Il solito stronzo
Lunedì passò rapido, come anche Martedì anche se Draco stava prendendo la triste abitudine di rimanere sempre meno con loro.
Lunedì sera aveva ricevuto una chiamata nel suo studio e dal giorno aveva iniziato a vederlo sempre meno.
Facevano sempre la loro solita scenetta verso le cinque, quando i bambini, appena tornati da scuola, andavano ad abbracciare la loro mamma che li aspettava all'entrata. Draco le dava baci sempre più fuggevoli e cercava di rintanarsi alla villa prima di concederle il suo affetto davanti a tutti. Era certa che molto presto le avrebbe detto di non attenderli ogni santo giorno alla porta, con la scusa che potesse risultare strano.
Dalle undici fino alle cinque rimaneva rinchiuso nel suo studio, poi usciva, andava in ufficio e tornava verso le nove, oppure faceva esattamente il contrario. Quando rimaneva a casa a pranzo, si preparava un panino e se lo mangiava nel suo studio.
Mercoledì notte, curiosa di sapere fino a che ora si tratteneva il Malfoy, era rimasta ad aspettarlo, ma all'una e mezza era crollata.
Alle otto comunque era sempre nel letto, sdraiato affianco a lei e non si svegliava più tardi delle nove.
"Probabilmente sta lavorando su un nuovo caso..."
Aveva pensato varie volte ma sapeva che non gliene avrebbe mai parlato.
Quel giovedì, all'ora di pranzo, mentre l'uomo si faceva un panino, lo vide perdere la presa dalla bottiglia che aveva in mano e lasciarla cadere in terra, con espressione perplessa mormorando –Ah, cazzo... -
Lo vide inchinarsi, sempre assorto nei suoi pensieri e la bionda si lanciò delle occhiate con i bimbi, a pranzo a casa come ogni giovedì. Sembravano davvero sorpresi dal suo comportamento.
-Draco, ti senti bene?- gli domandò. Non avevano parlato molto da domenica. In realtà si accordavano solo sul da farsi della giornata...
Lui, sorpreso che l'avesse chiamato per nome, scrutò la bionda e fece freddo –Sì, Granger. Una meraviglia come sempre, fatti gli affari tuoi.- ultimò poi, con l'aria di uno che aveva ben poca voglia di discutere e, presosi da mangiare, se ne andò.
Hermione, ben poco interessata che il biondo l'avesse maltrattata, lo vide sparire oltre la porta e storse la bocca, tristemente.
-Non sta bene- scandì gelidamente Lynx. Alzandosi in piedi e fare alla gemella –Aries andiamo, dobbiamo fare i compiti.-
La piccolina guardò Hermione e mormorò –Se gli facciamo dei biscotti pensi che sarebbe più felice?-
Hermione le sorrise, completamente intenerita dal fare affettuoso della piccola.
"È un bene e allo stesso tempo un male che non si accorga di quanto poco interessi a Draco di lei,"
-Andiamo, forza!- la intimò il gemello, afferrandola per il polso e trascinandosela in cameretta.
Hermione si sedette, poi verso le quattro decise di affrontare il compagno.
"Ascolterà ciò che ho da dirgli! Okay, magari sta lavorando! Ma non esiste che ci perda la salute! Abbiamo una missione più importante e lo sa benissimo!"
Pensò, furente. Non avrebbe permesso che la distrazione del compagno le facesse perdere il posto che meritava fra gli Aethers.
Bussò alla porta, prima di buttarla giù con i suoi soliti modi aggraziati, ma nessuno rispose.
-Malfoy, dai...- iniziò, mettendo mano alla maniglia e sentendola scattare.
Non si era chiuso a chiave.
Quando varcò la soglia, rimase davvero sconvolta.
Alle pareti dei muri erano appiccicati numerosissimi fogli con le facce di individui a lei sconosciuti.
Fece dei passi dentro la stanza, notando presto che Draco si era addormentato sul divano, con dei fogli sul petto. Aveva profonde occhiaie sotto gli occhi e il viso più pallido del solito.
"Non sembra abbia la febbre..." e si avvicinò con le labbra alla sua fronte, notando che non era calda.
- Ma-mma...- lo sentì borbottare nel sogno e la cosa le mise addosso una profonda tristezza.
Doveva esserci un cuore in lui, per forza, doveva esserci da qualche parte e probabilmente... come facevano tutti, tentava solo di celare i suoi sentimenti, per potersi sentire più forte.
Decise di togliergli le scarpe e sistemarlo meglio sul divano. Gli prese i fogli che aveva in mano e poi gli portò un cuscino e delle coperte. Di certo non voleva essere spostato da lì.
Poi pensosa andò al tavolo con i fogli, notando numerosi post-it, dove c'erano i pensieri del compagno, perlopiù domande che si faceva.
Nel cestino era pieno di post-it gialli accartocciati.
Rimase dentro lo studio fino alle 19:30, quando finalmente riuscì ad avere una visione globale del caso. Draco si mostrava estremamente intelligente, era stato solo grazie a quei piccoli input presenti nei post-it che era arrivata a sbrogliargli il caso. Sorridente e soddisfatta gli lasciò la soluzione sulla sedia davanti al divano, poi, assicuratasi che fosse ben coperto, andò a fare la cena ai bambini.
Verso le dieci, dopo aver messo a letto i gemelli, sebbene Lynx rifiutasse ancora il suo bacio della buonanotte, si mosse in camera da letto e dovette trattenere un grido di spavento quando ci vide lui in piedi.
Lo vide voltarsi e fare, divertito –Non si notano le mie favolose occhiaie di spalle, di che ti spaventi?-
-Non pensavo fossi qui! In questi giorni non ti sei fatto vivo!- si lamentò lei, non notandolo assumere un'aria divertita –Cos'è? Ti mancavo, Granger?-
Le chiese lui, mentre la donna si muoveva in bagno a lavarsi i denti –Pensavo stessi male, anche se sicuramente tanto bene non stai...-
Rispose. Il biondo, sempre con aria divertita diede un calcetto alla porta del bagno e si appoggiò al battente –Sembri preoccupata per me, che onore...-
La donna sputò nel lavabo e assunse un'aria perplessa –Perché? Sei un membro fondamentale della mia missione. Quindi la tua salute è senz'altro da preservare.- alzò le spalle e lo raggiunse, per poi oltrepassarlo e sedersi sulla propria sponda del letto.
-Sì, lo so bene...- fece lui, ora serio, mentre la scrutava.
Lei però aveva saggiamente evitato i suoi occhi argentei, lasciandosi scivolare dentro le coperte.
Draco la imitò e si volse verso di lei, vedendola presto arrossire –Che vuoi!?-
-Grazie-
Le disse lui, molto semplicemente, stavolta potendo assistere a un'espressione più gentile –Ci saresti arrivato comunque, Draco. Hai fatto quasi tutto tu...-
-Lo so- convenne lui, vedendola assumere stavolta un'espressione perplessa.
-Buonanotte, Granger- ultimò poi, soddisfatto del suo operato e dandole le spalle.
Hermione non capì appieno il suo comportamento. Sembrava aver voluto sottolineare che lei era arrivata ad una conclusione solo perché non aveva la mente stanca come quella di lui e soprattutto perché erano stati i suoi appunti ad indirizzarla al meglio verso la soluzione.
"Il solito stronzo..."
Hermione aprì gli occhi il mattino seguente, solo a causa dei mugugni lamentosi di Draco, che sembrava infastidito da qualcosa, nel sonno.
"Ben gli sta..."
Già, il pensiero che la notte prima avesse solo tenuto a sottolineare che lei non valeva quanto credeva, beh... l'aveva fatta davvero imbestialire. Nessuno doveva osare pensare una cosa simile! Lui men che meno!
Spazio Autore
Salve salvinooooo! Eccomi con un nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto! ;D Dal prossimo inizieremo a divertirci!! XDXD Si entra finalmente nel vivo della storia U.U Voglio salutarvi e ringraziarvi tutte e tutti! In modo particolare coloro che commentano sempre come: nonsmetterodisognare, night135, paperinkinsoul, comecartabianca, EssePi29, book_lovers92, StregaDivergente, marti090, GIRLintheCLOUDS2004, Marika278, aly_Mancuso, Mezzosangue17, SLYTHERISLYTHERIN, mmariareitano, taniabascucci, Beadp02, Ele_Felton, a_r_i_a_n_n_a, MRT_01, SternbildPegasus, HermioneBella_Cullen, maryketta, antopod.
Un salutone! Spero di sentivi anche ne "La Promessa" !! Ciauuuu!! <3
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