Stefano ci calmammo reprimendo le risate e la guardammo per scusarci.

«Se la cosa sembra seria va bene anche che si chiami come te, Fra» le dissi io allungando una mano per stringere la sua «Però voglio vederlo» aggiunsi curiosa.

Francesca mi fece un sorrisetto complice e poi mi mostrò una sua foto da instagram. Era carino: biondino con i capelli ricci un po' lunghi... ci stava.

«È il tuo tipo» disse Stefano annuendo.

Lo feci anche io, perché era vero, era proprio il tipo di Francesca, e lei sembrava felice quindi lo ero anche io.

~~~

«Ceciu, ho una notizia!» 

Questo aveva esclamato Matteo quel mercoledì, appena entrò in casa mia. 

Ero sola, quindi lo avevo invitato dopo gli allenamenti.

Quando puntai gli occhi su di lui lo vidi luminoso come non mai, ed era una luce nuova, una luce mai vista.

«Teo, tutto bene?» gli chiesi stranita.

Non smetteva di sorridere.

«Sì, sì, tutto benissimo, Ceciu! Alla grande!» esclamò Matteo in risposta.

Poi si avvicinò, mi prese il volto tra le mani e mi diede un bacio a stampo senza smettere di sorridere.

«Ok, sei impazzito» constatai spalancando gli occhi.

«Sì, pazzo di gioia!» esclamò ancora Matteo lasciandosi cadere sul divano con le braccia aperte.

"Lo anno drogato, senza dubbio" pensai tra me e me guardandolo stranita.

«Ma quanto sei bella?! Quanto?!» mi chiese Matteo guardandomi con un sorriso smagliante e prendendomi per la vita per farmi avvicinare a lui.

«Ho addosso una maglietta da animatrice e i pantaloni della tuta» gli feci notare stranita.

«Lo sai che per me sei sempre bellissima» disse Matteo «Oggi ancora di più, perché è una giornata straordinaria!» esclamò baciandomi la pancia prima di stringermi a sé.

«Teo, mi dai questa notizia?» chiesi «Così magari capisco come mai tu sia impazzito così di botto» aggiunsi alzando le sopracciglia.

Matteo alzò lo sguardo su di me con un sorrisetto furbo.

«Mi hanno convocato in Nazionale!» esclamò dopo alcuni secondi di pausa.

Io spalancai gli occhi sorpresa.

«La... la Nazionale... quella seria?» chiesi.

Aveva già giocato nell under 21, quindi non credevo sarebbe stato così felice per una convocazione lì.

«Certo! Dove se no?!» mi chiese Matteo in risposta con aria ovvia, scuotendomi un po' «Ma ci credi?! Insomma, ci credi?!» mi chiese con un sorriso a trentadue denti e gli occhi luminosissimi.

Sorrisi anche io, felicissima per lui e felicissima di vederlo così al settimo cielo.

Era così bello quando era felice!

E quel sorriso!

Quanto mi piaceva!

«Scusa, ma per cosa saresti convocato?» gli chiesi però aggrottando le sopracciglia.

È evidente che non seguivo più di tanto il calcio?

«Ci sono gli Europei quest'anno, e l'anno prossimo i Mondiali. In questo periodo iniziano le qualificazioni» mi rispose Matteo.

Io annuii, però poi aggrottai di nuovo le sopracciglia.

«Ma gli Europei non dovevano essere nell'estate che è appena passata?» chiesi.

Visto che qualcosa di calcio sapevo anche io?!

«Sì, ma sono stati rimandati causa uragani nelle zone in cui dovevano essere disputati. Infatti l'estate prossima si faranno in più Stati, tra cui l'Italia» rispose Matteo.

«Che bello!» esclamai io «Quindi tu giocherai?» chiesi poi con un sorriso.

«Forse le qualificazioni, per gli Europei non sono ancora uscite le liste, e c'è molta gente davanti a me» ammise Matteo arricciando un po' il naso.

«E chi c'è davanti a te?» chiesi io indignata.

«Barella» iniziò a elencare Matteo.

«Barella? E chi è con un cognome del genere?» chiesi io divertita.

«Quello di "Che bel giocatore!"» rispose Matteo facendomi annuire.

Conoscevo quel video, lo avevo visto qualche settimana prima su tik tok, e in realtà continuavo a vederlo perché ne era pieno.

«E in realtà anche Sensi c'è prima di me» aggiunse Matteo pensandoci.

Io storsi un po' la bocca.

«Beh, ma tu sei più bravo di loro» dissi io con aria ovvia.

«Ho fatto una stagione nel Verona, e loro invece giocano entrambi nell'Inter. Non credo di essere migliore di loro» ammise Matteo scuotendo la testa e arricciando il naso.

Io storsi un po' la bocca.

«Beh, per me sei più bravo» dissi alzando le spalle con innocenza «E comunque, goditi il momento. Non ti ho mai visto così felice come oggi» aggiunsi con un sorriso.

«Sai, quando un bambino inizia giocare a calcio, e poi la cosa inizia a farsi seria, il suo sogno più grande è entrare in Nazionale un giorno» iniziò a spiegare Matteo «E quando inizi a giocare in serie A il desiderio aumenta, inizi a chiederti se sarai mai all'altezza della Nazionale, se sarai mai all'altezza di far gioire ed emozionare tutti gli italiani» continuò «Quando si avvera, anche se solo per le qualificazioni, è meraviglioso. Ti rendi conto di essere davvero bravo se sei stato convocato per la Nazionale, per rappresentare il tuo Paese. È una delle sensazioni più belle del mondo» disse ancora con un sorriso e aria sognante «È quasi come un orgasmo!» esclamò in conclusione.

A quel punto io alzai le sopracciglia.

«Addirittura?» chiesi.

«Beh, sì» rispose Matteo «Non come quelli che ho con te, ma...» iniziò a dire poi.

«Teo!» esclamai io tirandogli una manata e facendolo ridere.

Scoppiai a ridere anche io, prima di baciarlo.

«Comunque, orgasmi a parte, sono molto felice per te, davvero» dissi quando mi staccai «Te lo meriti» aggiunsi annuendo.

Matteo sorrise e mi lasciò un altro bacio, poi mi lasciò sdraiare accanto a lui e mi strinse al suo petto.

«Il mio ragazzo gioca in Nazionale!» esclamai io entusiasta.

Matteo fece una risatina.

«Oh, a proposito, presto ci sarà un cena con i ragazzi e le famiglie. Vieni con me vero?» mi chiese.

Io sospirai.

«Ho altra scelta?» chiesi divertita.

«No, sei già venuta anche alla cena dell'Atalanta, tutti sanno che stiamo ancora insieme, quindi sarebbe strano se non ci fossi alla festa della Nazionale» rispose Matteo.

Toccò a me fare una risatina.

«Allora ci sono» dissi alzando le spalle.

Matteo sorrise, prima di lasciarmi un bacio sulla tempia e appoggiare la sua testa alla mia per un po' di coccole. Nel frattempo però mise anche una nostra foto nelle storie di instagram, perché «Sono troppo felice per non mettere una foto con la mia bellissima ragazza nelle storie» come mi aveva detto Matteo con un sorriso e gli occhi spalancati, facendomi ridere di nuovo.

Ma quanto era bello?!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top