CAPITOLO TRENTOTTO

Firenze nelle domeniche di agosto, si svuotava dei suoi abitanti, che si recavano a cercare un po' di refrigerio al mare o nelle località  di montagna. Betti andava la domenica a Follonica, con Andrea, Agnese e Fernando, Cristiana e il leader, Chiara e Jimmi.

Da dietro i vetri di camera sua, Vittorio li vide partire con le auto . Andò a sedersi alla sua scrivania; prese della carta da lettera color azzurro chiaro e cominciò a scrivere così: "Carissima Betti, amica mia..."

La mattina Lina si era recata  a Messa,  adesso stava sistemando un vestito di seta sul manichino. Teneva la finestra della stanza aperta, Pelè miagolò un paio di volte.

La donna lo guardò sorridendo: "Hai fame? Ho quasi finito,un attimo e  preparo da mangiare per te  e  Mago."

Feci un balzo sul davanzale della finestra, tutto era avvolto in un silenzio irreale. Guardai il cielo azzurro, limpido, con qualche rondine che volava in alto. Noi gatti avvertiamo quando la morte sta per arrivare: chiusi gli occhi e abbassai le orecchie, nell'attimo esatto in cui si sentì echeggiare nell'aria uno sparo.

"Cos'è stato?" si domandò allarmata Lina affacciandosi alla finestra.

 La madre di Vittorio stava piangendo seduta al tavolo di cucina; il marito si trovava in piedi dietro di lei, con le mani appoggiate sulle spalle della povera donna.

Betti si diresse nella camera del suo amico, prese la busta sulla scrivania e l'aprì :

"Cara Betti, amica mia,

ho deciso di togliermi la vita, perché non solo non accetto il mio vero essere, che debbo tenere nascosto ai miei genitori, in quanto darei loro un grandissimo dispiacere e questo per me sarebbe insopportabile, ma a causa degli altri che deridono, sbeffeggiano, condannano l'omosessualità. Ieri, dalle parti Piazza Savonarola, dei ragazzini imitavano la mia camminata, uno di loro  mi ha urlato:"Froscio!" Ridevano tutti sguaiatamente.

 Tuo padre una volta mi accarezzò la testa dicendomi:" Mi spiace per tutto quello che dovrai sopportare." Lui aveva capito chi si nascondeva in me : Una donna costretta a restare chiusa dentro il mio corpo, questo mi era insopportabile ogni giorno di più.

Spero che la lotta per i diritti degli omosessuali porti a qualche cambiamento nella mentalità delle persone, ma saranno quelle come te che dovranno continuare a combattere, manifestare, affinchè questo possa accadere. Ti prego di non far leggere questa mia a nessuno, anzi bruciala. Ai miei di solo che mi sono tolto la vita, per una questione d'amore, che in fondo è la verità. Con infinito affetto Vittorio."

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