𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟸𝟶
(spero che capiate l'immagine del capitolo)
Eddie POV:
Lui...lui aveva riconosciuto il suono del mio respiro. Iniziai a respirare più velocemente, inalando più aria possibile, sentivo l'ossigeno che non arrivava ai polmoni, nonostante stessi notevolmente aumentando il ritmo delle mie inspirazioni. mi ero preparato a ogni eventualità, avevo la risposta pronta a qualsiasi cosa Richie avrebbe potuto dirmi, mi ero preparato a dovere.
Ma non per questo.
Non per un attacco d'asma.
mentre i miei polmoni necessitavano urgentemente di un po' di ossigeno io frugavo tra le mie tasche per trovare l'inalatore, quell'oggettino minuscolo dal quale dipendeva praticamente la mia vita
<<Eddie>> il suono della voce di Richie mi fece calmare, ma non abbastanza per fermare l'attacco
<<L-linalat>> provai a dire ma non avevo abbastanza aria per far vibrare le corde vocali e emettere suoni
Finalmente le mie dita toccarono qualcosa di diverso dal tessuto umidiccio delle mie tasche, qualcosa di plasticoso...eccolo!
lo afferrai, ma la forza nelle mie mani non fu abbastanza per riuscire a portare l'inalatore alla bocca. mi cadde.
tutto ciò mi ricondusse come un flashback al momento in cui avevo sconfitto il clown (capitolo 1 se volete rileggerlo), da li tutti gli avvenimenti successivi iniziarono a scorrermi davanti. Non si dice che prima di morire si veda tutta la vita passarti davanti? stavo forse morendo?
<<Eddie>> sentivo in lontananza la voce di Richie, mentre il paesaggio diventava sempre più offuscato e bianco, come se una specie di nebbia stesse coprendo i miei occhi.
ogni singola forza
ogni singola tensione
ogni mio singolo muscolo
si lasciò andare, rilassandosi, facendomi cadere a terra. avrei voluto reagire. avrei voluto. ma l'unica cosa su cui mi stavo concentrando era cercare di respirare.
poi sentii la mano di richie poggiarsi sulla mia spalla, scaricandomi come una scossa di energia, mentre con l'altra mi avvicinava l'inalatore alla bocca.
un respiro.
era un fottutissimo respiro ciò che mi toccava fare per restare in vita.
ma a quel punto mi chiesi "ne valeva davvero la pena?"
valeva veramente la pena continuare a vivere quella schifezza che noi chiamiamo vita? per cosa avrei dovuto vivere? o meglio, per chi?
<<Eddie che stai facendo perchè non respiri?>> sentivo la disperazione nella sua voce
<<Eddie che sta succedendo?>>
mi accasciai a terra. ormai non avevo nemmeno più la forza per compiere quel mio ultimo, fatidico respiro
<<Eddie, se puoi sentirmi - certo che riuscivo a sentirlo, continuava ad essere al centro dei miei pensieri nonostante stessi letteralmente per morire - ti prego respira, ti prego resta con me, ti prego, non lasciarmi solo un'altra volta - iniziò a singhiozzare - ti prego non andartene anche tu Eddie, ti prego>>
forse dovevo compiere quell'ultimo sforzo
o forse avrei fatto meglio ad andarmene, avrei smesso di combinare guai, avrei smesso di far soffrire una volta per tutte le persone che mi circondavano.
<<Eddie ti prego...Eddie respira>>
ma dovevo farlo per lui, dovevo farlo per la persona che amavo. è difficile morire per amore, ma ancora più arduo è decidere di continuare a vivere per la persona che si ama.
E io
nel mio caso
avevo deciso di continuare a vivere per Richie
Raccolsi tutte le mie forze e le usai per prendere tra le mie la mano di richie che teneva l'inalatore, per portarla alla bocca e inspirare. come una scarica ghiaccio l'aria fredda si fece strada per la mia gola, fino a raggiungere i bronchi polmonari...riuscivo quasi a sentire una a una tutte le cellule dei miei tessuti riempirsi di aria, come se riprendessero a vivere.
ero vivo. ero vivo per richie.
<<Richie io->> esclamai con un filo di voce
<<Shhh>> sussurrò avvicinando la sua fronte alla mia. sentivo i miei pantaloni inumidirsi a contatto con il pavimento bagnato dalla piovigginata notturna
<<Scusami. spero che un giorno mi perdonerai e riusciremo a tornare almeno amici come prima>> provai a dire trattenendo le lacrime
<<𝙸𝙾 𝙽𝙾𝙽 𝚅𝙾𝙶𝙻𝙸𝙾 𝙴𝚂𝚂𝙴𝚁𝙴 𝚃𝚄𝙾 𝙰𝙼𝙸𝙲𝙾>> esclamò
<<Richie so che ho sbagliato, ma sbagliare è umano, ti prego, riuscirai mai a perdonar->> non riuscii a finire la frase che le mie labbra furono interrotte da quelle di Richie che si fiondarono sulle mie. non credevo che sarebbe successo di nuovo. non credevo che avessi potuto risentire un'altra volta quella sensazione di farfalle che ti travolgono lo stomaco. ma posso dire che fu bello come la prima volta.
avevo deciso di vivere, e se questa era la conseguenza alla mia azione, avevo preso per la prima volta una giusta decisione.
dolcemente Richie si staccò
<<Stavo dicendo>> esclamò riaddrizzandosi gli occhiali
<<𝙸𝙾 𝙽𝙾𝙽 𝚅𝙾𝙶𝙻𝙸𝙾 𝙴𝚂𝚂𝙴𝚁𝙴 𝚃𝚄𝙾 𝙰𝙼𝙸𝙲𝙾, 𝙸𝙾 𝚅𝙾𝙶𝙻𝙸𝙾 𝙱𝙰𝙲𝙸𝙰𝚁𝚃𝙸>>
Spazio autrice:
ECCO A VOI LA SCENA CHE AVEVO PROGRAMMATO SIN DAL MOMENTO IN CUI HO DECISO DI INTITOLARE LA STORIA "I don't wanna be your friend " . spero vi sia piaciuta, io personalmente la trovo spettacolare.
in più ho aggiornato stranamente presto e questo capitolo è anche abbastanza lungo...
VABBE AMATEMI E CIAO❤️✨
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