Misteri

"Sei molto giovane, ma il tuo fiore è molto potente" disse gentile.

Deglutii nervosa. "Grazie" risposi cauta.

Lui sorrise divertito. "Non ho alcuna intenzione di combattere" chiarì sorridendo gentile.

Annuii sospettosa.

"Credo di sapere perché tu e tuo fratello siate qui" disse d'improvviso.

Lo fissai guardinga. "Sì?" mormorai, guardando come il Leone si fosse acciambellato ai suoi piedi.

"Sì." affermò lui, senza aggiungere altro.

Annuii. Mi girai lentamente sentendo entrare mio fratello.

"Cosa..." Yoli si immobilizzò "Hazran" soffiò.

"Ciao, Yoli, è bello rivederti."

Guardai mio fratello, confusa. Conosceva il Negromante? Da quando? Perché io non ne sapevo niente?

"Yoli?" gli chiesi accigliandomi. Lui mi guardò, nervoso, poi rivolse nuovamente lo sguardo a Hazran.

"Perché sei qui?" chiese tentando di nascondere quanto fosse agitato.

"Perché voi siete qui" rispose placido.

Vidi mio fratello irrigidirsi.

"Noi dovevamo ripulire l'area da un'infestazione di demoni minori e..."

L'uomo alzò lentamente una mano, fermando le parole di mio fratello.

"Yoli, io so perché siete qui e tu sai che io so."

"Siamo stati mandati dal Maestro, perché sembra che ci sia un Fiore molto potente e raro, all'interno della stanza maestra" esordì mio fratello, lasciandomi basita.

"Yoli! Ma che cavolo!" esclamai incredula "cosa vuoi fare poi, invitarlo a cena? Offrirgli un caffè?" sbottai guardando mio fratello, ma indicando il Negromante.

Hazran sbuffò una risatina divertita. "Accetterò volentieri qualsivoglia invito da parte vostra."

Dimenticando per un attimo quali fossero le nostre posizioni, lo fulminai, ottenendo un'occhiata incuriosita e sarcastica.

Realizzando che quello davanti a me era il più antico dei Negromanti, tossicchiai imbarazzata e tornai a guardare mio fratello, chiedendogli spiegazioni.

"Lo sapeva, tesoro. È inutile nascondere ciò che già è noto."

"Ma..." dissi incerta "il Maestro si fida di noi e tu sei il mio supervisore, è vero, ma il Fiore sono io. La decisione spettava a me. Hai sbagliato."

Vidi mio fratello sbiancare. "Hai ragione, mi spiace tesoro, è stato imperdonabile da parte mia."

Sospirai, scuotendo la testa. "Yoli, probabilmente sarei giunta alla stessa conclusione, ma lui è il nemico. Senza offesa" dissi all'uomo, che alzò le spalle evidentemente divertito "e stava a me decidere se rivelare o meno le nostre informazioni e se attaccare o meno" Yoli fece per parlare, ma misi una mano avanti. "Naturalmente non avremmo attaccato. Sono giovane, non stupida."

"Non sminuirti, il tuo Fiore è molto potente e la tua energia molto controllata. Considerando la tua età, è realmente notevole. Inoltre, piaci a Goliath, il che significa che il tuo Fiore è puro."

Arrossii violentemente. "Scusa?!"

Yoli mi si parò davanti velocemente. "No, intende energeticamente, tesoro. Energeticamente."

Fulminai ancora una volta Hazran, poi guardai Yoli. "Beh, dal suo tono non sembrava proprio" borbottai stizzita, vedendolo trattenere un sorriso.

Bastardo.

Hazran fece per dire qualcosa, quando mio fratello si rivolse a lui. "Cosa cerchi davvero?"

Lui indurì lo sguardo. "Quello che mi spetta, niente altro."

Yoli tremò. "Non..."

"Per ora credo che entrerò in quella stanza e cercherò di capire se quello che contiene è davvero il Fiore che cerco, o no."

"Non puoi appropriartene, appartiene al Tempio!" esordii non riuscendo a frenarmi.

Lui mi guardò serio. "Hai intenzione di fermarmi?"

Serrai la mascella. Fermarlo? Ridicolo, tanto valeva buttarmi da un dirupo.

"Mi basterebbe allontanarti dal Fiore" dissi fingendomi sicura. Lui sollevò un angolo della bocca.

"Per dare tempo a tuo fratello di prenderlo? E chi penserebbe a Goliath?"

Lo fissai confusa. Goliath era dolcissimo.

"Goliath" disse severo.

Il gigantesco Leone di Giada si alzò, iniziando a ringhiare all'indirizzo di mio fratello, i suoi occhi si fecero rossi come il sangue e i suoi artigli iniziarono a graffiare il pavimento.

"Cazzo" mormorai.

"Un po' volgare. Il tuo Maestro sa che sei così sboccata?"

Alzai un sopracciglio. "Sì, e sa anche che non può farci niente" lo sfidai.

Contrariamente a ciò che pensavo, Hazran scoppiò a ridere fragorosamente e Goliath lo guardò con un'espressione che doveva somigliare molto alla mia. Perplessa.

Solo che io mi sentivo anche un po' offesa.

"Perdonami, non era mia intenzione mancarti di rispetto" disse leggendomi nei pensieri.

Cercai di mantenere la calma. "Maestro Hazran, sii ragionevole. Il Fiore è del tempio, devi lasciare che lo portiamo dal Maestro, deve crescere in un contesto neutro."

Lui sorrise. "Non sono il tuo Maestro. Non hai bisogno di rivolgerti a me così."

"Sei molto più anziano di me e sei il più antico dei Negromanti, mi sembra irrispettoso chiamarti per nome."

Lui sollevo un sopracciglio, poi indicò mio fratello. "Yoli lo fa."

Mi girai verso mio fratello. "E vorrei sapere perché, fra l'altro."

Lui abbassò lo sguardo e arrossì. Io lo fissai preoccupata.

"Yoli?"

"Ecco, vedi tesoro, lui" tentennò. Lo incoraggiai con un gesto spazientito della mano. "Ecco... è lui che ci ha salvati sul fiume, tesoro. È lui che ci ha portato al Tempio. Io di soli otto anni e tu appena nata. Lui è il tutore che ci ha affidato il Tempio."

Lo fissai sconvolta, mi girai verso il Negromante, che annuì sorridente.

Non poteva essere.

"Oh, mio dio" soffiai prima di perdere i sensi. 

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