Capitolo 29
Questo capitolo è dedicato a LaMelody_Gryffindor❤
Davvero non abbiamo idea di come ringraziarti per tutto il tuo sostegno a questa storia, verso la quale mostri un interesse enorme.
Oltre a una lettrice accanita, sei pure una persona stupenda, simpatica e una pluffetta ideale❤❤
Grazie di averci seguito fin dall'inizio e di aver sempre apprezzato il nostro lavoro nonostante tutti i casini che ci sono dietro😂
Speriamo che ti piaccia la suspense perché probabilmente non aggiorneremo fino a anno nuovo, capirai poi di cosa parliamo...
(CONTENUTI SESSUALMENTE ESPLICITI GENTILMENTE OFFERTI DA ROSA)
Lily's pov
<<guarda che succede se metti una foglia di dittamo...>> mormora Severus lasciandola cadere nel piccolo calderone. La pozione cambia colore, da blu a bianca, e inizia a emanare un odore dolciastro.
<<È profumo della mia sala comune... legno e cannella>> mormoro chiudendo gli occhi.
Sento il suo sguardo su di me, <<si lo so, ho pensato a te quando ho letto che questo preparato piace ai Grifondoro>>
Sembra deluso, con quel tono di voce piatto tipico di quando ha qualcosa da dire. Non penso gli sia mai andato giù il fatto che non sono nella sua stessa casata. Certo, anche a me dispiace, ma il mio posto è tra i Grifondoro e comunque riesco a vederlo sia a lezione che nel pomeriggio per studiare le materie che facciamo insieme, non posso lamentarmi.
<<Vieni lascia a me, faccio io>> Severus con un gesto della bacchetta rimette in ordine il caos che abbiamo creato in un'ora di pozioni strane.
Ora l'aula vuota che abbiamo usato è come nuova, così ci dirigiamo soddisfatti alla Torre. Lui si offre sempre di accompagnarmi, nonostante dopo debba fare il doppio del tragitto per tornare ai sotterranei.
È bello sapere che qualcuno tiene a me così tanto, nonostante stia conoscendo nuove ragazze ultimamente, Severus rimane sempre il mio migliore amico.
<<Mi spieghi come fai a prendere sempre voti così alti a pozioni??>> chiedo ridendo, nel mezzo di una conversazione sull'argomento.
<<Quella ragazzina mi ha fatto la stessa domanda>> dice lui sorridendo.
<<Si chiama Alyssa, è da qualche settimana che la aiuto con pozioni visto che passiamo le serate nella stessa sala comune>> risponde alla vista del mio sguardo confuso.
<<Sesto anno?>> domando curiosa.
<<Quarto>> puntualizza lui <<secondo te sarei capace di eguagliare una del sesto?!>>
<<e saresti pure più bravo di lei>>
Mi accorgo solo adesso che mi sta tenendo la mano, perché la stringe più forte e capisco il motivo solo alzando lo sguardo...i Malandrini sono davanti al ritratto della Signora Grassa.
<<Hey Evans>> questa frase, come al solito, mi annuncia la presenza di James.
<<Su Remus, andiamo>> dico sbrigativa.
<<E dai, guarda che non devi vergognarti se vuoi stare un po' con me. Ragazzi ci lasciate un attimo di privacy per favore>> ammicca verso di me e i suoi amichetti fanno per andarsene ridendo.
Quanto vorrei picchiarlo quando fa così, ma sono un prefetto e darei il cattivo esempio, così mi limito a esordire <<Remus Lupin vieni subito con me a fare questa maledetta ronda altrimenti vado a parlare con la McGrannit e ti posso assicurare che non la passerai liscia>>
Lui spalanca gli occhi e praticamente mi trascina via. Faccio appena in tempo a salutare Severus che vedo Peter avvicinarsi di soppiatto con un...non riesco a capire cosa sia, ma non è per niente amichevole. A questo punto spero solo che non gli facciano troppo male.
Remus' pov
La ronda di ieri con Lily è andata bene, non posso lamentarmene: non parla troppo, è abbastanza intelligente da capire dove andare a cercare i "fuggiaschi", è carina...no, questo non posso dirlo, farei un torto a James.
In questo momento Sirius si sta complimentando con lui riguardo "l'arte del rimorchiare", come la chiamano loro. Infatti credo che ieri si sia divertito con una certa Rachel. Lui dice che i suoi capelli rossi le ricordano quelli di Lily, perciò voleva provare a vedere se faceva lo stesso effetto...evidentemente no, ma gli fa bene staccare un attimo gli occhi dalla Evans.
<<Che studi di bello?>> chiedo a Camille sedendomi al tavolo della Sala Grande accanto a lei, costantemente con un libro in mano e l'espressione concentrata, ma allo stesso tempo serena.
<<Divinazione>> mormora sospirando
<<per ora in quella stupida tazza di tè riesco solo a vedere che accadrà qualcosa di bello nei prossimi giorni, ma sinceramente con tutti gli impegni che ho non me sono sicura...>>
Abbasso lo sguardo sulle pagine ingiallite del libro e noto un foglio tra le ultime pagine. Lo prendo senza farmi vedere e mi ritrovo davanti un disegno. È una luna, una luna piena, che illumina un prato dove è seduto un ragazzo, il tutto schizzato a matite.
Cerco di capire meglio che cosa significhi, ma Camille si volta e si riprende il dipinto diventando rossissima <<Remus ti ho detto mille volte che non voglio che prendi le mie cose>> borbotta alzandosi.
<<Da quando sai disegnare?>> chiedo ignorando le sue parole e seguendola nel corridoio. Nonostante lei cerchi di aumentare il passo, sarà sempre troppo lenta per non farsi prendere dal sottoscritto.
<<Non voglio che prendi le mie cose>> ripete guardando per terra forse per non mostrare l'imbarazzo.
<<E dai è solo un disegno>> dico scostandole una ciocca di capelli dal viso.
<<No, non è solo un disegno. È molto di più>> mormora quasi impercettibilmente.
La fermo trattenendola con una mano
<<non capisco dove sia il problema. Innanzitutto è bellissimo, e poi...>> mi blocco vedendo la sua espressione in bilico tra l'imbarazzo più totale e la rabbia <<senti, non mi importa sapere perché lo hai fatto, come o quando se non vuoi dirmelo, però non essere arrabbiata con me ti prego>> dico guardandola. Lei sospira, poi annuisce sorridendo <<e come faccio ad arrabbiarmi con te?>>
Sirius' pov
Il mio braccio cade "accidentalmente" attorno alle spalle della ragazza accanto a me. È lei, Miss Bei Capelli, che ride alla vista di Peter che tenta di entrare nel caminetto della sala.
Lei si volta e sorridendo si siede a cavalcioni sulle mie gambe, gettandomi le braccia al collo e baciandomi con foga.
<<Avete intenzione di conigliare qua davanti a tutti?>> la risata di James ci interrompe.
<<No, andiamo in dormitorio infatti>> dico alzandomi e invitandola a venire con me. Lei mi segue saltellando come fa spesso e con quel sorriso malizioso sul viso che mi fa impazzire.
<<Frank esci oppure stai qua a goderti lo spettacolo?>> mi rivolgo al mio amico entrando con Serena. Lui scuote la testa e se ne va ridendo.
<<Sei sicura di volerlo?>> mi rivolgo alla ragazza che mi sta fissando.
<<Si, che domande fai?! >> mi risponde facendomi l'occhiolino.
<<allora questo non ti dispiacerà>> le dico con tono malizioso, togliendole la camicia.
<<<ma certo che no>> sorride levandomi la maglia e scoprendo i miei stupendi addominali.
Le sfilo la gonna aspettando una sua mossa.
<<wow Siri...subito e via eh>> mi dice sorridendo e facendo sparire in una attimo i miei pantaloni.
<<anche te non aspetti però>>
<<giusto>> sussurra accarezzandomi ovunque e infilando le mani nei miei boxer.
<<Sereee...>> mormoro con tono malizioso.
<<si?>>
<<posso? >> chiedo indicando con un cenno del capo le sue parti basse.
<<non aspettavo altro>> conferma, quindi le slaccio il reggiseno e la privo delle mutandine, che sono rosse quanto il suo viso attualmente.
Mi leva i boxer, per accarezzarmi quanto prima, mentre la abbraccio.
<<che ne dici se...>> mi chiede titubante e io in tutta risposta comincio.
<<wow...ma, uuhh non è la prima ououh volta>>
<<eh no, ho un po' di esperienza, ma tu sei sicuramente una delle più belle>> dico prima di baciarle il collo e abbassandomi poco alla volta, fino ad arrivare al fianco.
Geme e mi spinge via delicatamente per poi cominciare a baciarmi i capelli, e passare al collo, e al petto, e poi... beh... già...
<<Sere... mmm>>
<<sei sicuro che non verrà nessuno?>> chiede adocchiando la porta.
<<no>> rispondo sorridendo alla piccola dai tanti capelli, prima di prendere le sue mani tra le mie e sdraiarla sul letto, dal quale si era alzata per fare la domanda.
Lei mi bacia e così beh... si capisce no?
(trenta minuti dopo)
<<Sirius non smettere ti prego>> mi sussurra tra qualche sospiro.
<<certo che no>> le rivolgo uno sguardo accattivante.
Tutto d'un tratto sento aprire la porta ed entra James, in canottiera e mutande, ovviamente.
<<ah scusa Sirius, ho interrotto un'altra volta tu e le tue ragazze...>> dice, e Serena, arrossita parecchio, si butta velocemente addosso un po' di vestiti per metà miei.
<<giusto per sapere, visto che è mezz'ora che siete qui, le protezioni le avete usate?>>
Mi volto a guardare la ragazza, che raccoglie in fretta le ultime cose, è molto più carina con i capelli scompigliati.
<<certo scemo, mica voglio un figlio da uno come te!>> urla rossa dall'imbarazzo per poi di uscire dalla stanza sbattendo i piedi.
<<l'hai spaventata>> lo accuso
<<non è vero>>
<<invece si, e visto che l'hai praticamente definita una puttana, si è giusto leggermente arrabbiata, sai com'è>>
<<ma non ho fatto nulla>> si difende lui
<<zitto va>> dico sospirando rumorosamente e mandando un'occhiataccia al mio caro amico prima di uscire alla ricerca di Serena.
Lily's pov
<<Evans, mi spiace disturbarti durante la tua interessantissima lezione di latino, ma credo che ci sia un gufo per te>> dice Potter chiudendomi il libro di lingue antiche con aria da fighetto psicopatico. Mi alzo ignorandolo e faccio entrare il povero animaletto che sta sbattendo contro il vetro da un pezzo evidentemente.
Ha una lettera, la prendo e mi siedo sulla mia poltroncina preferita per leggerla con calma. Riconosco subito la sua calligrafia sghemba:
"Ciao, come va? Spero che tu e i tuoi amichetti vi stiate divertendo a quella stupida scuola. Spero che questa lettera tu arrivi intatta, perché non sono sicura di aver capito bene come funzionano questi cosi da posta.
Comunque, qua tutto bene, mamma e papà mi hanno costretto a scriverti perché dicono che in quanto sorelle dobbiamo tenerci in contatto... purtroppo devo dargli ascolto, ma sappi che se fosse per me ti scriverei solo per prenderti un po' in giro.
Salutami il tuo ragazzo, Piton, e digli che per me siete una coppia stupenda: due pazzi maghetti che agitano un bastone e urlano cose in lingue strane mentre si tengono per mano. Si esatto, vi ho visti quest'estate, ed eravate proprio molto catini.
Volevo avvertirti del fatto che quella deliziosa sciarpa rossa e gialla che hai lasciato in camera mia è servita a scaldare casa per qualche minuto, almeno si è resa utile mentre bruciava. Così la prossima volta ci penserai due volte prima di scordarti altre cavolate nella mia stanza.
Ora che hanno visto che ho scritto tante righe posso concludere.
Con tanto affetto,
Petunia"
Innanzitutto quella era la mia sciarpa di Grifondoro preferita alla quale tenevo un sacco, l'avevo lasciata a casa per non rovinarla e sono sicura di non averla mai fatta uscire dalla mia camera.
Come può permettersi di insultarmi così se non le ho fatto niente??
Non riesco a trattenere le lacrime e scoppio a piangere, buttando la lettera nel caminetto e guardandola bruciare con le lacrime che mi annebbiano la vista.
Sento qualcuno che si siede accanto a me e che cautamente mi abbraccia.
Rimango qualche secondo con gli occhi chiusi a godermi il calore di quel qualcuno che si è preoccupato per me, per poi accorgermi che si tratta di James.
Mi stacco velocemente passandomi una mano sul viso e mi alzo. Purtroppo lui fa lo stesso e mi blocca il passaggio.
<<Cosa vuoi>> mormoro tra i singhiozzi.
<<Un altro abbraccio, ti prego>> risponde lui e per la prima volta lo vedo serio, non sfacciato come al solito. Tentenno resistendo in qualche modo all'impulso di accontentarlo. Dopotutto entrambi ne avremmo bisogno e non vedo dove stia il problema, ma il mio orgoglio mi spiazza pure stavolta <<lasciami passare>>
Mi aspetto un suo rifiuto o una qualunque altra cosa da lui, ma si sposta, e segue con lo sguardo il mio percorso verso i dormitori.
(Il giorno dopo)
Ho sempre amato svegliarmi presto la mattina, ma oggi è particolarmente facile. Sto ancora male per ieri e devo parlarne con Severus, visto che è l'unico che può capirmi davvero.
Le mie compagne stanno ancora dormendo: Marlene con tutti i capelli sul viso, Chloe sotto mille strati di coperte, Alice con l'aria di chi sta facendo il miglior sogno dell'universo, e Camille con la mano su un foglio di carta ripiegato.
Mi vesto velocemente ed esco senza fare rumore. È talmente presto che ci sono pochissime persone fuori, solo qualcuno che si appresta ad arrivare in Sala Grande molto prima del solito.
Passando davanti a un'aula, sento qualcuno ridere...Severus.
Cautamente busso alla porta semiaperta e subito vige il silenzio più totale, rotto dall' <<avanti>> del mio amico.
Non è da solo, è con una Serpeverde mora e non posso fare a meno di pensare di aver interrotto qualcosa di privato, vista anche la loro espressione...
<<Lily... lei è Alyssa, te ne ho parlato, la aiuto con pozioni, ricordi?>> dice Sev.
In effetti noto solo adesso che dietro di loro c'è un calderone pieno di un liquido violaceo.
<<a quest'ora?>> chiedo.
È la ragazzina a rispondere <<ho un test importante questa mattina e volevo essere preparata al meglio...comunque Severus se devi andare non c'è problema>>
Lui tenta di replicare, ma Alyssa ha già fatto sparire i materiali con un gesto della bacchetta, mi saluta timidamente ad esce.
<<Vi stavate divertendo?>> domando dopo un po' che camminiamo.
<<Fare pozioni è sempre divertente>> risponde lui offrendosi di portare i miei libri che gli cedo volentieri, sono molto pesanti.
<<Sai, ieri Petunia mi ha mandato una lettera...>> gli racconto tutto, elencando le mie tristezze, i pianti e le delusioni che ci sono state e ci sono tuttora a causa di quel pezzo di carta.
Alla fine del mio sfogo ho di nuovo le lacrime agli occhi e lui mi fa sedere su una panca, prendendomi la mano.
<<Lily non devi stare male per quella. Capisco che è tua sorella, ma non puoi permetterti che una babbana come lei ti butti giù in questo modo. Tu non meriti questo>>
Un lieve sorriso solca il mio volto prima del suo improvviso abbraccio che mi travolge.
<<Così mi soffochi>> dico ridendo, ma stringendolo più forte.
<<anche tu non sei da meno>> mormora lui tra i miei capelli.
James' pov
Il mio FEDELE amico Sirius, quanto sono simpatico, oggi è con una ragazza, quindi dovrò accontentarmi di Remus e Peter.
<<Allora gente, la missione di oggi è entrare nelle cucine e convincere un elfo domestico a mettere troppo peperoncino nella cena di Mocciosus>> spiego entusiasta.
Arriviamo alle cucine e entriamo grazie alla mia abilità di scassinatore di quadri.
<<Ciao, come stai?>> chiedo sorridendo a una piccola elfa.
<<Sirius ti ha insegnato a rimorchiare pure con gli elfi domestici?>> mi prende in giro Rem ridendo.
<<Zitto Lunastorta>> borbotto, ma in effetti ha ragione <<allora piccola, come stai?>>
La creatura mi guarda e annuisce arrossendo, credo voglia dire che sta bene.
<<puoi aiutarmi con una cosa?>> ammicco in sua direzione, ricevendo un suo sì mimato.
Mi abbasso e le sussurro tutto il mio piano, lei alla fine mi bacia all'improvviso, e posso così sperimentare che gli elfi non hanno un buon sapore.
Quando parla ha una voce...come dire...maschile <<comunque sappi che sei carino>>
Mi alzo ed esco dalle cucine trascinando i miei amici che stanno morendo dalle risate.
Remus' pov
Le sere da solo in Sala Comune non sono deprimenti, di più. Non ho compiti da fare stranamente, perciò faccio l'unica cosa che mi permette di scaricare lo stress della giornata: cercare Camille.
Non dovrei abusare della mia spilla da prefetto, ma è per una buona causa, quindi esco dal dipinto della Signora Grassa e percorro un po' di corridoi.
Mi sono fatto quasi tutto il castello a piedi e non riesco a trovarla, così, cautamente, esco da un passaggio che ha scoperto Peter e mi ritrovo all'aria aperta, violando giusto qualche regola.
Ormai la conosco, e infatti la trovo subito sotto all'albero sulla riva del Lago Nero. Sta fissando un foglio, ha una matita in mano e lo sguardo assente, come se fosse in un altro mondo.
<<Camille>> sussurro per non spaventarla. La mia impresa fallisce perché lei si gira di scatto sobbalzando.
<<Oh sei tu>> mormora ripiegando la pergamena. Opto per non chiedergli cosa dipinge, vista la sua ultima reazione...
<<Lo sai vero che in quanto prefetto dovrei portarti dal preside per quello che stai facendo?>> dico fingendo un'aria superiore.
<<Ma non lo farai>> sorride e mi tira la divisa invitandomi a sedersi per terra accanto a lei.
È stranamente piacevole, nonostante la stagione, trascorrere il tempo fuori a quest'ora, e poi la vista del Lago mi piace un sacco.
<<Ora posso vederlo il disegno?>> chiedo dopo un lungo periodo di silenzio.
Lei tace per un po', poi tira fuori dalla tasca quel foglio e lo apre stendendolo davanti a sé.
<<Che cosa rappresenta?>> domando strizzando gli occhi per cercare di individuare le linee alla luce fioca della luna.
<<Sei tu Remus>> mormora lei fissando l'opera. Non riesco a vedere il suo viso, ma guardando meglio noto che il ragazzo nel disegno mi assomiglia un sacco; riconosco un po' i miei tratti, ma ciò che colpisce è quella luna piena sullo sfondo che occupa quasi tutto il cielo.
<<È bellissimo>> le dico, e lei alza finalmente lo sguardo posandolo sui miei occhi.
Si muove timidamente, e ora siamo così vicini che riesco a sentire il battito del suo cuore accelerato e il suo respiro sulle mie labbra.
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