I am free to live, so I give you.
'Cause your great love is healing me
Renewing me through and through
I am free to live, so I give you
Luglio 1997
Fred la stringe nelle braccia, un bacio le firma la fronte. Forse è per quello che Hermione finalmente smette di piangere e si rilassa. Ed è forse perchè è rilassata che Fred trova qualcosa da dire per farla ridere, ancora una volta.
Come a ricucire le ferite, in quella soffitta stretta stretta della Tana, lontano da occhi e orecchie malvagie, Fred riesce a far ridere quell'Hermione che ha il cuore rotto a metà e non ha una famiglia. Silenzia quel suono rubandole le labbra, che sanno di lacrime e tristezza, che vengono presto lavate via.
La maglietta di Hermione scivola dalla spalla, le scopre la pelle, che al colore dell'alba brilla di una luce tutta nuova: è come a colpire un cristallo, ogni volta che Fred la guarda è un colore diverso. Per questo l'accarezza con l'indice, come ad accertarsi che sia semplicemente Hermione, che sia semplicemente il colore di Hermione – quello che ha imparato a conoscere – e non il colore che appartiene ai suoi sogni notturni. Perché la sogna, continua a sognarla.
Però questa volta è vera, più vera anche solo dei baci che Molly gli lascia sulle guance la mattina, più vera dell'odore di esplosivo che riempie il magazzino del negozio: Hermione semplicemente è, ed è proprio per quello che è che... Alza gli occhi su di lei, come per cercare di trovare il coraggio di dirlo, ma la giovane lo ferma prima di sentire quelle parole. Lo bacia, lo bacia con un sorriso sulle labbra, come a sapere già cosa sta per dire. Fred sposta la mano dalla spalla, la incastra sul collo della strega per avvicinarla, mentre sente le sue dita che si insinuano sotto la sua maglietta per cercare di più, come per accertarsi lei stessa che quello è vero. Come se, sentendo il calore di quella pelle, capisse di essere davvero a casa, di essere davvero al sicuro.
Si perde in quel tocco, che è tanto una carezza quanto una tortura: si imprime sulla carne, segna dei marchi invisibili che non potrà dimenticare tanto presto. Smette di baciarla e cerca il suo sguardo, quello sguardo da bambina che ha visto per tanto tempo e non lo trova, non lo trova più. Hermione l'ha mascherato quella notte, l'ha dimenticato nella stanza che divide con Ginny.
"Her... "
"Non ho paura." quello della strega è un sussurro, spremuto contro l'orecchio del gemello, "Non ho più paura di... " si ferma, imbarazzata dalle sue stesse parole, ma la luce nei suoi occhi è inequivocabile. Deve essere stato il brutto sogno della notte, la terribile battuta del ragazzo di qualche minuto prima o dev'essere stato il fatto che sente che qualcosa è cambiato: non è più semplicemente Fred quello che ha davanti, è tutto un mondo che sta imparando a scoprire petalo per petalo. Come a giocare a M'ama, non m'ama: la risposta è sulla punta della sua lingua, solo che non vuole dirla, non davanti all'oblio di una guerra che bussa alle porte con insistenza; di quella ha paura, non di essere di Fred per sempre. Ogni attimo, ogni bacio, ogni parola, ogni gesto.
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