𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟷𝟺

Richie POV:
Eddie tornò in cucina, la sua faccia era completamente bianca, i suoi occhi lucidi e gonfi
<<Tutto bene Eddie? Chi era al telefono>> domandai. Si limitò ad annuire. Mi guardava in un modo strano, era come se i suoi occhi mi trasmettessero compassione
<<Mamma - aveva la voce smorzata dal pianto - i-io vado un secondo in bagno>>
<<Eddie che è successo>> insistetti
<<Niente Richie, niente - scoppiò a piangere - tu-tu...niente lascia perdere>> e corse su per le scale
<<Edward, torna subito qui!>> gridò la madre, ma probabilmente era già chiuso in bagno a piangere.
Feci per alzarmi <<Tu resta seduto>> esclamò la signora <<Con tutto il rispetto, ma no. Suo figlio ha chiaramente bisogno di aiuto in questo momento, e se lei è così presa a punirlo per ieri sera da non accorgersene, lasci almeno che ci pensi io>> detto ciò mi alzai
<<Tozier - esclamò severa - se non rimetti subito le chiappe su quella benedetta sedia scordati la mia ospitalità, dovrai tornare nella tua triste e vuota umile casa>>
<<Bene, non abbandonerò suo figlio in un momento di bisogno>> e salii le scale. Arrivai davanti la porta del bagno. Bussai. <<Eddie, apri>>
<<R-richie ti prego io non- io non non lo so, non so che fare>> stava singhiozzando
<<Eddie, che succede, apri, se hai bisogno di qualcosa, di qualsiasi cosa, io ci sono, ti aiuto io, stai tranquillo>>
<<Si ma tu non puoi- non puoi immaginare>> riusciva a malapena a parlare
<<Eddie, ti prego apri>> sentii il rumore della chiave che girava. Poi la maniglia si inclinò e la porta si aprii lentamente. Eddie aveva tutto il volto bagnato di lacrime.
<<Ei Eddie tranquillo, va tutto bene>> esclamai precipitandomi ad abbracciarlo. Lo strinsi forte mentre singhiozzava tra le mie braccia.
<<Ei ei Eddie, guardami, guardami negli occhi, va tutto bene>>
<<No Richie non va tutto bene, n-niente va bene>>
<<Eddie tranquillo, respira, ci sono qui io>> ci appoggiammo per terra con la schiena contro il muro, poi si sedette in braccio a me, arrotolò le gambe intorno alla mia vita, posò la testa sulla mia spalla e, continuandomi ad abbracciare esclamò <<Mi dispiace tanto>>
<<Eddie ma di cosa?>>
<<N-niente>>
continuavo a non capire ma non era il momento giusto per chiedergli spiegazioni, quindi restammo in questa posizione finche non smise di piangere.
Appena si calmò domandai <<Ora mi dici chi era al telefono?>>
<<Dopo Richie, adesso no ti prego>>
<<ok, va ben->> la signora k. iniziò a sbattere la mano insistentemente contro la porta. Mi alzai dal pavimento e aprii la porta
<<che state facendo tutto questo tempo in bagno?>>
<<Nie->>cercai di rispondere
<<Vabbè poco mi importa, tanto da oggi in poi non sei più un problema mio. Hai un'ora per fare le valige e sloggiare da questa casa>>
<<Mamma ma perché, non puoi fargli questo>>
<<Edward tu stai zitto e vai a finire la colazione>>
<<No - esclamò - se fai andare via Richie me ne vado anche io>>
<<Stupido moccioso non dire sciocchezze e scendi di sotto>>
<<No>>
<<Eddie ascolta tua madre>> esclamai
<<No, io non ti lascio solo>>
<<Ah e quasi dimenticavo, voi due non vi vedrete più per quanto mi riguarda, e adesso Tozier vai subito in camera a fare le valige>> ordinò la signora K.
<<Mamma, per l'ultima volta, fai restare Richie o me ne vado anche io>>
<<Richie non può restare>>
<<Perfetto...Richie andiamo a fare le valigie>> mi prese per la mano e uscimmo dal bagno
<<Edward, torna indietro, conto fino a tre>> esclamò la madre da dietri di noi
<<Eddie cosa stai facendo?>> sussurrai
<<Uno!>>
<<Non ti lascio solo>>
<<Ma così non avrai più una casa>>
<<Due!>>
<<Si ma avrò te>>
<<Tre! Eddie, trovati un altro posto dove dormire>>
<<Ok mamma>> urlò Eddie senza nemmeno girarsi

Angolo autrice:
Azz povero Eddie, se pensate che abbia esagerato, no fidatevi, come leggerete i prossimi capitoli capirete. Detto ciò che ne dite di farmi esplodere il telefono di notifiche? (bella io che ci credo pure)
E niente commentate e lasciate la stellina.
Baci stellari😇❤️

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