OGGI - CAPITOLO 1
In volo verso Roma
1
L'Airbus A220 della Turkish Airline stava sorvolando il Mediterraneo da poco meno di due ore.
Roma ormai non era lontana.
Lapo Colonna si stirò le gambe e gettò una rapida occhiata all'azzurro del cielo, la mente ancora in subbuglio.
«Mio caro Lapo, forse questa richiesta ti sorprenderà e sarà come un fulmine a ciel sereno, ma sappi che se ho deciso di scriverti non l'ho fatto a cuor leggero. Sono consapevole che non abbiamo mai avuto un buon rapporto e che non ci vediamo ormai da tanti, troppi anni, però, credimi quando ti dico che adesso più che mai ho bisogno del tuo aiuto...»
Socchiuse gli occhi.
Suo zio gli aveva scritto questa mail indirizzandola alla casella di posta personale nella speranza che la leggesse subito e invece... Quando l'aveva vista, il giorno dopo, ormai era troppo tardi.
Sarebbe cambiato qualcosa?
Forse.
Scosse la testa, quindi, distolse lo sguardo dalle immensità del cielo e tornò a osservare il sedile del passeggero di fronte a sé, rigirandosi tra le mani il telefonino e ripensando per l'ennesima volta a quanto gli era stato riferito dal suo comandante solo quattro ore prima.
«Sono profondamente addolorato, Colonna, ma ho appena ricevuto una telefonata dal comando del C.I.I. a Roma. Suo zio è stato trovato morto questa mattina, in Vaticano. E' stata aperta un'inchiesta, ma pare sia stato un incidente. I funerali si terranno domani. Dal comando mi hanno autorizzato a concederle una licenza di qualche giorno. Se vuole può partire anche subito.»
E lui lo aveva preso in parola anche se non si sentiva né addolorato né triste, bensì invaso da una strana inquietudine.
Ettore Colonna non era certo stato un modello come zio. Per lui era più che altro un estraneo. Più vecchio di suo padre di qualche anno, aveva sempre vissuto all'ombra delle mura Vaticane, avvolto da un alone di mistero e riservatezza. Gli era stato descritto come un uomo colto e intelligente, dal portamento austero, ma dal cuore gentile, una persona che aveva preferito dedicarsi a un'esistenza solitaria votata allo studio e alla preghiera piuttosto che alla vita mondana.
L'aveva incontrato pochissime volte e non conservava alcun ricordo in particolare che lo riguardasse.
Avevano sempre vissuto lontani l'uno dall'altro, eppure, era stato proprio nel momento del bisogno che aveva deciso di rivolgersi a lui.
Perché?
Era quello che sperava di scoprire una volta giunto a Roma.
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