Cap 7

Leah si era trascinata fuori dal letto a forza. La giornata precedente l'aveva messa a dura prova, e lei non era mai stata mattiniera.
Uscire dal calduccio delle coperte le sembrava una tortura, come tutte le mattine. Potevano prenderla in giro quanto volevano, ma, visione di Cryo a parte, Leah odiava profondamente il freddo.
Ad ogni modo, la cavaliera di Favonius si tirò a sedere, stropicciandosi gli occhi. Gli strani decori della stanza, che lei ricordò essere una locanda sulla strada per Liyue, le fecero girare la testa per un momento.
Gli eventi del giorno prima le tornarono con forza, mentre si lavava la faccia e rabbrividiva al solo ricordare la paura. Erano stati ad un passo dalla morte, Leah lo sentiva ancora adesso.
Non fosse stato per il maldestro aiuto di quel ragazzo, adesso lei, Miles e Graff sarebbero in fondo al fiume.
Quel Feiying gli stava senz'altro nascondendo qualcosa, anche se Leah non capiva bene cosa. Di sicuro non sembrava una spia, un Fatuus o simili nemici da cui la Gran Maestra Reggente l'aveva messa in guardia, ma c'era qualcosa che si rifiutava di dirle.
In ogni caso, pensò Leah uscendo dal letto, e rabbrividendo quando i piedi nudi toccarono il pavimento gelido, se non era qualcosa di pericoloso o malvagio, tutti avevano il diritto di non rivelare la propria vita privata alla prima persona che incontravano.
Vestita alla meno peggio, Leah uscì e si diresse a far colazione, trovando Feiying ad un tavolo, la faccia di chi non ha dormito molto
«Buongiorno!» disse lei, sedendosi di fronte al ragazzo «nottataccia?»
Feiying la fissò per un poco, l'espressione assente, come se cercasse di capire chi avesse davanti
«Terribile...» rispose alla fine. In effetti, Leah notò occhiaie profonde, la pelle pallida e uno strano tremolio nella mano.
Non proprio i sintomi di chi ha dormito male, o poco
«Sempre intenzionata ad andare al porto di Liyue?» fece il ragazzo, sbadigliando sulle ultime parole
«Si, i miei compagni possono raggiungermi in seguito» disse Leah «l'importante è che le lettere di Graff siano consegnate il prima possibile, se sono abbastanza veloce, loro non dovranno nemmeno raggiungere la città»
Un lampo balenò negli occhi di Feiying, subito ingoiato dal sonno che lo affliggeva
«Beh, credo che fare la strada insieme sarebbe meglio» da come scrocchiò, pareva che il ragazzo non usasse la schiena da mesi «le pianure i Guili sono molto pericolose»
Leah drizzò le orecchie, con una smorfia sottile
«So difendermi» disse «non sono una bambina»
«Scusa, non volevo offendere» lo sguardo dispiaciuto di Feiying la fece arrossire un poco «in fondo sei tu che hai eliminato quegli hilichurl ieri» il ragazzo sorrise, e Leah arrossì di nuovo, sbuffando.
C'era un qualcosa di molto, troppo, rassicurante negli occhi verdi di quel ragazzo. Pure mezzo morto di sonno, sembrava mantenere una compostezza e un senso di forza che Leah aveva visto solo poche volte.
Anche la Maestra Jean era così. Anche quando era stremata dal lavoro, sembrava che un minimo segno di pericolo potesse darle un'infinita riserva di energia
«Nessuna offesa» disse Leah.
Dopo colazione, e dopo che lei ebbe salutato i due compagni e indossato l'armatura, finalmente i due si misero in viaggio.
Al suo fianco, mentre lei ammirava il panorama, fin troppo distratta forse dai monti immensi in lontananza, Feiying ondeggiava, tra uno sbadiglio e una stropicciata agli occhi. Più di una volta, Leah dovette raddrizzarlo prima che cadesse.
Nonostante le continue raccomandazioni, le pianure di Guili non sembrarono ospitare grandi pericoli. Nulla oltre qualche piccolo gruppo di cercatori di tesori, da cui riuscirono a girare al largo senza difficoltà.
«Senti, posso farti una domanda?» chiese Leah, mentre percorrevano la strada, nella luce del pomeriggio. Feiying pareva abbasta vigile per sostenere una conversazione
«Certo, dimmi pure» fece il ragazzo, sbadigliando. Teneva il naso all'insù, e pareva come annusare qualcosa nell'aria
«Perché questo posto si chiama "Guili"?» chiese la cavaliera «che significa?»
«Nulla in particolare» rispose Feiying «qui, durante le Guerre degli Arconti, c'era un'alleanza di divinità, l'Assemblea di Guili, e prende il nome dalle due divinità che la guidavano»
Leah non capiva come un semplice artista di strada potesse conoscere tante cose, ma cominciava a credere che i cantastorie di Liyue fossero molto più istruiti dei bardi di Mondstand
«Una era Guizhong, la Signora della Polvere» proseguì Feiying, con un profondo rispetto nella voce «l'altro era Rex Lapis, ma nessuno sa che nome usava all'epoca»
Leah aprì la bocca per fare un'altra domanda, quando Feiying drizzò di scatto la testa.
Per un lungo istante fu come se si fosse immobilizzato, poi le afferrò la mano, tirandola mentre correva
«Allunga il passo! Dobbiamo scappare!» urlò il ragazzo. Leah non vedeva nulla, e per un momento si limitò a guardarsi attorno, mentre correva a perdifiato dietro Feiying.
Poi, la terra vicino a lei esplose verso l'alto, mentre un mostro appariva ringhiando.

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