Capitolo 8

18 Novembre

(Ore 12:04) ~ Scuola

"Stiles? Ehi!"

"Scusa Cora, guardavo quell'uccello rosso fuori. Dicevi?"

"Che mio fratello è un idiota"

"E perché?"

"Non lo vedi? Tra tutte, proprio lei?"

"Lei ch- Oh!"

"Già! Oh! Ma ti pare che deve fare il filo alla mia professoressa di fisica?"

"Stanno solo parlando"

"Sono almeno dieci giorni che parlano. Guarda lei come gli sfiora il braccio!"

"Io non li ho mai visti insieme"

"Perché quando noi finiamo con la sua lezione, lui esce dall'aula insegnanti per venire da voi. Mentre loro chiacchierano tu sei già seduto dall'altra parte dell'edificio"

"Ah, ecco. E perché non ti piace?"

"Perché lo guarda come fosse una pazza psicopatica. Poi sembra fingere di essere una giovane donzella in pericolo ogni volta che lo vede!"

"Beh, magari a tuo fratello non piace"

"Mio fratello non parla con nessuno. Uffa! Ci vediamo dopo, chi hai ora?"

"Matematica. Poi Hale"

"Ok, ci vediamo all'uscita?"

"Ok"

(Ore 14:39) ~ Aula di letteratura inglese

"Ok, per oggi basta così, vi vedo abbastanza stanchi. Però voglio assegnarvi un compito per la prossima settimana"

"Su chi, Professore?"

"Su Oscar Wilde, Martin. Vorrei che ognuno di voi scegliesse un suo solo aforisma e che lo leggesse in aula. Il compagno di banco proverà ad interpretarlo. Semplice"

"Dove possiamo trovare gli aforismi?"

"Internet, Greenberg. La biblioteca, le librerie. Usi la fantasia"

19 Novembre

~ Chiamata in corso da Stiles a Scott

"Io non l'ho mai visto con la Blake. Non l'ho mai visto con nessuno"

"Nemmeno io, Scott"

"Amico, ma io credevo ti fosse passata. Sono almeno dieci giorni che non lo nomini"

"Sarebbe cambiato qualcosa?"

"No, ma non è detto che tu non possa sfogarti. Lo sai che con me ci puoi parlare"

"Si, ma forse ha ragione. Devo trovarmi qualcuno, a quanto pare lo sta facendo anche lui. In fondo non stavamo insieme, non eravamo innamorati. Sarà facile"

"lo spero davvero tanto per te"

"Eh. Con Allison? Novità?"

"No, tutto bene come sempre. Oggi le ho chiesto che regalo vuole per Natale e mi ha guardato male"

"Scottie, manca più di jn mese"

"Non volevo essere impreparato"

"Tu fa attenzione a tutto ciò che dice e alle vetrine che indica, te lo dirà indirettamente"

"Lo sai che forse hai ragione? Oggi parlava di sci"

"Oggi parlavano dell'istruttore di sci di Lydia, stai più attento, fratello. Ora vado a preparare la cena per papà. Ci vediamo domani"

"A domani!"

21 Novembre

(Ore 18:43) ~ Villa Hale

"Mamma, che fai?"

"Nulla, Cor, aspetto ancora un po' per preparare la cena. Cosa c'è?"

"Mh, nulla di che"

"Dai, lo so che devi dirmi qualcosa"

"È che domani è sabato"

"E...?"

"E alcuni si organizzano per un pigiama party?"

"Pigiama party?"

"Non è una vera e propria festa, c'è poca gente, massimo dieci persone. Mi ha invitata Stiles"

"Ah, ecco. Avevi vergogna di dirmi che esci con lui? Lo sai che mi piac-"

"NO! Non mi piace! Cioè è simpatico, ma siamo solo amici. Nulla di più"

"E perché avevi paura di chiedermelo? Di solito non chiedi, mi informi solo"

"Non sono mai stata fuori tutta la notte e credevo mi avresti detto di no"

"Dove starete?"

"Alla casa al lago di Lydia Martin. Loro già ci sono stati qualche volta"

"E tornerete domenica, quindi?"

"Si, nel pomeriggio"

"Mh. Va bene"

"Davvero? Chiamo subito Stiles!"


"Cos'è quest'allegria? Ho visto Cora uscire dalla stanza saltellando. Lei non saltella"

"Stiles l'ha invitata a dormire fuori con i suoi amici, era solo contenta"

"Dorme fuori con Stiles?"

"E qualcun altro, domani sera"

"Ah, ok"

"Tu non farai nulla? È sabato. Il sabato si esce, Derek"

"Forse esco"

"Con?"

"Una collega"

"Ah, bene. Com'è?"

"Mamma"

"Uffa! Va a lavare le mani ai tuoi mostriciattoli, tra poco si mangia"

22 Novembre

(Ore 22:43) ~ Casa Martin

"Cora, sposta queste patatine da qui, diventerò obeso"

"Stilinski, magari da ciccione qualcuno tui nota"

"Sei sempre stato così spiritoso Wittermore?"

"Su, su, niente litigi in casa mia. Facciamo un gioco!"

"Che gioco?"

"McCall, siamo adolescenti in una casa di seram che gioco possiamo fare? Obbligo o Verità, ovvio!"

"Ma siamo tutti amici, ci conosciamo già!"

"Zitto Stiles, comincia tu, Allison"

"Mh, allora. Lyds, obbligo o verità?"

"Verità"

"Tua mamma ti ha mai passato i compiti in classe quando insegnava da noi?"

"No, sono intelligente di mio. McCall, obbligo o verità?"

"Verità"

"Con chi hai perso la verginità?"

"Co-con Allison"

"Che cucciolo! Su, tocca a te!"

"Jackson"

"Verità"

"Sei mai stato con un ragazzo?"

"No, McCall. Che domande stupide. Argent!"

"Obbligo"

"Mh. Bacia Lydia"

"E le domande erano stupide?"

"Taci, Stilinski. Sulla bocca"

"Ok, lo faccio tranquillamente"

"Ehi! Basta, su"

"McCall, tranquillo, non ti rubo la fidanzatina. Allison, stai tu"

"Isaac"

"Verità"

"Quando chiederai a Hale di uscire?"

"Eeeh?!"

"Rispondi, o ti tocca l'obbligo"

"Sei una bastarda, Allison"

"Non rispondi?"

"Si, rispondo. Ecco... ok. Cora, domani ti va di andare al cinema?"

"Wooooohooo! Bel colpo biondo!"

"Stirles, frena l'entusiasmo, lei non ha risposto"

"Ma ora risponde, Scotr. Vero Cora?"

"Eh. Si. Rispondo. Ok"

"Ok, sta per si?"

"Te lo devo scrivere?"

"Ehi! Volevo la conferma. Alle otto?"

"Alle otto"

"Dopo questa dichiarazione, tocca a te Isaac"

"Stiles. Obbligo o verità?"

"Mh. Obbligo, dai"

"Prendi la terza conversazione che hai sul cellullare e chiama quella persona"

"Eh? E che le dico?"

"Che la ami"

"Ma sei impazzito?"

"Perché chi è? Se è in questa stanza non vale, passa a quella dopo"

"Non è qui, ma non voglio"

"Abbiamo giocato tutti. Su, dicci chi è"

"No"

"Dammi questo telef- D? Chi è D?"

"Uno-uno che ho conosciuto al mare"

"Meglio ancora. Tanto quando lo rivedrai più. Dai, la chiamata è partita"

"Vi odio, soprattutto te Lahey-"


"Si?"

"Ciao Daniel, sono Stiles e volevo dirti che ti amo. Ciao"

"Ma hai staccato subito! E non era nemmeno un uomo! Ci hai mentito!"

"Non so chi fosse quella donna. Ho fatto l'obbligo, ora andiamo avanti, accontentati"

(Ore 23:04) ~ Bar Black Moon

"Scusa Jennifer, c'era fila in bagno"

"Tranquillo. Ti è suonato il telefono, mi sono permessa di rispondere perché insisteva. Non avrei dovuto, mi dispiace, ma a volte agisco senza pensare"

"Chi era?"

"Non lo so, c'era scritto solo il numero, avranno sbagliato"

"E cosa ti ha detto?"

"Ciao, Daniel sono Stiles e volevo dirti che ti amo. Poi ha staccato"

"Era questo numero qui?"

"Si, l'ultima chiamata. Lo conosci?"

"No. Ha detto altro?"

"No, no. Ordiniamo?"

"Certo" 

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