Capitolo 36
James' pov
<<Felpato guarda che quei voti a pozioni non sono normali... devi metterti a studiare, non puoi continuare così>> sbraita Remus aggiustandosi il mantello.
<<Ehi guarda che non sei mia madre e inoltre perché ti importa tanto del mio rendimento di pozioni?>> risponde Sirius imitandolo.
<<Perché ci tengo a te, ovvio>> Remus cammina più velocemente verso l'aula di Difesa Contro le Arti Oscure, probabilmente per non dare a notare che è arrossito, come tutte le volte che si parla di Sirius, dopotutto.
<<Ah, Marlene viene da noi stasera>> dice Felpato scompigliandomi i capelli, che risistemo indignato con un gesto.
<<Chiedigli se porta anche Lily, allora>> rispondo con uno sguardo tutt'altro che casto.
<<Tanto non verrà comunque, devi togliertela dalla testa una volta per tutte. Quella Meg di ieri non era male e hai detto che è pure simpatica>> tenta alzando le spalle, ma non sono convinto.
<<Non mi arrenderò solo perché non vuole rivolgermi la parola>>
<<Nemmeno guardarti>> aggiunge Remus.
<<E neanche starti vicino>> si unisce Peter.
<<Si ok, basta, ho inteso il concetto...>> li interrompo entrando nell'aula.
La Lily in questione si siede accanto a me, in attesa della spiegazione di oggi.
Giuro di non aver obbligato i miei compagni a occupare tutti gli altri posti disponibili...
<<Evans che giornatina eh?>> dico disinvolto.
<<Taci, non verrò a Hogsmeade con te>> risponde prendendo una piuma e intingendola nell'inchiostro.
<<Vai sempre a parare lì, ammettilo che muori dalla voglia di uscire con me>> sussurro, visto che il professore è entrato nella stanza. Lei scuote la testa.
Mi incanto a guardarla, probabilmente per troppo tempo, finché non volta il viso verso di me, incuriosita dal mio interesse.
<<Lily hai...>> mormoro adocchiando un ciuffo di capelli rossi fuori posto e portandolo dietro il suo orecchio.
Lei rabbrividisce al mio tocco e abbassa lo sguardo.
Veniamo interrotti dalla voce del professore <<Potter, Evans, avete finito di flirtare? Bene, perché vorrei continuare la mia lezione>>
Qualche risata fa agitare Lily sulla sedia, si alza ed esce a passo svelto, evitando di rivolgere lo sguardo a chiunque. Di conseguenza, come una catena, pure Marlene fa la sua uscita di scena, raggiunendo l'amica.
<<Amico, sei un grande... ci parli per dieci minuti e lei ti evita per un mese>> sussurra Sirius, dalla fila dietro alla mia.
Remus' pov
<<Puoi spiegarmi, gentilmente, che diavolo ci fa lei di là??>> dico a Sirius spingendolo contro la parete, dopo essere uscito dal dormitorio.
<<Marlene non voleva stare sola, così ha portato un'amica>> spiega lui ghignando.
<<Ma con tutte le amiche che ha, proprio lei doveva portare?!>> sospiro chiudendo gli occhi. Non so se riuscirò a rimanere con Camille per più di un paio d'ore senza uccidere qualcuno.
<<È un anno che vi siete lasciati, dovrebbe essere acqua passata>> Sirius è improvvisamente serio.
<<Lo lo, ma c'è qualcosa in lei che mi attira nonostante quello che ha fatto...>> mormoro arrossendo.
<<Se è il sangue Veela, sappi che non sei l'unico che viene attirato...>> si becca un bel pugno sul braccio per questa.
<<Torniamo o no là dentro?>>
<<E va bene, ma io me ne sto nel mio letto a leggere>> cedo.
<<E io nel mio letto a scopare>> dice strappandomi un sorriso.
Camille' pov
Remus è seduto sul suo letto con un libro, intuisco dalla copertina che si tratta di "Uno Studio in Rosso". Già letto, tre anni fa.
Marlene, che mi ha trascinato qua con la scusa di farle compagnia, si sta tranquillamente godendo il suo "amichetto" Sirius, e la situazione è alquanto imbarazzante, visto che sono accanto a loro.
Per non guardarli, mi metto ad aprire qualche cassetto nella stanza rossa e oro. Dall'enorme quantità di preservativi, immagino che questo sia il comodino di Sirius...
Qualche spazzola ler capelli, foto di lui e gli altri, piccole cartoline di moto e squadre di Quidditch... neanche un libro, bah.
<<Hai finito di curiosare tra la mia roba?>> la voce del proprietario degli oggetti mi fa sussultare.
<<Pensavo fossi impegnato con qualcuno>> dico facendo un cenno verso la mia amica, che si sta sistemando i capelli.
<<Sirius Black trova tempo per tutte le ragazze, tranquilla>> esclama prendendomi per i fianchi e facendomi sedere poco delicatamente accanto a Marlene.
<<Ehi trattala bene>> lo ammonisce lei.
<<Benissimo direi>> il Malandrino mi lascia un bacio sulla guancia per poi avviarsi verso il bagno.
<<Ma James e Peter dove sono?>> chiedo guardando fuori dalla finestra.
<<In giro per recuperare oggetti vari da usare per qualche innocuo scherzo>> risponde Felpato tornando.
<<Scusa Rem, vieni un attimo? C'è qualcosa che non va nello stanzino, non vorrei che ci fosse di nuovo quel molliccio schifoso>> continua lui. Remus si alza prendendo la bacchetta e dirigendosi verso lo stretto sgabuzzino, se così si può chiamare, dove tengono le scope e cianfrusaglie varie.
<<Camille, mi ringrazierai>> mi sussurra Marlene sollevandomi di peso (rimpiango sempre di pesare troppo poco). <<Che accidenti fai?!>> chiedo non capendo e dimenandomi.
Con una velocità sorprendente, Sirius da' un "leggero" calcio a Remus spingendolo nello stanzino, e la mia amica mi getta letteralmente su di lui.
Il rumore secco dello scatto della serratura, e mi ritrovo contro il suo petto, al buio e piena di polvere.
Mi prendo un momento per respirare il suo profumo, mentre lui armeggia alla cieca con la maniglia rivolgendo insulti decisamente poco gentili a quei due che ridono come pazzi.
Vorrei spiegargli che non ci faranno uscire molto facilmente, ma a giudicare dal suo sospiro, credo lo sappia già da solo.
Dopo un <<lumos>> sussurrato, la luce flebile della sua bacchetta illumina la zona, proiettando strane ombre sulle pareti.
Tento di dare inizio alla conversazione <<Ehm... Remus...>>
<<Non provare a spiegarmi un'altra volta quello che già so, non torneremo insieme, non mi importa quanto ti scuser->> viene interrotto dal mio Silencio, che lancio quasi per istinto.
<<Ora tu stai zitto, fermo e ascolti altrimenti non esiterò col Petrificus Totalus ok?>> chiedo, e lui annuisce alzando gli occhi al cielo.
Prendo un respiro prima di iniziare, e gli racconto tutto per filo e per segno, nei minimi dettagli, dal malinteso che c'è stato, a tutte le volte che ho tentato di dirgli ogni cosa, ma lui ha preferito ascoltare solo ciò che la sua mente quel giorno gli aveva fatto credere. Lo incolpo di avermi fatto soffrire, lo insulto, mi sfogo per tutto quello che mi ha fatto passare, e lui non fa niente, se non fissarmi con uno sguardo che non riesco a decifrare.
Alla fine del mio monologo, quando credo di non avere più cose da dire né lacrime da versare, mormoro un controincantesimo al Silencio che gli avevo inflitto, e abbasso la testa, forse per dare meno peso alla sua reazione.
Lui mi prende il viso tra le mani e avvicina il suo viso al mio <<Camille ti prego perdonami>>
Mi bacia lentamente, ma con foga, con una dolcezza indescrivibile, colma di rimorso, e solo quando le sue lacrime si uniscono alle mie, mi decido a ricambiare, immersa in un'enorme gioia condivisa.
Sento Marlene e Sirius, che probabilmente stavano origliando, saltellare e congratularsi per la loro impresa riuscita.
<<Scusa>> ripete tra le mie labbra, senza smettere di baciarmi.
E lì, in quello spazio minuscolo, passo uno dei momenti migliori della mia vita con Remus, entrambi con i capelli pieni di ragnatele e sporchi di polvere, ma è perfetto così.
Severus' pov
<<Puoi spiegarmi gentilmente perché ci hai fatto venire qua a quest'ora??>> chiede Lucius sbadigliando.
<<Io... ho sentito una voce>> balbetta Bellatrix con tono assente, non spaventato, ma quasi incerto.
<<Non siamo qua per consolarti per i tuoi incubi, sappilo>> lui si stringe nel mantello.
<<Non capite vero?>> dice la ragazza abbozzando un sorriso maligno, in un'espressione che non le avevo mai visto sul viso <<lui è tra di noi>>
<<Lui chi?>> chiedo sottovoce.
<<Mi ha parlato, mi ha raccontato dei suoi progetti, di come se uniamo le forze possiamo essere a capo di questa scuola per poi espanderci a, perché no, tutto il mondo>> spiega gesticolando.
<<Tutto il mondo? Non è un po' tant->> le parole di Lucius vengono interrotte dalla mano di Bellatrix che preme contro la sua gola <<Non è forse per le nostre ambizioni che siamo Serpeverde?>> le sue dita diventano bianche.
Noi gli stiamo intorno osservandoli, non è il massimo mettersi contro quella ragazza...
<<Da quando sei così manesca Black?>> sussurra Lucius con voce strozzata.
<<Da quando ho capito che le persone mi ascoltano in questo modo>> Un'ultima stretta, e lo lascia andare, godendo quasi della sua sofferenza.
Non è più quella di prima, non avrebbe mai alzato le mani contro i suoi amici, questa "voce" la sta cambiando, la sta rendendo... spregevole.
<<Dov'eri?>> chiede Alyssa affacciata alla porta del mio dormitorio, essendo venuta a dormire con me stanotte.
<<Niente... prendevo un po' d'aria>> mormoro togliendomi il mantello.
<<Non è vero, eri con Bellatrix. Istinto>> dice rispondendo alla mia muta domanda.
<<Mi ha parlato di nuovi progetti, più in grande, seguendo una certa "voce" che le ha parlato stanotte>>
<<Sev non credo sia il caso di continuare con questa cosa, sta diventando più grande di voi e ammetto che un po' mi spaventa>> si siede sul mio letto guardandomi mentre mi rimetto il pigiama.
Mi stendo accanto a lei, con mille pensieri per la testa.
<<Ci penserò>> chiudo la conversazione lasciandole un veloce bacio a stampo e spegnendo le luci.
Sirius' pov
La mia piuma scorre lentamente sulle pergamene ingiallite, forse dal troppo tempo passato tra gli scaffali, forse dalla noia che loro stesse provano nel non essere mai utilizzate. Per questa mappa abbiamo usato i fogli più pregiati che i negozi di Hogsmeade potessero offrire, ma ne vale la pena.
<<Peter sono sicuro che non c'è una torre lì...>> dico indicando un punto.
<<E cosa c'è allora?>>
<<Il problema è che non lo so nemmeno io>> ammetto.
<<Ragazzi per disegnare quella parte dovreste vedere il castello dall'alto e sbirciare da qualche finestra, l'ingresso in quelle stanze è vietato agli studenti, in alcune zone pure ai professori stessi>> dice Remus scarabocchiando qualcosa sulla mano di James, che è troppo perso nei suoi pensieri per reagire.
<<Noi siamo i Malandrini>> mormora a un tratto.
<<Beh grazie per avercelo ricordato, Ramoso>> lo incalzo sarcastico.
<<Chi ci impedisce di vedere davvero la scuola dall'alto?>> continua lui. I nostri sguardi si illuminano e dopo qualche minuto siamo già in sella alle nostre scope, con Peter che fa da palo, controllando che nessuno ci veda. Sarà alquanto difficile visto ciò che vogliamo fare...
<<Tu Felpato vai verso quelle aule sconosciute di cui parlava Peter, Lunastorta, tu vai sul cortile anteriore, e io mi occupo del domiotorio femminile dei Grifondoro>> spiega James. Lo guardiamo ridendo e scuotendo la testa.
<<È per la mappa, sono obbligato a farlo nonostante preferisca l'interessantissimo ufficio del professor Pepsi>> alza le spalle, e ci alziamo in volo dopo un rapido cenno.
La vallata è enorme da queste altezze, non ho paura di cadere, né di farmi scoprire da qualche professore, sono un vero Grifondoro coraggioso direi.
Mentre cerco di memorizzare con lo sguardo la struttura di una torretta, un pezzo di carta mi sbatte violentemente sul viso. È un articolo di giornale, trasportato dal vento, che non avrei mai voluto leggere.
"Ragazzina di 8 anni uccisa con un incantesimo spregevole da uomini incappucciati e dalle lunghe vesti. Disperati i genitori e la sorella maggiore. La piccola portava il nome di Clare McKinnon".
Ehi pluffetteeeee
Non picchiatemi, lo so che è corto e che sono secoli che non aggiorno, però sono impegnatissima con la scuola.
Eh già, niente da dirci pure stavolta, quindi ciauuu
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