HOME SWEET HOME

Davvero pensavate che le vacanze per me e Matteo fossero finite lì?

Con tutti i soldi che guadagna il mio ragazzo potevamo limitarci a una settimana in Sardegna con i nostri amici?! (Scusate, me la sono tirata un po').

Comunque, ormai io e Matteo stavamo insieme da praticamente tre anni, quindi era ora di portarlo nel mio posto del cuore.

«Benvenuto a Marina di Massa!» esclamai quel venerdì, quando arrivammo con la macchina all'albergo che avevamo prenotato.

Sì, Marina di Massa, in Toscana, è dove vado al mare da tutta la vita con la mia famiglia. Forse non è un posto rinomato, e neanche così grande e ricco di cose da vedere, ma è la mia seconda casa, dove sono cresciuta per tutte le estati della mia vita e dove lascio il mio cuore tutte le volte che arriva settembre ed è ora di tornare a Milano.

Quell'anno avevo deciso di portarci Matteo per la nostra vacanza e per passarci il nostro terzo anniversario. Tre anni sono tanti, quindi era il caso di festeggiarli in un posto speciale.

«Non saranno di certo le Bahamas, ma se il posto è importante per te va benissimo» mi aveva detto Matteo quando gli avevo proposto la mia idea «Lo sai che a me basta vederti felice» aveva aggiunto con un sorrisetto tenero.

E un sorrisetto tenero è quello che fece anche quel venerdì sera dopo la mia esclamazione.

«Sono pronto a conoscere ogni angolo di questo tuo posto del cuore» mi disse.

Sorrisi anche io.

«Non ci sono molti angoli, quindi ci metti poco» gli dissi divertita.

Matteo fece una risatina, poi si avvicinò per un bacio, prima di prendermi per mano e lasciarsi condurre verso la spiaggia.

«Giro sul pontile?» gli chiesi.

«E me lo chiedi anche?» mi chiese Matteo in risposta con aria ovvia.

Io feci una risatina, poi ci incamminammo sul pontile che si allungava sul mare, che in quel momento era calmissimo e splendente.

Illuminato dai colori del tramonto poi!

«Tu, il mare e il tramonto. Non potrei chiedere di meglio» disse Matteo dopo un po' che ammiravamo l'orizzonte.

Era alle mie spalle, con le braccia a cingermi la vita e il mento appoggiato sulla mia testa.

Mi scappò un sorriso che lui non vide, ma ero sicura che stesse sorridendo come me.

«Ti amo» dissi continuando a scrutare il mare.

«Anche io» disse Matteo «E amo anche già questo posto» aggiunse.

Io sorrisi di nuovo.

Anche io amavo quel posto.

Alla follia.

~~~

«Oh! Ma guarda chi si vede! Dov'eri finita?!»

Io e Matteo avevamo appena messo piede nel lido dove ero solita andare con i miei, quindi un posto dove mi conoscevano tutti, e quella frase era stata pronunciata da uno dei camerieri del posto.

«Ciao, Gianlu!» esclamai io con un sorriso, abbracciando poi Gianluca, felice di rivederlo «Lui è il mio ragazzo Matteo» dissi poi facendo le presentazioni.

«Credo di sapere chi sia» disse Gianluca annuendo, mentre stringeva la mano a Matteo con un sorriso.

Il mio ragazzo ricambiò.

«Non c'è Tommaso?» chiesi poi io a Gianluca, guardandomi intorno.

Tommaso era l'altro cameriere e anche bagnino del lido.

«Sì, è di là» rispose «Ma non so se vuole vederti con il tuo ragazzo» aggiunse abbassando la voce e arricciando un po' il naso.

Io sospirai mentre Matteo aggrottava le sopracciglia.

Ma non era il caso di preoccuparsene in quel momento, gli avrei raccontato tutto più avanti.

«Beh, dovrà abituarsi a questa vista, perché abbiamo prenotato l'ombrellone e abbiamo anche intenzione di mangiare qui» dissi a Gianluca alzando le spalle con innocenza.

Lui abbozzò un sorriso proprio nel momento in cui Tommaso compariva sulla portafinestra del locale.

Quando puntò gli occhi su di me alzò per un attimo le sopracciglia e poi fece un debole sorriso, che però si spense non appena vide la mia mano stretta in quella di Matteo.

«Oh! Cecilia!» esclamò comunque, cercando di sembrare felice.

Quanto mi piaceva sentirgli dire il mio nome con l'accento toscano!

«Ciao, Tommy!» esclamai io facendo un sorriso e abbracciando anche lui.

Poi gli presentai Matteo, che gli sorrise stringendogli la mano.

«Te li scegli bene i fidanzati» disse Tommaso divertito.

Io abbozzai una risatina.

C'era della gelosia nella sua voce. Molta.

«Sto con lui solo per i soldi» dissi ironicamente come se fosse un segreto.

Matteo fece una risatina, Tommaso ci provò ma gli venne parecchio male.

Poi ci furono attimi di silenzio in cui incontrai lo sguardo di Tommaso che mi stava guardando con malinconia.

Io sospirai.

Erano inutili quegli sguardi, aveva perso l'occasione quando l'aveva, quindi l'unico ad avere colpe era lui.

«Andiamo all'ombrellone?» chiese Matteo in quel momento, interrompendo il contatto tra i miei occhi e quelli di Tommaso.

Io annuii, poi seguii Matteo sotto l'ombrellone.

«Carina» disse Matteo scrutando la spiaggia.

«Molto. Non è grande ma io la adoro» confermai io.

«Anche a me piace, parecchio» disse Matteo annuendo, mentre si girava verso di me «E anche tu mi piaci parecchio» aggiunse con un sorrisetto ruffiano, prima di darmi un bacio.

Io sorrisi, ma sapevo perché aveva detto quella frase.

Sì, in parte perché era vero, ma in parte anche perché era geloso di Tommaso, glielo si leggeva negli occhi.

Forse la sua gelosia non era così infondata, ma tutto quello che c'era stato tra me e Tommaso era nel passato, e non sarebbe tornato, nonostante tutta l'attrazione che poteva esserci da parte di lui.

~~~

«Si mangia da Dio in questo posto» disse Matteo quando tornammo sotto l'ombrellone dopo un pranzo coi fiocchi al ristorante del lido.

Io annuii.

Si mangia davvero bene lì.

«Ceciu» mi chiamò a un certo punto Matteo, girandosi verso di me «Posso farti una domanda?» mi chiese quando mi voltai anche io a guardarlo.

Io sospirai.

«Vuoi sapere cosa è successo con Tommaso» supposi.

«Beh... sì. Ho notato della tensione prima» rispose lui.

Io sospirai di nuovo, mentre mi mettevo a sedere sul lettino per avere Matteo esattamente di fronte.

«In realtà non c'è stato nulla di concreto» iniziai a dire «Ti ho detto che sei stato il primo ragazzo che ho baciato e con cui ho avuto qualcosa, e così è» continuai «Tra noi c'era semplicemente attrazione. È vero, era sia fisica che mentale, ma non ci siamo mai baciati né siamo mai usciti solo noi due» raccontai «Siamo sempre usciti con la compagnia, e questo include sia Gianluca che Filippo, e anche se tendevamo a stare sempre vicini e ad avere lunghe conversazioni solo noi due, non c'è stato nulla di più» spiegai.

Notai che Matteo mi stava ascoltando molto attentamente.

«Mi è sempre piaciuto Tommaso, molto, e tutti hanno sempre detto che anche a lui piacevo io» ricominciai a dire «Solo che io sono sempre stata troppo timida per provarci spudoratamente e lui è sempre stato fermato dalla distanza» continuai «Il fatto che io abiti a Milano e lui qui non ha favorito la nascita di una relazione, sarebbe stato tutto troppo difficile» conclusi scuotendo la testa.

Matteo annuì leggermente.

«Perché non avere solo un flirt estivo allora?» chiese alzando le spalle con innocenza.

«Non sono quel tipo di persona, Teo, lo sai» risposi io «Ho sempre voluto qualcosa di serio, e con tutta questa distanza sarebbe stato impegnativo» aggiunsi.

Matteo annuì di nuovo.

«Apprezzo l'onestà» disse poi «E, visto che ti conosco e mi fido di te, mi sono accorto che da parte tua non c'è più nulla verso Tommaso» continuò.

«Beh, trovo ancora che sia un bellissimo ragazzo, e le nostre chiacchierate mi mancano, ma ora lo vedo solo come un amico» confessai alzando le spalle.

«Per lui non credo sia così» disse Matteo «Ti vede come più di un'amica» specificò.

Io annuii leggermente.

«Gianlu ha sempre detto che era molto preso» ammisi.

«È evidente la cosa» confermò Matteo.

Io sospirai.

«Ed è evidente che gli ha fatto male vederti con me» continuò Matteo.

Io sospirai di nuovo.

«Cosa credi che debba fare?» gli chiesi guardandolo negli occhi.

Era un argomento delicato e che riguardava il fatto che la sua ragazza piacesse a un altro, ma i suoi bellissimi occhi color cioccolato erano molto tranquilli e teneri.

«Forse dovresti parlarci» mi suggerì «Credo gli farebbe piacere riavere una delle vostre conversazioni di cui hai parlato prima» spiegò.

Io annuii.

Il suggerimento di Matteo sembrava avere senso, e poi anche a me mancavano le lunghe chiacchierate con Tommaso.

Sarebbe stato un modo per tornare ai vecchi tempi e chiarire anche un paio di cose che forse erano rimaste in sospeso.

Prima però bisognava rompere quel muro di imbarazzo che si era creato, cosa non facile per niente.

Spazio autrice:
Scusate, sono pessima 🙈
Dovevo postare ieri, ma mi sono completamente dimenticata. Scusate, scusate, scusate 🙈
🤍🤍🤍

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