dieci mesi dopo
Avevamo organizzato un matrimonio semplice sulla spiaggia. Solo noi due e i miei genitori. Avrei avuto un sacco di gente da invitare, ma non mi andava.
Eravamo sposati da ormai quattro mesi ma non scorderò mai il momento in cui mi ha detto di si.
Ci sposammo con il tramonto. Il mio abito aveva la parte superiore in pizzo e la gonna che scendeva morbida seguendo le curve del mio corpo, con una lunga coda a seguirmi.
Una cosa era certa, non nascondeva la pancia di un millimetro.
Non era bianco, come si vede solitamente. Ma blu, come il mare.
Facevo fatica a non coinvolgere Cassiopea ed il suo ricordo nella mia vita, riconducevo quasi tutto a lei. Eravamo molto simili.
Avevamo il fotografo e ci fece delle bellissime foto, con album.
I miei genitori piansero per tutta la cerimonia, la cosa più assurda fu che proprio alla sua fine, mi si ruppero le acque e dovettero portarmi in ospedale.
Partorii dopo un giorno di travaglio.
La bambina pesava tre chili e mezzo. Era bellissima, somigliava molto a Rei.
Restai in ospedale tre giorni, prima di riuscire ad alzarmi e poter tornare a casa.
***
C'eravamo trasferiti da un po' e la casa all'arrivo della bambina era già pronta. Decorata con l'azzurro, anche se era femmina. Aveva tante decorazioni che riportavano al mare, volevo che, in qualche modo, anche lei si sentisse legata almeno un po' alla zia che non avrebbe mai potuto conoscere. Se non attraverso i nostri racconti.
Avevamo trovato una piccola villa molto di fianco a dove abitavano i miei genitori.
Abbastanza grande da avere un giardino per Rio, una piscina, una stanza grande per la bambina, che avremmo modificato nel corso della sua crescita ed una per noi. Avevamo anche una bellissima cucina, un salotto enorme, e la stanza degli ospiti con bagno privato.
Avevamo il bagno privato anche noi in camera con la vasca da bagno, oltre a quello generale nel corridoio al piano di sotto.
Ci avevano aiutato con il trasloco e dalla nascita ci aiutavano con la bambina.
Avevo sempre pensato che una bambina mi avrebbe fatto fare notti in bianco fino a farmi disperare.
Ma non lei, dormiva tutta la notte, nella sua culla e mangiava senza mai fare capricci.
Rei la amava con tutto se stesso, e i nonni passavano più tempo a casa nostra che da qualsiasi parte.
Trovai un lavoro come scrittrice di un piccolo giornale, e Rei riusciva a dedicarsi alla sua passione più grande, la cucina, imparò tante cose anche con l'aiuto di mia mamma.
Era veramente bravo.
I miei genitori riuscirono a riprendersi. Grazie alla bambina erano come rinati, erano tornati a sorridere.
Il dolore che tutti provavamo era incolmabile, ma grazie a quella piccola, eravamo tornati a sorridere tutti.
Hope e Jerome si trasferirono, non li rividi mai più. Quando passai davanti casa loro notai che era stata completamente demolita. Il padre era in bancarotta da quello che avevo saputo, ma non mi importava più.
Aiden era libero dalle sue grinfie e si era trovato una bella ragazza con cui era andato a vivere fuori città.
Avevamo passato brutti momenti. Mesi di disperazione, speranza. Tutto andò in frantumi in pochi secondi.
Grazie a Cassiopea, i nostri cuori erano tornati a sorridere ed era nata una nuova famiglia.
Una famiglia unita da un dolore immenso, e da una piccola gioia.
Spazio autrice:
Ed eccoci alla fine della storia.
Nel prossimo capitolo troverete i ringraziamenti.
Per me è stata molto importante questa storia.
Questa è solo la prima bozza della mia storia.
Annuncio che ci sarà un sequel, spero presto.
INIZIO ALLA REVISIONE.
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