CAPITOLO VENTITRE'

Betti entrò in casa dirigendosi velocemente in camera sua, ma dopo qualche secondo sua madre aprì la porta:

"Cos'è successo? Sembra che ti sia rotolata in un cespuglio di ortica."chiese preoccupata la donna.

La figlia fece finta di niente e si rifugiò  in bagno chiudendo la porta a chiave; finì di spogliarsi e si fece una doccia. Piangeva per la rabbia, l'umiliazione e il dolore fisico, anche se quest'ultimo era quello che le faceva meno male.

Si vestì con una gonna e una camicetta bianca. Raccolse i capelli in uno chignon basso, legandolo con un nastro di velluto blu e si diresse in cucina, dove sua madre le aveva preparato un frullato di frutta.

"Allora tesoro cosa ti è successo?"

"Ho litigato con Sandra. Non voglio più vedere nessuno, sono tutti falsi "

" Posso sapere il motivo?"chiese Lina.

Betti pensò che se avesse confessato a sua madre di avere avuto un ragazzo, non sarebbe più potuta uscire  di casa  fino a quarant'anni, per cui restò nel vago.

"Tutti sapevano una cosa, ma non mi hanno detto niente. Adesso vado in camera mia. "

Aprì la finestra dicendo:

"Mago, guarda quante rondini in cielo, stanno preparandosi per la partenza."

Si sedette sul suo letto continuando a guardare fuori e io mi accovacciai accanto a lei. Amica mia, se fossi stato lì con te, l'avrei graffiata io Sandra con le mie unghie e adesso sarebbe lei a piangere.

Lina telefonò a Elia raccontando ciò che era accaduto.

"Avranno litigato per qualche ragazzino, non ci possiamo fare niente se lei non vuole essere aiutata,  quando soffre si chiude come un riccio."

Betti stette alcuni giorni senza uscire di casa, poi un pomeriggio decise di ritornare dai suoi amici.

"Mamma scendo!"e si diresse verso il giardino di Chiara.

" Stavamo pensando di andare a fare una pedalata,  per prenderci un gelato nel Viale dei Mille, vieni con noi ?"la invitò Vittorio.

Gioia le si avvicinò sussurrandole :

"Sandra è stata mollata ieri sera per un'altra ragazza.  Come si dice : chi la fa l'aspetti." e scoppiò a ridere.

"Toglimi una curiosità, ma tu lo sapevi che lei stava con Sandro, quando noi eravamo al mare ?"

" Ho telefonato a Chiara che mi disse di vedere Sandro venire a prenderla in moto tutti i pomeriggi. Non ci pensare più, non meritano la tua attenzione nessuno dei due. "

Primo ottobre voleva dire primo giorno di scuola, ma significava anche dover indossare un lungo grembiule nero con il colletto bianco, a Betti quella specie di divisa non piaceva per niente.

FLASHBACK

Flavia mentre si sedeva sulla poltrona, avrebbe voluto prendersi a schiaffi. Avrebbe voluto tornare indietro nel tempo, salire in auto e fuggire lontano da lì .

"Gradisce un caffè? Margherita, per favore, porti due caffè qui in salotto, abbiamo un ospite." La donna richiuse la porta del salotto e si mise a sedere sul divano. Come due avversari che si studiano prima dello scontro, così le due donne si osservavano scoprendo, malgrado tutto che si piacevano. Flavia apprezzava di Lina l'accento milanese un po' strascicato; il modo di fare elegante in qualsiasi gesto, anche nello stare seduta con le gambe unite e piegate verso destra, non accavallate.

A Lina piaceva quella ragazza  formosa, ma non volgare. Il modo di fare timido, però nello stesso tempo sicuro.

"Lei sa chi sono? " chiese Flavia, facendosi coraggio.

"Una volta sono venuta al bar di fronte a casa sua e l'ho vista uscire con mio marito. "

"Non glie lo voglio portare via."

" A Elia in fondo piace questa situazione, da una parte ci sono io, la sua bella casa, i suoi amici, il lavoro. Dall'altra parte c'è lei che le ha dato quello che io non posso dargli: un figlio. Abbiamo deciso di adottarne uno, anzi una figlia".

Flavia montò in auto; mise le mani attorno al volante, piangeva per la rabbia, l'umiliazione, avendo  la certezza che da quel confronto, ne era uscita perdente.

Avrebbero adottato una bambina e lui non le aveva detto niente. Aveva notato lo splendido anello con lo zaffiro all'anulare sinistro di Lina; i bellissimi mobili, la casa situata in una zona residenziale della città, la cameriera, mentre lei viveva in un modestissimo appartamento nel viale dei Pioppi, zona periferica e popolare. Non si considerava una mantenuta, anche se aveva accettato i mobili e l'appartamento in regalo da Elia, in quanto lavorava per mantenere se stessa e Fernando, ma si sentiva la seconda scelta, come una seconda moglie  la quale, però non avrebbe mai potuto presentare  il suo uomo come marito, come il padre del loro figlio Fernando, perchè il ragazzo all' anagrafe, risultava essere figlio di Flavia Ruotolo e di padre nn .(non nominato).

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