NELLE MARCHE
Grazie per averci ospitate. E, anche se inutili, voglio porvi le mie scuse per ciò che ho fatto. Le intenzioni iniziali erano diverse, è cambiato tutto così all'improvviso.
Chi ha ucciso Nisim non deve rimanere impunito, vi dirò ciò di cui avete bisogno, cominciando da Russo e Maksimenko.
~~
«Prendiamo il camper e facciamo questo viaggietto» spiega Andreas a Stephan.
«Io e Markus rimaniamo qui con Peter, e i fratelli Murphy.»
«Buona fortuna.»
«Anche a te con quei pazzi con cui parti.»
MARCHE
Erik e Alessio ragionano.
«Era qui dove lo incontrasti la scorsa volta?»
«No, era più in bella vista.»
«Servirebbe una visuale dall'alto, per capire dove potrebbe aver messo le bombe di cui parlava Yolanda.»
Rientrano gli altri quattro e, quasi nello stesso momento, chiama Peter.
POV PETER
«Vi serviva una visuale dall'alto? Karen, attivare droni invisibili.»
«Attivati signorino Shaw.»
Un bel complesso, più piccolo rispetto a quello che mi aveva descritto Alessio. Ampiezza di un campo da calcio. Due complessi a nord. Identica cosa a sud. Lato est libero. Grande complesso a ovest. Serie di piccole costruzioni sparse. Mh... devo vedere di più.
«Karen, infrarossi su monitor 3. Raggi X su monitor 6.»
«Attivi.»
«Spero che non succeda come la scorsa volta.»
«Bassa voce Lessie» sono concentrato.
Vediamo cosa nascondono. Vedete anche voi?
«No.»
«Devi guardare lo schermo Mick.»
«Ah, sì.»
Piccole costruzioni safe. Veicoli e armi a nord. Armi e alloggi a sud. Ovest caldo, penso che le bombe siano lì. Serie di tunnel sotterranei, vanno a finire anche fuori dalla loro zona sicura.
«Alle telecamere ci penso io. Maneggiate le bombe con cura o potrebbero esplodere. Non fate casini. Una volta finito potrebbero spostarsi di nuovo, quindi distruggete ciò che non può provocare distruzioni di massa e non fate scappare nessuno. Riguardo a Russo, provate qualsiasi cosa per prenderlo vivo.
Non provochiamo dispiaceri ad un nostro vecchio amico.»
~~
Il primo a muoversi è Sascha che, con la sua velocità, arriva inosservato al deposito delle bombe. Adesso deve fare in modo che anche gli altri possano entrare.
Due uomini sono di guardia alla porta, si sfrega le mani e li elettrifica. Fuori ce n'è subito un altro, che riceve la stessa sorte.
Valuta la possibile migliore strada per far entrare gli altri. «Potrei farli passare attraverso.»
Va al piano di sopra, stordendo le guardie che ha incrociato durante il tragitto. Trova un muro che dovrebbe dare all'esterno, e infatti, una volta fuori, ha davanti la recensione.
Una scarica di fulmini e un colpo di ascia, ora possono passare anche gli altri.
Afferra uno alla volta e li fa entrare passando attraverso il muro.
Ed ora bisogna portare via le bombe.
«Seguitemi, la strada l'ho già liberata.»
Michael, molto semplicemente, ne prende quattro, se le mette sotto alle braccia, poi imbocca uno dei tunnel e, per evitare spiacevoli accensioni, corre verso l'uscita.
Andreas si occupa di una grande fila di quindici bombe, una ad una le trasporta fuori grazie ai suoi portali.
Alessio e Manuel ne raccolgono cautamente due, mettendole una sopra l'altra. Con una mano da parte di Erik, entrano in un tunnel e vanno verso l'uscita molto lentamente.
Erik ha trovato un carrello e ci ha piazzato sopra le altre bombe. Le ha ben posizionate, ben legate e poi anche lui è entrato in uno dei tunnel.
Ne è rimasta solo una. «Ci penso io a te» le dice Sascha calandosi per prenderla.
«È questa era l'ultima» come si poteva pronosticare, Andreas, con i suoi portali, è stato il più veloce. «Hey Pete, non si sono accorti di niente?»
«No, tranquillo.»
«Aspetto che gli altri arrivino e poi andiamo a tirare qualche pugno.»
Erik è fuori, in un luogo imprecisato, solo alberi intorno a lui. «È stato breve, non dovrei essermi allontanato tanto.»
Poco più in là vede sbucare il grande omone, si era stancato di correre e quindi ha fatto un bel buco nel tunnel fino a tornare in superficie. L'omone vede Erik e gli fa segno di raggiungerlo. «Ecco Bee, andiamo.»
Escono anche Alessio e Manuel, totalmente esausti. Portare quelle due bombe una sopra l'altra è stato davvero stancante. Appena riusciti nel depositarle al camper si buttano a peso morto a terra.
«Qualcuno ha un polase?»
«Il Capitano ci sta mettendo un po'.»
Intanto Sascha è a due metri, dal punto di partenza del tunnel. Con le sue deboli braccia prova a spingere e tirare l'ultima bomba, ma i suoi tentativi sono solo perdite di tempo.
Perplesso, scocciato e seccato, si alza e la osserva, e per concludere la colpisce con l'unica parte muscolosa del suo corpo. Le dà un calcio, facendola così esplodere.
Peter, calmo, continua a tenere d'occhio gli schermi. «Credo che il Capitano abbia fatto esplodere una delle bombe.»
«Ti prego Karen, dimmi che ti stai improvvisando comica.»
«Wow» ammira il gigante.
«In effetti potevamo aspettarcelo» commenta Andreas.
Alessio prende le pistole. «Si balla.»
POV SASCHA
Forse ho combinato un guaio.
«Capitano» Karen. «Il suo continuo correre in giro per il globo ha fatto sviluppare nei suoi arti inferiori una forza che combinata al suo potere provoca... beh, lo ha visto con i suoi occhi.»
Fico. «Karen, grazie per l'informazione, sei sempre la migliore. Se mai un giorno avrò una figlia le darò il tuo nome.»
Ah... un ventilatore per far dissolvere sto fumo? No? Devo fare sempre io?
Ecco qua. Oh oh. Quanta gente, tutti con i fucili puntati verso di me. Mi sa che ho attirato l'attenzione con quell'esplosione.
~~
«Sono pronto! Avanti, sparatemi!»
Accettano la sfida. I colpi vengono sparati si fermano a pochi centimetri dal velocista.
Il movimento dei proiettili è così lento da farli sembrare immobili. Il velocista prende il pugnale dorato e corre dagli uomini che lo avevano accerchiato, rimanendo un bel ricordo sulla schiena a tutti.
«Ci avete provato.»
Fuori Andreas, Michael ed Erik stanno combattendo gli altri residenti. Sascha carica i suoi poteri e fa saltare in aria l'area nord e l'area sud.
Russo è riuscito a prendere una macchina. «Avanti veloci!»
Si dirigono alla strada principale, a pochi chilometri di distanza. Ma il loro piano viene distrutto, Alessio e Manuel erano rimasti vicini al camper.
Il samurai, che li aveva visti uscire dal lato sud, è corso al volante, ha messo in moto e gli è andato addosso.
«Come va?» si avvicina Manuel alla macchina.
Appare Alessio dal lato opposto. «Sai, dovresti fare attenzione, certi corrono come i pazzi qui.»
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