XX - Esercitazioni
-Cosa faccio, Nat? Vado? - domandò Anne rigirandosi il biglietto da visita di Wendy Tradfor tra le dita.
Erano sedute sul letto della stanza di Anne a casa di Mary e si vedeva lontano un miglio quanto la piccola Wilson fosse indecisa sul da farsi.
-Non vorrai gettare al vento questa occasione, spero! Hai l'opportunità di lavorare con una delle migliori produttrici teatrali, non puoi tirarti indietro - dichiarò Natalie fissando l'amica con i suoi grandi occhi castani.
-Non lo so, Nat, e se sbaglio? Voglio dire ho diretto solo uno spettacolo teatrale, per la scuola, senza avere nessuna aspettativa, anzi temevo fosse un flop, come può Wendy dire che ho talento? - le domande di Anne erano giuste, ma Natalie detestava che la sua amica continuasse a ritenersi senza talento.
-Smettila, Anne! Non hai visto quanti applausi ha ottenuto la tua versione di Romeo e Giulietta? Era diverso, ispirato, hai preso tutto quello che era stato fatto e lo hai rielaborato dandogli un taglio moderno... Questo non può essere ignorato. - rispose Natalie.
-Tu mi hai aiutata a trovare il coraggio di dire sì al ruolo di Padmé Amidala e io sto facendo lo stesso con te. - continuò la piccola Hershlag.
Anne fece segno di sì con la testa, anche se non era così convinta che sarebbe riuscita a soddisfare le aspettative che accettare un lavoro di quel tipo comportava.
-Non lo so, Nat, mi sento così confusa. - Anne si prese la testa tra le mani, pensando a tutte i possibili modi in cui poter rifiutare l'invito di Wendy.
-Senti, non è da te tirarti indietro di fronte ad una causa, prova. Questa è la tua occasione - Natalie non avrebbe mai permesso che la sua amica gettasse via una tale opportunità, anche perché se l'era guadagnata con tanta fatica.
-Non è solo per quello che mi ha detto Wendy, ma anche per questo... - la piccola Wilson scese dal letto dirigendosi verso la scrivania, sopra la quale vi era una vecchia macchina da scrivere da cui spuntava un foglio.
Anne aprí il cassetto della scrivania tirando fuori un plico di fogli scritti a macchina e tornò verso Natalie.
-Cos'è? - volle sapere la giovane Hershlag con evidente curiosità.
-Uno dei miei esperimenti, sto studiando sceneggiatura come autodidatta, come ben sai e questo è uno dei lavori che ho scritto. Ancora non è finito, ma conto di terminarlo presto. Ho sempre immaginato di poterlo portare in scena. Non so se in teatro o al cinema, ma volevo fartelo leggere prima che a tutti gli altri. - con mani tremanti Anne tese il plico a Natalie che si trovò a contemplare la prima pagina della sceneggiatura scritta dalla sua migliore amica.
-Non ha ancora un titolo, purtroppo non sono molto brava sotto questo punto di vista - dichiarò Anne visibilmente imbazzata.
Non era la prima volta che provava a scrivere una sceneggiatura, ma era la prima volta che la faceva leggere a qualcuno, perché Anne non riteneva mai il suo lavoro degno di essere letto da altri se non da sé stessa.
Natalie comprese che quello che Anne aveva fatto, ovvero farle leggere quel copione doveva esserle costato parecchio in termini di timidezza.
La piccola Hershlag iniziò a sfogliare la sceneggiatura, trovando non solo i dialoghi tra i personaggi, ma anche descrizioni dei luoghi in cui si svolgevano le scene, note e appunti presi a margine del foglio, come ad integrare cose che prima non erano state dette.
La storia era parecchio interessante, ben strutturata, forze perché Anne stava raccontato la sua di storia, declinandola però in un contesto di spettacolo, cambiando i nomi e alcune situazioni, per non far capire chi o cosa avesse ispirato quella storia.
Senza nemmeno rendersene conto, Natalie voltò l'ultima pagina che Anne aveva scritto e, quando alzò lo sguardo da quei fogli scritti a macchina incrociò gli occhi pieni di apprensione della sua amica.
-È patetica, lo so, non so nemmeno perché te l'ho fatta leggere - come al solito Anne saltava alle conclusioni come se sapesse leggere nella mente degli altri, e, come sempre, Natalie si sarebbe trovata costretta a smentire tutti i brutti pensieri che la sua amica aveva in quel momento.
-Ma cosa stai dicendo è bellissima! - dichiarò Natalie sventolando i fogli sotto il naso dell'amica.
-Non è l'unica che ho scritto in questo periodo, mi sono esercitata molto per cercare di scrivere una sceneggiatura decente, non bella, decente - Anne si strinse nelle spalle, poco abituata a ricevere complimenti.
-Fa vedere - Natalie sorrise, mentre Anne cercava nel cassetto le altre sceneggiature.
In tutto erano quattro, più quella che Natalie teneva tra le ginocchia ed avevano tutte dei titoli interessanti: Come ali di farfalla , Il Re del ghiaccio, Il Crepuscolo degli déi e infine L'alba dei mortali.
-Il Re del ghiaccio è un fantasy, stile Tolkien, mentre Il Crepuscolo degli déi e L'alba dei mortali sono sì fantasy, ma fanno parte del filone steampunk, mentre Come ali di farfalla è una storia non fantasy, diciamo che il suo genere è la narrativa generale. Non sono perfetti, anzi tutto il contrario, dubito fortemente che possano interessare a qualcuno - Anne si sedette di nuovo di fianco a Natalie.
-Perché dici così? -
-Perché è la verità, sono mediocri come sceneggiature, è vero che ci ho messo un sacco di tempo a scriverle tutte, ma non verranno mai prese in considerazione da nessuno, a meno che non mi ci metta io a produrre quei film -
Natalie però non era d'accordo, osservava quelle sceneggiature, le quali non erano diverse dai copioni che la giovane Hershlag aveva tenuto tra le mani per molto tempo - cartoncino su entrambi i lati, a proteggere la carta comune che racchiudevano- ai lati delle parole scritte a macchina vi erano però appunti in matita e penna, come se ci fosse ancora molto da dire.
-Posso leggerli? - domandò Natalie.
-Certo fa pure.
-Toglimi una curiosità, quando hai cominciato a scriverle? - volle sapere Natalie.
-Come ali di farfalla ho iniziato a scriverla mentre tu eri sul set di Heat su suggerimento dello sceneggiatore, che mi diede questo compito quando si rese conto che ero interessata al suo lavoro. Il Crepuscolo degli déi e L'Alba dei mortali una sera, prima che mi trasferissi qui, per sfogare la rabbia che avevo dentro per colpa di Allison, mentre l'ultima ho iniziato a comporla da poco - spiegò Anne.
-Sai cosa ti dico?
-Cosa?
Natalie tese Come ali di farfalla all'amica.
-Cosa devo farci?
-Questo te lo metti in borsa e lo porti da Wendy -
A quelle parole Anne pensò che gli occhi le uscissero dalle orbite.
-Sei pazza? Non posso proporre una mia sceneggiatura, sembrerò una che si dà arie! Non ci penso proprio.
Ma Natalie non voleva sentire ragioni.
-Non ti preoccupare, le dirai solo che vuoi avere un suo parere, e domani vengo con te a New York, voglio essere certa che ci vai davvero da Wendy - dichiarò la piccola Hershlag con fare determinato ed Anne si rese conto che non sarebbe riuscita a far desistere la sua amica in nessun modo.
Quindi fece cenno di assenso, terrorizzata alla sola idea di affrontare il primo provino della sua vita.
Angolo Autrice : Nuovo capitolo :) spero vi piaccia :) alla prossima e che la Forza sia con noi :)
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