HEY, NEW YORK CITY

«Ho una proposta che non potrete rifiutare!» esclamò Alice un giorno, guardando me, Francesca e Vera con aria furba.

Eravamo in un bar a fare colazione insieme dopo un po' che non ci trovavamo tutte e quattro. D'altronde ognuna ormai aveva la sua vita e i suoi impegni, quindi era difficile esserci sempre tutte quando organizzavamo qualcosa.

Io e la mia migliore amica ci guardammo sorprese ma anche confuse, Vera invece fece una leggera risatina, seguita poi da Alice.

Francesca la guardò con sospetto.

«Sai cosa sta per dirci?» chiese a Vera, riducendo gli occhi a una fessura.

«Certo!» esclamò Vera divertita.

«Dobbiamo avere paura?» chiesi io.

Vera sembrò pensarci per un attimo.

«Non necessariamente» rispose poi, prima di guardare Alice con aria complice e fare un'altra risatina.

Io e Francesca ci guardammo di nuovo, prima di ripuntare lo sguardo su Alice e incitarla a parlare.

«Stavo pensando...» iniziò allora lei «... che è un po' che non facciamo un viaggio solo tra ragazze, e visto che ci sono delle promozioni di inizio novembre...» continuò «... perché non andiamo a New York?» chiese infine, facendo un sorriso smagliante e speranzoso allo stesso tempo.

Inutile dire che io e Francesca spalancammo gli occhi.

Ci aveva appena proposto di fare un viaggio a New York solo tra ragazze?!

Insomma... era un'idea meravigliosa!

Era ovvio ora perché avesse detto che non potevamo rifiutare la sua offerta.

«Le vostre facce dicono di sì mi sembra di capire» disse Vera divertita, facendo ridere anche Alice.

«E direi!» esclamò Francesca con aria ovvia «Come si fa a dire di no?!» chiese poi con lo stesso tono.

Alice fece un'altra risatina, poi batté il cinque a Francesca.

«Ceci?» mi chiese poi, girandosi verso di me.

Io la guardai incerta.

Sì, lo so che ho detto che era una proposta impossibile da rifiutare, ma non dimenticatevi che da lì a poche settimane sarebbero iniziati i Mondiali, a cui l'Italia non avrebbe partecipato, e per cui Matteo era ancora molto molto giù. Non ero sicura di poterlo lasciare da solo per dei giorni interi proprio in quel periodo. E non ero neanche sicura di volere.

«Capisco, però è un'occasione che non possiamo sprecare, Ceci» disse Vera «I biglietti costano 50€ in totale tra andata e ritorno!» esclamò «E sono biglietti per l'America!» aggiunse.

Io sospirai.

Era vero, sarebbe stato un affare prendere quei biglietti.

Restava il fatto che però non ero convinta.

«Facciamo così, stasera ne parlo con Matteo e vi faccio sapere. Ok?» dissi dopo un po' che ci riflettevo.

Non volevo dire di no, anche perché mi sarebbe davvero piaciuto fare un viaggio con le mie amiche.

Però era giusto chiedere a Matteo se se la sentisse di stare da solo per cinque giorni, in quel periodo così delicato.

~~~

«Amore, è vero, non è un momento facile per me, come non lo è per tutti i miei compagni di Nazionale, ma non potrei mai impedirti di fare un viaggio con le tue amiche. Mi sentirei troppo in colpa, e sarebbe anche sbagliato»

Sì, per mia fortuna fu questo quello che disse Matteo quando gli esposi i miei dubbi, e sì, non nascondo che tirai un sospiro di sollievo nel sentirglielo dire.

Però non ero ancora del tutto tranquilla.

«Sei sicuro?» gli chiesi infatti.

«Ceciu, vai e divertiti» mi disse Matteo guardandomi dritto negli occhi «Tra l'altro che problemi ti fai? Torni prima che inizino i Mondiali, quindi sarai qui quando sarò disperato ai massimi livelli» aggiunse, abbozzando un sorrisetto.

A me scappò una risatina, poi mi sporsi verso di lui per lasciargli un bacio a fior di labbra e poi uno più passionale.

«Ti amo» gli dissi.

«Anche io ti amo» disse a sua volta Matteo, con un sorriso da togliere il fiato.

~~~

Eh sì, la nostra mini-vacanza tra ragazze era iniziata, e come se non con una prima passeggiata per la grande mela?

Passeggiata tra l'altro al tramonto, perché eravamo partite da Milano giusto in tempo per arrivare a New York nel tardo pomeriggio, proprio in tempo per goderci il rossore del sole calante che si rifletteva sui vetri dei grattacieli della città.

L'atmosfera era talmente bella che non riuscivamo a smettere di fare foto, una delle quali finì nelle storie di Alice.

«Mi piace "Golden Girls"» disse Vera con un sorriso, guardando la storia di Alice.

«È quello che siamo» disse Francesca tirandosela.

Facemmo tutte una risatina, prima di ricominciare la nostra passeggiata.

Che bella New York!

Insomma, non è proprio il tipo di città che preferisco, perché è un po' troppo moderna per i miei gusti. Però devo ammettere anche io che ha un'atmosfera magica.

«🎶Now you're in New York...🎶» iniziò a canticchiare Francesca.

«🎶... this streets will make you feel brand new...🎶» continuai io.

«🎶... big lights will inspire you...🎶» continuò Vera.

«🎶... let's hear it for New York, New York, New York🎶» concluse Alice.

L'istante dopo ci guardammo tra di noi e poi scoppiammo a ridere.

Che belle le mie amiche!

E che bello essere lì con loro!

Ci voleva proprio un viaggio tra ragazze!

E proprio questo disse Francesca quella sera, mentre eravamo sedute intorno al tavolino del bar prescelto per la serata.

«Ci voleva sì» confermò Vera «Mi è mancato così tanto essere solo tra di noi!» esclamò poi «Insomma, non che essere anche con i ragazzi mi dispiaccia, ma ogni tanto un po' di tempo solo tra donne è di dovere» spiegò.

Eravamo tutte perfettamente d'accordo.

«Posso farvi una domanda?» chiesi io dopo un po', attirando l'attenzione delle mie amiche su di me «Qualcuna di voi ha più sentito la Bea dopo... beh, dopo che ha rotto con Fillo?» chiesi quando loro annuirono.

La domanda in realtà era più rivolta a Vera e Alice, perché la Fra mi diceva tutto, e sapevo che non aveva avuto contatti recenti con Beatrice.

«Ci sentiamo abbastanza spesso» confessò Alice annuendo «Sai che eravamo molto legate» aggiunse, quasi a giustificarsi.

Ma non ce n'era bisogno. La mia non era una domanda per rimproverarle se avessero risposto affermativamente, era giusto per sapere.

«Eh... ti ha mai detto niente di mio fratello?» chiesi infatti.

Sì, ero curiosa di sapere come se la fosse passata la Bea dopo la rottura, perché mi faceva arrabbiare pensare che avesse sofferto solo Filippo. E così tanto poi.

«Qualche volta. Più che altro chiede come sta» rispose Alice.

«Voi non vi parlate più?» mi chiese Vera.

Io scossi la testa.

«Ho messo in chiaro che non sono arrabbiata con lei... insomma, non in modo esagerato. Ma lei non si è più fatta sentire» risposi.

«Scrivile tu» mi suggerì Vera «Se vuoi ovviamente» aggiunse.

Io la guardai indecisa.

Volevo ancora bene alla Bea, ma un po' meno di prima, e non riusciva ad andarmi giù che avesse fatto soffrire così tanto Filippo.

«Capisco» disse Alice «E credo che capisca anche lei, visto che non ti ha più scritto» aggiunse.

Francesca e Vera annuirono, d'accordo con lei.

"Sì" pensai io "Forse è vero. O forse pensa solo che io sia una stronza per come le ho risposto freddamente l'ultima volta che ci siamo scritte. Ma forse è meglio così. Filippo mi ammazzerebbe se sapesse che frequento ancora la Bea. Il solo pensiero gli fa mettere il broncio per tutto il giorno"

~~~

Comunque, tra un cocktail e l'altro, fast food su fast food (perché d'altronde dove vuoi mangiare in america se non nei fast food? Sono la specialità) e camminate su camminate a visitare ogni angolo della città, ci divertimmo decisamente un mondo, scatenando l'invidia dei nostri amici che erano rimasti a casa.

Una sera infatti, dopo aver messo questa storia su instagram...

... ricevetti un messaggio da Stefano.

Senza di noi vi divertite...
Brave 👏🏻😒

Invidioso? 😏

Solo perché io ora sono a lavorare e voi invece fate la bella vita
Non credere che sia invidioso perché non ci avete invitato

🤨🤨🤨

La prossima volta veniamo anche noi ragazzi però 🙃

Ahahahah
Se vi vogliamo 😁

😝

Ma no, Stefano non fu l'unico a scrivermi invidioso del mio viaggio. Lo fece anche Benni, dopo aver visto nelle storie una foto di me e Francesca sui gradini dove erano state girate molte scene di Gossip Girl.

Sogno da quando ho visto la serie di fare lì una fotooo! 🥺😔

Ci torniamo insieme, te lo prometto 💗
Così posso fare la tua Serena e tu la mia Blair 🥰

Ahahah 💗💖💕
A Thess facciamo fare Vanessa allora

Ma Vanessa era antipaticaaa 😅

Però le assomiglia ahahah 🙃

Ahahah
Glielo dici tu però 😁

🤪😘💗❤

❤❤❤

~~~

Comunque, invidia a parte, fu un viaggio meraviglioso, e, lo dirò per l'ennesima volta... ci voleva proprio qualche giorno solo tra ragazze!


Spazio autrice:
Hello! Ecco i primi due capitoli della terza storia su Matteo Pessina, proprio come vi avevo promesso. Grazie mille a tutti voi che mi incoraggiate sempre a continuare a coltivare questa mia passione. Vi adoro e... buona lettura! ❤️🤍❤️🤍

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