Capitolo 3

"Stiles, se mi fai avere un altro richiamo, giuro che cambio posto. E smettila di agitarti, ti ho detto"

"Ti scrivo"

(Ore 11:03) Hale è Derek. Derek è Hale. SS

(Ore 11:03) Meno criptico? SM

(Ore 11:04) Quello con cui sono andato a letto per tutta la vacanza, e non solo a letto, è quello che sta annuendo alle parole di Fray. Quello con la giacca blu. Quello con gli occhi verdi e gli occhiali. Quello che amava annusarmi il collo, quello che mi prendeva all'improvviso e mi portava nei luoghi più bui del villaggio, quello che diceva che gli sembrava come non si sarebbe mai potuto stancare di avermi è lo stesso che ci insegnerà letteratura inglese per tutto l'anno. SS

"McCall, ha qualcosa da dire?"

"No, professore, c'era una mosca"

(Ore 11:06) Troppo poco criptico, amico. Ma... CAZZO! E ti ha riconosciuto? SM

(Ore 11:07) Scottie, credo che da vestito io abbia la stessa faccia. Cosa faccio? Cosa cavolo faccio? SS

(Ore 11:08) Ma non ha avuto espressioni stupite, non si è smosso e ti ha pure parlato. Non puoi ignorare la cosa e fare finta di niente? Magari fa finta che sei tu ad averlo dimenticato. SM

(Ore 11:09) L'ho sentito fino a pochi giorni fa. Sa che mi manca. E ora mi sta guardando. Perché mi fissa? Credo voglia uccidermi. SS

(Ore 11:10) Beh, gli hai mentito sul tuo nome, sulla tua età e chissà su cos'altro. Lo capirei se ti uccidesse. SM

(Ore 11:12) Sei un amico. CAZZ

"Stilinski! Le sembra il modo di stare seduto durante una lezione? -alzi la testa dal banco e metta giù quel libro. Se ha sonno se ne torna a casa!"

"Mi scusi, ho solo mal di tes-"

"Parla troppo per aver mal di testa. Venga a sedersi qui davanti, così magari la smette anche il suo compare di distrarsi"

"Dove? Non ci sono posti liber-"

"Lì, affianco al professor Hale. Così qualcuno la tiene d'occhio"

"O-ok"

"Non le ho detto di andare al patibolo Ora possiamo continuare? Dicevo..."

(Ore 12:34)

"Hai deciso di non mangiare?"

"Scott, come pensi che io possa mangiare?!"

"Il fatto che tu sia un idiota non giustifica il morire di fame"

"Non muoio se non mangio a pranzo"

"Come vuoi. Comunque cosa ti è preso? Stavi scrivendo e hai sbattuto la testa sul banco"

"Come fa di cognome il professore associato?"

"Hale"

"E non ti ricorda nulla?"

"No. Lo conosciamo?"

"Scott, come fa di cognome Cora?"

"Quella con i capelli neri? Fa Hale?"

"Esatto"

"Oddio, è suo padre?"

"Ma ti pare che possa essere suo padre? L'ha avuta a dieci anni?"

"Secondo te ha ventotto anni?"

"Se non mi ha mentito, si"

"Quindi può essere suo fratello"

"Esatto. E chi sono altri due parenti di Cora?"

"Ha altri parenti qui a scuola?"

"Ma sei stupido per davvero o lo fai solo per irritarmi?"

"Tu non puoi parlare e basta?"

"I bimbi, quelli a cui ho fatto da babysitter, sono nipoti di Cora"

"Quindi sono anche nipoti del professore? Oddio, Stiles un guaio semplice no? Devi sempre complicare tutto?"

"Ecco...vedi..."

"Cos'altro c'è?"

"Non sono suoi nipoti. Sono quasi sicuro che...ecco...che siano i suoi figli"

"Quasi sicuro non è sicuro, no?"

"Diciamo al novantanove per cento?"

"Cazzo, ma non devi più lavorare, no? Quindi lui non lo saprà"

"Sa che il babysitter si chiamava Stiles, io gli ho detto che per qualche giorno ho fatto da babysitter. Chi altro si può chiamare Stiles?"

"Basta, non posso crederci. Fa finta di niente, stammi a sentire. Lui non ti si avvicinerà perché non può, tu non fare nulla. Nulla, Stiles, capito?"

"Si, si, ho capito. Allison ti sta facendo segno di raggiungerla, vai"

"Si, ma tu mangia qualcosa"

(Ore 13:28) Allora, fratellino? Questo nuovo lavoro? LH

(Ore 13:30) Tutto bene. I bambini? DH

(Ore 13:35) Li ho appena presi da scuola. Hanno detto che gli piace qui, è meno affollato di NY. LH

(Ore 13:40) Torno alle 15. DH

(Ore 15:39) -Villa Hale

"Papà! Papà!"

"Simon! Com'è andata oggi? Dov'è Daniel?"

"Eccoooomiiii! È stato bello! Abbiamo imparato le lettere. Cioè gli altri si, noi e un'altra bimba già le sapevamo, ma abbiamo fatto lo stesso i compiti"

"Bravi, e avete fatto amicizia con qualcuno?"

"Si! Due bimbi" "Tom e Robert, loro sono cugini"

"E cos'avete mangiato?"

"Zia Laura non sa cucinare, papà!" "Ha fatto la pasta molla molla"

"Dai, sono sicuro che non era così pessima"

"Quando una volta l'ha fatta Stiles era buonissimissima" "Non può tornare Stiles quando tu non ci sei?"

"No, Daniel, Stiles deve andare a scuola"

"Ma è grande!" "I grandi non vanno a scuola"

"Non così grande. Ora cosa volete fare? Vi va di andare di sopra per farmi vedere cos'avete fatto a scuola?"

"Siiii!" "Abbiamo i quaderni ordinatissimi!"

(Ore 20:34) -Casa Stilinski

"Sono stanco morto. Com'è andata a scuola, figliolo?"

"Bene, pà, tutto come sempre. C'è un nuovo professore, insegna con Fray"

"Stiles, non far dannare anche lui. Già odio venire ai colloqui per quell'uomo che ti odia, fa che almeno qualcuno non mi dica che non taci mai"

"Sono un angioletto, papà. Comunque si chiama Derek Hale, è parente di Talia?"

"Derek? Non lo vedo da almeno dieci anni. Si, è suo figlio. Andò via a diciotto anni perché odiava questa città, stava molto simpatico a tua madre. I due bambini a cui hai fatto da babysitter sono i suoi"

"Ah, l'avevo immaginato. E sua moglie dov'è?"

"Questo non lo so, Talia mi disse solamente che aveva bisogno di una mano perché il loro padre non c'era. Non so nemmeno se sia sposato"

"Ah, capisco"

"E com'è? Non lo vedo da quand'era piccolo, era sempre con sua mamma prima di partire"

"non so, l'ho visto solo per il tempo di una lezione. Sembra un tipo a posto"

"Viene da una buona famiglia. Spero di incontrarlo un giorno di questi. Magari gli dico pure di tenerti d'occhio"

"Ti sembra il caso di farmi fare una figura del genere?"

"Tranquillo, scherzavo. C'è il dolce?"

"Gelato di soia"

"E u lo chiami dolce?"

16 Settembre

(Ore 08:18) -Aula di letteratura inglese

"Oggi il professor Fray ha degli impegni, arriverà per la seconda ora. Ieri vi ha introdotto il programma dell'ultimo anno, oggi possiamo pure cominciare. Avete qualche domanda a riguardo? No? Ok, aprite il libro, cercate Keats, la poesia si intitola A.... Qualcuno vuole leggerla? Lei, signor Stilinski?"

"Io? Non- non sono ca-capace di leggere poesie"

"C'è sempre una prima volta e siamo qui per imparare"

"Ma io-"

"Le metterò un'insufficienza"

"O-Ok... Allora...

Se avessi le forme di un bel corpo virile,
sottili i miei sospiri potrebbero echeggiare,
come in tornito avorio, al tuo orecchio,
trovando via al tuo cuore gentile - passione
bene mi armerebbe all'impresa. Ma, ahimé!
Non sono il cavaliere che uccide l'avversario,
corazza non risplende sul mio petto elato,
né sono l'ingenuo pastore della valle,
le cui labbra han tremato per occhi di fanciulla.
Eppure devo delirare per te, dirti più dolce
delle rose melate dell'Ibla, asperse di rugiada
così densa che inebria. Ah! tal rugiada mi giova,
la suggerò, cogliendola, con incanti e magia,
quando si svela il volto pallido della luna.

"Bene, può sedersi. Deve migliorare. Qualcuno sa darmi una spiegazione di questa poesia? Partiamo da cosa vi ha trasmesso. Si, signorina Martin?"

(Ore 10:22)

"l'ha fatto apposta! Scott, quello mi odia!"

"Non ha tutti i tor-"

"Tu! Tu dovresti difendermi!"

"Difenderti da una poesia? Sei ancora vivo, amico. Ti è toccato il peggiore dei mali"

"Devo parlargli"

"Oh, no, tu non devi fare nulla. Su, abbiamo chimica"

"Basta, due torture di seguito non le posso sopportare!"

(Ore 23:02) -Casa Stilinski

"Stiles, stacco perché ho sonno. Fa una cazzata e ti uccido. Fare finta di niente, ricordi?"

"Si, si, buonanotte Scott!"

(Ore 23.45) Mi dispiace. Per tutto. Anche per questo messaggio. Possiamo fare finta di nulla. Così come stiamo già facendo, tra l'altro. SS

17 Settembre

(Ore 13:01) -Scuola. Mensa

"Ok, sapevo che l'avresti fatto, ma ora sei in pace con te stesso e non ne parliamo più. Ok?"

"Si, Scott. Tutto dimenticato. Ci sediamo con Lydia e Allison?"

"Per sicurezza, loro non devono sapere nulla, vero?"

"Scott"

"Scusa, scusa, era solo per sapere"

"Quanti anni credete abbia il professor Hale? Sembra così giovane!"

"Ventotto?"

"Eh? E tu come fai a saperlo?"

"Lo penso solo, tu hai chiesto quanti anni pensiamo abbia, Lyds"

"Non è che hai anche tu una cotta e ti sei informato?"

"Che significa "Anche tu"?"

"Tutte le ragazze, e anche qualche ragazzo, sono ai suoi piedi. Non vedi che quando cammina per i corridoi hanno tutti gli occhi a cuore?"

"Beh, è carino"

"Carino? Ma hai visto che bicipiti?"

"Allison!"

"Scusa, Scott, ma è vero"

"Anch'io li ho"

(Ore 13:39)

"Ora che lezione abbiamo?"

"Fisica, Stiles. Niente letteratura ingl- Attento!"

"Cazzocazzocazzo che dolore!"

"Ehi, amico, stai bene? Professore, tutto ok?"

"Stilinski, può essere meno distratto? Rischia di fare del male a qualcuno o di farne a se stesso"

"O-Oddio, non...non t-l'ho vista! Mi scusi, sta bene?"

"Si, alza- si alzi"

"Gr-grazie"

"Si è fatto male?"

"So-solo una botta al sede- Sto bene, sto bene"

"Bene, andate, farete tardi alla prossima lezione"

"Amico, stai bene?"

"Credo di essermi rotto l'osso sacro!"

"Esagerato. Sta più attento, gli stavi dando del tu"

"Anche lui con me!"

"Ma no!"

"Si, l'ho notato. Io"

"Dai, andiamo, stiamo davvero facendo tardi"

"STILINSKI?"

"Chi- EH?"

"Il suo quaderno"

"Oh, non l'avevo visto. Grazie, professor Hale" 

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