XVII - Scambio di opinioni

Anne era certa che sarebbe diventata astrofisico, tuttavia non vedeva perché non potesse sfruttare il tempo trascorso sul set insieme a Natalie e al resto della troupe per imparare qualcosa di utile.

Infatti, Michael Mann era rimasto sorpreso dell'interesse della ragazzina riguardanti il suo lavoro, tanto che aveva risposto a tutte le domande che Anne gli aveva fatto.

La piccola Wilson teneva con sé un quaderno in cui scriveva tutte le risposte che le venivano date.

Aveva parlato con gli sceneggiatori, con gli addetti alle luci, con i truccatori e i costumisti, come se volesse reperire più informazioni possibili su quel mondo che lei non conosceva così bene.

Si era fatta spiegare il mestiere nei dettagli di ognuno di loro, scrivendo ogni singola parola, e Natalie si stupiva della velocità con cui Anne apprendeva, inoltre la piccola Wilson aveva comprato in una delle librerie presenti a Los Angeles alcuni manuali, uno di regia, uno su come redigere una sceneggiatura, uno sui costumi, uno sul montaggio e uno sulla produzione e storia del cinema.

Il motivo?

Beh, Anne sosteneva che non si poteva mai sapere su che sentieri ti poteva condurre la vita e quindi non era male saper fare qualcosa in più rispetto a quello che si aveva programmato.

-So di non poter fare bene tutto, ma magari questo può servirmi - dichiarò Anne a Shelley, un giorno in cui Natalie era impegnata sul set.

-Pensi di cimentarti nella regia o nella sceneggiatura? - volle sapere Shelley.

-Ancora non lo so, ma voglio imparare il massimo da queste esperienze, perché non mi capiteranno una seconda volta. - fu la risposta di Anne.

Shelley sapeva che la ragazzina stava già pensando al futuro a come guadagnarsi da vivere una volta uscita di casa.

Quello che voleva fare era ambizioso, e Anne non avrebbe mai voluto dipendere da nessuno, in più, conoscendo Allison se ciò fosse avvenuto, lo avrebbe rinfacciato alla figlia vita natural durante.

Era una cosa che Shelley non riusciva a capire, Anne si era sempre fatta in quattro, così come Margaret, per non far pesare a nessuno la sua presenza, d'altronde non era  colpa delle due ragazze se erano venute al mondo, ma erano state volute.

O meglio, Anne era nata perché Allison pensava che un altro figlio avrebbe potuto ricucire la frattura che si era formata tra lei e Christopher, a causa delle reciproche infedeltà.

La giovane non amava per niente parlare del suo passato, ma adorava fantasticare sul futuro e su ciò che sarebbe potuta diventare, sognava di poter visitare l'Europa, in particolare l'Italia, visto che Natalie le aveva detto che si era trovata così bene lì.

-Ci facciamo un giro in città, che dite? - domandò Anne dopo che Natalie ebbe raggiunto lei e Shelley fuori dal set.

Il caldo sole californiano bruciava la pelle ed Anne pensò che le sarebbe piaciuto vivere lì, perché sembrava una città molto più aperta di vedute rispetto a New York, tanto che, a volte, la piccola Wilson si domandava come fosse possibile che alcune persone ancora si stupissero di incrociare la propria strada con persone di etnia diversa.

La prima tappa di quello che Anne aveva definito tour senza guida era Hollywood.

Perché avevano scelto proprio quella parte della città?

Semplice, perché Anne era certa che Hollywood fosse per i losangelini un po' come Times Square per i newyorchesi: un posto da evitare il più possibile.

-Volevi vedere la scritta, ammettilo - dichiarò Natalie indicando l'immensa scritta Hollywood, la quale si trovava sulle colline le quali sovrastavano Los Angeles.

-Anche, sai che una volta la scritta era più lunga? Era Hollywoodland ed era la tappa preferita per i suicidi. Cominciò Peg Entwistle e si dice che il suo spirito si aggiri intorno alla scritta ancora oggi - dichiarò Anne.

-Lo avevo letto da qualche parte - rispose Natalie ridendo e godendosi la faccia quasi offesa di Anne la quale brontolò un : c'è qualcosa che tu non sai?

Natalie aveva riso a quelle parole.

Visitatorono tutte le mete che di solito visitano i turisti ovvero il TCL Chinese Theatre , gli studi della Paramount Pictures e la Walk of Fame.

-Pensa se un giorno comparisse una stella con il tuo nome....sarebbe bellissimo - dichiarò Anne mentre guardava le moltitudini di nomi stampati sull'asfalto.

Natalie dal canto suo non ci aveva mai pensato, poiché si rendeva conto di quanto effimera potesse essere la fama, poteva restare sulla cresta dell'onda per molto tempo, oppure perdere tutto quello che era stato fatto fino a quel momento, solo perché i registi non si fossero più interessati a lei.

La carriera di un'attrice poteva essere in ascesa oppure in discesa a seconda dei successi dei suoi film, fino a quel momento Natalie poteva dire di aver avuto una buona carriera, ma, come saggiamente le ripeteva suo padre era importante per lei andare all'università e prendere una laurea.

-Potrebbe succedere, o forse no. Invece tu? Hai mai pensato ad una carriera nel cinema? - Natalie calciò un sassolino che rotolò fino a cadere in un tombino non lontano da loro.

Shelley seguiva le due ragazzine a poca distanza, ascoltando i loro discorsi, ma senza intervenire direttamente.

Anne rallentò il passo, forse cercando una risposta e Natalie comprese di averla sorpresa con quella domanda.

-Non ci avevo mai pensato, ma se mai dovesse accadere, vorrei avere una carriera dietro la macchina da presa e non davanti. Per quanto il lavoro di attore sia veramente interessante, io sto scoprendo di essere molto interessata alla regia. Magari un giorno reciterai in un film diretto da me o scritto da me...-dichiarò Anne ridendo e Shelley comprese però, che non ci credeva nemmeno lei.

Anne era una ragazza molto tosta e granitica sotto un certo punto di vista, forte e fragile.

Non amava essere al centro dell'attenzione, eppure era veramente brava a raccontare storie.

-Non vedo l'ora - Natalie abbracciò l'amica e le due si misero a ridere spensierate.

-Mai dire mai, Anne, magari quando sarai uscita dall'università non vorrai fare l'astrofisico e ti metterai a dirigere film o a scriverne la sceneggiatura, dopotutto sei sempre stata brava sotto quel punto di vista - intervenne Shelley.

Anne arrossì fino alla punta delle orecchie, non sapendo come reagire.

Ora voleva pensare solo al presente, il futuro per ora, poteva aspettare.

-Chi lo sa, magari ci troveremo di nuovo qui, tra dieci anni a ricordare questi momenti - sorrise Anne.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top