XXI - Un regalo inaspettato

La 13 The Corner Bookstore 13 era praticamente un pezzo di storia del quartiere, era diventata, negli anni la mecca per una Carnegie Hill affamata di libri quando fu inaugurata nel 1978.

Insomma quel genere di posti che ad Anne piacevano tantissimo, perché, secondo lei, erano molto più personali delle librerie soggette alle grandi catene, e anche perché, solitamente erano gestite da famiglie che si passavano il negozio di generazione in generazione, altro fatto che entusiasmava Anne.

Lei e Shelley erano entrate nella libreria per passare il tempo e non doversi sedere per forza in un bar ed Anne aveva trovato libri interessanti.

Vista la presenza di numerose scuole private situate nelle vicinanze, Anne aveva notato la molta attenzione nella selezione dei libri per bambini ed era proprio in quella sezione che la ragazzina si era trovata un punto comodo e si era messa a leggere
Attraverso lo specchio (e quello che Alice vi trovò) di Lewis Carroll, seguito di Alice nel Paese delle Meraviglie che Anne da piccola se lo era fatto leggere dalla nonna prima di andare a dormire, almeno finché non aveva imparato a leggere da sola.

Solo che non era a conoscenza che esistesse un seguito, così, ora che lo aveva trovato, voleva leggerlo ed era quello che stava facendo.

La sezione bambini era particolarmente affollata quel giorno e non era difficile vedere qualche bambino seduto tra gli scaffali insieme alle mamme o ai fratelli maggiori.

L'odore dei libri nuovi, quello dell'inchiostro e il vociare allegro degli avventori della libreria faceva sembrare la 13 The Corner Bookstore 13 un bel posto che Anne decise avrebbe visitato ancora, magari si sarebbe trovata un bell'appartamento in quella zona.

Non sarebbe stato male.

-Mamma! Anne - Natalie entrò in quel momento nella libreria trovando l'amica e Shelley sedute tra gli scaffali della sezione bambini.

-Nat! Accidenti sei stata velocissima - dichiarò Anne alzando la testa dal libro.

-Il signor Allen è stato molto chiaro e prima che tu me lo chieda, Nene, sì ho ottenuto la parte - sorrise Natalie ed Anne si alzò da terra e la abbracciò forte.

-Io ne ero sicura! -

Natalie rise, anche se era arrossita fino alla punta delle orecchie, era contenta di aver ottenuto la parte, ma era anche un po' nervosa, nonostante non fosse la prima volta che girava un film, ogni volta era come la prima.

-A proposito questo è per te, l'ho comprato mentre aspettavamo il tuo ritorno - dichiarò Anne mentre camminavano verso la stazione, tendendo a Natalie un quaderno rosso rilegato in pelle color rosso fuoco.

Un diario, un nuovo diario per lei ed Anne aveva pensato di regarglielo senza che ci fosse un'occasione in particolare, ma la piccola Hershlag apprezzò tantissimo il gesto della sua amica.

Anne era fatta così, poteva sorprendere qualcuno a cui teneva mandando una cartolina illustrata, un libro, oppure un diario, per far capire che in quel momento stava pensando a quella persona.

Stavano camminando verso la stazione, poiché, nonostante non fosse tardi, Anne doveva tornare a casa presto o la nonna si sarebbe preoccupata, nonostante sapesse che la nipote fosse in ottime mani, quelle di Shelley appunto.

Il caldo era tremendo forse la causa era l'asfalto che ne tratteneva parecchio e sembrava che le suole delle scarpe si stessero sciogliendo a contatto con il manto stradale.

Si fermarono in un bar per prendere qualcosa di fresco da bere, ma nonostante le bibite dissetanti, il caldo restava ed Anne mal sopportava il caldo, preferiva di gran lunga il freddo.

-Il vantaggio del freddo è che ti puoi coprire senza un limite, mentre il caldo, dopo un po' che ti spogli...- Anne lasciò la frase troncata a metà, lanciando uno sguardo a Natalie.

-Si arriva ad un limite che non si può superare - terminò la frase la piccola Hershlag, dando pienamente ragione alla sua amica.

In treno il viaggio fu silenzioso, Anne era intenta a fare i compiti, mentre Natalie stava aggiornando il suo diario, non quello nuovo che le aveva regalato Anne, quello che doveva ancora finire.

Per loro fortuna vi era una leggera aria condizionata, che rendeva il viaggio più sopportabile.

20 agosto 1995

Caro diario, oggi è stato un giorno particolare, ho fatto un provino con niente poco di meno che Woody Allen, ed è stata un'audizione un po' strana, per la sua brevità.
Sono entrata nella stanza e gli ho stretto la mano. Ha detto: "Ciao, sono Woody" e mi ha presentato alle tre persone che erano nella stanza. Ho detto: "Ehi, sono Natalie". Mi ha fatto tre domande, come, 'Dove vivi? Quanti anni hai? Sei libera per l'autunno?
E io ho risposto a quelle domande con tutta la naturalezza che sono riuscita a trovare.
Alla fine mi ha detto che avevo ottenuto la parte e che mi avrebbe fatto sapere lui quando sarebbero cominciate le riprese.
Devo dire sono molto curiosa di cominciare a girare questo film, perché, nonostante il mio sarà un ruolo minore, un po' come in Heat - La sfida, sarà comunque interessante, perché si toccheranno molte location, tra cui Venezia.
Ho visto un sacco di foto di Venezia è una città stupenda e unica al mondo, non ha strade, solo canali, ed è lì da secoli.
Sarà sicuramente molto diversa da Milano, forse meno frenetica o forse sembrerà meno frenetica, per via della mancanza di strade, inoltre tornerò a Parigi, questa sarebbe la terza volta che torno in Francia.
Dopo The Professional sarebbe la seconda volta che giro un film a Parigi, quella città e la Francia è proprio nel mio destino, come avevo visto in un sogno quando avevo sette anni.
Mi sono svegliata di colpo e ho sentito che avrei avuto un legame molto forte con la Francia e forse con l'Europa in generale, strano visto che sono cresciuta in America.
Penso che sia tipico per noi ebrei sentirci così, perché siamo un popolo che ha viaggiato molto, siamo stati sparsi per il mondo per secoli, ma non siamo navigatori, come possono essere gli inglesi, o gli spagnoli.
Tornando alle mie sensazioni per il provino con Woody Allen...l'ho trovato molto schietto e molto sicuro di sé, e la cosa mi piace, sono veramente curiosa di vedere come sarà lavorare con lui.

Adesso è meglio che vada, il treno si sta fermando.

Nat.

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