INTERVIEW
«Ho una notizia straordinaria per te!» mi annunciò un giorno Matteo, entrando in casa mia con un sorriso a trentadue denti.
Io e Filippo lo guardammo straniti.
«Intanto ciao» dissi io «E poi... devo avere paura?» chiesi.
Matteo fece una risatina.
«Ciao, amore mio» disse poi avvicinandosi per baciarmi.
«Sentiamo questa notizia» dissi io sospirando, mentre prendevamo posto sul divano.
«Se è un'altra vacanza con Locatelli e Chiesa non lo voglio sentire» disse Filippo scuotendo la testa.
Io e Matteo facemmo una risatina.
«Non c'è niente da ridere» ci rimproverò Filippo «Oltre al fatto di sapere che mia sorella era in vacanza con due dei miei giocatori preferiti, non potevo neanche dimenticarlo, perché tutti continuavate a mettere storie su instagram insieme» si lamentò con invidia nella voce.
«Beh, tu non fai storie quando sei in vacanza con i tuoi amici?» gli chiesi io con aria ovvia.
«Sì, ma i miei amici non li conosce nessuno!» rispose Filippo con il mio stesso tono.
Io scossi la testa sospirando.
Era sempre il solito invidioso!
«Va beh, posso dare la mia notizia?» chiese Matteo in quel momento «Non si tratta di un viaggio con Loca e Fede» precisò subito rivolto a Filippo «È una cosa solo per noi due» disse rivolto a me con un sorrisetto furbo.
Feci un sorrisetto anche io, curiosa di sapere di cosa si trattasse.
«Mi ha contattato la direzione del sito di VanityFair, mi hanno detto che vorrebbero pubblicare un articolo su di me e la mia carriera, data la crescita di follower avvenuta recentemente e tutto l'interesse del pubblico femminile verso di me. All'inizio l'idea era nata come intervista solo a me, poi hanno pensato di fare un'intervista di coppia visto il nostro successo, quindi vogliono intervistare anche te» spiegò Matteo con un sorriso smagliante ed entusiasta.
Io e Filippo spalancammo gli occhi.
«Un'intervista? A me?» chiesi io incredula.
Ma davvero?
Insomma, non ero nessuno, perché intervistarmi?
E davvero avevamo tutto quel successo come coppia io e Matteo?
«Beh, sì, Ceciu! Sei venuta a quattro cene di squadra ormai!» rispose Matteo con aria ovvia quando glielo chiesi «E lo sai anche tu che ci sono un sacco di fanpage su di noi» aggiunse annuendo.
Sì, lo sapevo, ma non pensavo fossimo così tanto conosciuti da essere chiamati per un'intervista a VanityFair.
Insomma, è un giornale importante letto in tutta Italia!
«Infatti! Non è fantastico?!» mi chiese Matteo con entusiasmo.
«Sì... credo... credo di sì» risposi io incerta.
Non ero sicura di essere pronta a un'intervista. Era un cosa seria per cui ci voleva un certo atteggiamento, io non ci ero abituata.
«Non iniziare con le tue storie sul fatto che non sei adatta» mi rimproverò Matteo scocciato «Sei perfetta, e per un'intervista più che per delle fotografie basta essere se stessi» aggiunse serio.
Io sospirai.
Non ero convintissima della cosa, però l'idea di un'intervista mi allettava, e soprattutto l'idea di farla con il mio Matteo mi piaceva.
Perché rinunciare a un'opportunità del genere?
~~~
"Sii te stessa" continuavo a ripetermi nella mente mentre entravamo nel locale dove avevamo l'incontro con la giornalista.
Aveva scritto una mail a Matteo dicendo che preferiva incontrarci in un salottino privato di un locale in centro a Milano, per bere qualcosa durante l'intervista e metterci più a nostro agio.
Mi piaceva l'idea, forse mi avrebbe dato un po' la sensazione di normalità.
Anche se di normale non c'era proprio nulla in quello che stavo facendo.
«Tu sei Cecilia vero?» mi chiese la giornalista quando arrivammo, porgendomi la mano «Piacere, Angela» si presentò con un sorriso.
Sorrisi anche io, forse un po' nervosamente.
«Tranquilla, non ti mangio» mi disse Angela divertita.
Io e Matteo facemmo una risatina.
«È la prima volta che viene intervistata» le disse Matteo divertito.
«Non è nulla di strano, solo una chiacchierata tra persone che vogliono conoscersi» mi tranquillizzò la giornalista «Partirei col dirvi che io vi seguo sui social e mi sembrate una coppia davvero bellissima. Siete genuini e davvero innamorati da quello che si vede, quindi complimenti» iniziò a dire annuendo con un sorriso.
Sorridemmo anche io e Matteo, poi ringraziammo.
«State insieme da tre anni vero?» ci chiese poi la giornalista «E come vi siete conosciuti?» chiese quando noi annuimmo.
«Cena di lavoro dei nostri genitori» risposi io «Suo padre è cliente di mio padre, e prima di iniziare la trattativa hanno voluto conoscersi davanti a un buon piatto di pasta e un buon vino, coinvolgendo anche noi famiglie nella cena» spiegai meglio.
«Quella sera è quando ci siamo visti per la prima volta. Dopo c'è stata un'altra cena con le famiglie e poi abbiamo iniziato a scriverci» aggiunse Matteo.
«Quindi è stato amore a prima vista?» chiese la giornalista.
Io e Matteo ci guardammo.
«Credo di sì» rispose Matteo «Sicuramente ho notato da subito che è una bellissima ragazza e i suoi modi di fare mi hanno colpito dal primo istante» specificò.
«Io la notte dopo il primo incontro non ho dormito» ammisi io «Continuavo a vedere i suoi bellissimi occhi e il suo sorriso mozzafiato, sperando di poterli rivedere il prima possibile» confessai.
Matteo mi sorrise.
«Amore a prima vista» confermò la giornalista annuendo con un mezzo sorriso «E... posso chiedervi di cosa vi siete innamorati esattamente?» chiese poi.
Domanda difficile, perché di Matteo mi piaceva tutto. Però forse il mio cuore sapeva la risposta e non l'aveva comunicata al mio cervello, perché risposi immediatamente con decisione.
«Gli occhi» dissi nello stesso momento di Matteo.
Ci guardammo sorpresi.
Avevamo risposto la stessa cosa nello stesso momento!
«Questa è chimica» disse Angela più a se stessa che a noi.
Wow!
Quella era sì chimica!
Era la chimica con la C maiuscola di cui parlavo all'inizio!
«Dopo quelle due cene come avete fatto a contattarvi? Insomma, chi ha scritto per primo a chi?» chiese Angela.
«Io ho scritto a lei su instagram» rispose Matteo «In realtà l'ho anche cercata io e le ho dovuto fare la richiesta» aggiunse «Per questo all'inizio non ero sicuro di piacerle e ci ho messo un po' a farmi avanti» spiegò.
«È passato tanto tempo dall'ultima cena a quando avete iniziato a scrivervi?» chiese la giornalista.
«Due settimane» risposi io «Avrei voluto scrivergli prima, ma sono molto timida quando si tratta di ragazzi e non avevo mai fatto una cosa del genere» spiegai «Tra l'altro anche io ero convinta di non piacergli, perché ha iniziato a seguire prima mio fratello di me» confessai con finto rimprovero verso Matteo.
Lui e Angela fecero una risatina.
«Dovevo prendere un po' di coraggio» si giustificò lui «Era sei mesi che avevo chiuso con la mia ragazza storica, e sapevo di volermi impegnare seriamente e non avere solo un'avventura, quindi ho dovuto considerare tutto per bene» spiegò.
Io gli accarezzai dolcemente la mano che era rimasta stretta nella mia per tutto il tempo.
Era sempre così tenero!
«Le voci dicono che vi siete messi insieme ad agosto. Se è davvero così vuol dire che l'hai portata alla cena del Verona dopo poco più di un mese che stavate insieme. Mossa azzardata» disse ancora Angela.
«Come ho detto prima, sapevo già di volere una cosa seria, e portarla alla cena di squadra mi sembrava un modo per mettere in chiaro la cosa» spiegò Matteo «Presentarla alla squadra e alle fotocamere avrebbe ufficializzato la nostra storia e chiarito a tutti che facevamo sul serio» aggiunse annuendo.
Annuì anche Angela.
«E per te come è stato iniziare la vostra relazione così? Con una cena ufficiale davanti a fotocamere e giornalisti vari?» chiese a me.
«Ero nervosa per questa intervista, si immagini per quella cena!» risposi io divertita «Non mi sento mai abbastanza all'altezza per certe cose, però anche io ero sicura di volere una cosa seria con Matteo, e sapevo che avere una cosa seria con un calciatore di serie A significa anche farsi conoscere dalla stampa e dai fan» dissi «Ero ovviamente molto in ansia, ma devo dire che Matteo ha i suoi metodi per rendere il tutto più normale e divertente» continuai annuendo con un sorrisetto.
Anche Matteo ne fece uno, cosa che mi fece pensare che si ricordasse del consiglio che mi aveva dato per non pensare troppo alle macchine fotografiche tutt'intorno a noi.
Era stato bizzarro ma efficace.
«Dopo quella cena è storia, perché siete usciti allo scoperto e la vostra fama è cresciuta» iniziò a dire Angela «Tu dopo una stagione al Verona sei tornato all'Atalanta, sei cresciuto come giocatore e sei arrivato addirittura a giocare gli Europei e vincerli. Come ci si sente a vivere tutto questo a soli 23/24 anni?» chiese a Matteo.
«È sicuramente strano, perché sono passato dall'essere un giovane del calcio italiano a giocare contro le big d'Europa con una squadra di big italiani» iniziò a rispondere «Non è sempre facile, soprattutto rimanere con i piedi per terra, ma non sono uno che si monta troppo la testa» continuò «Nonostante giocassi in serie A ho continuato i miei studi di economia all'università e ho cercato di mantenere un profilo basso. Devo ammettere che ci sono riuscito soprattutto grazie a lei, perché è sempre stata il collegamento con la vita reale che mi ha aiutato a rimanere un normalissimo ragazzo di 24 anni nonostante tutto il successo» concluse.
Io feci un sorriso.
«Questa secondo me è la definizione di campione» dissi «Il campione è quello che quando è in campo dà il meglio di sé per portare la sua squadra alla vittoria, ma una volta finita la partita torna a essere la persona che è, divertendosi e vivendo la sua vita come tutti i comuni mortali» spiegai meglio.
Lo avevo detto più volte a Matteo, e devo dire che lui aveva colto alla lettera quello che intendevo, mostrandomi la vera stoffa del campione.
Forse non era il calciatore più famoso d'Italia, e forse non lo sarebbe mai stato, ma aveva comunque un discreto successo che lui apprezzava, ma senza diventare altezzoso e antipatico come molti.
Per il mondo e per l'Italia era Matteo Pessina, il calciatore che aveva vinto Euro 2020 con la Nazionale Italiana, ma quando era con me era Teo, il ragazzo di cui ero innamorata e che avevo conosciuto a una cena di lavoro dei nostri genitori.
Spazio autrice:
Nuovo capitolo! E vi informo che ne mancano meno di 10 (più o meno perché due sono già scritti ma non so se li inserirò qui o nella prossima, dipende dal corso degli eventi) alla fine della storia ❤️🤍
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