8. Dispersa

«Bellaaa»
«Bellaaaa»
«Bellaaa»
Molte persone urlavano il suo nome ma nessuno rispondeva.
Dovevo trovarla, avevo promesso a quello stupido vampiro che l'avrei protetta! Invece poteva già essere morta.
Tornai umana in prossimità della casa di Bella e Charlie, rimanendo in forma di lupo rischiavo solo di farmi beccare. Mi avvicinai alla casa, gran parte degli abitanti di Forks si trovava li.
Senza farmi vedere cercavo di fiutare una traccia fresca di Bella, magari insieme poteva esserci anche quella di Edward, nei suoi pensieri avevo visto che l'aveva lasciata nel bosco. Se almeno avessi saputo in che punto preciso.

Un'odore dissetante attirò la mia attenzione, l'odore si inoltrava tra gli alberi «Bella» sussurrai. Iniziai a seguirlo.
«Ehi, Chiara!» mi voltai. Era Andrea.
«Ehi, ciao» lo salutai senza entusiasmo, ero lievemente di fretta.
«Ciao, hai saputo che la figlia dell'ispettore Swan è sparita?»
«Si, ero venuta qui per vedere se l'hanno ritrovata..» in realtà ero qui per cercarla ma poco importava...
«Che dici se andiamo a cercarla?»
«Tu sei pazzo! Ci perderemo, è buio» anzi, tu ti perderai...
Andrea sghignazzò «non penso proprio» tirò fuori dalla tasca una torcia e l'accese puntandomela in faccia.
«Se vuoi vai, non intendo venirti a cercare però»
«Dai, non ci perderemo, lo so che tu conosci questi boschi molto bene... andiamo?» Andrea si avvicinò lentamente a me. Feci un passettino indietro lasciandomi cadere a terra, sedendomi con le gambe incrociate.
«Se vuoi vai, ti aspetto qui» dissi sorridendo.
«Uff... va bene, rimaniamo qui...»
In lontananza intravidi due nostri amici: Brian ed Alexis. Sapevo come sfuggire ad Andrea.
«Ehi Andre, guarda» indicai il ragazzo e la ragazza in prossimità della casa. «Ci sono Brian ed Alexis» aggiunsi.
«Andiamo da loro?» mi chiese mentre si incamminava. Iniziai a seguirlo per un po' poi, prima che chiamasse i nostri amici mi allontanai correndo velocemente e silenziosamente dalla parte opposta, inoltrandomi nel bosco.

Iniziai a seguire l'odore familiare di Bella, era una traccia ancora fresca. Insieme al suo c'era quello di Edward.

Le tracce si divisero. Quello di Edward andava da una parte e quello di Bella dalla parte opposta. Iniziai a seguire quello dell'umana cercando di non farmi vedere dai vari umani che cercavano la ragazza.
L'odore di Bella era sparso per tutto il bosco, chiaro segno che si era persa e che aveva cambiato più volte strada.
Dei passi veloci attirarono la mia attenzione, avevo seminato gli uomini già da un po', chi poteva essere? Saltai sull'albero più vicino proprio quando un fascio di luce illuminava il punto nel quale ero poco prima. Intercettai i pensieri dell'umano mente mi nascondevo tra le foglie per non farmi vedere. Andrea mi aveva seguita in qualche modo.
Non mi accorsi del piccolo rametto che spuntava dal ramo dov'ero, si ruppe e Andrea puntò la luce nella mia direzione «Chiara?»
Non mi aveva vista, mi ero nascosta bene... istintivamente riprodussi il verso di una civetta, me lo aveva insegnato Billy Black una volta che ero andata da lui a La Push. Grazie Billy. Pensai.
Andrea abbassò la luce e si allontanò. Spero solo che non si perda... dovevo ancora trovare Bella.
Proprio quando stavo per scendere dell'albero arrivarono altri due escursionisti in cerca della ragazza. Decisi di muovermi saltando sugli alberi, l'odore di Bella lo percepivo chiaramente anche da li sopra.

Dopo vari minuti stavo perdendo le speranze. E se fosse caduta in un burrone? Se avesse sbattuto la testa e fosse svenuta o peggio ancora in coma oppure morta? E se fosse stata sbranata da un animale? E se invece i Cullen se la fossero portata dietro? No, no, non lo avrebbero mai fatto.
Fortunatamente un odore molto dissetante, tipo una bottiglia di acqua ghiacciata in un giorno caldissimo, mi avvolse interrompendo i miei pensieri molto poco positivi.

L'avevo trovata.
Seguendo il fiuto la intercettai, era rannicchiata in mezzo a delle felci. Saltai giù dal ramo trasformandomi, dovevo avvertire gli altri.
L'ho trovata. Dissi semplicemente.
«Dov'è?» «È viva?» «Sta bene?» «Dove sei? veniamo subito» «Serve un'ambulanza?» un insieme di pensieri mi inondarono la mente, erano perlopiù domande, non distinguevo nemmeno la voce di chi parlava tanto erano numerose e sovrapposte.
«SILENZIO!» tutti si azzittirono al suono della voce di Sam anche se un brusio di sottofondo formato dai vari pensieri rimaneva. «Dove ti trovi? Vengo a prendere Bella»
Ehm.. bella domanda Sam... dove mi trovo? Qui. Mi guardai un po' attorno per far capire a Sam dov'ero.
«Mmh, ok, penso di aver capito. Arrivo»
«È ferita?» mi chiese Jared. Mi avvicinai cercando di non far rumore e annusai l'aria intorno a lei. Bella si mosse e io mi allontanai, non volevo che mi vedesse. Non avvertivo odore di sangue fresco, almeno non era ferita.
Penso che stia bene, forse è solo un po' infreddolita..

Un'odore selvatico, il contrario di quello dei vampiri si avvicinò. Avvertivo i pensieri del ragazzo e la sua corsa silenziosa. Sam stava arrivando.
Non era in forma di lupo, indossava solo un paio di jeans lunghi fino alle ginocchia e sgualciti. Gli indicai Bella con un cenno del capo, lui annuì e le si avvicinò «Bella» la chiamò «Ti hanno ferita?» le chiese, ovviamente si riferiva ai Cullen.
Bella ripeteva mugugnando solo «Non c'è più»
Sam alzò le spalle e la prese in braccio iniziando a correre verso la casa di Bella. Li seguì da lontano.

Molte persone attorno alla casa parlavano, i pensieri erano tanti e molto confusi.
«L'ho trovata!» tuonò Sam dal limitare del bosco. Tutti si girarono verso di lui e il chiacchericcio si spense per riprendere ancora più forte appena si avvicinarono a Sam e a Bella. Qualcuno che non conoscevo chiese se era ferita «No, non mi sembra ferita. Continua soltanto a ripetere "non c'è più"» rispose Sam.
«Bella, tesoro, stai bene?» le chiese Charlie, il più preoccupato ed ansioso di tutti. Non gli avevano insegnato che anche nelle situazioni di emergenza e pericolo bisogna stare calmi e non perdere lucidità?
«Charlie?» chiese Bella, il tono di voce era molto flebile, io lo senti a malapena.
«Sono qui, piccola» Charlie si fece passare Bella da Sam. Per un attimo tememmo che cadesse, però poi smise di barcollare e si diresse verso casa. «Forse è meglio che la tenga io» suggerì Sam.
«C'è la faccio» rispose Charlie. Mi avvicinai alla casa per sentire meglio. Andai sul retro.
«Siamo quasi a casa tesoro» diceva di tanto in tanto Charlie.
«Papà, sono fradicia» protestò Bella ad un certo punto, poco dopo che furono entrati in casa.
«Non importa» rispose Charlie «Le coperte sono nell'armadio in cima alle scale» disse a qualcuno.
«Bella?» chiese il dottor Gerandy. «Dottor Gerandy?» balbettò Bella.
«Indovinato, cara. Sei ferita Bella?» le chiese.
«Non sono ferita» rispose lei.
«Cosa ti è successo? Ti sei persa nel bosco?»
«Si» rispose Bella al dottore «Mi sono persa»
«Sei stanca?» chiese Gerandy. Non giunse risposta «Penso che tutto sommato stia bene. È soltanto esausta. Lasci che ci dorma sopra, domani vengo a controllarla» disse Gerandy «Be', oggi in giornata» si corresse. Charlie e il dottore si alzarono credo dal divano e si allontanarono «È vero?» chiese Charlie «Se ne sono andati?» ovviamente in città se ne parlava di già, lo sapevo che ne avrebbero parlato...
«Il dottor Cullen ci ha pregati di non dire nulla» rispose Gerandy. E allora stai zitto, no? «Gli è arrivata un'offerta all'improvviso: ha dovuto scegliere su due piedi. Carlisle non voleva che la sua partenza facesse troppo clamore»
«Potevano avvertire almeno un po' in anticipo» bofonchiò Charlie.
«Sì, in effetti, data la situazione, un preavviso sarebbe stato opportuno» decisi di andarmene, tanto tutti stavano tornando a casa.

Tornai a casa mia. Durante la notte ci sarebbe stata una festa a La Push per celebrare la partenza dei Cullen, non mi interessava, non avevo voglia di sentire persone sparlare senza un motivo ben preciso dei Cullen.
Da casa mia si vedeva il gigantesco falò. Molto probabilmente anche le persone che abitavano un po' più lontane riuscivano a scorgerlo. Ci scommetto la pelliccia che qualcuno telefonerà a Charlie in piena notte per dirglielo. Pensai ridendo.

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