PARTY AGAIN
Benni, scusa, è un problema se alla festa di Fede porto anche mio fratello? È appena stato lasciato dalla ragazza e non mi va di lasciarlo a casa da solo mentre io mi diverto
Tra l'altro credo che una festa con i suoi idoli sarebbe il modo migliore per tirarlo su di morale 😅
Questo avevo scritto a Benni pochi giorni dopo aver scoperto che Filippo e Beatrice si erano lasciati.
Sì, era di nuovo fine ottobre e quindi io e Matteo eravamo stati invitati alla festa di compleanno di Chiesa.
Però quell'anno non potevo far soffrire di nuovo Filippo, soprattutto non dopo che era stato lasciato da Beatrice, quindi avevo deciso di chiedere a Benni se potevo portare anche lui.
Figurati Ceci!
Nessun problema 😉😘
Che carina che era Benedetta!
E sì, che carino che era anche Fede. La festa era sua, ed era stato carino ad accettare Filippo nonostante non fosse invitato.
Comunque, ora che avevo l'approvazione del festeggiato era ora di dirlo a mio fratello.
«Abbiamo una sorpresa per te!» annunciammo allora poco dopo io e Matteo a Filippo.
Lui ci guardò con le sopracciglia alzate.
«Uno: fate davvero paura» iniziò a dire «E due: non sono in vena di sorprese» aggiunse svogliato, tornando a puntare gli occhi sul suo cellulare.
Io lo guardai con rimprovero.
«Beh, per questa sorpresa ti conviene essere pronto» gli disse Matteo «Se diventi simpatico alle persone giuste stasera potresti iniziare a fare la vita che tanto invidi a Cecilia» aggiunse per incuriosirlo.
Cosa che gli riuscì decisamente bene, perché Filippo alzò gli occhi su Matteo stupito.
«Vi ascolto» disse poi fingendo indifferenza.
Io e Matteo ci facemmo un sorrisetto complice prima di parlare.
«Sei invitato alla festa di compleanno di Federico Chiesa di questo giovedì sera!» esclamammo facendo entrambi un sorriso a trentadue denti.
Filippo spalancò gli occhi.
«Ma siete seri?!» ci chiese incredulo.
«Serissimi, Fillo» risposi io divertita.
«Oh mio Dio!» esclamò Filippo ancora sorpreso «Ma... come?» chiese poi.
Io gli raccontai che avevo chiesto a Benni se poteva venire anche lui e tutto il resto della storia, vedendolo illuminarsi in un altro sorriso.
«Ma quanto posso amarti, sorellina?!» mi chiese entusiasta, prima di avvicinarsi e lasciarmi un bacio rumoroso sulla guancia.
Poi guardò Matteo con un sorriso.
«Ti meriti un bacio anche tu!» esclamò, e prima che Matteo potesse scansarsi aveva lasciato un bacio rumoroso anche sulla guancia del mio ragazzo.
Matteo rimase pietrificato per un attimo con gli occhi spalancati mentre io facevo una risatina.
Che belli i miei uomini!
E che bello mio fratello così felice!
~~~
«Ragazzi, lui è mio fratello Filippo. Fillo... beh, non c'è bisogno che te li presenti» dissi quel giovedì sera appena io, Matteo e Filippo entrammo nel locale scelto da Chiesa per la sua festa di compleanno.
Filippo aveva già gli occhi a cuoricino e un sorriso stupido stampato in volto a vedere tutti i giocatori della sua squadra del cuore nella sua stessa stanza.
Sì, anche quell'anno alla festa erano invitati Rugani, De Ligt e Morata, oltre ovviamente a Loca, Matteo e Barella.
Inutile dire che Filippo non sapeva a chi chiedere prima una foto.
«Ecco finalmente in carne e ossa il famoso gemello juventino» disse Fede divertito, facendo un sorriso a Filippo.
Io feci una risatina, così come Matteo.
«Drink, ragazzi?» chiese Barella guardando i ragazzi.
Loro annuirono.
«Filippo, vieni con noi?» chiese Loca «Non vorrai stare con le ragazze» aggiunse indicandoci con le sopracciglia alzate.
Filippo fece una risatina, prima di avviarsi con i ragazzi verso il bancone del bar a prendere da bere.
«Ehi, tienilo d'occhio» dissi a Matteo in un sussurro.
«Tranquilla, è in buone mani» mi disse lui facendomi l'occhiolino.
Io gli sorrisi con tenerezza, poi mi unii alle ragazze per fare due chiacchiere.
~~~
«Te l'ho mai detto che sei la sorella migliore del mondo?» mi chiese una mezz'oretta dopo la voce di mio fratello, che si era avvicinato alle mie spalle.
Quando mi voltai a guardarlo vidi un sorrisetto tenerissimo sul suo volto e i suoi occhi verdi molto luminosi.
Sorrisi anche io, felice di vederlo così, poi lo presi per mano e lo portai a sederci a un tavolo di fronte al drink che mi aveva portato proprio Filippo.
«Chiedimi se sono felice?» mi chiese ancora sorridendo.
«No, non te lo chiedo. È evidente che lo sei» dissi io scuotendo la testa divertita «Ti chiedo perché però» aggiunsi.
«Perché mi hai portato a una festa di compleanno da sogno!» esclamò Filippo in risposta «Hai visto con chi stavo parlando pochi secondi fa?!» mi chiese con aria ovvia.
Io feci una risatina.
«Sì che ho visto» risposi divertita «Ma perché te ne sei andato per venire a parlare con me?» gli chiesi poi alzando un sopracciglio.
Filippo si bloccò un attimo spaesato.
«Perché... perché volevo dirti quanto ti voglio bene» rispose poi con un sorrisetto innocente «Sei davvero la sorella migliore del mondo, e... grazie di essermi stata vicina in questi giorni. Non ce l'avrei fatta senza di te» aggiunse annuendo.
I suoi occhi erano pieni di gratitudine, cosa che mi fece sorridere.
Stavano tornando del verde che li rendeva bellissimi e speciali, quindi non potevo essere più contenta.
Mentre mi raccontava cosa si era detto con i ragazzi ne approfittai per fargli un video da postare nelle storie di instagram, perché quel sorrisetto doveva essere immortalato.
Mi risposero in due alla storia: mia madre e Beatrice.
Mia madre mandò delle faccine innamorate, Beatrice invece scrisse un po' di più.
Come sta?
Io lanciai un'occhiata furtiva a Filippo, poi le risposi.
È decisamente stato meglio
Però la situazione sta migliorando
Non ero totalmente in pace con la Bea in quel periodo. Non che avessimo litigato o cose del genere, non ci sentivamo da tanto, quindi non avevo avuto modo di arrabbiarmi con lei o farmi spiegare il suo punto di vista.
Ceci so che ce l'hai con me per aver lasciato Filippo, ma io non voglio che la nostra amicizia venga rovinata da questo
Io sospirai.
Non ce l'ho con te Bea
Non abbiamo avuto modo di parlare e chiarire la cosa, ma se il motivo è quello che dice Filippo allora ti dico che posso capirti
Non che mi sia mai successo di smettere di amare il mio ragazzo e capire di volerlo solo come amico, ma se ne sente di gente a cui succede, quindi credo sia normale
Anzi, apprezzo che tu sia stata onesta con Filippo, anche se la tua onestà ha comportato molta sofferenza da parte sua
Scrissi questo alla Bea, per farle capire che non ce l'avevo con lei e che la nostra amicizia non sarebbe stata rovinata da quell'avvenimento.
Mi dispiaceva da morire per mio fratello, e anche per la loro relazione, che sembrava essere bellissima. Ma la fine di una relazione è un episodio che fa parte della vita, e la sofferenza anche.
«Amore mio, ti ho portato un Caipiroska al Maracujia come piace a te» mi disse in quel momento Matteo, avvicinandosi al tavolo dove eravamo io e Filippo con un drink in mano.
Io alzai lo sguardo su di lui e spalancai gli occhi, poi scoppiai a ridere.
«Perché hai un cappello da pompiere in testa?» gli chiesi senza smettere di ridere.
Sì, Matteo aveva uno di quei cappelli rossi di plastica da pompiere in testa.
«Me l'ha portato Loca e mi ha detto che si sarebbe offeso se non lo avessi messo» rispose Matteo divertito.
Io scoppiai a ridere di nuovo, seguita da Filippo e Matteo.
«Beh, grazie per il drink, mio bellissimo pompiere» dissi poi accettando il bicchiere che mi stava porgendo Matteo.
«Caspita se bevi, sorellina! Hai appena finito quello che ti ho portato io!» esclamò Filippo quasi con rimprovero.
«Credi di essere l'unico ad avere cose da dimenticare?» gli chiesi io con aria ovvia.
«Cosa devi dimenticare?» mi chiese lui scettico.
Io ci pensai un attimo in difficoltà, poi puntai gli occhi sul mio ragazzo e mi venne un'idea.
«Teo con il cappello da pompiere per esempio» risposi.
Io e Filippo scoppiammo a ridere, Matteo invece aggrottò le sopracciglia.
«Non ti piaccio?» mi chiese mettendo il broncio.
Io feci una risatina e allungai una mano per portarla sulla sua guancia.
«Certo che mi piaci, amore mio. Lo sai che per me sei sempre bellissimo» gli dissi con voce tenera.
Matteo fece un sorrisetto tenero, poi si chinò per lasciarmi un bacio tra i capelli.
«Credo che andrò a prendere un altro drink» disse in quel momento Filippo, facendo per alzarsi.
«Poi sono io quella che beve tanto!» gli urlai dietro io per farmi sentire sopra la musica.
Lui si girò per farmi la linguaccia, poi si avviò verso il bancone del locale.
«È stata un'idea geniale invitare Filippo a questa festa» dissi io a Matteo annuendo.
Lo fece anche lui.
«Me ne sono accorto. Sembra stare molto meglio» disse.
Io annuii di nuovo.
Sì, gli occhi di Filippo sembravano essere finalmente tornati del loro verde originale, e i suoi sorrisi non erano più forzati, erano sorrisi veri.
Ero così felice che stesse tornando in sé!
Spazio autrice:
⚠️Informazioni di servizio⚠️: questo doveva essere il penultimo capitolo, ma, un po' perché mi sembra giusto parlare del trasferimento di Matteo al Monza (per cui sono contentissima tra l'altro, anche se adoro l'Atalanta), e un po' perché avere 54 capitoli non mi piaceva molto (55 sono meglio 😅), ho deciso che in questi giorni scriverò un altro capitolo riguardante il trasferimento di Matteo al Monza, che pubblicherò prima di questi ultimi. Scusate se in questa storia l'ordine cronologico non è stato propriamente seguito, ma è il rischio che si corre scrivendo del presente. Quindi, nonostante oggi dovesse essere l'ultimo giorno di pubblicazione, la fine della storia slitterà a venerdì, giorno in cui pubblicherò anche il prologo.
Scusate per lo spazio autrice infinito.
Xoxo 🤍❤️
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