sessantaquattro giorni prima
Hope passò a prendermi alle otto, avevo tenuto i capelli sciolti, anche se non lo facevo spesso perché mi davano fastidio.
Era bellissima, come sempre. Quello che aveva comprato sembrava fosse stato disegnato apposta per lei. Io non stavo male, ma non era per nulla il mio stile quello.
« Sei davvero bellissima Hope » dissi.
Da lei ricevetti solo un sorriso, non aggiunse altro.
« Allora mi dici almeno da chi stiamo andando, chi ci sarà o cose del genere? » Chiesi.
« Ok, allora andiamo a casa di un tizio che si chiama Rei, un amico di Aiden, ci sarà un sacco di gente, da bere, droghe ecc. Una festa nel vero senso della parola. »
« Hope, sai che non sono così, e questo vestito...»
« Grace, calmati, siamo arrivate. Stai calma okay? Ti divertirai, dobbiamo svuotare un pò la testa, e poi magari troverai un bel ragazzone che ti farà compagnia. » disse.
Sapeva benissimo che non ero il genere di persona che fa questa cose, soprattutto non sono una persona che si droga e non mi ero mai ubriacata in vita mia, fumavo sigarette, ma non mi drogavo.
« Ok, farò finta di non aver sentito. Ma non troverò nessun bel ragazzone, ok? Andiamo e divertiamoci, almeno ci provo...» Scesi dalla macchina e mi trovai davanti ad una casa enorme. Da fuori si sentiva la musica a volume altissimo, c'erano luci di tanti colori che illuminavano il retro della casa e tantissime persone.
« Ehi, G. non parlare con Rei è un tipo strano ha detto Aiden e la sua ragazza è molto gelosa, dice. Non so se è vero, ma dice che con lui è meglio non rischiare. » la guardai e non le risposi, ero senza parole, non sapevo la casa di chi fosse, non sapevo neanche chi fosse questo Rei. C'era puzza di guai, ma feci finta di nulla.
Entrammo, lei subito raggiunse Aiden lasciandomi all'entrata dicendomi « Vai a prenderti da bere e socializza, ti farà bene.»
Rimasi sola in mezzo a quella folla ubriaca, non conoscevo nessuno di loro.
Decisi di farmi un giro in quella enorme casa, presi un bicchiere di birra e andai al piano di sopra. (Una birra non mi avrebbe fatto sicuramente male).
C'erano molte camere, in alcune c'erano ragazzi appartati, in altre gente che vomitava e in altre ancora fumavano erba.
Mi accorsi che sul retro c'era una piscina dove tutti si stavano facendo il bagno e bevevano così tanto che prima o poi sarebbero arrivati al coma etilico.
Mi sembrava tutto così assurdo.
Ad un certo punto il mio sguardo si focalizzò su un piccolo gruppo vicino al bordo e intravidi Jerome insieme ad una ragazza, bionda, bella e prosperosa.
Si stavano baciando, mi vennero le lacrime, non avevo idea ci fosse anche lui.
Sarebbe dovuto essere alla cena dei nostri genitori. Non volevo farmi vedere, vestita così, non era il caso.
Entrai nella prima stanza che trovai. Fortunatamente era vuota, c'era un letto con il corredo completamente nero, le mensole erano piene di libri e sul muro vi erano appesi dei quadri di fotografi noti. Mi sedetti e cercai di non pensarci.
Hope mi aveva lasciato sola e non si era più fatta vedere, non mi rispondeva al telefono e non sapevo come tornare a casa. Cazzo dovevo dormire da lei ma il suo solito comportamento da figlia d'arte mi aveva abbandonato li.
Ad un tratto qualcuno entrò in camera, un ragazzo.
« Ei, ti sei persa? La festa è di sotto » disse con una voce così penetrante da farmi venire i brividi.
« Oh... No.. ecco volevo stare un pò tranquilla perdonami.. me ne stavo andando... » risposi.
« No, ti prego, non fare caso a me. Questa è camera mia, ma anche io vengo qua durante le feste se ho voglia di un po' di pace » Per un attimo non risposi e mi fermai a pensare.. se quella era la camera del proprietario, allora quello era proprio il ragazzo da cui avrei dovuto star lontana.
« Tu sei Rei?! Ok, me ne vado subito e ... » mi fermò e mi disse
« Aspetta ragazza misteriosa, ti hanno detto della mia "ragazza"? Non esiste nessuna fidanzata non preoccuparti, lo faccio dire perché così mi stanno lontano, se ho voglia di approcciare mi avvicino io. Ma tu mi sembri tranquilla quindi resta pure quanto vuoi e poi io non sono il tuo tipo, vuoi fare la cattiva ragazza con i tacchi e quel vestitino attillato, ma sei più da bravo ragazzo e poi, io non sono raccomandabile.» si tolse la maglia e aprì l'armadio cercandone un'altra ignorando completamente la mia presenza.
Lo guardai dalla testa ai piedi, aveva un bel fisico muscoloso, ma non troppo, il suo collo si vedeva perfettamente grazie ai suoi capelli rasati. Riuscì ad intravedere il tatuaggio che gli ricopriva il pomo ed il sorriso soddisfatto di chi voleva farsi guardare e c'era appena riuscito. Era più grande di tutti noi presenti alla festa, la casa era sua da quello che avevo capito, e lui stesso aveva affermato che non era un ragazzo raccomandabile. Mi accorsoi che mentre pensavo tutto questo ero imbambolata a guardarlo, così mi alzai di scatto e andai verso la porta. « Ok mister Rei, allora ti lascio con la tua bellissima e gelosissima ragazza fantasma e me ne vado fuori da qua!!» Lui si girò di scatto e mi bloccò con la schiena sulla porta, avevo il cuore a mille era ancora senza maglia e il suo viso era così vicino al mio che potevo sentire il suo respiro.
« Sei sempre così arrogante ragazza misteriosa? » Gli fissai le labbra, sottili, rosate, sapeva di fragola, alzai lo sguardo ed i suoi occhi scuri e neri che mi fissavano mi intimidivano, lui lo sapeva. Mi avvicinai ancora un po', quasi a sfiorargli le labbra e dissi « Non devi dirlo tu che tipo di ragazzo fa al caso mio » Lo spinsi via
« Ciao Bad Boy! » E uscì dalla stanza senza guardarlo.
Girai come una stupida senza meta, guardai il telefono e mi accorsi che Hope mi aveva scritto un messaggio, ma mentre ero impegnata a chiacchierare con il Signor Gangster non avevo sentito.
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Hope 10.30 PM
G. Sto andando via con Aiden, non arrabbiarti, ti voglio bene, ma torna pure con Jerome. Ciao tesoro divertiti ti prego!
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Non risposi neanche, mi aveva lasciato alla festa ed era andata a casa con Aiden. Ero felice per lei perché per una volta stava bene con un ragazzo, ma non mi piaceva il modo in cui si stava comportando.
Senza pensarci andai a prendermi da bere, in qualche modo dovevo consolarmi ed ero stufa di fare sempre la brava ragazza.
Uno shot, poi due, tre...ero ubriaca.
Continuavo a vagare . C'erano solo tanta musica e tante persone a me sconosciute. Al piano di sopra cercai un altro posto dove rintanarmi ma era tutto occupato, andai verso la piscina, e solo dopo un'ora scoprì Jerome steso nell'erba vicino ad essa.
Mi avvicinai per dirgli che saremmo tornati insieme perché Hope era già andata via «Jerome senti mi daresti un ...» Si girò e con estremo disprezzo notai che era con ben due ragazze.
Mi tornarono le lacrime e prima che se ne accorgesse mi voltai per andarmene, ma lui mi seguì e mi prese per il braccio « Grace.. aspetta, che hai !?»
Mi voltai liberandomi dalla presa « Tu... tu devi lasciarmi stare, io non voglio mai più avere a che fare con te. Mi fai pena... »
Lui era sbigottito , fece finta di non capire solo perché era davanti a quelle due. Mi prese per mano e mi spinse verso un punto del giardino in cui non c'era nessuno.
« Okay, frena il mondo ti prego, di cosa stai parlando?! Hai voluto tu stare lontana da me, per Hope, te lo ricordi? Quindi adesso che cosa vuoi Grace? Incazzarti a morte ogni volta che frequento qualcuna? Non puoi farlo. » Mentre pensavo a cosa rispondere mi resi conto che dalla finestra il cattivo ragazzo mi sta fissando, feci finta di niente e risposi a Jerome
« Siamo stati a letto ed è stato uno sbaglio, se Hope venisse a saperlo si infurierebbe e perderei la mia mi... » mi urlò in volto facendomi indietreggiare fino a finire su di un albero
« La tua cosa? La tua migliore amica? Io ero innamorato di te, siamo cresciuti insieme Grace! La tua "migliore amica" si fa chi vuole senza pensare se tu possa essere d'accordo o no, e dovrebbe essere felice per te non vietarti di stare con chi ti piace. La tua vita non può continuare a basarsi su Hope, tu non devi essere il suo sfondo, tu sei protagonista tanto quanto lei, chiaro?! » Non risposi, non potevo credere che quelle parole fossero appena uscite dalla sua bocca
« Grace, continuiamo a ignorarci, farci dispetti, solo perché una persona non vuole vederci insieme... e dov'è adesso? Ti ha lasciato ad una festa dove conosci solo me perché lei è tornata a casa con l'ennesimo ragazzo? Quando inizierai a pensare a te? » Si avvicinò al mio viso accarezzandomi e mi baciò. Fu un bacio bellissimo, le sue labbra così carnose e calde si univano alle mie, e le sue mani mi sfioravano tutto il corpo con una delicatezza che da tempo aspettavo di sentire. Solo che... in quel momento non riuscivo a concentrarmi su di lui, avevo in mente solo ciò che era successo qualche ora prima con Rei.
Mentre mi baciava aprii gli occhi e vidi che il Bad Boy ci stava ancora osservando dalla finestra. Forse non guardava neanche noi, ma non so per quale motivo continuai a baciarlo con ancora più passione e ogni tanto davo un'occhiata alla finestra.
Passai il resto della serata con Jerome, cercando di evitare l'altro il più possibile, feci come se non esistesse, in fondo non era successo nulla. Provai a concentrarmi solo su lui, avevo bisogno di distrarmi.
Ad un certo punto, mentre ballavamo vicini, tra un bacio e l'altro ci siamo accorti che era veramente tardi. Erano le 3:30, J. mi prese per mano e disse « Ei piccola, andiamo a casa? È davvero tardi. » Ci pensai ma non volevo andarci, c'era qualcosa che mi tratteneva li.
« Aspettami in macchina, arrivo subito, vado in bagno un secondo »
Andai in bagno, era vuoto, approfittai per rinfrescarmi il collo e restai per un attimo a fissarmi allo specchio. Un momento dopo si aprì la porta, ed ecco che apparve lui, si mise proprio dietro di me poggiando le mani sui miei fianchi. Lo guardavo dallo specchio, non riuscivo a muovermi, avevo brividi in ogni parte del corpo, non capivo che cosa mi stesse accadendo.
« Quello è il ragazzo giusto per te quindi? » Mi sussurrò all'orecchio
« Devo andare...» dissi.
Mi prese il telefono dalle mani e si chiamò salvandosi il mio numero, senza chiedermi nulla. « Ciao ragazza misteriosa » Mi scoccò un bacio sul collo, e ancora pietrificata corsi fuori dalla stanza. Salii in macchina e tornammo a casa.
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