XIX - Siamo amiche, no?
-Veramente le hai detto così? - domandò Natalie a bassa voce, per non essere sentita dal professore di storia, il quale era intento a spiegare la rivoluzione americana.
-Sí, stando dietro a te ho capito che è inutile sopportare, tanto Allison non cambierà mai - fu la risposta di Anne.
-Wilson, hai qualcosa da dire alla classe? - domandò il professore staccando il gesso dalla lavagna e fissando Anne, la quale, insieme a Natalie, occupava l'ultimo banco in fondo alla classe.
-Chi? Io, ehm...no professor Bennett stavo prendendo appunti - dichiarò Anne mostrando il quaderno, in effetti c'erano degli appunti scritti.
-Va bene, riprendiamo - il professore si girò di nuovo verso la lavagna riprendendo a snocciolare informazioni sui padri fondatori della loro nazione e Natalie decise che avrebbero continuato il discorso in mensa, sarebbe stato più semplice e non avrebbero rischiato una nota sul registro.
-Comunque, io e Robert abbiamo fatto la pace - sussurrò ancora Anne.
-Davvero? - volle sapere Natalie.
Non era mai stata pettegola però certe notizie stuzzicavano parecchio la sua curiosità.
Anne annuì ma fece segno all'amica che le avrebbe parlato dopo, non voleva attirare di nuovo l'attenzione del professore.
Natalie cercava di pensare alla lezione, ma era troppo curiosa di sapere in quali circostanze Anne e Robert avessero fatto pace.
Magari quando lei era ancora a Los Angeles per finire le riprese, ma no, era impossibile perché sia lei che Anne erano tornate insieme da quel viaggio in California.
Ricordava però della cotta spasmodica che si era presa Anne per Robert, ma, che lei sapesse si erano visti solo un paio di volte.
La prima quando si erano visti al caffè di Allison, la seconda, invece alla sala giochi non lontano dalla scuola, dove Anne aveva scoperto che Robert era una schiappa ai videogiochi e che, in realtà, lui la vedeva solo come un'amica, oltretutto le aveva pure confessato di essere uscito con lei solo per far ingelosire la sua ex Jennifer, una loro compagna di scuola, Anne a quelle parole si era sentita, leggermente usata, ed aveva dato sfogo a tutta la sua rabbia, inveendo contro Robert.
Natalie ricordava di aver passato almeno un ora al telefono con Anne, la quale le aveva spiegato per filo e per segno tutta la scena, ricordando la povera Anne che singhiozzava dall'altra parte della cornetta, con in sottofondo Crystal che le diceva che sicuramente non si era persa niente e, probabilmente Robert era uno stupido.
Ma ora avevano fatto pace e lei voleva sapere cosa era successo, in più anche lei aveva una novità da dire all'amica, riguardo al suo prossimo film.
Perché sì, Heat non era ancora uscito, ma Beautiful Girls e The Professional sì e questo aveva spinto un certo Woody Allen ad inviarle il copione del suo prossimo film Everyone says I love you in cui lei avrebbe in teoria dovuto ricoprire un ruolo minore.
Sarebbe dovuta andare al provino subito dopo la scuola, sua mamma l'avrebbe accompagnata a New York dove si sarebbe tenuto il provino.
Quando la campanella suonò, Natalie ed Anne furono le prime ad uscire dalla classe, una cosa che non succedeva mai, le due ragazze, infatti erano quasi sempre le ultime ad uscire, quel giorno però, entrambe avevano cose da dire all'altra e un luogo affollato come la mensa poteva essere molto utile per scambiare qualche informazione.
La mensa era una grande stanza con molte vetrate che davano sul giardino, tavoli sparsi ovunque, un bancone che dava sulla cucina dove la cuoca serviva i pasti e una buona dose di rumore.
Dopo la consueta fila per prendere il pranzo, Anne e Natalie scelsero un tavolo isolato rispetto agli altri, decise a parlare per conto loro.
Mentre si accomodavano però, Robert passò di lì e fece un cenno di saluto verso Anne per poi andare a sedersi vicino ad altri ragazzi tra cui la sua ex, Jennifer.
-Spiegami bene, quando hai fatto pace con Robert?- Natalie pose quella domanda infilzando l'insalata con la forchetta.
Anne bevve dell'acqua per poi rispondere.
-Poco dopo che ho spedito fuori dalla casa della nonna mia madre, sono uscita perché avevo bisogno di pensare, così ho messo i roller e ho deciso di farmi un giro per il quartiere, non volevo tediarti con i miei problemi. Mi sono fermata alla sala giochi, avevo bisogno di sfogarmi, e Jack, il proprietario mi aveva detto che era arrivato un nuovo gioco dal Giappone che si intitola Sailor V, così ho deciso di approfittarne per provarlo e per sfogarmi. Così mi sono tolta i roller, ho rimesso le scarpe e mi sono messa alla console. Quello che non mi aspettavo era, uno che il gioco fosse così difficile e secondo che Robert fosse lì - Anne si portò alla bocca una forchettata di patatine fritte.
-Ma hai detto che Robert è una schiappa ai videogiochi.
-Infatti, non era lì perché voleva giocare, ma era lì perché voleva chiarire con me -
-Una bella faccia tosta - dichiarò Natalie bevendo.
-È quello che ho pensato anche io, infatti ero pronta a dirgliene quattro, ma poi lui mi ha spiegato che non voleva ferirmi, che non sapeva che io avessi preso una sbandata per lui e queste cose qui. Diciamo che l'ho perdonato, però ho capito che non devo farmi troppi film mentali quando un ragazzo di bell'aspetto mi parla, potrebbe esserci qualcosa sotto - terminò Anne e l'ultima frase fece scoppiare a ridere Natalie, la quale quasi si strozzò con l'acqua che stava bevendo.
-Non ti strozzare però - rise a sua volta Anne.
-Sto bene, comunque anche io ho una novità - cominciò a dire Natalie.
-Sono tutta orecchie! Riguarda un nuovo progetto? Con quale regista stavolta? - volle sapere Anne, la cui curiosità era leggendaria almeno per quanto riguardava la piccola Hershlag.
-Sí è un nuovo progetto e con un regista che sicuramente non hai mai sentito nominare...-ridacchiò Natalie.
Anne la guardò con uno sguardo che le chiedeva di dirle tutto quello che poteva e Natalie non si fece pregare.
-È Woody Allen -
-Cosa? - Anne scattò in piedi osservando attentamente Natalie con gli occhi sbarrati per l'incredulità.
-Stai scherzando? Proprio Woody Allen? Cavolo é un bel colpo - la piccola Wilson si risedette per paura di aver attirato troppo l'attenzione, per sua fortuna nessuno pareva essersene accorto, o se ciò era accaduto avevano continuato a fare finta di niente.
-Già davvero un bel colpo, il provino si terrà a New York, subito dopo scuola, verrà a prendermi mia madre, volevo chiederti se ti andava di venire con me - Natalie si inumidí le labbra nervosa.
-E me lo chiedi, certo che vengo, siamo amiche, no? - dichiarò Anne abbracciando forte Natalie che sorrise.
Sapeva di poter contare sul sostegno di Anne.
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