ROMA TOUR

«Spc... Spik... Spe... Sq...»
«SPQR Michael» gli viene in soccorso Stephan mostrando la semplicità della parola.
«Ho capito. Spek Qerre.»
«Non è assolutamente quello che ho detto.»
«Che significa?» continua a chiedere l'omone.
«Sporchi Pastardi Questi Romani» deduce Alessio, trovando il consenso degli altri.
«Sporche puttane queste roma...»
«No!» Sascha viene fermato da Alessio giusto in tempo. «Qualcuno potrebbe offendersi.»
«...ne.»

I Fra giungono a Roma dopo un bel viaggetto, non con il camper, hanno preferito lasciarlo a casa. Per sicurezza.

«Bene signori, iniziamo questo fantastico viaggio nella mappa di Assassin's Creed Brotherhood.»
Ci sono tutti, quasi: gli originali, Markus, Stephan e i fratelli Murphy. Peter è andato a Londra. Ha in mente un piano, il piano B, un cuscinetto nel caso andasse tutto male.
Nonostante l'entusiasmo e il coraggio mostrato a Yolanda e Ananquel prima di partire, e a quelle povere persone incontrate sul treno, preoccupazioni e ansie sono presenti nelle loro anime.

Il loro arrivo non passa inosservato, Cardinale se lo aspettava e dunque ha fatto in modo di avere occhi su tutta la città.
«Roma, la città eterna. Luogo in cui sconfiggeremo questi infedeli. Hakan, iniziamo con i preparativi.»

Dopodiché Cardinale rimane solo con i politici.
«Perché ucciderli?» domanda la presidentessa del consiglio Carmela Testa. «Avevamo trovato l'accordo.»
«Un accordo che varrà quanto? Appena si stancheranno verranno. È il volere di Dio. Loro muoiono e noi conquistiamo il potere.»
«Per quanto possiamo essere fedeli» interviene uno dei politici. «Il Vaticano dovrebbe rimanere nei suoi spazi.»
«Mi spiace, ma non sarà così. È ora che la Chiesa torni al suo splendore, e che la parola di Dio domini il mondo.»

Una parte del piano di cui i politici, che hanno preso parte a questa missione, non conoscevano. Loro volevano solo fare in modo che nessuno gli mettesse i piedi in testa.
Adesso le SSI, di cui credevano di avere il controllo, si schierano dinanzi a loro puntandogli le armi.
«Non mettetevi strane idee in testa, o loro vi sparano.»

Cardinale è l'unico a non avere preoccupazioni, convinto di essere guidato da dio. Ma, in realtà, molti dei suoi collaboratori hanno le stesse preoccupazioni e ansie dei Fra.
Uno su tutti Vampiro, che ha una figlia adottiva di cui occuparsi. «Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata Fiona. Non ho mai amato nessun essere umano, come ho amato te. Se qualcosa andasse male promettimi che scapperai. Almeno tu sopravvivi.»
Fiona osserva attenta il suo volto cadaverico. «Credi che morirai?»
«Ho paura di sì.»

Earl Cox sembra non essere lo stesso dall'incontro in Turchia. Continuamente distratto, pensieroso. Sogna volti che crede di non aver mai visto, i volti dei figli e della moglie.
~~

I ragazzi mentre marciano passano davanti ad uno store della squadra Roma.
«Ce la faranno ad andare in Champions quest'anno?» domanda Stephan.
Manuel dà la sua considerazione. «Per come stanno giocando devi vedere se arrivano in Europa.»

«Signori, eccoci davanti al Colosseo. Là in cima c'è il punto di osservazione.»
Sascha scatta una foto e a John viene da farsi una domanda. «Perché fai la foto? Non hai mai visto il Colosseo da vicino?»
«L'ho visto io quando avevo 11 anni, prendendo l'aereo, da Stoccolma, e non lo hai visto tu, che sei a tre ore?»
«Hey, non mi aggredite.»
Michael lo guarda compiaciuto. «Potremmo organizzarci qualche combattimento qualche volta.»

«Ed ecco il Foro Romano» Alessio ormai ha preso il ruolo di guida turistica.

Poco dopo raggiungono il Campidoglio. «O Monte Capitolino, il più piccolo dei colli su cui fu fondata Roma.»
«Sarà stato vittima del bullismo degli altri colli» suppone Markus.
«Le battute teniamocele per dopo, qui sto facendo una cosa seria.»

«Questo mi è familiare» dice Andreas alla successiva struttura a cui si fermano.
«Questo è Palazzo Venezia. Ospita opere, sculture, libri, ma è conosciuto soprattutto perché è da qui che Benito si affacciò per dichiarare guerra.»
Entrano dentro per dare un'occhiata. Arrivano anche a vedere il punto in cui si affacciò il pelatone nel 1940.
Tornano indietro ma si accorgono che stavano dimenticando qualcuno.
«Combattenti» Sascha si è affacciato. «Vincere e vince...»
«Ti sembra il momento?» gli domanda giustamente Andreas dopo averlo fermato al momento giusto.
«Eddai, era divertente» risponde il velocista divertito.

La marcia continua, passando per il Pantheon e per la Fontana di Trevi.
Michael è curioso. «Chi è Trevi?»
«Il proprietario della fontana» lo prende in giro Manuel.
«Ah, ho capito.»
Erik chiama Stephan. «Fra usa i tuoi poteri e prendi tutte le monetine che ci buttano.»
«Erik, questa è una cattiveria.»
«No, è divertente, dai perché mi dovete sempre prendere in giro quando faccio io le battute.»
«Questa è la vita Hosk» lo rincuora Manuel.

Attraversano il ponte costruito sopra al fiume Tevere.
«Il Tigri e l'EU Frate, erano più famosi.»
«EU frate?» domanda interdetto Leonard.
«Se sapessi l'italiano lo capiresti Lonny.»

«Ultima tappa: Castel Sant'Angelo. Detto pure Mausoleo di Adriano.»
«L'Imperatore?»
«Proprio lui.»
«Che gran giocatore che era.»

«Stanno parlando di un calciatore?» sussurra Leonard al fratello.
«Credo proprio di sì.»

Per non farsi mancare nulla ci salgono anche in cima. Non si sa come, ma lo fanno senza affrontare resistenza, no come in Assassin's creed.
«Lì, la nostra meta: il Vaticano.»
«È ora di creare un po' di scompiglio.»

«C'è tanta SSI in giro» avvisa Markus mentre controlla il cellulare. «Sanno di noi.»
«Ci aspettavano» continua Leonard. «Avevano ormai capito che saremmo venuti.»
«Hanno capito che Yolanda ci ha detto tutto.»
Sascha scruta la zona. «Cerchiamo di tenere tutto nei limiti del Vaticano, non portiamo la battaglia nelle zone abitate.»
Markus prova qualche modo per chiudere le strade.
«È ora di entrare signori miei.»

Silenziosi, senza essere visti riescono ad entrare.
Il primo incontro è con i politici, tra cui Carmela Festa. Sembrano provati, quasi terrorizzati, avranno capito in che mani hanno messo il loro paese?
«Noi sapevamo solo quello che loro volevano che sapessimo, ci hanno nascosto di tutto, ci hanno tenuti stretti al guinzaglio, e ci hanno manovrati come se fossimo burattini.
Credevamo davvero che lì, a Perugia, le SSI avessero solo risposto al fuoco. Loro ci avevano mostrato...»
«Ci hanno abbindolati Carmela, qualcuno ci aveva avvisati, hanno approfittato della gelosia verso quelli con i poteri.»

I Fra li liberano dalle corde e subito dopo vogliono sapere di cosa sono a conoscenza adesso.
«Quel Cardinale vuole comandare il mondo, vuole allargare lo stato della Chiesa.»
«Ma prima dovrà uccidere l'attuale Papa.»

Sascha mobilita i Fra, bisogna trovare il Papa.
«Cosa sarà di noi?» domanda Carmela.
«Non vi uccideremo, noi non agiamo come voi pensate, non siete persone malvagie, siete solo ignoranti. Detto questo, farò qualsiasi cosa in mio potere affinché voi non possiate più lavorare in nessun ramo della politica. E farò qualsiasi cosa affinché voi vi assumiate le vostre responsabilità per ciò che è accaduto, e per ciò che accadrà.»

Raggiungono il personaggio più importante della chiesa.

«Buongiorno signor Papa.»
«Signor Papa, dobbiamo andare via.»
«C'è un grande male qui» la frase lascia tutti di stucco.
«Si Papa, meglio che la portiamo via.»
«No, non voglio andarmene» con tutta la sua pacata ostinazione, il vecchio Papa non si muove dalla sedia. «Il male va combattuto, non bisogna scappare. Il mio compito è di rimanere, devo combattere il male e salvare gli innocenti in nome di Dio. Voi mi capirete.»
Alessio si avvicina per provare a convincerlo. «Signor Papa, se lei rimane la uccideranno.»
«E così sia, se dovrà accadere. Io lo accetterò.»
«Non possiamo accettarlo.»
«Ma dovrete, io voglio provare a salvare quelli che una volta erano dei bravi fedeli. Lasciatemelo fare, vi prego. Ho una certa età, ormai ho vissuto più di quanto mi aspettassi.»

Acconsentono alle richieste del Papa, si buttano giù dalla finestra e lo lasciano solo.
Per poco. Cardinale ha appena aperto la sua porta, e subito gli chiede di cosa ha parlato con i Potenziati. Il vecchietto si inventa una scusa banale, ma efficace.
Cardinale ricomincia con i suoi discorsi, secondo i quali loro siano delle abberrazioni, che vadano uccisi perché non ci sono sulla bibbia, dio non ne ha mai parlato.

«Sono ragazzi, esseri umani come me e te, con qualche abilità particolare che li rende sì diversi, ma speciali, affascinanti, curiosi.»
«È così che la pensi» non gli è andato giù questo punto di vista. Il Papa ha sempre dimostrato il disaccordo col suo pensiero, ma essendo colui che dovrebbe essere più vicino a dio, Cardinale pensava che poteva cambiare.
«Se le cose stanno così...» Cardinale prende lo scettro e squaglia il petto del povero Papa. «Sono io adesso quello più vicino a Dio!»

«A tutti quanti! Iniziate la mobilitazione, cercate i Fra, uccideteli. Questo è l'ordine del nuovo Papa. Chiamate tutti: gli zombi, gli ammazzapoteri, le SSI, i nazisti. Dovete trovarli.
Il nostro regno ha inizio oggi miei fedeli.»

Earl Cox non riesce ad interrompere i suoi pensieri, i ricordi, stavolta il lavaggio del cervello non ha funzionato bene.
«Tutti pronti! Cardinale vuole attaccare!» urla Vampiro mentre arriva nella stanza dove sono tutti gli altri.
«Tutto bene RoboCox? Non vorremmo che andassi a combattere distratto.»
«Sto bene. Non disturbarti a chiedermelo di nuovo.»
~~

I Fra sono di nuovo sulla cima di Castel sant'Angelo.

«Vedi niente Markus?» domanda Leonard. I nemici hanno un punto a favore, sapere la loro posizione.
Nel raggiungere il Vaticano si sono poco interessati a nascondersi, come loro solito. Ciò gli ha dato uno svantaggio, dato che i nemici sono di qui, sanno come nascondersi dalle telecamere.
«Lo avranno ucciso?» interrompe il silenzio John. «Il Papa.»
«Quello era il loro piano, ma non ho visto nessuno entrare da lui» Alessio ha gli occhi puntati sulla stanza dove erano poco fa e, come ha detto, non ha visto nessuno entrare, e nemmeno il Papa uscire. «Ciò nonostante non posso dire se il Papa sia vivo o meno, non ho abbastanza angolo per vederlo.»

«E se non sono qui?» pone questa possibile idea Michael.
«Yolanda ha detto che la base era proprio lì dentro» ribatte Manuel.
«Ma è pure vero che quando ci siamo entrati abbiamo fatto quasi il giro completo» risponde a favore della tesi del gigante Andreas.
Stephan chiede se ci siano posti segreti nel Vaticano.
«Molto probabile.»
«Perché poi non attaccarci alle spalle appena entrati?»
Sascha piegato pensieroso sulle ginocchia si rialza. «Hanno un piano più grande.» Guarda la stessa finestra che sta guardando Alessio, la osserva attentamente, qualcosa non va. «Illusione... vedo qualcosa, una luce.»

A Manuel ritorna in mente la visione: un edificio appartenente ad un nemico, la stanza, una specie di bastone, ricorda che dando un'occhiata veloce aveva visto uno strano bastone in oro lì dentro, e infine la chiesa.
«È questa la visione.»

Il colpo dello scettro si infrange sulla parte più alta del Castello distruggendolo.

Avviene dunque una pioggia di pezzi del Castello, e di Fra.

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