I'll get over you
Maybe if I tell myself enough
Maybe if I do
I'll get over you
Luglio 2001
La porta dietro di lei scricchiola impercettibilmente. Le mani del gemello l'hanno sfiorata per un secondo, accarezzata come se fosse stata un essere umano.
"Disturbo?"
"Da quando ti prendi la briga di chiedere?" Fred le sorride, la fossetta sulla sua guancia l'acceca: quanto vorrebbe toccarla con un dito come qualche settimana prima, "Non disturbi, no."
S'avvicina e si siede sull'orlo della scrivania che la giovane sta utilizzando per scrivere una lettera, "È tutti il giorno che ci eviti." le fa notare, osservando con attenzione i movimenti ansiosi di Hermione.
"Sono solo occupata." scuote l'ammasso di capelli ricchi, una ciocca le ricade sul volto. Non la sposta lei, sono le dita di Fred che la muovono dietro l'orecchio: quando alza il volto, quello del gemello è ad una ridicola distanza. Si specchia nei suoi occhi, si perde nel mare di lentiggini che gli colorano il volto.
"Hermione, mi stai evitando."
Deglutisce, osservando quelle labbra che si muovono. Le toccherebbe, per sentire tutte le pieghe che le formano, ma resta immobile. Le bacerebbe, come qualche tempo prima, ma resta immobile.
"Non essere sciocco, non ne ho motivo." si alza dalla sedia, allontanandosi da Fred con uno scatto.
"Hermione... " è una supplica, quella. La voce del gemello è quasi rotta, non ne può più: un secondo prima le cose vanno a gonfie vele, quello dopo sprofondano in un baratro senza fondo.
"Ieri Ron mi ha detto che mi ama, mi ha chiesto di diventare la sua ragazza." la stanza diventa muta, senza colore, senza emozione, senza odore. Perdono per un attimo la capacità di reagire entrambi, perché le loro anime si fermano in simultaneo, "Gli ho detto di no ma, se noi... Gli spezzeremmo il cuore."
"Non mi importa." Fred s'avvicina, prendendola il volto tra le mani. Sfiora la fronte di Hermione con la propria, i respiri si uniscono.
"È il mio migliore amico."
"Non mi importa."
"È tuo fratello."
"Hermione, io... " i suoi occhi sono un oceano di tristezza: cercano di implorarla di non farlo di nuovo, di non lasciarli andare alla deriva.
"Non posso farlo, Fred." gli sussurra, posando le mani sui suoi polsi, stringendole fino a far diventare le nocche bianche.
"Vorresti?" ci riprova per l'ultima volta, l'ultima supplica che esce da quella bocca. Si stacca per vederla meglio dall'alto, con quegli occhi tristi che lo osservano senza dire nulla. È riuscita a mascherare anche quelli, alla fine. Sospira la giovane, mentre nella mente è un susseguirsi di urla che dicono che lo ama, che ama l'uomo che ha davanti più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma oltre a quelle, c'è il ricordo dello sguardo triste di Ron, di quello atrocemente devastato di un amico da una vita. Non avrebbe osato ferirlo più di così. Nega con il capo, abbassando la vista.
Le mani di Fred scivolano via dal suo corpo come il primo vento di primavera, la lasciano fredda, un brivido le scende lungo la schiena e la porta della stanza torna a chiudersi dietro di lei.
Ringrazio ancora tutti quanti, sono feliccissima che la storia vi piaccia e che sia tanto seguita. Mi farò sentire più spesso, ora che ho finito la sessione, giuro che sarò viva davvero,
Sia ❤
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