CAPITOLO QUARANTUNO
Il quattro Aprile 1968 venne ucciso Martin Luther King, così con i giovani americani che manifestavano contro il loro governo, si unirono gli afroamericani. Il leader insieme ad altri studenti, tra cui anche alcuni ragazzi della cantina, andarono a Roma, dove si trovarono con altre persone per dare fuoco alla sede della fabbrica americana che produceva il napalm usato dai soldati, per incendiare soprattutto le foreste vietnamite. Andrea partecipò a questo evento e Betti con Cristiana, rimaste a Firenze, erano in ansia, perchè la polizia effettuò diversi arresti. Fortunatamente il ragazzo riuscì a ritornare a casa, ma il leader venne fermato, passò qualche giorno in carcere, poi anche lui rientrò a Firenze.
Il trentun dicembre sempre di quell'anno a Marina di Pietrasanta (Versilia), ai ragazzi del movimento studentesco di Pisa, si unirono quelli della cantina: assediarono il locale La bussola, armati di pomodori.
La situazione degenerò fin da subito: gli scontri con la polizia durarono tutta la notte; ci furono diversi feriti e arresti, uno studente colpito al collo da un proiettile, rimase paralizzato .
Ultimo anno delle Magistrali: Betti voleva diplomarsi per entrare nel vero mondo del lavoro, anche se non sapeva ancora cosa fare della sua vita, se non amare Andrea .
Una sera squillò il telefono.
"Rispondo io!" esclamò la ragazza .
"Ciao Betti,sono Giorgia:""
"Ciao! Quanto tempo! Come stai?"
"Benissimo! Lina su mia richiesta, mi ha inviato delle tue foto, ho visto quale splendida ragazza sei diventata. Questo fine settimana si terrà una sfilata di moda alla sala bianca, quale migliore occasione per te di provare a fare l'indossatrice? Devi farti trovare all'ingresso alle quattrordici di questo venerdì; chiedi il tuo lasciapassare alla biglietteria. Ti avverto che questa sfilata sarà una delle ultime che si terranno nella tua città, ormai la moda si sta trasferendo a Roma e a Milano. Saluta mamma e la sua "maison Contini".
Betti guardò perplessa me e Pelè .
Squillò un'altra volta il telefono.
"Scusa, sono imperdonabile, non ti ho informata che a ogni uscita (ogni volta che la modella fa la passerella indossando un nuovo abito), verrai lautamente pagata. A venerdì!"
Pelè modulò i suoi miagolii che Betti interpretò così :
"Prova, altrimenti avrai il rimpianto per tutta la vita ."
"Mamma, ha telefonato Giorgia, vuole che faccia l'indossatrice questo fine settimana. "
"Ecco perchè ha spedito solo tre inviti per la sfilata di sabato sera alla Sala Bianca: a me, Margherita e Flavia, mi ero scordata di dirtelo."
In realtà Lina non aveva dimenticato, ma Giorgia voleva parlare con Betti senza che la ragazza sapesse niente.
La mia amica mise sul giradischi il disco "Marinella" cantata da Fabrizio De Andrè e con la mente rivide la Sala Bianca, quando da bambina era rimasta affascinata da Giorgia che le era sembrata una fata, mentre sfilava indossando un abito da sposa.
Lina, Margherita e Flavia smisero di cucire, rivolgendo la loro attenzione all'ascolto della canzone commuovendosi.
Faber cantava un amore infelice e loro sapevano perfettamente cosa volesse dire...
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