𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟷𝟷

Richie POV:
Eddie continuava a chiedermi come avessi fatto a trovarlo. Avrei voluto rispondergli, ma non potevo, per il semplice fatto che non lo sapevo nemmeno io. Era come se fossi stato guidato dal mio cuore, come se stessi semplicemente seguendo un percorso segnato, come se stessi seguendo un filo rosso, e dall'altra parte del mio filo, c'era Eddie. Probabilmente non riuscirebbe a crederci se glielo raccontassi, lo so perché a stento io credo a queste parole. Non so come definire tutto questo, ma forse è più facile di quanto ci si possa immaginare, perché si può riassumere in una sola parola: amore.
<<Ma ora parliamo di te - dissi tra una pedalata e l'altra: stavamo tornando a casa in bici e, come sempre, guidavo io - come mai hai comprato quella roba e sei andato lì dentro Eddie?>>
<<È una cosa abbastanza imbarazzante e mi prenderesti sicuramente in giro, quindi non te lo dirò mai e poi mai>> esclamò facendomi un occhiolino
<<Dai Eddie, eri ubriaco, non ti prenderò per il culo>> provai a convincerlo, anche se in realtà ne avevo una vaga idea

***
Eddie POV:
Mia madre ci sgridò per più di un'ora, continuava a ripeterci che in quel periodo scomparivo ragazzini e che dovevamo assolutamente rispettare il coprifuoco delle 7, di certo non poteva sapere che ormai it era fuorigioco, o almeno questo era quello che speravamo tutti.
<<e adesso filate a letto, senza cena, e ritenetevi fortunati perché la prossima volta la vostra punizione sarà molto di più di un semplice pasto>> esclamò severa.
<<Eddai però io avevo fame - si lamentò a bassa voce Richie mentre salivamo le scale - appena si addormenta che ne dici se rubiamo qualcosa in cucina?>> domandò. La testa mi stava ancora scoppiando e sinceramente non avevo ne fame ne voglia, l'unica cosa che avrei voluto fare in quel momento era dormire. Ma lo avevo già deluso una volta in questa giornata e non avevo intenzione di farlo una seconda volta <<Ci sto - accettai - ma adesso laviamoci e mettiamoci il pigiama, dobbiamo far finta di stare andando a letto>>.
Se mia madre ci avrebbe scoperti si sarebbe sicuramente imbestialita: lei aveva poche regole, ma era rigidissima su quelle; una di queste era il coprifuoco, un'altra era che non si mangia fuori dai pasti. Infrangere tutte e due in un giorno mi avrebbe regalato una punizione che non oso nemmeno immaginare.
<<Ok vado prima io>> esclamò Richie prendendo il pigiama e entrando in bagno.
pochi secondi dopo sentii l'acqua della doccia scorrere. Mi infilai in camera, preparai il pigiama e l'intimo pulito e aspettai che Richie finisse. Fortunatamente le sue doccie erano veloci. Avevo davvero bisogno di andare a fare la pipì, d'altronde mi ero scolato due bottiglie di birra. Andai a bussare <<Richie fai veloce - gridai continuando a sbattere la mano contro la porta - devo andare in bagno>>
<<Si Eddie un secondo - il fruscio dell'acqua smise di scorrere - ok puoi entrare>>
Spalancai la porta e davanti a me vidi Richie nudo. Oddiomio. Di impulso richiusi la porta <<Richie che cazzo fai? Avevi detto che potevo entrare>> esclamai tenendo la mano sulla maniglia della porta chiusa
<<Infatti puoi entrare, non mi vergogno mica di te Eddie. Dopo tutto stiamo insieme no?>> disse da dietro la porta
<<S-si ma>> Richie mi interruppe
<<Ok Eddie, ho capito. Adesso mi rivesto>> qualche secondo dopo urlò <<ok puoi entrare, sono vestito questa volta>>
Aprii la porta con cautela <<Ecco a te il bagno - esclamò Richie - io ti aspetto a letto. Appena tua madre si addormenta scendiamo in cucina, ok?>>
<<ok>> risposi. Non capivo se ci era rimasto male, speravo solo di no.

Angolo autrice:
Volevo ringraziare tutti quelli che stanno seguendo, commentando e lasciando le stelline, vi amo❤️
Spero davvero che la storia vi stia piacendo, se avete domande o consigli come sempre lasciate un commento.
Vi lascio il capitolo e al prossimo😌❤️

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