CHARITY DINNER

«Ceciu, ti muovi! Tra massimo cinque minuti dobbiamo partire perché altrimenti non troviamo mai parcheggio!» mi rimproverò Matteo quella sera, con tono lamentoso e sbuffando poi scocciato.

«Guarda che non è facile prepararsi per una serata del genere!» mi difesi io con il suo stesso tono.

Era la sera della cena con l'UNICEF, e, anche se non ci sarebbero state telecamere varie eccetera, era comunque un evento importante per cui essere belli.

Per farvi un esempio di quanto credevo fosse importante, avevo scelto l'outfit tre giorni prima con l'aiuto di Francesca, Alice e Vera.

Non vi dico la faccia di Matteo quando si era visto arrivare le mie tre amiche a casa!

«Ragazze! Cosa ci fate qui?» aveva chiesto una volta aperta la porta, guardandole stranito ma cercando di sorridere.

«Siamo venute ad aiutare la Ceci a scegliere un outfit per la vostra cena» aveva risposto Francesca con un sorriso.

«La cena dell'UNICEF?» chiese Matteo girandosi verso di me con un sopracciglio alzato.

«Proprio quella!» rispose Vera.

Matteo mi guardò stranito.

«Amore, non è nulla di che» mi disse «C'era bisogno di convocare la squadra?» mi chiese.

Io feci un sorrisetto innocente e poi mi sporsi sulle punte dei piedi per lasciargli un bacio sulla guancia, prima di andare in camera con le mie amiche, pronte a provare vestiti su vestiti.

«Ma non dovevi mettere il vestito verde?» mi chiese Matteo quando finalmente uscii dal bagno dopo un ultimo ritocco al trucco.

Io storsi la bocca.

«Ho troppa pancia stasera, non mi stava bene» risposi poi.

Matteo mi guardò male.

«Dov'è la pancia, Ceciu?» mi chiese «Devi smetterla di farti certe paranoie. Anche perché, quale sarebbe il problema di una pancia leggermente gonfia? È natura» aggiunse.

«Tu queste cose non le capisci, lascia perdere» gli dissi scuotendo la testa «Avevo voglia di mettere questa stasera» aggiunsi, guardandomi allo specchio per controllare che tutto fosse ok.

È vero, con le mie amiche avevamo scelto un vestito verde scuro a maniche lunghe, ma quella sera, provandolo, mi ero accorta che non mi stava tanto bene, quindi avevo optato per una tuta nera senza maniche e con i pantaloni palazzo.

«Va beh, andiamo?» mi chiese allora Matteo sospirando.

Io annuii, ma appena distolsi gli occhi dallo specchio e li puntai sul mio ragazzo lo bloccai.

«Aspetta» dissi di fretta.

«Cosa c'è ancora?» chiese lui, voltandosi verso di me scocciato.

«Sei bellissimo» gli dissi con un sorrisetto tenero e la testa inclinata verso destra.

Stava davvero bene vestito così, e quella sera più che mai dimostrava quanto stile avesse.

Il viso di Matteo si sciolse in un sorriso.

«Anche tu sei bellissima, amore mio» disse «Ti sta bene questa tuta nonostante la pancia» aggiunse, ovviamente ironico.

Io lo fulminai con lo sguardo mentre lui scoppiava a ridere, prima di dirmi che ovviamente scherzava, prendermi per mano e portarmi fuori di casa.

~~~

«Ma come siamo belli, coppia d'oro!» esclamò Ricky quando arrivammo sul luogo dove si sarebbe tenuta la cena.

Ci stava aspettando con Alessandro, un altro degli amici di Matteo.

Sia io che Matteo facemmo un sorriso.

Che carino quando ci chiamava "coppia d'oro"!

«Entriamo?» ci chiese Alessandro dopo che si salutammo.

Noi annuimmo, e così entrammo nel locale e prendemmo posto al nostro tavolo.

Mentre Matteo chiacchierava con i suoi amici io mi guardai intorno, approfittandone per ispezionare bene il posto. Era molto bello e spazioso, e nonostante ci fosse un po' di gente, non c'era casino.

«Carino qui» dissi quando finii il tour visivo della sala.

«Carino come te» mi disse Matteo facendomi un sorriso tenero.

«Ruffiano» gli dissi io divertita.

Matteo fece una risatina, poi si avvicinò al mio viso per strofinare il suo naso con il mio.

«Già che sei qui facciamoci un video. Per una volta che siamo vestiti bene» dissi io prendendo il cellulare.

Matteo mi guardò con il broncio.

«Siamo sempre vestiti bene» disse quasi offeso.

Io storsi un po' la bocca, non d'accordo con lui.

«Ti devo ricordare come siamo usciti ieri a portare fuori Simba e Nala?» gli chiesi divertita e alzando un sopracciglio.

«Va beh, eravamo solo in tuta, non vestiti da barboni» disse lui «Che poi, i leggins ti stanno anche molto bene. Accentuano questo bel sederino che tanto mi fa impazzire» aggiunse con un sorrisetto ammiccante.

Sorrisi anche io, mentre Matteo mi lasciava un bacio a fior di labbra.

«Anche a te sta bene la tuta» ammisi «Accentua... beh, tutto» aggiunsi.

Matteo mi guardò divertito, cercando di trattenersi dal ridere. Ma non ce la fece e scoppiò in una risata contagiosa.

«Dai facciamo questo video» disse poi, mettendosi in posa.

Ovvio che non facemmo solo un video, facemmo anche varie foto, però nella storia misi il video più bello, quello in cui Matteo mi lasciava un bacio sulla guancia.

Ma quanto era carino?!

Comunque, la serata in generale fu molto piacevole. C'erano ospiti vari, tutti membri di UNICEF Next Generation, un buonissimo cibo e del vino straordinario.

E poi, quando la compagnia è bella, tutto diventa bello.

Talmente bello che quasi non mi accorsi che la serata volgeva al termine ed era quasi ora di tornare a casa.

«Abbiamo ancora le foto ufficiali da fare» ci fece notare Ricky a un certo punto, indicandoci il punto in cui facevano le foto.

Annuirono tutti, mentre io spalancavo gli occhi spaventata.

«Ho troppa pancia, non posso fare le foto in piedi e con tutta quella luce» dissi a Matteo in un sussurro quando mi chiese cosa avessi.

Lui mi guardò male.

«La smetti con questa storia che hai troppa pancia? Non hai pancia» mi rimproverò.

«Guarda! Già ne avevo prima, ora ho anche mangiato» gli dissi io con aria ovvia, indicando la mia pancia.

«Io non vedo proprio niente» disse fingendo indifferenza e scuotendo la testa «Dai andiamo» aggiunse alzandosi e porgendomi la mano.

Io sospirai, poi accettai la sua mano e lo seguii.

Ma arrivata all'angolo delle foto mi bloccai di nuovo.

C'era troppa luce!

La mia pancia si sarebbe vista tantissimo!

«Cecilia, mi sto arrabbiando» mi disse Matteo serio «Ti sembra che la gente noterà la tua pancia?! Pancia che tra l'altro non c'è!» mi rimproverò ancora.

«Ma dobbiamo proprio farla?» provai ancora io con tono lamentoso.

«Poi cosa posto per fare pubblicità all'evento?» mi chiese lui con aria ovvia.

Io lo guardai male.

«Ci siamo fatti una marea di foto prima, in un posto più buio dove non si vedeva sicuramente la mia pancia» gli feci notare con aria ovvia.

Matteo sbuffò e mi guardò male.

«Tieni su la giacca così non si vede nulla» mi suggerì poi «Ti prego» mi implorò poi.

A quel punto io sospirai e mi arresi, facendo finalmente queste dannate foto con lui.

«Ceci, togli la giacca, non si vede bene come se vestita» mi disse a un certo punto Ricky, allungando la mano per prendere la mia giacca.

Io guardai Matteo leggermente in panico, ma vedendo i suoi occhi color cioccolato imploranti mi arresi di nuovo e mi tolsi la giacca, passandola a Ricky.

Nel frattempo però mi ripromisi che non avrei postato neanche una di quelle foto, perché sarebbero sicuramente state terribili.

Infatti a fine serata misi un'altra foto con Matteo, fatta poco prima di sederci a tavola e soprattutto in un posto poco luminoso.

Quella si che poteva essere vista da tutte le persone che ci seguivano.

~~~

«Amore, mi sono arrivate le foto!» mi informò un paio di giorni dopo Matteo.

«Non le voglio vedere!» gli urlai io dalla camera da letto, dove stavo sistemando un paio di cose.

«Come sei noiosa!» si lamentò Matteo «Io le guardo» aggiunse poi.

A quel punto mi morsi il labbro.

In effetti volevo vederle anche io, tanto che male c'era a vederle solo noi?

«Aspettami» dissi infatti a Matteo, fiondandomi poi in salotto dove era lui.

«Pensavo non volessi vederle» mi disse lui guardandomi con finta noncuranza.

Io lo fulminai con lo sguardo, poi presi posto accanto a lui pronta a vedere le foto.

Quella con la giacca era bella, l'altra decisamente no.

«Non osare postare la seconda, è orrenda» minacciai infatti Matteo, scuotendo ripetutamente la testa.

Lui mi guardò con un sopracciglio alzato.

«Non si vede niente, Cieciu!» mi disse, zoommando sulla mia pancia.

Io sbuffai.

«Tranquilla comunque, non la metto nelle storie» mi assicurò per fortuna Matteo «La metto proprio come post sulla mia pagina instagram» disse però poi, trattenendo a stento una risatina «E visto che a me piace molto la metto anche come prima foto» aggiunse.

«Matteo!» urlai io indignata.

Lui fece una risatina.

«Non ridere! Non ti metto like!» lo minacciai guardandolo male.

Matteo rise ancora.

«Non sai resistermi» mi disse avvicinandosi al mio viso con aria ammiccante.

Nel frattempo mi mise le mani sull'esterno delle cosce, e facendo un movimento svelto mi fece sdraiare sulla schiena, mettendosi poi tra le mie gambe.

«Mi ami troppo» aggiunse.

Poi, prima che potessi ribattere, si fiondò sulle mie labbra iniziando a baciarmi con passione, senza smettere di accarezzarmi le cosce.

Ma d'altronde, come potevo dargli torto?

Lo amavo davvero troppo per resistergli.

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