𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟸𝟽
Richie POV:
portai una mano alla sua cute, massaggiandola dolcemente cercando di far tornare il ritmo dei miei respiri regolare. intorno a noi l'aria era diventata completamente rosea a causa del tramonto. la brezza fresca del mare toccava i nostri corpi nudi. ancorai lo sguardo sui minuscoli granelli di sabbia chiara che si stagliavano sotto di noi, continuando a fare i grattini sulla testa di eddie. chiusi gli occhi, facendomi trasportare dal cinguettio di qualche gabbiano che si sentiva di tanto in tanto e il sonno prese il sopravvento.
***
sentii un dolore lancinante al fianco e intorno a me era pieno di urla e risate. non capivo cosa stesse succedendo, ancora stordito dal sonno. un altro colpo, questa volta alla gamba
<<froci di merda>> sentii pronunciare, risvegliandomi completamente e venendo come ributtato nella realtà. un gruppo di quattro ragazzi erano intorno a noi. mi stropicciai gli occhi <<cosa sta succedendo?>> sussurrai a me stesso. ero ancora sdraiato sopra il petto di eddie, eravamo ancora nudi. dovevamo esserci addormentati la notte precedente. allungai il braccio per afferrare i miei boxer posati accanto a me <<fate schifo>> urlò uno dei ragazzi sputandoci addosso. era ancora intontito dal sonno, mi infilai le mutande <<che cazzo sta succedendo?>> mi domandò eddie cercando di sovrastare le urla, infilandosi anche lui i boxer <<chi cazzo siete - urlai mettendomi in piedi, parandomi il viso con le mani, sentendo di tanto in tanto dolori lancinanti alle gambe provocati dai loro calci. eddie era restato per terra, con le gambe vicino alla pancia e le mani a coprire il viso, mentre due tre ragazzi lo massacravano di calci e pugni - e che cazzo volete da noi?>>
un ragazzo alto e muscoloso si parò davanti a me. aveva uno strano tatuaggio a forma di teschio che gli ricopriva il collo <<con me non lo usi quel tono. capito finocchio?>> mi urlò in faccia. guardò i suoi amici e poi rispostò lo sguardo su di me e sul suo volto comparve un sorriso compiaciuto.
mi spinse talmente forte da fatmi cadere sulla sabbia, accanto ad eddie. il ragazzo si mise a cavalcioni su di me <<tu mi fai schifo - grugnì sputandomi in faccia - le persone come voi dovrebbero morire>> sentii gli schiamazzi dei suoi amici "hai ragione" "scherzo della natura" "recchioni di merda" ed invasero le mie orecchie. girai la testa verso eddie mentre una lacrima di dolore rigava il mio viso, andandosi infine a disperdere nella sabbia. era così piccolo e indifeso contro i pugni di quei ragazzi "lasciatemi stare" gridava ogni tanto con la poca voce che gli restava in gola, soffocato dal pianto.
il ragazzo che si trovava su di me continuò a prendermi a pugni, sentivo il sangue scorrere dal mio naso e dalla mia bocca <<bruciate all'inferno brutti froci>> gridò sferrando un altro pugno talmente forte da rompermi il naso. cercai di sputare il sangue che avevo in bocca, continuando a tenere lo sguardo fisso su eddie. cercai di dimenarmi ma erano il doppio di noi, più forti di noi e, soprattutto, spinti da un odio innaturale verso di noi.
quei quattro ragazzi ci odiavano a tal punto da volerci vedere morti per il solo motivo che noi fossimo omosessuali, per il solo motivo che io amassi una persona del mio stesso sesso. ogni giorno centinaia di gay venivano picchiati per una sola ragione, per essere gay. "gay" era come un'etichetta auto-dispregiativa. essere gay voleva automaticamente dire essere sbagliati.
allungai la mano fino a toccare il braccio di eddie, che strinsi forte. quel gesto in qualche modo mi ridette forza. avevo gli occhi gonfi di lacrime e di botte e, pur non potendo vedere il volto di eddie poiché lo teneva potretto tra le braccia, ero sicuro che per lui era lo stesso <<eddie resisti - gridai con tutta la voce che mi restava, accumulando tutte le forze che possedevo - resisti per me - urlai più forte che potevo, cercando di sovrastare il dolore che stavo provando - ricorda che ti amo>> strillai al mondo, anche se mi importava che lo sentisse una sola persona, mi importava che lo sentisse solo eddie.
"ti amo" urlai,
prima di perdere i sensi
SPAZIO AUTRICE:
AAAAAAA GRAZIE MILLE PER GLI 8MILA LETTORIII💗
spero che cogliate il senso di questo capitolo: ognuno è libero di amare chi vuole e nessuno ha il diritto di privare un essere umano dell'amore, indipendentemente dal sesso delle due persone🏳️🌈
e poi sono felicissima perchè siamo in finalee⚽️💙
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