Capitolo 30

23 Marzo

(Ore 09:14)

"Stiles, posso parlarti?"

"Si, Cora, dimmi"

"In privato. Scusa Scott, te lo rubo un attimo"




"Dimmi"

"Stanotte. Stanotte è successo!"

"Hai fatto l'amore con Isaac? Com'è stato? Stai bene?"

"Certo che sto bene. È stato bello, bellissimo"

"Sono contento per voi, ve lo meritate"

"Grazie! Tu come stai? Hai certe occhiaie"

"Nulla, è solo il campeggio"

"Cos'ha fatto mio fratello?"

"E va bene. Hai presente il casino con Danny ieri mattina?"

"Mh mh"

"Ha frainteso tutto e pensava che a me interessasse Danny"

"Ho un fratello deficiente. Vuoi che glielo spieghi a suon di pugni?"

"No, sembrava che ad un certo punto avesse capito, si è scusato e ha detto di essere geloso di me. Poi è arrivata la Blake nella sua tenda e ci ha interrotti"

"Nella sua tenda?"

"Si, alle tre di notte, vestita di babydoll e con del vino. Affermando di aver aperto la tenda del tuo fratellino con maggiore facilità rispetto a ieri"

"Ieri? Era nella tenda di Derek anche ieri?"

"A quanto pare"

"Magari non a fare quello che pensi"

"Sembrava vestita e preparata in vista di una notte di sesso sfrenato, Cora"

"Non voglio schierarmi dalla sua parte, ma forse è solo lei che cerca di sedurlo, no?"

"Quando sono entrato nella sua tenda era senza maglietta. E per quanto non mi sia dispiaciuto vederlo, ti sembra normale startene a torso nudo il venti marzo in mezzo ai boschi? Si congela qui di notte, Cora"

"Non lo so, Stiles. So solo che non mi sembra vero. Ti credo, ma non riesco a concepire l'idea di Derek che ti tradisce. Ti ama, ha parlato di te ai bambini e- e sta venendo qui"

"Bene, ci vediamo, Cora"

"Fermati, Stiles"

"Non voglio parlarti Derek. E qualcuno potrebbe vederci"

"C'è anche Cora, va bene"

"No, non va bene perché io non voglio parlarti, non voglio guardarti e non voglio sentirti parlare"

"Invece devi"

"No, non devo proprio nulla a nessuno, soprattutto ad uno stronzo come te!"

"Stiles, aspe-"

"No! Va a scoparti la gente a caso, da persona adulta!"

~





(Ore 22:03) Fratello, come stai? SM

(Ore 22:04) Come quando sono sceso dal pullman. SS

(Ore 22:05) Non hai proprio intenzione di parlargli? SM

(Ore 22:07) Non ora. Mi si alterna nella mente la scena in biblioteca di qualche mese fa, con quella di ieri notte. Ora voglio solo dormire. SS

(Ore 22:10) Tuo padre è a casa? SM

(Ore 22:12) È uscito con tua mamma. SS

(Ore 22:13) Ah, ecco perché non c'è. Vuoi che vengo lì? SM

(Ore 22:14) No, Scottie. Grazie. SS


(Ore 23:04) Possiamo vederci? O posso almeno chiamarti? DH





24 Marzo

(Ore 10:12) ~ Casa Stilinski

"Stiles, mi spieghi perché hai tolto tutti i libri dalla libreria in salotto e sei per metà nel mobile sotto al lavandino?"

"Dov'è quello straccio verde? Ricordo che avevamo uno straccio verde. Devo spolverare su quei libri"

"Ora?"

"E quando? L'hai visto?"

"No, non l'ho visto. Stai bene? Non mi hai raccontato nulla della gita"

"Erba, alberi, insetti, freddo. Un normale campeggio. Oh, eccolo!"

"Oggi c'è la partita, mi libererai il salotto?"

"Si, certo!"

"Esci dopo?"

"No, faccio i compiti"

"Sicuro di stare bene? Derek come sta?"

"Stiamo tutti alla grande. Ora scusa papà, ma ho da fare"





(Ore 10:18) Buongiorno. DH



(Ore 16:49) Non voglio spiegarti tutto con un sms. DH



(Ore 23:31) Buonanotte. DH





25 Marzo

(Ore 11:03) Sei a scuola vero? Senti, io devo sapere cosa succede tra te e mio fratello. Non lo posso vedere così. Credo che non stia dormendo e stamattina si è abbottonato male la camicia. So che non sono fatti miei in realtà, ma almeno dimmi se tu stai bene, ok? LH

(Ore 11:12) Ho messo il sale nel latte stamattina. SS






(Ore 12:03) Mi passi davanti senza guardarmi. Io le noto, però le tue mani che tremano. Tu le noti le mie? DH




(Ore 20:03) Porto le pizze! SM

(Ore 20:04) Non dovevi uscire con Allison? SS

(Ore 20:06) Si, scusa, correggo. Porto le pizze, Allison, Cora, Isaac e anche Lydia. SM

(Ore 20:09) Perché? SS

(Ore 20:12) Perché si, ovvio. SM




(Ore 23:41) Buonanotte. DH






26 Marzo

(Ore 10:03) ~ Scuola

"Stiles?!"

"Chi- Professoressa Blake"

"Ti ho cercato nei corridoi in questi giorni, ma sparivi. L'ultimo giorno in gita stavi poco bene, va meglio?"

"Benissimo"

"Mi fa piacere. Vederti quella sera mi fece pensare ad una cosa, ne parlai anche con Derek quella notte stessa, ti andrebbe di esporre il progetto di letteratura e fisica all'intera scuola? In fondo l'hai visto nascere"

"No, non ci penso nemmeno"

"Mh. Derek aveva detto di non chiedertelo nemmeno, ma ci ho provato. Se cambi idea me lo dici?"

"Ne dubito. Farà prima a trovare qualcun altro"




(Ore 13:04) Ricordi la prima volta che abbiamo pranzato insieme? Sul mio letto, lenzuola sfatte e nudi. Mi guardavi e sorridevi. Ora non fai nessuna delle due cose. Quando risponderai alle mie chiamate? Mi dispiace così tanto, hai solo frainteso, lo sai, vero? DH




(Ore 23:04) Buonanotte e in bocca al lupo per il compito di domani. Harris ha detto che sarà facile. DH





27 Marzo

(Ore 16:45) ~ Supermercato

"Piiiiistaaaaaa!"

"Bambini, non correte!"

"Uffa, nonna! Uh, c'è Stiles!" "Nonna, guarda! Ehi, STILES!"

"Scimmie, ciao"

"Ciao, Stiles!" "Bacio!"

"Fatevi abbracciare. Ciao Talia"

"Ciao, tesoro, come stai?"

"Mh, bene. Tu?"

"Tutto sommato, bene. A parte queste pesti che non la smettono di correre"

"Nonna sei tu che sei vecchia!"

"Simon! La tua nonna è ancora bella è giovane, non si dice"

"Scusa, Stiles. Nonna è vero, sei bella"

"Grazie piccolo. Stiles, ascolta, io non so, non me ne ha voluto parlare, ma vedo che nemmeno tu stai granché. Parlatene, parlarne è sempre la soluzione migliore, ok?"

"Ci penserò. Ora vado a prendere la lattuga. Ciao bimbi"

"Ciao Stiles!" "Stiles?"

"Dimmi, Daniel"

"Quando vedi papà lo abbracci forte forte? Secondo me è un po' triste. Lo farai vero?"

"Io...Si, c-certo"

"Grazie! Sei il migliore dei migliori!"





(Ore 23:05) "Papà, scusa ma ho detto a Stiles che secondo me eri triste pure se hai detto che non è vero. Gli ho pure chiesto se ti abbracciava. L'ha fatto, vero?". Gli ho detto che l'hai fatto. Buonanotte. DH





28 Marzo

~ Chiamata in arrivo da Cora a Stiles

"Pro-"

"Ok, lui è un cazzone perché probabilmente quella stronza era entrata nella sua tenda e non te l'ha detto. Tu sei cazzone perché non vuoi nemmeno ascoltarlo. E lo sai che non ti ha tradito, lo so che lo sai! Stiles, la davi smettere"

"Non è solo quello"

"E non potete parlarne? Ho uno zombie in casa, uno zombie a scuola. Non ne posso più. Dovrei essere circondata di amore. Voglio cuoricini fluttuanti intorno, non teschi inquietanti e nuvole grigie"

"Mi dispiace"

"No, mi basta che parli con quel deficiente"

"Voglio solo qualche altro giorno, poi gli parlo, ok?"

"Uff, e va bene. E scusa per le urla"

"Lo so che sei fatta così ed era un modo per dirmi che non vuoi vedermi state male, piccola Hale"

"Mh. E mangia, ti stai sciupando e diventando brutto"

"Gli Hale e i sentimenti, due mondi sconosciuti"

"Vaffanculo"

"Ciao, Cor!"






(Ore 23:46) Mi manchi. Buonanotte, amore mio. DH

(Ore 23:49) Questa è stata una scopettata al cuore, Hale. Cominci a giocare sporco. SS -Messaggio cancellato-






29 Marzo

(Ore 17:05) ~ Casa Stilinski

"STILES, APRI TU?"

"SI, PÀ!"

"Laura?"

"Si, io. Fammi entrate. Sono arrabbiata nera, siete due deficienti che dovrebbero passare le giornate a letto e non a fare i deficienti. È questo che siete, deficienti. Io non riesco a pensarci. Te l'ho già detto che siete deficienti?"

"Mi pare di si. Cosa ti porta qui?"

"Il deficiente che ho a casa stava andando in posta. Dio, in posta! A spedire questa. Ti sarebbe arrivata tra dieci giorni minimo e abitiamo a nemmeno tre chilometri. Ho fatto da postino. Ora la leggi e poi continuerete a vivere felicemente e smetterete di fare i deficienti. Io so già tutto, ora muoviti a leggere. Ci vediamo. Salutami tuo padre, sta origliando dal salotto"

"CIAO LAURA!"

"Salve Sceriffo!"






A Stiles, 25 Marzo

Ti amo.

Vorrei bastassero queste due parole per farti capire tutto quello che non riesco mai a dirti, ma non è così. Questa volta devo parlare, lo so.

Non ti ho tradito, non lo farei mai, non ci ho mai nemmeno pensato e sono stato uno stupido quel giorno ad aver pensato che avresti potuto farlo tu. Ero geloso, lo sono ancora e credo non smetterò mai, ma sono stato uno stupido. Solo uno stupido dubiterebbe di te dopo tutte le dimostrazioni che mi hai dato. Quindi comincio col chiederti scusa per questo.

Hai il diritto di sapere com'è andata. La notte precedente alla nostra discussione, Jennifer è davvero venuta nella mia tenda, o almeno ci ha provato. Lei stessa ha detto di non essere riuscita ad aprirla, ricordi? Sentendo il rumore l'ho aperta io per chiederle cosa volesse. Voleva dormire con me, diceva di aver paura del buio; le ho dato una torcia elettrica e le ho chiesto di lasciarmi a dormire.

La notte in cui tu sei scappato via, invece, lei aveva tutte le intenzioni di non lasciare la mia tenda. Disse di sapere cosa c'era stato tra me e te, come tutti del resto. Io cercavo solo di chiederle di lasciarmi in pace. Ad un certo punto ha iniziato a parlare a vanvera, sembrava impazzita, ricordo solo qualcosa riguardo il progetto a scuola e altro su quanto io le mancassi. Non mi interessava ascoltarla, volevo solo chiarire con te. Vederti andare via con quell'espressione ferita credo sia stato uno dei momenti più brutti della mia vita. Sarei voluto correre da te non appena lei si arrese e se ne andò insieme al suo vino, ma sono sempre un codardo.

Voglio chiederti scusa anche per quel giorno in biblioteca, ancora una volta e non sarà nemmeno l'ultima. Quel giorno, forse, davvero ti ho tradito.

Spero che queste spiegazioni bastino per chiarire la situazione, ma so che sei arrabbiato per ben altro.

Abbiamo dieci anni di differenza, ed io non faccio altro che ricordarlo a te e a me. Ti ho accusato di essere un bambino, ho dubitato di te basandomi su un numero e non ho mai commesso errore più grave. Ti ho detto tutto ciò che avrei dovuto dire a me stesso, sono io l'immaturo. Non mi è mai successo, ma tu mi rendi insicuro. Sei tu l'adulto, quello che ha sempre lottato per noi due, quello che parlava di futuro in un villaggio turistico, quello che non ha mai avuto paura di ammettere di provare sentimenti. Parlavi di connessione, ricordi? E io pensavo solo a come scacciarti e non trascinarti nei miei casini. Io ci ho messo tanto ad accettare i miei sentimenti, tu no. Ero io quello che un momento ti allontanava e quello dopo ti lasciava messaggi nei quaderni. Un perfetto tredicenne. Sono sempre stato abituato a portare sulle spalle il peso di tutto, nonostante non fosse necessario, ma con te mi sono sempre sentito libero e mi sono spaventato. E mi spavento ogni giorno perché penso che i miei demoni potrebbero allontanarti da me, ma poi mi basta guardare il tuo sguardo fermo e deciso per capire che tu non lo faresti mai.

Mi dispiace, Stiles, di essere stato così ottuso, cieco. Mi dispiace perché ti ho allontanato, ho allontanato la cosa migliore che mi sia capitata nella vita dopo il giorno in cui sono arrivati i miei bambini a casa.

Ti prometto, oggi, che cercherò di essere una persona migliore, ma per esserlo ho un disperato bisogno di te al mio fianco. Per molto tempo, se tu vorrai.

Tuo, Derek.





"P-PAPÀ?"

"SI, VAI FIGLIOLO, MA GUIDA DOPO AVER SMESSO SI PIANGERE"




(Ore 17:49) Ricordi il punto nella riserva dove abbiamo litigato qualche tempo fa? SS

(Ore 17:51) Si. DH

(Ore 17:52) Ti sto aspettando. SS 

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