Capitolo quindici
Betti frequentava il secondo anno delle Medie in una scuola vicino al Viale Matteotti non lontano da casa, ci andava a piedi con Chiara e Alda. I libri li tenevano legati con una cinghia, portandoli sul braccio sinistro piegato, quando avevano il turno di pomeriggio a volte, le andava a prendere all'uscita Gioia.
La professoressa di Italiano, ci teneva a essere conosciuta come la cugina dell'attore Paolo Poli, lo rammentava dicendo:
"Ho un cugino bravissimo che fa l'attore, peccato sia finocchio."
Betti tornata a casa, chiese a sua madre il significato di questa parola.
"Dove l'hai sentita dire?" domandò Lina.
"La professoressa di italiano ha detto che suo cugino Paolo Poli è un attore bravissimo, peccato che sia finocchio."
"Significa che è sciapo, che sa di poco come la verdura."
"Vero !-esclamò Betti- Il finocchio mi fa schifo.
"Non si dice mi fa schifo, ma non mi piace."la rimproverò la madre.
Un pomeriggio, mentre questa professoressa spiegava una poesia di Leopardi, la compagna di banco di Betti, mettendo una mano davanti alla bocca, le sussurrò :
"Tu non vai mai a trovare il tuo fratellastro? Abita accanto a mia nonna all'Isolotto."
Betti sbiancò in volto, ma non rispose niente.
All'intervallo la sua compagna di banco che si chiamava Cinzia, la informò :
"Scusami Betti, ma io credevo che tu lo sapessi di avere un fratellastro. La mia nonna è molto amica della sua, abitano accanto, dopo cena, giocano a carte insieme. Ho visto tuo padre lì tante volte."
Ecco perché quando la sera suo padre usciva lei aveva quella sensazione strana. Calava una strana atmosfera tra i suoi genitori, fatta di cose dette e non dette .
FLASHBACK
Lina ascoltò in silenzio suo marito e sentiva la morte entrarle nel cuore. Quando parlò la sua voce aveva un timbro tagliente, da donna ferita, umiliata, offesa.
"Adesso preparati per uscire. Non so cosa deciderò di fare, può darsi che mi trasferisca a Milano da mia sorella, almeno per un po' di tempo. Per me il matrimonio è indissolubile, ma sentirò se in questo caso non sia peccato la separazione. Non voglio andare all'inferno per colpa tua, comunque da questo momento, ti è vietato l'accesso nella camera matrimoniale. Domattina Margherita porterà tutte le tue cose nella stanza degli ospiti, tanto lei adesso dorme quasi sempre a casa sua. "
Elia uscì dal salotto senza risponderle.
Lina accese la radio, il silenzio le era insopportabile: il Quartetto Cetra cantava "Nella vecchia fattoria".
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