TRIP
«Stavo pensando...» esordì un pomeriggio di metà settembre Matteo «... io e te siamo sempre andati al mare o a visitare città» notò «Perché non andiamo in montagna per una volta?» mi chiese alzando le spalle con innocenza.
Io lo guardai sorpresa.
Aveva detto montagna?
Cioè voleva portare me in montagna?
«Teo, non resisto a venti minuti di corsa e tu vuoi portarmi a camminare in montagna?» gli chiesi stranita.
Matteo mi guardò male.
«Ma mi ascolti quando parlo?» mi chiese con rimprovero «Ho detto che voglio andare in montagna, non che voglio andare in montagna a camminare» ripeté, marcando la differenza tra le due frasi.
«Qui la situazione cambia» dissi io facendo una faccia innocente.
Matteo alzò un sopracciglio, poi non trattenne una risata.
«Quindi è un sì?» mi chiese poi.
«Se mi prometti che non ci saranno camminate...» risposi io.
«Niente camminate» mi assicurò Matteo alzando le mani.
«...allora è un sì» confermai io con un sorriso.
«Perfetto, perché ho già trovato l'albergo con SPA che fa per noi, e che è anche a misura di Simba!» esclamò Matteo entusiasta.
Io lo guardai stranita.
«Se ti avessi detto di no cosa avresti fatto? Ok che guadagni un bel po' di soldi, ma non puoi pagare sempre prima di sapere se io sono d'accordo o no» gli feci notare con rimprovero.
Matteo mi guardò di nuovo male.
«Te lo chiedo di nuovo: mi ascolti quando parlo?» mi chiese «Ho detto che ho trovato l'albergo perfetto per noi, non che l'ho già pagato» ripeté, marcando di nuovo la differenza tra le due frasi.
A me scappò una risatina.
«Qui la situazione cambia di nuovo» dissi io annuendo.
Matteo scoppiò a ridere un'altra volta, poi mi mise le mani sulle guance per lasciarmi un bacio a fior di labbra.
«Ma come farei senza questa stupida testolina che ti ritrovi?» mi chiese con voce tenera.
«Ehi! Questa stupida testolina è uscita con 99 dal liceo!» lo ammonii io guardandolo male.
Sì, non ve l'ho mai detto, ma sono uscita con 99 dalle superiori.
Lo so, lo so, voto orribile, ma non avevo abbastanza crediti per arrivare al 100.
Comunque, Matteo fece un'altra risatina.
«Lo so che sei un genietto, amore mio» disse strofinando il suo naso con il mio.
Io sorrisi.
Quanto mi piaceva quando faceva così!
~~~
Erano passati cinque giorni da quando Matteo mi aveva proposto di andare in montagna insieme, ed era arrivato il momento di partire.
«Che musica vuoi?» chiesi a Matteo poco dopo che partimmo, sfogliando lo spotify del suo cellulare.
Matteo spalancò gli occhi e allungò una mano per poggiarla sulla mia fronte.
«Stai bene?» mi chiese allarmato «Mi hai appena chiesto che musica voglio io?» chiese ancora «Di solito monopolizzi tu la playlist quando viaggiamo» aggiunse.
Io lo guardai male e gli tirai una pacca sul braccio facendolo ridere.
«Comunque va bene qualsiasi cosa tu voglia ascoltare» rispose poi alla mia domanda con un sorrisetto ruffiano.
«Hai fatto tutta questa polemica per poi lasciare scegliere a me?» gli chiesi con rimprovero.
Matteo fece una risatina.
«Ok, scelgo io» disse poi deciso «Metti la palylist che mi hai fatto tu» aggiunse con un sorrisetto.
Ne scappò uno anche a me, poi ascoltai la sua richiesta e misi la nostra playlist che avevo chiamato "🦋🤍" (ho questo vizio di intitolare le playlist con le emoji perché credo esprimano meglio le emozioni che quella playlist trasmette).
Da quel momento in macchina partì la festa, che durò tutto il viaggio.
Che bello cantare a squarciagola con il mio Matteo e ridere fino a farsi venire le lacrime quando uno dei due sbaglia una parola!
«Questa non l'ho mai sentita» disse a un certo punto Matteo, quando partì una delle canzoni «Non c'era prima» aggiunse.
Io lo guardai male.
«L'ho aggiunta due settimane fa. Da quanto tempo non ascolti questa playlist?» gli chiesi con rimprovero.
«L'ho ascoltata ieri mentre tornavo dagli allenamenti e questa canzone non c'era» ribatté lui lanciandomi una fugace occhiata di sfida.
Io sospirai.
«Comunque l'ho aggiunta ieri» ammisi io «Si chiama "The Long Way". L'ho scoperta su Tik Tok dallo stesso cantante della canzone, e in realtà voleva metterla nella mia playlist per le positive vibes ma ho sbagliato a schiacciare. Poi però ho pensato che non era male lasciarla anche qui, quindi...» spiegai alzando le spalle con innocenza.
«Mi piace» disse Matteo annuendo «Rimettila» aggiunse quando la canzone finì.
«Agli ordini, signor conducente!» esclamai io con voce da soldato.
Poi rimisi la canzone mentre Matteo scoppiava a ridere scuotendo la testa.
~~~
Devo ammetterlo, l'albergo che aveva trovato Matteo sulle montagne svizzere era davvero perfetto per noi. Aveva una vista mozzafiato, la SPA con sauna, area massaggi e piscina interna ed esterna entrambe con idromassaggio, e una stanza quasi di lusso.
«Perché non hai proposto prima la montagna?» chiesi a Matteo appena arrivammo, ammirando le montagne dalla finestra della nostra camera.
Matteo fece una risatina, poi mi si avvicinò, mi prese per la vita da dietro e appoggiò la sua testa alla mia.
«Ti piace?» mi chiese.
«E direi!» esclamai io in risposta «Guarda che vista!» esclamai ancora «E poi, io amo le montagne innevate!» aggiunsi.
Sentii il mio ragazzo fare un'altra risatina, prima di mordermi dolcemente l'orecchio e tornare verso la sua valigia.
«Se ti muovi a cambiarti facciamo in tempo a fare un bagno fuori prima che diventi troppo freddo» mi disse.
Io lo guardai entusiasta, poi corsi in bagno a cambiarmi, pronta per il primo bagno in piscina di quella mini-vacanza.
Avevamo prenotato l'albergo per tre giorni, gli unici che aveva Matteo di pausa, ma bastarono per godersi al massimo il mio bellissimo ragazzo e quel bellissimo posto.
~~~
«Non avevo mai fatto l'amore con una vista così mozzafiato» ammise Matteo la mattina dopo, quando ci svegliammo con la luce del sole che entrava dalle tende.
Io lo guardai divertita.
«Non sembrava ti mancasse il fiato mentre facevamo l'amore» gli feci notare alzando le sopracciglia «Ci hai dato dentro» aggiunsi annuendo.
Matteo mi guardò con gli occhi spalancati.
«Ceciu! Da quando sei così schietta?!» esclamò indignato.
Io scoppiai a ridere.
«Credo di aver passato troppo tempo con Loca» risposi tra le risate.
La mia risposta fece scoppiare a ridere anche Matteo, che poi si sporse per lasciarmi un bacio sulla tempia.
«Andiamo alla baita a pochi minuti da qui oggi, che ne dici?» mi chiese dopo essere stato in bagno.
«Mi avevi detto che non avremmo camminato!» esclamai io guardandolo allarmata.
Matteo sospirò.
«È tutta in piano. Ti ho detto che questo è un posto a misura di Simba, non gli faccio di sicuro scalare la montagna con quelle gambe corte che si ritrova» mi disse con aria ovvia.
«Hai considerato se questo posto è a mia misura?» gli chiesi io arricciando il naso.
Matteo non trattenne una risatina.
«Certo, amore mio» rispose.
Io feci un sorriso.
«Mi fiderò di te, ma alla minima salita torno indietro e mi portò anche Simba» lo ammonii poi.
Matteo fece un'altra risatina, poi finì di prepararsi per fare colazione e partire per la baita.
«Sei senza parole, amore?» mi chiese pochi minuti dopo, quando arrivammo a destinazione.
Sì, mi ero incantata di fronte al panorama, che non era tanto diverso da quello dell'albergo, ma era più emozionante in qualche modo.
Quelle cime innevate sembravano talmente vicine che avevo l'impressione di poterle toccare semplicemente allungando un braccio!
E, nonostante dove fossimo noi faceva ancora abbastanza caldo, sembrava di avere la neve a pochissimi passi. Neve su cui il sole rifletteva, quasi accecandoci.
«È bellissimo qui» risposi a Matteo, quasi senza fiato.
Lui fece una risatina, poi mi lasciò un bacio sulla tempia.
Passammo la mattina seduti sul terrazzo della baita ad ammirare il paesaggio in compagnia di due bicchieri di birra (sì, era mattina, ma cosa si beve in montagna se non la birra?).
A un certo punto Matteo si alzò per far giocare un po' Simba, e io ne approfittai per fargli una foto da mettere nelle storie di instagram.
«Va bene, allora se preferisci il sedere di Simba al mio, stanotte questo ben di Dio te lo sogni» disse Matteo stizzito, dopo aver guardato la mia storia.
Io feci una risatina.
«Come sei permaloso!» esclamai ironica «Tanto non sai tenere giù le mani da questo ben di Dio» aggiunsi tirandomela e indicando il mio corpo.
Anche Matteo fece una risatina.
«Come faccio a starti lontano?» mi chiese avvicinandosi per un bacio.
Sorrisi anche io, poi, mentre Matteo si sedeva accanto a me, presi in braccio Simba e lo posai sulle mie gambe, appoggiando poi la testa alla spalla di Matteo per godermi ancora un po' il paesaggio.
«Quanto vi amo!» esclamai a un certo punto sospirando.
Matteo mi accarezzò i capelli.
«Anche io vi amo» disse «Amo più Simba di te, ma questi sono dettagli» aggiunse ironico.
Io feci una risatina.
«Beh, anche io amo più Simba di te, quindi nessun problema» dissi anche io ironica, alzando le spalle con innocenza.
Matteo fece una risatina, poi io alzai lo sguardo su di lui senza staccare la testa dalla sua spalla e gli lasciai un bacio a fior di labbra.
Spazio autrice:
Non commento l'essermi dimenticata di postare che è meglio così 🙈 vi informo però che mancano quattro capitoli alla fine di questa storia 🤍❤️🤍❤️ ma non disperate, può ancora succedere di tutto...
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