Capitolo 9
Le due giornate di scuola prima della disposizione degli orari generali, risultarono lente e quasi interminabili per un po' tutti.
Dopo quella riunione generale di alunni, era calato uno strano clima di lieve tensione e stare normalmente con gli altri delle classi originali - anche se alcuni non si erano mai avvicinati per davvero a loro, tipo Samuel, Elias, Alethea, Tobio ed Abby, perfino -, sapendo che da quel momento in poi sarebbero diventati soltanto figure di sfondo nella loro vita, da questo momento in poi, per certi versi, era tra il fastidioso od il normale.
Victor era il tipo che non ci faceva particolarmente caso, anche perché non era minimamente attaccato a nessuno di loro se non appunto a Hubert, guardando storto qualsiasi persona che porgesse anche solo un commento.
Eleonor invece era una tipa che, nonostante tutto, si ritrovò a mettere degli ovvi bronci all'osservare qualche amica, mettendo da parte l'atteggiamento sbruffone per sembrare dunque più docile ed incerta, come se si sentisse in colpa, per certi versi.
Somnium era invece nella frazione che se la rideva. Ma se la rideva di brutto, come cercando di infastidire i restanti alunni che, nella loro curiosità, avevano portato qualche domanda, ovviamente, sul motivo per cui cinque giorni a settimana li avrebbe passati altrove.
Carrie fu un quarto esempio di diversa reazione: la ragazza faticò estremamente a sorreggere tutte le domande al riguardo della questione, portate con insistenza, da tutte le amiche.
In generale, se fosse stato per lei, avrebbe risposto a ciascuna di esse, poiché era una tipa sincera e sempre disponibile, ma per via dell'obbligo di non fare parola riguardo alla questione - definita dal preside come Top Secret - si costrinse ad ingoiare ripetutamente il magone formatosi nella sua gola, impedendole il respiro.
Stessa cosa era successa ad Aya, solo che con lei fu perfino peggio, sicché tutti quelli della classe iniziarono a chiedere cose a riguardo della strana reazione di Bāra... E del motivo per cui lei fosse stata mandata in presidenza... Più ovviamente il fatto che buona parte della settimana non la avrebbero neanche vista.
La quindicenne sforzò un sorriso, sudando freddo, stringendo la mano alla Hakali nel momento in cui si sentiva più a disagio per i pesanti interrogatori.
Ovviamente però, questi istanti si conclusero presto, permettendo alla castana di avviare parzialmente il suo caso di ricerca, chiedendo in principio ai compagni i numeri di plettro.
Sí, perché ormai non esistevano più i cellulari, ma vi erano dei plettri: triangolini un tempo utilizzati per suonare la chitarra e creati con una tecnologia specialistica, permettevano grazie al tocco di Hakali e protetta un immediata chiamata-video a chiunque si volesse.
Il plettro non era utilizzato molto - al contrario di come ci si sarebbe probabilmente aspettato - poiché non aveva senso a GreenGarden chiamare qualcuno che vedevi ogni giorno.
Ma in questo caso, ad Aya sarebbe servito.
Perché? Perché ovviamente così avrebbe potuto fare chiamate per organizzare incontri per appunto risolvere il caso dell'amica... Poiché non potevano parlarne direttamente dal plettro.
Le conversazioni sarebbero potute essere intercettate o udite, quindi era meglio trovare un tempo in comune per vedersi in segreto per discuterne il più approfonditamente possibile, lontani dalle orecchie degli adulti.
La giovane delle campanelle dunque aveva passato, dopo l'interrogatorio momentaneo, la maggioranza del suo tempo a scribacchiarsi i numeri di tutti i componenti della propria classe, sfruttando l'intervallo di entrambe le giornate per fare già specifiche domande a quattro alunni su trentasette con cui appunto condivideva l'aula.
La prima a cui aveva fatto domande era stata una certa Elizabeth Burgess, dell'Achillea, una ragazza muscolosa dalla pelle scura e dai capelli bianchi col seme del territorio Asterales.
Costei era perlopiù una delle due compagne di stanza di Fumiko e aveva detto ben poco, dicendo che quel giorno le era sembrata normale, come in tanti altri... E che non sapeva niente della sua vita, se doveva essere franca.
In cambio aveva suggerito di andare a porgere domanda alla sua seconda compagna di stanza, una certa Alexandra Leroy.
La ragazza delle Campanelle non poté fare a meno di chiedere, speranzosa, ad Elizabeth, se magari ne avesse già il numero, ma quest'ultima negò, accennando al fatto che non glielo aveva mai chiesto... Ma che in cambio sapeva che ella andava in classe con Natsu e Sadie e che quindi avrebbe potuto chiedere a loro - la suddetta Alexandra aveva accennato vagamente nella prima sera della scoperta delle divisioni il fatto che anche nella sua classe avrebbe avuto due alunni che avrebbero fatto solo due giorni di classi regolari e aveva accennato i nomi, perdendosi in una qualche corta chiacchiera prima di andare a letto, questo aveva precisamente detto Elizabeth -
Il ragazzo a cui aveva poi fatto domande era stato un certo Clay Bruno, dell'Agnocasto, seme nato nel territorio Asteridae, il quale era stato il ragazzo di Bāra per qualche mese, ma con cui si era mollata, senza spiegazioni.
Clay non aveva parlato affatto, nonostante tutte le insistenti domande della quindicenne, tanto che alla castana venne voglia di gridargli contro dalla rabbia, cercando poi di mantenere la calma.
Dopotutto lui non sapeva della corruzione... E da come la coppietta scoppiata si era sempre atteggiata dopo che si erano mollati, sinceramente sentiva il suo non voler accennare nulla al riguardo... Anche se la irritava in ogni caso... E non poco, dannazione!
Le ultime due persone a cui aveva fatto domande erano state Mary ed Anne, due gemelle del Cactus, nate cosí in contemporanea da essere l'un l'altra le proprie Hakali e protetta allo stesso tempo... Ed era assolutamente inquietante vedere come metà del loro corpo -di entrambe- fosse coperto di punte affilate - che ovviamente non incitavano abbracci!- e che erano state coloro con cui Bāra era stata messa in gruppo durante l'ora in cui ella era stata presa dalla corruzione.
Avevano detto di essersi allontanate insieme a prendere dell'acqua, poiché la ragazza e l'Hakali sembravano essere state prese da un capogiro... E che quando erano tornate, la avevano trovata così.
La preoccupazione nei loro lineamenti era stata più che evidente.
Aya si ritrovò ad annotare e dunque ringraziare, rallegrata dalle nuove scoperte, ma sempre più confusa su ciò che aveva tramutato Fumiko in quella brusca maniera.
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