Incontri

Infondo un po' di mistero non ha mai ucciso nessuno no?
Si dice che la notte porti consiglio, ma al cacciatore biondo aveva solo procurato una forte emicrania e due occhiaie giganti. Aveva ripensato a quella frase, il sorriso enigmatico della mora lo aveva lasciato interdetto. Il suo passato e il suo presente erano cosparsi di misteri che la maggior parte avevano lasciato dietro di sè morte e disperazioni. I volti delle persone che aveva amato erano impressi nella sua memoria, la frustrazione di non essere riuscito a salvarli bruciava nelle sue vene e gli occhi verdi divennero lucidi trattenendo con tutte le sue forze le lacrime che volevano fuoriuscire.

Tante volte era stato la spalla del suo fratellino, si era fatto carico anche del suo dolore, lasciandolo all'oscuro di tutto quello che succedeva attorno. L'Inferno, il Purgatorio erano impressi come un tatuaggio nelle sua pelle, ancora non riusciva a perdonarsi l'essere passato dall'altra parte della ruota, da torturato a torturatore... Ma, il dolore era stato troppo forte, aveva resisto anni, secoli ma poi aveva ceduto, provocando l'Apocalisse, ma erano riusciti a vincere e proteggere il mondo. Anno dopo anno avevano sconfitto ogni genere di mostro che si presentava davanti, ma fino a quanto potevano andare avanti in questo modo? Fino a quando avrebbero dovuto fare quella vita?

« Dean... Ehi fratello!» Sam gli sventolava la mano davanti alla faccia risvegliandolo dal suo soliloquio personale. Scosse la testa come a volerli scacciare e si concentrò sul fratello.

« Sammy hai fatto il bagno nel profumo per caso?! Ah, qualcosa mi dice che centra una certa biondina tutta curve e un sorriso tutto zucchero.» un ghigno malizioso compariva sul volto quando vide lo sguardo imbarazzato del fratello. « Bingo! Allora vedrai la dolce Camille! E bravo il mio fratellino!» lentamente si alzò per lasciargli un buffetto sul viso per poi andare verso la doccia, si fermò con una mano sul pomello della porta « Samantha! Tra un sorriso e l' altro ricordati di prendermi la torta! Divertiti!» se la chiuse alle spalle per poi scoppiare a ridere sentendo il modo carino in cui l' aveva apostrofato.

« Sam!! La torta!!» sorrise compiaciuto quando avvertì lo sbattere della portone. Si spogliò della semplice canottiere e dei boxer per poi fiondarsi dentro la doccia.

L'acqua scorreva lungo il suo corpo, tracciando una scia immaginaria lungo i suoi muscoli mentre nella sua testa si sovrapponevano le immagini della serata. Era stato davvero bene con Hailey, era una ragazza divertente e solare; una luce nel suo mondo pieno di oscurità e mostri. Ma ancora quella frase gli rimbombava nella testa, il suo mezzo sorriso gli comparì davanti agli occhi che cosa voleva dire con quella frase? C'era un doppio fine o semplicemente stava facendo la misteriosa per attirare la sua attenzione?

Hailey si trovava al bar di Camille quando Sam era arrivato con un piccolo mazzo di  fiori di campo e un sorriso dolce sulle labbra. Osservando gli occhi azzurri così luccicanti della sua migliore amica decise di lasciarli da soli e con la scusa della torta raggiunse il motel dove Dean e Sam alloggiavano al momento. Durante il tragitto che la separava dal motel ripensava alla serata appena trascorsa, quel Dean inizialmente le era sembrato un pallone gonfiato, egocentrico e donnaiolo, ma doveva ammettere almeno con se stessa che il ragazzo l'aveva incuriosita. C'era qualcosa nei suoi occhi che l' avevano rapita e trasportata nel suo mondo. Immersa tra i suoi pensieri arrivò al motel, prese un profondo respiro e bussò alla porta. Dei leggeri colpi sul portone attirarono l'attenzione del cacciatore che uscì di fretta dalla doccia legandosi un asciugamano di spugna alla vita e corse ad aprirla trovandosi il suo pensiero fisso in carne ed ossa con due caffè bollenti tra le mani e le guance rosse per l' imbarazzo, non si aspettava di certo di ritrovarselo mezzo nudo sulla soglia della stanza.

« Ehi bellezza che ci fai qui?» decisamente voleva attirare la sua attenzione. Si appoggiò con la spalla allo stipite della porta osservando divertito quel rosso acceso che erano diventate le sue guance. « deduco che questo sua mio, non è vero Hayley?» con delicatezza afferrò il bicchiere di carta dove era contenuto il caffè bollente facendo sfiorare le loro mani; un brivido percorse la schiena di entrambi lasciandoli senza respiro e con le labbra socchiuse.

« Sam è arrivato al bar e ho preferito lasciarli un po' da soli; erano troppo smielati anche per i miei gusti» si schiarì la voce per riprendere il controllo del suo corpo e con eleganza lo sorpassò lasciando una scia di more e profumo al suo passaggio « ah, i due piccioncini ti mandano la torta!» appoggiò la fettina di dolce sul tavolino accanto alla finestra per poi osservare incuriosita la stanza dei due ragazzi.

« La torta di mele! Non c'è modo migliore di iniziare la mattina se non con un bel po' di zucchero! Non credi Ley?» prima di avvicinarsi a tavolo, la mora con velocità gliela tolse dal naso sorridendo maliziosamente.

« Eh, no! Prima ti vai a vestire e poi avrai il tuo dolce!» puntò i suoi occhi verdi sul ragazzo divertita dalla reazione piuttosto bambinesca del biondo.

Dean sbuffò sonoramente alzando gli occhi al cielo, ma il suono melodioso della sua risata lo attirò e si perse a contemplarla ancora una volta. I capelli scuri scendevano sulle spalle in morbide onde che facevano da cornice ad un viso quasi acqua e sapone se non un rossetto a colorargli le labbra piene e carnose. Ma erano i suoi occhi a rapire come sempre i suoi pensieri così dolci e sinceri, non aveva incontrato mai una persona così pura come lo era Hayley.

« Ehi, ti sei incantato? Muoviti o la torta si fredda poi! Anzi se vuoi ti aspetto fuori e così andiamo a mangiarla al parco qui di fronte!» gli sventolò la mano davanti agli occhi, mentre tratteneva ancora una volta il riso; quel ragazzo era proprio strano certe volte.

« Faccio in un attimo! Non mi avrai mica scambiato per Sammy. Io sono Dean e sono nato pronto!» gonfiò il petto con orgoglio per poi scoccargli un' occhiata maliziosa e correre a prepararsi. « non ti mangiare tutta la torta Ley!» la ragazza scosse il capo sorridendo mentre si chiudeva la porta alle spalle e si sedeva sul letto del ragazzo.

***

Sam non si perdeva un movimento della bionda dietro al bancone. Cami si destreggiava abilmente tra caffè, spremute e dolci. Nella vetrina già erano disposte in maniera ordinata i dolci appena sfornati. C'erano le famose torte di mele, i cupcakes, i waffle pronti per essere guarniti con marmellata o cioccolata, sicuramente suo fratello avrebbe sbavato di fronte a tutto quelle prelibatezze.

« Dici che abbiamo fatto bene a mandare Ley da tuo fratello? Non vorrei ritrovarmi la mia migliore amica con qualche arto mancato o Dean tra il coro delle voci bianche!» gli porse una tazza di caffè e un piattino con una fetta di torta di mele, con un sorriso divertito al solo immaginarsi la scena.

« È più probabile la seconda ipotesi!» scoppiò a ridere seguita a ruota dalla ragazza che si dovette trattenere la pancia dalla troppe risate. Gli occhi azzurri di Camille brillarono ancora di più incantando il povero Sam che rovesciò il caffè sul bancone. « Oddio, Cami scusami! Mamma mia che imbranato che sono!» cercò dei tovaglioli per pulire il disastro che aveva appena combinato.

« Tranquillo gigante! Non è successo niente, può capitare a tutti.» sorrise bonariamente mentre puliva con una spugnetta la macchia di caffè andando a sfiorare le mani grandi del ragazzo. Entrambi sobbalzarono alla scossa che si propagò da quell'innocente contatto, arrossendo il secondo dopo.

Alzarono le testa in contemporanea, gli occhi di entrambi si incatenarono ancora una volta. Quell'azzurro così limpido, simile al cielo d'estate si scontrò con altri occhi simili a smeraldi, così luminosi e magnetici che l'attrassero a sé come la potente delle calamite. Il cuore batteva impazzito nel corpo di Camille, con un suono simili a mille tamburi, il respiro caldo le solleticava le labbra carnose appena schiuse come un bocciolo di rosa si apriva alla primavera.
Sam non riusciva a controllare le proprie azioni, la sua mente era piena di lei, voleva assaggiare quelle labbra così piene e irresistibili, simili a ciliegie mature. Non gli importava di niente altro, non c'erano più i suoi demoni, l'oscurità e il buio; c'era solo questo angelo dal sorriso dolce e gli occhi più azzurri che avesse mai visto e per la prima volta nella sua vita si sentì in pace con il mondo. Lentamente portò la mano grande e calda sul suo volto, lasciandole una carezza piena, sentendo sulle sue dita la morbidezza di quella pelle. Ormai le sue labbra sfioravano quelle di lei, quando lo sbattere di una porta li fece sobbalzare e staccare immediatamente, mentre una risata che conoscevano bene si espanse nell'aria seguita dal suono di uno schiaffo.

« Te l'avevo detto idiota di non venire qui! Scusate ragazzi noi adesso togliamo il disturbo! Continuate pure!» Hayley sbuffando peggio di una teiera sul fuoco, cercò di tirare via quell'impiccione di Dean, non riuscendo a smuoverlo di un centimetro. Frustata, ripiegò su uno schiaffo sul braccio, ma tutto quello che ottenne fu il riso incontrollato del biondo. « Ragazzi! Io ci ho provato, ma si sposterà solo se avrà un'altra torta! E da quando abbiamo lasciato il motel che lo ripete come una litania!» incrociò le braccia al seno, puntando lo sguardo verso la sua migliore amica.

« E bravo il mio Sammy! Allora hai imparato qualcosa dal grande Dean Winchester!» si avvicinò al bancone con un ghigno malizioso ad illuminare quegli occhi così simili a quelli del fratello, seguita da Hayley che scuoteva la testa rassegnata alle uscite del ragazzo a fianco a lei.

« Allora siamo messi bene!» lo canzonò con un mezzo sorriso alzando un sopracciglio « Cami ormai che siamo qui, che ne dici se mi prepari un cappuccino per favore? Tra poco devo andare ad aprire la galleria.» il ghigno si trasformò in un sorriso pieno e dolce che incantò il biondo che non riuscì a non sorridere a sua volta.

« Cami, ne faresti uno anche per me. Purtroppo anche noi dobbiamo andare via. C'è una persona che dobbiamo chiamare per il caso è sarà una cosa lunga!» sbuffò pensando a chi avrebbero dovuto chiamare, ma l'unico che poteva sapere qualcosa era solo lui.

Camille diede le spalle ai ragazzi ed armeggiò con la macchina del caffè per preparare il caffè, almeno in quel modo poteva cercare di riprendere il controllo del suo corpo e soprattutto del suo cuore che non voleva smettere di battere impazzito. Stava per baciarlo, al solo ripensare a quel momento le guance si tingevano di un rosso cremisi e le mani tremavano.
Hayley sorrise nascosta dalla tazza appena ricevuta, mentre osservava quelli sguardi che la sua migliore amica e il fratellino di Dean si scambiavano; erano proprio andati.
Dean guardava tra una forchettata e l'altra la mora, non riusciva ad evitarlo, sembrava sotto un incantesimo, ma non riusciva a fare altro in sua presenza.

« Oddio è tardissimo devo scappare! Ci vediamo stasera Cami! Ciao ragazzi ci vediamo in giro!» afferrò la borsa per poi correre verso la sua galleria, il suo socio l'avrebbe uccisa questa volta ne era sicura.

« Sammy! Io vado, ti lascio il tempo di salutare il tuo zuccherino! Ciao bionda!» si alzò dallo sgabello, lasciandoli finalmente da soli. « dacci dentro fratellino!» si sporse con la testa sulla testa, facendo un occhiolino alla coppia e sparendo prima di ricevere il portatovaglioli in faccia.

« Scusalo è un malato di mente!» si portò la mano dietro alla nuca in evidente imbarazzo. Suo fratello con il solito "tatto" aveva rovinato tutto. Sentiva una frustrazione crescente soprattutto perché Cami si ostinava a tenere lo sguardo basso e non vedere quei due pezzi di cielo lo scombussolava a tal punto da afferrargli la piccola mano e stringerla tra le sue grandi e calde che le provocarono un brivido lungo la schiena facendole rialzare immediatamente lo sguardo ed incatenarlo a quello del moro.  « Cami... Io adesso devo proprio andare, ma appena finito vengo qui e ti porto a bere qualcosa... insomma ti va? Capirei se dicessi di no! Insomma...» un dito si posò leggiadro sulle sue labbra carnose lasciandolo spiazzato.

Un sorriso dolcissimo comparì sul viso della donna facendole brillare gli occhi. Avvicinò lentamente il viso a quello di Sam che la guardava incantato, il suo profumo lo inebriava tanto da stordirlo fino a quando le labbra dolci e delicate si posarono sulle proprie lasciando impresso il sapore del suo cappuccino.

« Non te l' hanno mai detto che parli troppo? Respira Sam... Ti aspetto stasera allora! Buon lavoro!» gli sorrise divertita dalla faccia da pesce lesso che aveva il povero Samuel.
« muoviti Sammy o Dean ti porta via a calci!» lo spinse giocosamente mentre lui si voltava ad osservarla ancora imbambolato da quel semplice bacio.

« A stasera allora! Io ... vado!» sorrise mostrando la sua dentatura bianca e la salutò con la mano inciampando su una sedia che quasi gli costò una caduta rovinosa, ma fortuna riuscì a non cadere ed uscire dal bar sotto la risata cristallina di Camille.


Angolo autrice...

Buonasera! Per prima cosa volevo augurarvi buone feste! Spero le stiate passando nel migliori dei modi e con le persone che amate. Detto questo ecco un nuovo capitolo fresco fresco solo per voi! In questo pezzo vediamo due incontri molto speciali. Camille e Sam sono due calamite, non riescono a stare separati ed eccoli che li ritroviamo al solito bar intenti a mangiare e mangiarsi con gli occhi XD e quasi Sam ci rimedia una caduta, ma però ha conquistato un'uscita e un bacio, non male che dite? 😂😂
E il nostro Dean dopo una notte insonne a ripensare all'enigmatica Hailey se la ritrova davanti con torta di mele e caffè fumante che cosa chiedere di più eh... 😂
Anche la nostra morettina ha una bella sorpresa di certo non pensava di trovarsi il bel biondino con solo un asciugamano in vita e quasi ci rimane secca 😂😂 ma la possiamo capire benissimo non è vero?
Che cosa nascondono gli occhi verdi della nostra moretta? È così sincera e pura come la vede il bel cacciatore oppure c'è sotto qualcosa?
Ditemi la vostra se vi va e se vi è piace questa nuova impostazione per la storia...

Ci vediamo al prossimo capitolo con evocazioni e il caro vecchio Crowley!

Mari

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