Prologo
«Sei veloce, moccioso» mormorò l'uomo, la cui voce graffiante ricordava il ringhio del suo lupo. «Ma una creatura priva di poteri non può fuggire per sempre dalla magia.»
Nathan fece saettare lo sguardo alla ricerca di una via di fuga. Se fosse riuscito a sgusciare a un lato dell'inseguitore...
Purtroppo però vide il secondo valravn uscire lentamente dagli alberi per affiancare il proprio padrone. La coda da lupo vibrava, mentre il becco da corvo si apriva e si chiudeva per assaggiare l'aria. Gli occhi rossi studiavano la carne fresca a disposizione, il corpo ibrido che colava oscurità liquida.
«V-voi...» Nathan sentiva che c'era qualcosa di profondamente sbagliato in questo capovolgimento di eventi... non poteva star accadendo tutto per caso, «voi ci stavate cercando...»
«Oh, sì. Beh, a quanto pare i "bestia" possono essere intelligenti, o quantomeno svegli. Sì, io vi stavo cercando, da ben tredici anni. Per quanto ignorassi il vostro aspetto o se addirittura foste nati, sono infine riuscito a trovarvi!»
«N-non sapevate che fossimo nati? Ma l-la notizia...»
L'uomo schioccò la lingua con disgusto. «Pensi che il vostro stupido sovrano, re Kayne, ammetta che il suo regno sia stato contaminato da dei "bestia"? No, non ha avvertito il resto del mondo. Quando pochi giorni fa vi ho visti al porto, mi sono sentito estasiato! Tredici anni sacrificati per qualcosa! Finalmente voi mostri morirete!»
«P-perché ci stavate cercando? I "bestia" vengono deportati sulle Isole della Purga, come potevate pensare che noi fossimo vivi?»
«Oh, è tutto molto più grosso di quanto tu possa aspettarti. Lurido moccioso.» Il cacciatore arricciò le labbra nella totale repellenza. «Com'è possibile che tu rappresenti una minaccia tanto grande? Non vedo l'ora di ammirare il tuo corpo impuro venire sventrato dalle mie BELVE!»
Nathan avrebbe voluto fare molte altre domande, avere molto più tempo, capire prima di morire.
Il cacciatore però mosse la mano come ordine al suo valravn, che avanzò.
Il giovane poteva riporre le sue ultime speranze nel fiume... poteva tuffarsi... Quante probabilità aveva di sopravvivere?
Indietreggiò pian piano. Lo stomaco fece un sobbalzo quando percepì la roccia sotto di sé crepitare e oscillare.
Sollevò lo sguardo sul valravn, sempre più vicino...
"Non ho altra scelta..."
D'acchito gli alberi vibrarono al suon di un potente ruggito che scosse anche la terra.
Tutti sollevarono gli sguardi e là, a un livello più alto della montagna, videro la mastodontica sagoma di un drago.
Nathan s'immobilizzò sotto quello sguardo dorato.
Invece il cacciatore scoppiò in una risata maligna. «La Guardiana Vyra benedice il mio operato e decreta la tua sentenza di morte, "bestia"!»
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