OH, AFRICA!
«Oh, Africa! Mi sembra un sogno essere qui!»
Questo aveva esclamato Matteo appena eravamo usciti dall'aeroporto di Zanzibar.
Io feci una risatina, poi però incitai Matteo a seguirmi perché dovevamo trovare al più presto il pulmino fornito dall'albergo in cui saremmo stati per quella settimana.
Sì, il viaggio che avevo prenotato era uno di quelli organizzati dalle compagnie, perché in posti del genere, soprattutto per fare un Safari, non era il caso di andarci da soli. Avevo trovato un'offerta per gli studenti, che comprendeva cinque giorni organizzati dal Serengeti National Park di Zanzibar, e che offriva vitto, alloggio ed escursioni varie.
Era perfetto per noi!
Anche perché, essendo una vacanza per studenti, eravamo tutti giovani, quindi sarebbe stato davvero divertente.
«Uuuh! Abbiamo la piscina?!» chiese Matteo incredulo quando arrivammo all'albergo.
«Pensavi davvero che avrei scelto un albergo senza piscina?» chiesi alzando un sopracciglio.
Matteo fece un sorrisetto.
«No, perché sei la mia ragazza e sai quanto amo la piscina» rispose poi.
Sorrisi anche io.
«Ci siamo capiti» dissi divertita.
Matteo si sporse per un bacio, poi mi prese per mano e insieme raggiungemmo la nostra camera. Era carina, non troppo grande ma con una vista mozzafiato sulla riserva naturale.
«Quando iniziamo le escursioni?» chiese Matteo facendomi distogliere lo sguardo dal panorama.
Aveva gli occhi spalancati e non stava decisamente nella pelle.
Io feci una risatina.
«La prima è tra un'ora e mezza» risposi.
Matteo mise il broncio.
«Così tanto?» chiese con tono lamentoso.
Io feci un'altra risatina.
«Io potrei conoscere un modo di far passare quest'ora e mezza in fretta» dissi poi con un sorrisetto ammiccante.
Ne spuntò uno anche sul viso di Matteo, che poi mi prese per la vita e si avvicinò di più a me.
«La mia leonessa» mi sussurrò, prima di fiondarsi sulle mie labbra con passione.
~~~
Sì, avevo scelto il regalo perfetto per il mio Matteo. Già dalla prima escursione era evidente che gli stesse piacendo tutto tantissimo, e quando, durante la seconda, salimmo sulla Jeep che ci avrebbe portati in mezzo agli animali, aveva gli occhi luminosissimi e un sorriso smagliante.
Mi aveva detto che gli piaceva l'avventura, e la cosa era decisamente evidente.
«Quanto mi piacciono gli ippopotami!» esclamò quando arrivammo davanti a un pozzetto d'acqua con quattro o cinque ippopotami sdraiati sulla riva.
Io lo guardai stranita e poi scoppiai a ridere.
Lo aveva detto davvero?
Beh, a quanto pare era vero però che gli piacevano gli ippopotami, perché appena fummo abbastanza vicini si incantò a guardarli come un bambino davanti alla televisione.
Io ne approfittai per fargli una foto e metterla nella storia di instagram.
«Ma chi è questo bellissimo manzo che hai taggato nelle tue storie?» mi chiese Matteo sulla strada del ritorno.
Io alzai gli occhi su di lui e lo vidi sorridermi con un sorriso mozzafiato.
Sorrisi anche io, prima di tirargli una manata sul braccio divertita.
Ora che finimmo l'escursione e tornammo in albergo per lavarci mi avevano risposto in cinque alla storia: mio fratello, Francesca, Benedetta, Chiesa e Loca.
Filippo e le mie amiche avevano solo mandato dei cuoricini, Chiesa e Loca si erano sbizzarriti un po' di più.
Gemelli separati alla nascita 😂
Aveva scritto Chiesa.
Abbiamo trovato il gemello segreto del Pess! 😂
Aveva scritto invece Loca.
«Che simpatici i miei amici!» esclamò Matteo ironico quando gli feci leggere i messaggi.
Io scoppiai a ridere, poi guardai Matteo con una faccia tenera, visto che aveva ancora il broncio.
«Lo sai a che animale assomigli secondo me?» gli chiesi allora io.
Matteo mi guardò con le sopracciglia alzate.
«Sentiamo» disse.
«Un orso polare» dissi allora io «Siete teneri uguali» aggiunsi.
«Un orso polare?» mi chiese Matteo alzando ancora di più le sopracciglia.
«Sì, guarda! Siete uguali!» esclamai io in risposta, mostrandogli la foto di un orso bianco tenerissimo.
A Matteo scappò una risatina, così ne feci una anche io. Poi lui mi guardò divertito scuotendo la testa, mentre io facevo un sorrisetto innocente.
Secondo me assomigliava davvero a un orso polare, infatti in rubrica lo avevo segnato come "Teo 🐻❄️🤍". Quando lo dissi a Matteo lui fece un'altra risatina, prima di lasciarmi un bacio in fronte.
«Io invece ti ho segnata con un Koala» mi disse poi, mostrandomi il mio nome in rubrica, che era "Ceciu 🐨🤍".
«Perché un Koala?» chiesi io.
«Perché hai spesso momenti di accozzamento, e, oltre al fatto che nelle emoji non c'è la cozza, il Koala mi sembrava un po' più carino come animale» mi spiegò Matteo.
Io lo guardai divertita, poi decisi di rispondere a Loca e Fede.
Teo ti ringrazia per i complimenti, ha detto che sei davvero simpatico 😅
Chiesa mi rispose con tre faccine che ridevano, Loca invece mi chiese come stesse andando.
Direi molto bene
Dovresti vedere quanto è felice il tuo amico 😊
Immagino ahah
Occhio che ci vuole niente a tradirti con un bel ippopotamo femmina 😏😂
Rimasi spiazzata da quell'ultimo messaggio.
Ma si poteva essere così scemi?!
Poi però pensai che era Loca, quindi sì, poteva decisamente essere così scemo.
~~~
«Come ci si sente ad avere delle amiche che fanno davvero i complimenti?» mi chiese qualche giorno dopo Matteo, poco prima di uscire per la cena.
Io ero in bagno a finire di prepararmi, e mi sporsi dalla porta per guardarlo stranita.
Cosa intendeva con quella domanda?
«Ho messo una storia con una tua foto, e mi hanno risposto sia Benedetta che Thessa con veri complimenti, e non battutine ironiche sulla tua somiglianza con un ippopotamo» mi spiegò Matteo.
Io a quel punto spalancai gli occhi.
Aveva messo una mia foto nella sua storia?!
E come ero venuta?!
Ma che foto poi?!
«Sei venuta bene, Ceciu! Come sempre d'altronde!» mi assicurò Matteo mentre io correvo a prendere il cellulare.
In effetti avevo una notifica che diceva @pessinamatteo ti ha menzionato nella sua storia
La aprii, e dovetti ammettere che era un bella foto, così decisi di ripostarla.
«Sono io la vista mozzafiato?» chiesi poi a Matteo, con un sorrisetto furbo.
Lui alzò lo sguardo su di me con un sorrisetto storto.
«Certo che sei tu, amore mio. Eri bellissima oggi mentre scrutavi l'orizzonte. Più bella del solito» rispose.
Il mio sorriso si allargò.
Ma che romanticone!
«Cosa hanno scritto Benni e Thessa?» chiesi curiosa.
«Che sei proprio una bella esploratrice» rispose lui «E direi che io sono d'accordo» aggiunse annuendo.
Io feci un altro sorriso, poi mi avvicinai a lui che era sdraiato sul letto e mi chinai per baciarlo.
Matteo mi prese per la vita e mi tirò di forza sul letto, rotolando su un lato per farmi sdraiare sulla schiena e aumentare l'intensità del bacio.
«Teo... devo... devo finire di prepararm...» provai a dire cercando di staccarmi dalle sue labbra.
«Abbiamo davvero bisogno di mangiare?» mi chiese Matteo alzando un sopracciglio.
Io feci una risatina mentre lui tornava sulle mie labbra.
«Veramente... veramente sì» risposi, mentre lui scendeva con le labbra sul mio collo «Abbiamo bisogno di energie per la giornata di domani» aggiunsi.
«Non sapevo di stare con una nutrizionista» disse Matteo staccandosi e guardandomi stranito.
Io feci un'altra risatina, contagiando anche Matteo, che poi tornò con le labbra sul mio collo, mentre con una mano iniziava a scendere verso il mio fianco, fino ad arrivare al gluteo sinistro, che strinse con decisamente poca grazia.
A quel punto capii che non avrebbe accettato storie, ma io in realtà non avevo intenzione di farne molte, perché infondo, come aveva detto lui... c'era tempo per mangiare no?
~~~
«Te l'ho mai detto che sei la ragazza migliore del mondo?» mi chiese Matteo il giorno dopo, l'ultimo della nostra vacanza.
Eravamo in piscina a prendere un po' di fresco e rilassarci un po'.
«Durante questo viaggio almeno una volta al giorno» risposi io divertita.
Matteo fece una risatina.
«Beh, è vero, e non smetterò mai di dirlo» disse «Mi hai fatto il regalo migliore che potessi desiderare, sei straordinaria» aggiunse strofinando il suo naso con il mio.
Io feci un sorriso.
«Diciamo che te lo sei meritato» dissi facendo oscillare la testa.
Matteo fece un sorrisetto fiero.
«E cosa avrei fatto per meritarmelo?» mi chiese.
«Semplicemente esistere» risposi io.
Il sorriso di Matteo si allargò.
«Anche io sono felice che tu esista, mia bellissima Ceciu. Non so cosa farei senza di te» disse in un sussurro.
Poi strofinò di nuovo il suo naso con il mio e mi lasciò un bacio a fior di labbra.
«Andiamo a goderci l'ultimo tramonto?» chiesi io dopo alcuni secondi di silenzio.
«Andiamo a goderci l'ultimo tramonto» confermò Matteo.
Così mi prese per mano, uscimmo insieme dalla piscina e andammo a vestirci per poi raggiungere il nostro posto preferito da cui guardare il sole che calava. Era un promontorio non tanto alto ma che si affacciava sulla vallata del parco nazionale, e da lì il tramonto era uno spettacolo. Anche perché era un posto pacifico e in cui potevamo essere solo noi, quindi era proprio perfetto.
«Loca ieri mi ha scritto che mi tradiresti con un ippopotamo femmina in un attimo» dissi a un certo punto a Matteo, mettendo un finto broncio.
Lui mi guardò spaesato, poi scoppiò a ridere.
«Beh, gli ippopotami hanno il loro fascino» disse ironico facendo oscillare la testa.
Scoppiai a ridere anche io.
«In effetti» confermai poi anche io ironica.
Matteo scoppiò a ridere un'altra volta contagiando anche me.
«Forse ci sarebbe più rischio che ti tradissi con l'Africa intera, perché la tentazione di restare qui è tanta» ammise poi lui guardandosi intorno.
Io lo guardai con tenerezza. Gli era davvero piaciuto quel viaggio, e io non potevo essere più felice.
«Se non avessi un lavoro e una ragazza straordinaria che mi tengono legati all'Italia mi trasferirei qui» continuò a dire Matteo.
Quando puntò i suoi occhi nei miei mi fece un sorriso tenero che io ricambiai.
«Poi, una volta che vivo qui posso anche pensare di avere una relazione con un ippopotamo femmina. Dovrò pur soddisfarmi in qualche modo» disse con finta aria ovvia.
«Teo!» esclamai io indignata.
Poi gli tirai una manata sul braccio e scoppiai a ridere contagiando anche lui.
Che bello ridere con il mio Matteo!
E che bello il mio Matteo quando ride!
Mette talmente tanta gioia che sembra sempre di vivere in un mondo perfetto.
Ma d'altronde il mondo è perfetto accanto a lui, perché lui rende tutto migliore.
Esattamente come aveva reso migliore quel viaggio, che, nonostante fosse stato organizzato davvero bene (modestamente) non sarebbe mai stato così bello senza di lui.
L'Africa è un posto meraviglioso, e non pensavo l'avrei mai detto, ma le avventure mi piacciono.
Io sono una tipa da città, credo sia chiaro, e non essendo sportiva non mi fanno impazzire le escursioni e cose varie. Ma quel Safari mi aveva fatto ricredere su un paio di cose, e alla fine della vacanza dovetti ammettere che lo avrei rifatto volentieri.
L'ultima cosa che fece Matteo invece, prima di salire sull'aereo per il ritorno, fu voltarsi verso l'orizzonte ed esclamare «Oh, Africa! Ti lascio il mio cuore!»
Spazio autrice:
Ecco un nuovo capitolo che avete tanto aspettato! Scusate l'attesa ma questa pausa era necessaria. Da oggi ricomincerò a postare tutti i venerdì e giuro che non ci saranno più pause ❤❤❤
Grazie mille di tutto, e mi raccomando non esitate a lasciare stelline e commenti.
Vi lovvo tantissimo 🤍❤
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