XV - Inchiostro nero, sulla carta bianca
Secondo Anne, era matematicamente impossibile che Natalie non ottenesse la parte, ma la piccola Hershlag non ne era stata convinta finché il regista Michael Mann non le aveva comunicato tramite una telefonata che avrebbe dovuto raggiungere lui e il resto della troupe a Los Angeles, e l'inizio delle riprese era fissato per il 21 febbraio.
Dopo aver ricevuto quella notizia ne aveva voluto parlarne con Anne, la quale aveva lasciato l'appartamento di Margaret a New York per andare a vivere dalla nonna a Syosset.
Non ne aveva voluto sapere di tornare a casa con sua madre, anzi era andata a recuperare le sue cose quando sapeva che Allison non sarebbe stata in casa.
Nonna Mary era stata felicissima di ospitare sua nipote, visto che non era la prima volta che Anne andava a vivere da lei, ma questa volta la ragazzina non aveva alcuna intenzione di tornare da Allison.
Natalie sapeva che l'amica stava soffrendo per quella situazione, ma aveva deciso che sarebbe andata avanti per la sua strada, infatti Anne aveva spiegato a Natalie quale fosse il lavoro che aveva intenzione di fare da grande.
-Voglio diventare astrofisico, Nat, ho sempre amato le stelle ed il cielo in generale, voglio studiarle al meglio e dimostrare, soprattutto a mia madre, che non sono l'incapace che lei crede - le aveva confidato Anne, quello stesso pomeriggio davanti a due tazze di té al grande tavolo della cucina degli Hershlag.
Natalie era rimasta a dir poco stupita dalla rivelazione di Anne, certo sapeva che la sua amica era sempre stata interessata a quella branca della fisica e dell'astronomia che studiava le proprietà fisiche, ovvero tutti i vari fenomeni, della materia celeste, ma non pensava che volesse seguire quella strada.
Anne era un vero e proprio fenomeno per quanto riguardava la fisica e Natalie la invidiava per questo.
Quella sera la piccola Hershlag, dopo cena era seduta sul letto in camera sua, con il suo diario in mano intenta ad annotare gli ultimi avvenimenti. In primo luogo aveva messo in ordine i vari appunti che aveva preso mentre era sul set di Beautiful Girls e anche in quel caso doveva ringraziare Anne, la quale si era premurata di tenere in ordine tutte le note di Natalie e di aggiungerne di proprie.
Non era stato facile, ma dopo qualche tempo, Natalie si era ritrovata con un riassunto dettagliato di tutta la sua esperienza sul set.
03 febbraio 1995
Caro diario, a cui prima o dopo darò un nome, sono successe un sacco di cose ultimamente, non so veramente da dove cominciare.
Tornare a Syosset dopo aver passato un periodo, seppur breve, in Minnesota è stato bello, e mi ha fatto capire quanto mi è mancata questa cittadina.
Le radici sono molto importanti e non andrebbero mai dimenticate, lo sto capendo meglio ora, vedendo la situazione che sta vivendo Anne.
Sono preoccupata che possa andare in pezzi andando avanti così.
Adesso ti racconto cosa è successo...
Dopo che siamo tornate dal Minnesota io e la mamma abbiamo trovato Aba ad aspettarci, visto che non aveva potuto seguirci per via del suo lavoro, ma oltre ad Aba vi era anche Allison. Non pensavo che l'avrebbe mai fatto, invece la mamma di Anne l'ha schiaffeggiata, prendendola a male parole e, sinceramente, non ho compreso il perché.
Anne non aveva fatto nulla di male, anche perché (e sono certa che Allison sapesse della partenza di sua figlia), ricordo molto bene che ha telefonato a casa chiedendo di parlare con la mamma e, a quanto mi ha raccontato, Allison aveva voluto sapere se mamma sarebbe stata presente sul set così da poter tenere d'occhio Anne.
Per questo la reazione di Allison al nostro ritorno mi è sembrata un po' esagerata e, soprattutto, non riuscivo a trovarvi un senso, perché Anne non farebbe mai niente alle spalle di qualcuno, specialmente di sua madre.
Anne non sa mentire, ride quando sta dicendo una bugia, quindi sarebbe facile da scoprire.
E...
Natalie staccò la penna dal foglio tornando ad osservare il tramonto fuori dalla sua finestra.
Era passato quasi un anno dall'uscita nelle sale di The Professional ed ora, non solo aveva girato un secondo film, ma era in procinto di girarne un terzo.
Heat non era un film come tutti gli altri, no, era un thriller e lei avrebbe avuto poco minutaggio, essendo il suo un personaggio secondario, per raccontare Lauren, figliastra del protagonista.
Un personaggio che non sarebbe stato semplice da impersonare perché avrebbe dovuto comunicare in modo credibile, la storia di una ragazzina gravemente disfunzionale senza alcuna isteria palese o dialoghi esagerati, ma usando soltanto le sue abilità di interpretazione.
Era una prova difficile, ma non impossibile, e poi non ci si fermava davanti ad un ostacolo solo perché era difficile.
Il sole, era ormai del tutto scomparso dietro le cere degli alberi, i quali adornavano il giardino di casa, ma i pensieri di Natalie andavano ben oltre.
Da quando The Professional era uscito nelle sale non aveva mai veramente pensato di fare l'attrice, pensava che fosse stato un evento isolato, invece non era stato così, aveva avuto molta fortuna.
Secondo Anne però, la fortuna poco c'entrava, poiché secondo lei, Natalie possedeva quel raro dono di riuscire a tirare fuori il meglio di sé in ogni occasione, così come la capacità di adattarsi perfettamente ad ogni genere di personaggio, dal più comico al più tragico.
La piccola Hershlag tornò a fissare le righe scritte sul diario, decisa a riprendere la narrazione da dove l'aveva interrotta.
E...io soffro nel non poterla aiutare, ma so che Anne non vuole che io mi preoccupi per lei, così cerco di starle vicino il più possibile e di non farle pesare niente, lei è stata così buona con me durante le medie che io non posso fare altro che ricambiare al meglio delle mie possibilità.
È successo anche dell'altro, infatti, qualche settimana fa avevo fatto l'audizione per il nuovo film di Michele Mann, ovvero Heat- la sfida.
Il ruolo che per cui ho fatto l'audizione sarà secondario, e, inaspettatamente sono riuscita ad ottenere la parte e ne sono felicissima.
Inoltre sul set avrò come colleghi due mostri sacri del cinema come Robert de Niro e Al Pacino, giuro che non riesco a trovare le parole giuste per descrivere quello che provo in questo momento, posso solo continuare a scrivere, pensando, prima o poi di riuscire a dare un nome a quello che provo ora.
Natalie staccò di nuovo la penna dal foglio guardando, non per la prima volta, il contrasto che faceva il nero dell'inchiostro contro il bianco immacolato della pagina.
Era come se ci fosse una specie di simbologia tra il nero e il bianco, visto che il bianco era l'unione di tutti i colori, mentre il nero è l'assenza di essi.
Un connubio naturale e di difficile comprensione, perché non tutto era, scientificamente spiegabile e quello che provava Natalie in quel momento rientrava nel genere di cose che non si potevano spiegare.
Nero inchiostro su una pagina bianca.
Natalie si sdraiò sul letto sorridendo, era pronta per interpretare Lauren, avrebbe fatto del suo meglio e ci sarebbe riuscita.
Di questo ne era certa e poi ci sarebbe stata Anne con lei sul set e di questo la piccola Hershlag non poteva che esserne felice.
Angolo Autrice : Nuovo capitolo :) spero vi piaccia :)
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top