Questione di altezza

Scendendo in cucina per fare colazione, Draco fece, mentre scendeva le scale –Oggi potremmo andare a pranzo da quel tizio italiano...-

-Gabriel, sì! È un'ottima idea!- convenne d'accordo la bionda nell'immediato e Draco alzò un sopracciglio malizioso, nel guardarla –Sì, lo so che è un'ottima idea- e la vide trattenere un'aria furba per poi entrare in cucina e dare il buongiorno ai ragazzi –Ciao! Dormito bene?- domandò loro, come ogni mattina e solo Aries rispose, al solito –Sì! Hermione oggi mi fai i tuoi pancakes?-

La bionda guardò l'ora e sospirò –Se vuoi sì, però solo due!-

-Anch'io li voglio- si lamentò Draco, pretenzioso e la bionda arrossì appena, sorpresa –Ah, ehm... non so se faccio in tempo...-

Draco fece spallucce –Li puoi portare a scuola e poi torni qua e me li fai- e le strizzò pure l'occhio, con fare convinto.

Hermione era divertita dal suo rinnovato atteggiamento ma...

-Spero tu non stia approfittando della situazione, Malfoy- sottolineò lei, acuta, indicandolo minacciosa e quello alzò ambedue le sopracciglia, innocente –Se li chiede lei è normale, se li chiedo io ne sto approfittando... sei completamente prevenuta nei miei confronti, Granger. Vuoi offendermi?- le domandò, ora intimidatorio anche se non stava parlando seriamente.

Hermione roteò gli occhi e sospirò –Devo andare in biblioteca oggi e...-

-Tuo marito è malato, non puoi andare da nessuna parte, oltre che a portare i tuoi figli a scuola solo perché sei una madre ossessiva-

Sottolineò quello, facendo il caffè e la bionda roteò gli occhi, mettendo in padella il preparato per i pancakes della piccola Aries. Lynx ormai sapeva bene dove fossero i suoi biscotti e come doveva farsi il tè.

-Va bene, va bene...- si arrese lei a quel punto, notando che i bimbi erano già pronti, per sua fortuna.

Draco, sbadigliante, cambiò il canale che dava ai cartoni animati e sentì la piccola Aries lamentarsi istintivamente –No...!-

Lui la ignorò, come suo solito ed Hermione accorgendosi della cosa intervenne –Rimetti i cartoni animati-

Il Malfoy si volse lentamente verso la bionda, sentendola rivolgersi a lui così autoritaria –Che hai detto?-

La donna non si lasciò intimidire dall'occhiata gelida del compagno e ribadì –Hai sentito benissimo. Forza, malato-

Sottolineò ironica vedendolo storcere la bocca e commentare –Poi sono io quello che approfitta...- e rimise i cartoni, annoiato. Non vedendo Aries esultare contenta mentre il suo pancake le veniva servito. Hermione nemmeno badò a lui e fece ai bimbi –Okay! Vado a mettermi qualcosa poi vi porto a scuola...- e sparì dalla cucina, lasciando Draco da solo con i bimbi e molto propenso a cambiare canale. Infatti, appena fu certo che la bionda si fosse ritirata in camera, cercò sul tavolo il telecomando e, quando lo afferrò sentì Aries dire –Lo dirò a Hermione se cambi!-

E Draco spalancò occhi e bocca sconcertato –Cosa farai, mocciosa?!- e allungò una mano verso la testolina bionda della piccola, scompigliandole tutti i boccoletti morbidi che le ciondolavano intorno al viso, sentendola ridacchiare –Sì! Sì! Glielo dico!-

Draco trattenne un ghigno malevolo e scosse il capo, arrendendosi definitivamente e commentando piano, mentre lei tornava ai suoi cartoni –Sei proprio una Black...-

Lì, Lynx lo sentì e alzò gli occhi argentei sul fratello che percepì la sua occhiata e allargò le palpebre eloquente –Problemi, moccioso?-

E il bimbo storse la bocca, tornando a mangiare.

Poco dopo tornò Hermione. Indossava una camicetta sul celeste pastello e una gonna nera a vita alta, scarpe con un tacco medio, non troppo eccessivo ed era pure truccata.

-Considerando che devi tornare qui... per chi ti sei agghindata così?- domandò ironico il biondo, sapendo di riferirsi a se stesso. Ovviamente.

L'espressione perplessa di lei lo prese in contropiede –Non hai detto che vuoi pranzare al Petrucci?- domandò e Draco alzò ambedue le sopracciglia, pensoso –Probabilmente sarebbe meglio a cena, così ci andiamo con i bambini, no?-

La bionda assunse un'aria pensosa, poi fece –Dovrebbero andare a letto presto però...- e Draco alzò le spalle –E allora ci andremo presto e andremo via presto!- fece, annoiato da quel tira e molla senza senso. Infatti si alzò in piedi e si mosse verso il suo divano –Forza spicciati che ho fame!- e si ritirò in salone non vedendo la bionda roteare gli occhi e uscire di casa con i bimbi.

...

Hermione tornò alla villa una ventina di minuti più tardi e vide il biondo in cucina mentre leggeva il giornale così lo raggiunse e fece –Oggi c'era Melody all'entrata da scuola... stava passeggiando con Peonia-

Draco alzò lo sguardo argenteo dal giornale e la osservò curioso –Quindi?-

La donna si mise a fare l'impasto per i pancake del compagno –Ho avuto la brillante idea di dirle che stasera avremmo provato il Petrucci, visto che di certo saresti stato meglio, rispetto a stamattina...- e lo indicò –Anche se è plateale che sei tutto, fuorché malato, ma passiamo oltre...- e lo guardò ironica vedendo lui mollare il giornale sul tavolo e affiancarla nell'appoggiarsi al bancone della cucina. Lei era ai fornelli invece e lo sentì replicare –Ti conviene Granger. Quindi? Si sono aggregate?- domandò immediato e la bionda roteò gli occhi –Se le avessi detto che eravamo da soli non so se avrebbe avuto la stessa sfacciataggine ma sì, Peonia si è autoinvitata, visto che c'erano i bambini.-

-A maggior ragione si sarebbe autoinvitata... sembra che voglia accoppiarmi a sua figlia.- commentò divertito lui ed Hermione lì lo guardò d'accordo –Sì, è vero. La mia presenza è del tutto insignificante a suo parere...- ultimò, tornando alla padella, con una nota di irritazione nella voce e Draco se ne compiacque intimamente –Forse dovremmo farle cambiare idea...-

-Se lo meriterebbe- acconsentì la bionda, istintivamente, non notando l'espressione sorpresa e divertita di Draco che quindi era scoppiato a ridere –Sei... gelosa?!-

Lì, la compagna assunse un'aria sconcertata –Gelosa? No! Mi irrita che non mi prenda né sul serio né in considerazione! La prima cosa che mi ha fatto notare era che fossi una poveraccia troppo fortunata per stare con te! Ma ti sembra?!- gli domandò, indicandolo e lui alzò le mani e gli occhi al soffitto –Che posso farci se emano superiorità da ogni poro?-

E la compagna allargò le narici quasi disgustata dal suo atteggiamento arrogante–Beh? Hai finito il teatrino? Puoi tornare fra i mortali e capire che non sei affatto speciale?- e quello la guardò storto immediatamente –Che sciocchezze! Tutti si sono resi conto della differenza abissale che ci comprende, è normale che una come Peonia pensi che tu non sia minimamente alla mia altezza!- e scoppiò a ridere non sentendo però la compagna seguirlo nella risata e la cosa lo lasciò sorpreso, tanto che la sua risata si spense poco a poco. La vide voltarsi e impiattargli i suoi pancakes, mentre gli dava le spalle. Decise di scendere dal bancone e vide la compagna agitare la panna spray in una mano mentre seria gettava lo sciroppo d'acero sui suoi pancakes.

La osservò, vagamente preoccupato che se la fosse presa e le domandò quindi –Ti sei offesa?-

Spazio Autore

Ciao belleee! Come va! Vi piace il capitolo! Lo spero proprio! Voglio ringraziarvi tutte come sempre, soprattutto ringrazio: Mezzosangue17, book_lovers92, SLYTHERISLYTHERIN, HermioneBella_Cullen, fandomcomedroga, DoraGrosu, _pandina23_, taniaconlai, Ele_Felton, maryketta, marti090, nonsmetterodisognae, Fra13312, EstefaniaPaola1, GaiaBaioniButtafarro, Marika278, CristStefy, antopod, GrattastinchiBurfoot.

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