Calendario di Haksh
L'attuale calendario adottato dal ge'th di Haksh è il risultato di una serie di variazioni nel corso del tempo.
Storia
Non appena il paese fu fondato, riprese il vecchio e antico calendario lunare costituito da 13 mesi di 28 giorni ciascuno. Prima dell'esodo infatti, la società dalla quale derivarono i ge'th si basava sulle fasi lunari per calcolare l'anno che passava. Oltre all'alba e al tramonto, che scandivano la divisione tra il giorno e la notte, avevano notato come anche le fasi della luna possedessero una ciclicità fissa facilmente misurabile e adottabile per le loro esigenze.
Gli astronomi di quell'antica epoca si resero conto però che il solo affidarsi alle fasi lunari portava all'accumularsi di un errore minimo e non trascurabile nella datazione: ogni anno veniva perso all'incirca un giorno. Si decise di correggere questo errore aggiungendo, ogni volta fosse stato necessario, un ulteriore giorno all'anno.
Celebrazioni
Haksh utilizzò lo stesso calendario e gli stessi accorgimenti in modo da non stravolgere il normale ciclo delle stagioni. Per il fiorire di quella nuova civiltà, era di vitale importanza che i tempi dell'agricoltura e dell'allevamento non subissero alterazioni. Fu così che, per facilitare la memorizzazione del nuovo calendario e per renderlo autonomo dalle vecchie reminiscenze, nacquero delle tradizioni legate all'abbondanza concessa dal monte. Le più importanti, osservate ancora nel momento del racconto, furono l'offerta al fiume Mealk'eari negli ultimi giorni del mese di She'th Ghar e le fiaccolate processionali, chiamate Hileha, per propiziarsi una stagione abbondante nel mese di She'th Aksel. Queste due feste furono in grado di stabilizzare attorno ad esse tutti i tempi del lavoro.
Ingresso della Bozanj
L'evento che però rivoluzionò completamente il calendario di Haksh, facendo perdere la memoria di quello precedente, si verificò nell'anno 488. L'allora governatore del ge'th, uno smilzo varano senza personalità di nome Jebha'r, fu facilmente persuaso nell'installare una nuova e strabiliante tecnologia chiamata Bozanj - rivestimento a forma di cupola - estranea alle competenze di Haksh come di qualsiasi altro ge'th.
Fu quindi convocata una squadra di dieci resh be'th, capeggiati dal botanico pecora Ham'ehar, con il compito di stabilire quali fossero stati i periodi migliori per far cadere la pioggia, in base alle esigenze delle piante, delle coltivazioni e del terreno. Ciò era necessario per calibrare quella tecnologia straniera. Dopo quattro anni, nel 492, furono resi noti al governatore i risultati della ricerca. Da quel momento, la Bozanj poté essere installata. Senza che la popolazione lo sapesse, furono applicati vari sensori in quelli che erano idealmente i confini del ge'th e si attese che la cupola facesse effetto.
Effetto Bozanj
Le capacità della Bozanj di analizzare e di stabilizzare il clima secondo il ciclo ambientale circostante, ma soprattutto la possibilità di massimizzare gli eventi atmosferici grazie agli studi di Ham'ehar, fece sì che Haksh progredisse enormemente e, come effetto secondario, portò all'inutilità dell'antica correzione del calendario legata ai tempi agricoli. Oltre ad incapsulare lo spazio, la Bozanj aveva incapsulato anche il tempo del ge'th lasciando a tutti il godimento di una prosperità senza limiti.
Nuovo calendario
Fu indetto così un nuovo calendario che prese il nome di Ham'ehar il quale, oltre a far dimenticare i vecchi calcoli temporali, facilitò anche l'affermarsi di un nuovo culto indetto dal governatore stesso e di cui ne divenne il primo sacerdote: quello dei fondatori.
Si adottò quindi un calendario di 12 mesi da 30 giorni per dare il giusto omaggio, due volte l'anno, ai sei fondatori del ge'th. Ogni mese fu infatti costruito sulla loro persona ed ebbe il compito di scandire sia i tempi agricoli che i riti dedicati ai 6. Le vecchie ritualità legate al Culto del Monte non scomparvero, ebbero anzi nuova linfa e valore morale grazie alla nuova religione del ge'th.
Le parole che affiancarono i nomi dei fondatori facevano riferimento al movimento di ascesa e di declino associato al sorgere e al perire del sole così come all'arrivo e alla fine delle stagioni calde. Il mese She'th Ghar significava letteralmente "la forza di Ghar", mentre Mo'hg Ghar aveva il significato di "il riposo di Ghar". Ma questa gioia durò poco.
Ciclo di Me'hoth
Dopo alcuni mesi, ci si accorse che le fasi lunari erano nuovamente sfasate e non rispettavano più le date prestabilite di inizio e di fine. Erano convinti che la Bozanj potesse correggere anche ciò. Gli otzici di Haksh trascorsero così altri due anni facendo ricerche astronomico-matematiche. Queste portarono alla configurazione di una nuova periodizzazione dell'anno, nel 494.
Ham'ehar, grazie alla sua squadra e all'intelligenza della sua compagna Me'hoth, individuò un ciclo lunare più ampio della durata di 19 anni. Usando questo lungo periodo come riferimento, chiamato come la sua compagna, si potè costruire anni di 12 mesi e anni di 13 mesi di 29 giorni ciascuno. Il culto dei 6 era salvo ma bisognava inventare il tredicesimo mese del ciclo di Me'hoth
Si scelse il nome di M'eha Haksh che vuol dire "Gloria di Haksh". Con la costituzione di questo mese, Ham'ehar rese onore sia al monte che al ge'th, auspicando ad un vero futuro glorioso per tutto il paese.
Il primo tredicesimo mese
M'eha Haksh venne inserito, secondo i calcoli del botanico divenuto anche matematico, nel 3°, 6°, 8°, 11°, 14°, 17° e 19° anno. È considerato il primo mese del nuovo calendario e, con il tempo, è diventato un mese sacro capace di far avvicinare maggiormente i resh be'th alla fede date le numerose feste indette in quei giorni.
Anche la numerazione dei mesi ebbe un andamento differente, non si procedeva più solo in avanti ma vennero compresi tre movimenti: uno di stasi e di preparazione, nel mese di M'eha Haksh; uno di avanzamento nei primi sei mesi; uno di ritiro nei successivi sei mesi. Questa dimensione, puramente estetica, fu di fatto quella che mantenne la divisione dell'anno in due metà.
Ebhin Haksh
La denominazione Ebhin, che significa sia occhio che zero, è stata scelta per ribadire la data in cui i sei fondatori giunsero sulla collina al limitare del ge'th e videro per la prima volta l'Ebhin Haksh, l'occhio di Haksh. In realtà, era un giorno d'estate ma questo dettaglio si perse nel corso dei secoli. Negli anni da 12 mesi, questo giorno viene festeggiato il primo di She'th Akse'l.
Le vicende di Ak'uira iniziano a pochi mesi dal 1843, 19° anno del 97° ciclo di Me'hoth
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