TALACIARE NIENTE

«Una luce Hakan?» il Cardinale vuole avere spiegazioni.
«Sì, qualcuno con poteri del genere dalla loro parte. Non sappiamo chi era. Quella ragazza stava per suicidarsi, pur di farmi morire.»

Nonostante tutto però Cardinale ha un sorriso stampato in faccia, è soddisfatto della missione. «Se non era per quell'esplosione di luce sarebbe stata un successo. Continuiamo così e l'Organizzazione sarà felice del nostro operato.»

Fiona è decisa a sfidare Yolanda dopo la scena che ha visto in Turchia. «Qual è il tuo problema? Mi fai sempre la morale. Tu però ci parli spesso, non provi mai a combatterlo.»
Infastidita Yolanda prima la manda a quel paese e poi le dice di farsi gli affari suoi.
«Tutto apposto?» le interrompe Hakan.
Yolanda accenna un sì e poi raggiunge gli altri.
«Apposto Fiona?»
«Sì» mente lei. «Non preoccuparti.»

In un'altra ala del Vaticano uno scienziato svizzero, Krieger, sta riavviando la mente dell'uomo di metallo, Earl Cox, tornato dalla battaglia con una serie di vecchi ricordi.
«Lo conoscevo… Era mio figlio…?»
«Tu non lo ricorderai mai» dice Krieger mentre lo fa sdraiare.
~~

POV JOHN
Certo è strano. Abbiamo rischiato la morte, e adesso c'è dispiacere e delusione per il fallimento.
Eppure... c'è stato quel momento in cui erano semplicemente felici di essere lì a viverlo insieme, nel bene e nel male. Mi ha fatto uno strano effetto. Poi c'è il fatto di mio padre… «Che fai?»
«Preparo le valigie Johnny. È ora che io e mia sorella torniamo ai nostri piani.»
Mi vien da chiedere quali siano. Stanno cercando qualcosa sicuro, ma cosa?

Ha un attimo di esitazione ma alla fine condivide con me ciò che nascondono. «Io e Ade sospettiamo che uno dei nostri fratelli sia dietro a tutto questo, e lo stiamo cercando da tempo.»
«Avete provato a chiedere aiuto agli altri tanti membri della vostra famiglia?»

Fa un espressione seccata, poi inizia ad elencare l'albero genealogico. «Uno è troppo impegnato in cose governative, uno è irraggiungibile mentre gira il mondo, uno semplicemente se ne frega della famiglia, una è impegnata in Oriente, due combattono i Super in America, e poi c'è Sascha che ha tanto per la testa.»

Mi poggia una mano sulla spalla, vedo che ha la faccia stanca. «Non preoccuparti John. Dì a loro di vostro padre, vi aiuteranno. Rimarrete con loro, giusto?»
Non mi viene nessun altro posto in cui vorrei stare.
«Bada a loro, soprattutto a mio fratello.»
Mi guarda fisso negli occhi, starà pensando quello che penso io?
Mi dà un bacio sulla guancia e se ne va. Perché quel bacio?
~~

POV MICHAEL
Già mi manca Ade.
Mi piace quando fissa i suoi occhi su i miei. Quando mette le sue piccole mani sulle mie. Quando prova a prendere tutta la mia pancia con le sue minuscole gambe, è cosi carina quando ci prova. Così buona se la vedi normale, ma a letto è una bestia.

«Mi raccomando Mick, fai il bravo e non essere troppo aggressivo. E devi ricordare che tu non sei stupido. Si puoi sbagliare ogni tanto a parlare, ma non permettere mai a nessuno di farti sentire stupido. Sei diverso Mick, sei speciale. Sei l'uomo che amo.»
Io… gr… «Anche io ti amo.»
Spero di rivederla presto. Gr...
~~

POV MANUEL
Ho temuto il peggio, ma Oks ce l'ha fatta, è fortissima, e adesso non devo più nasconderla alla mia famiglia.
Penso che si sia allenata molto a mia insaputa. Beh… ha fatto bene.
«Sei forte ragazza. Manu non dovevi nasconderla perché è una Super. Noi la accettiamo.»
«Avevo paura per lei Bee, capì.»
«Sono lieta di conoscervi da vicino.»
I suoi occhi sono luminosi, emana gioia da tutti i pori, non vedeva l'ora che la presentassi a loro.
~~

La povera ragazza è ancora con poche energie, non ha mai usato i suoi poteri in questa misura.
Manuel le sta vicino e le impedisce di fare qualsiasi cosa, servendosi anche di Andreas, il quale dovrebbe stare a riposo dopo i vari acciacchi procurati mentre viaggiava per la città con l'unicorno.

Sascha è fisso immobile a guardare fuori dalla finestra. Numerosi pensieri passano per la testa del velocista. Testa circondata da una fascia a mo' di bandana, dato il colpo subito per colpa del Vampiro.
Si volta e si dirige a passo svelto verso la porta.
Peter lo vede e gli domanda dove stia andando.
«Devo riflettere» dice a voce bassa mentre toglie la fasciatura. 
Prima di uscire Andreas lo blocca, si scambiano qualche sguardo e qualche cenno, poi con non pochi dubbi lo lascia andare.

Peter poi si rivolge a John. «Hey amico, aiuti me, Markus e tuo fratello a identificare chi ci ha attaccato?»
John pensa ancora a quel bacio che gli ha dato Alessia. Non presta attenzione all'inglese fino a quando lui non lo riporta nel mondo reale. «Non dovremmo preoccuparci del Capitano?»
«Ci sono momenti in cui Sascha deve semplicemente stare solo. Ieri c'era quel velocista. Lui uccise i suoi amici.»
«Non posso nemmeno immaginare come si senta.»

POV ERIK
Mi metto qui dove poco fa era Sascha.
Ho ricevuto dei messaggi, gli svedesi vogliono incontrarmi. Mi mette soggezione questa cosa.
«Yo Erik stai un po' lontano dalla luce però» per coprire John mi sono preso una bella scottatura, troppo anche per i miei poteri medici. Ci vorrà qualche ora ancora per rimette completamente.
«Ma dove la vedi la luce Pete? Che c'è la Luna fuori.»
Magari la mia attuale condizione fisica mi permetterà di non incontrare nessuno. Magari.

Vuole parlare a quattr'occhi. Continuano ad essere preoccupati per queste recenti vicende. In effetti è giusto esserlo, soprattutto da dopo la Turchia, ma ho detto che ci pensavamo noi.
Incredibile, mi lamento di un Re che vuole dare una mano nella salvezza del mondo.
Forse è vero quello che mi è stato detto, forse non sto cercando di stare lontano dal Re per quel motivo.
Mi servirebbe una vacanza.
A proposito, dovremmo forse già organizzare qualcosa per l'estate?
~~

POV ALESSIO
Cerca di ricordare. Ricorda Lessie, ricorda. Pensa, pensa. Quel biondo lo conosci, chi è. Niente, non mi viene…
«Ale? Tutto apposto?» Stephan mi guarda come se fossi uno psicopatico. Ok che sono agitato, ma con calma eh.

Sbuffo e mi metto seduto composto. «No cugino. Quel biondo lo hai visto? Ste sono sicuro di conoscerlo, ma non mi viene in mente. Ce l'ho sulla punta della lingua cazzo.»
Forse ho un'idea, la lampadina mi si è accesa. Mi alzo frettoloso e obbligo mio cugino a seguirmi. «Andiamo Stephan. Muoviti coglione.»
~~

«Boss!» Michael trova Sascha fermo sul marciapiede col telefono in mano. A cercare qualcosa o qualcuno data la concentrazione che mostra il suo volto.
«Devo fare una cosa Mick» dal tono di voce Michael capisce che si tratta di qualcosa di serio.
«Serve aiuto boss. Sono pronto a partire.»
Tranquillamente il nano spiega al gigante che dovrà farlo da solo. «Tu stai qui, veglia sulla città, i miei ragazzi ti seguiranno. Io ritornerò in massimo ventiquattro ore.»
«Ci penso io» accetta l'incarico Michael con davvero tanto entusiasmo.
«Andiamo a trovare l'Esercito.»
~~

In una piazza Alessio e Stephan incontrano un giovane ragazzo dai capelli biondi, un loro vecchio amico.
«Mario, amico, che fai di bello ultimamente?»
Mario non è che sia molto contento di vederli. «Frequento un corso per automigliorarmi. La sera esco, mi diverto. Frequento ragazze diverse.»
I due cugini non la bevono ovviamente. «Queste stronzate dille a tua madre. In realtà dai sfogo ai tuoi istinti animali non è vero? Sei in attività?»
«No dopo…» trova ancora molta difficoltà anche solo a nominare quell'ultima volta che è stato in missione. «Niente missioni e non ci tengo a tornare in attività dopo...»

Ma non è per questo che Alessio ha deciso di incontrarlo. «Mi serve una foto di tuo zio.»
Questa richiesta sembra molto strana.

Mario chiede spiegazioni giustamente, soprattutto considerando il fatto che è a conoscenza delle attività criminali dello zio.
«Non avevi detto che non volevi avere niente a che fare?»
«Fottuto mezzo trentino» Mario dunque senza fare domande prende il telefono e mostra una foto ad Alessio che poi la fa vedere anche a Stephan.
Lo riconoscono, è il biondo che stava in Turchia vicino agli zombi.
«Dove possiamo trovarlo?»

Mario continua a non essere molto convinto, ma ha capito che se fa domande verrà per forza coinvolto. «Ormai dopo quello che è successo a inizio anno con Sascha i criminali scappano fuori da Napoli. Potrete trovarlo sicuramente in una zona all'inizio del Lazio. Vi manderò l'indirizzo.»

Alessio fa un cenno al cugino. «Grazie per l'aiuto animaletto.»
«Lessie.» li blocca prima che di dileguino. «Se lo uccidete… Tenetemi al corrente, per favore.»
«Ti prometto che faremo di tutto per prenderlo vivo.»
«Tranquillo Lessie, se è necessario, lo capirò.»
~~

POV SASCHA
No nazi.
Wilmut ha i poteri, ha i poteri. Ha i poteri. Lo prenderò, li prenderò, e li uccido tutti.
«Falli soffrire, non dargli una morte veloce.»

«Sascha!» Cosa? Chi? Io? Ah è Fiona.
Ha i capelli leggermente più corti, già portava il caschetto, sì, ma adesso è un po' più corto. Le stanno davvero bene, mi piace molto.
Credo di avere una fissa con i capelli a caschetto, e poi puntualmente sempre castani. È un caso? Dovrei indagare su queste mie probebili preferenze?

«Sono contenta di vederti» chi non lo sarebbe. «Stai bene? Hai sempre quell'aria di chi porta il peso del mondo sulle spalle.»
Beh… «Stiamo messi bene noi. Anche tu ti porti un bel peso addosso.»
«Beh… A volte vorrei tanto prendere tutto e scappare via, lontano. Avere una nuova vita.»

Io ogni notte spero di non riaprire gli occhi, che accoppiata. «Ti capisco perfettamente. Vorrei tanto essere in grado di aiutarti.»
«Perché non scappiamo insieme?»
Questa richiesta non me l'aspettavo. Sarebbe figo. Ma io non devo scappare da niente o da nessuno. Per quanto mi manchi una vita normale ho delle responsabilità. «Mi piacerebbe Fiona, ma io ho quel mondo che dicevi tu prima da sorreggere.»

Mette la sua mano sulla mia. «Aiutami a staccarmi dalla realtà» cosa intende dire? Ah… io non sono molto intuitivo con queste cose.
«Come…» mi ha baciato… Si ok ma potevi almeno farmi finire la frase. Poteva avvertirmi, sono impreparato. Adesso non so cosa dire, che vuol dire questo bacio? Dovrei dartene un altro? Dovrei scappare via? Scappare sarebbe una cosa che farei.
«Ti va di venire da me?»
Ho paura, concedetemi un po' di paura.
«Certo.»
~~

Siamo vicino alla casa di Sascha e un pazzo si avvicina suonando il clacson di un camion.

POV MICHAEL
Eccolo qui l'africano. È offensivo se dico africano? Non mi interessa.
«Michael. Perché suonavi come un pazzo?»
«Diop, il boss starà via fino a domani. Mi ha detto di vegliare sulla città.»
«Tu?» che intende dire? «Qui tutto apposto, noi teniamo d'occhio la famiglia adottiva del Capo. Ma… Si vocifera di qualcosa riguardo lo stato. Devi andare dal commissario Esposito lui forse sa di più. Dovresti trovare anche Soldatessa e Immortal.»

Ah… poverino, mi dispiace per lui. «Non ti hanno detto niente di più perché sei nero?»
«No! Siamo tanti, ci dividiamo i compiti. E poi è una cosa su cui si sta ancora indagando.»
Capisco… «Vado alla centrale. Un consiglio africano, affronta i problemi non talaciare. Il razzismo non è bello.»
Adesso meglio correre, se c'è un problema devo risolverlo. Ci penso io Boss!
~~

«Talaciare? Che avrà voluto dire?»
I pensieri di Diop vengono interrotti dalla suoneria del suo telefono.
«Diop sono Soldatessa. Abbiamo altre informazioni. Il problema è grosso, e non fare doppi sensi. Ti richiamo fra poco per altri dettagli.»

Soldatessa attacca e Diop ancora si chiede cosa volesse dire Michael.

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