13. Novità

Nei giorni seguenti continuammo a dare la caccia alla vampira. Jacob non andava più in giro con Bella e nemmeno con Quil, perciò Bella riniziò ad essere depressa e Quil iniziò ad essere molto spaventato riguardo a questi cambiamenti in Jacob ed Embry.

Bella cercava spesso di incontrare Jacob oppure di parlargli, ma lui non si faceva mai vedere ne sentire.

Un giorno vidi Bella dirigersi verso il bosco e iniziai a seguirla, quella mattina avevamo avvistato la vampira rossa, temevo per la sua incolumità.
Dopo un bel po' di tempo Bella arrivò finalmente nella famosissima radura. Si lasciò cadere in ginocchio sul margine dello spiazzo senza alcun motivo e dopo un po' si rialzò.

In quell'istante, dalla barriera di alberi a nord, a una trentina di passi di distanza, sbucò un vampiro. Trattenni un ringhio e riuscì a non corrergli addosso per ucciderlo.
Era di media altezza, non troppo muscoloso e sorrideva. La pelle era pallida con un lieve tono olivastro, prima di essere trasformato probabilmente era scuro di carnagione, i capelli erano lunghi e neri e, come temevo, gli occhi erano rossi e scuri, aveva bevuto, ma era comunque assetato, in parte.
«Laurent!» esclamò Bella. Lo conosceva? Decisi di chiamare lo stesso il branco, erano trasformati, stavano cercando la rossa e qui poteva servirmi una mano, anzi, una zampa. Ragazzi! Mi serve aiuto! Ho seguito Bella che faceva trekking, è arrivata dove voleva arrivare, ma qui c'era un vampiro! Occhi rossi. Sembra che lo conosca ma questo uccide gli umani, venite in fretta!
«Arriviamo subito! Facci vedere dove sei» mi disse Sam. Mandai un'immagine di ciò che avevo intorno.
«Bella?» il vampiro sembrava stupito. Nella sua voce c'era un accento francese.
«Ti ricordi» lui fece un ghigno e si avvicinò a lei, incuriosito.
«Non immaginavo di trovarti qui» il branco arrivò in quel momento, Jacob era il più ansioso di tutti. «Bella!» urlò. Stava per andare da lei quando Sam lo fermò.
«Fermo! Non dobbiamo fare rumore. Prima vediamo se è un suo amico, se vediamo che la vuole uccidere interveniamo. Resta lucido Jake» lo rimproverò Sam. Jacob abbassò le orecchie e annuì. Ci disponemmo in una formazione come uno stormo di uccelli, in ordine gerarchico. All'estrema sinistra Embry, poi Paul, Sam, Jared, Io e Jacob.
«Non dovrebbe essere il contrario? Io vivo qui. Pensavo fossi in Alaska» gli rispose Bella. In Alaska? Li, se mi ricordavo bene, c'era un altro clan di vampiri "vegetariani". Ma se era "vegetariano", perché aveva gli occhi rossi?
Il vampiro si fermò a una decina di metri di distanza da Bella, la testa leggermente inclinata. «È vero» rispose «Sono stato in Alaska. Tuttavia, non mi aspettavo... quando ho trovato casa Cullen vuota, pensavo si fossero trasferiti»
«Ah» Bella attese un secondo prima di rispondere «In effetti, si sono trasferiti»
«Mmm. Mi sorprende che ti abbiano lasciata qui. Non eri una specie di loro mascotte?» Laurent non voleva essere offensivo con quella parola, lo si leggeva chiaramente nei suoi pensieri, non sembrava cattivo per ora.
Visto che i suoi pensieri passavano nella mia mente, anche il branco li poteva sentire, era una cosa molto utile.
«Qualcosa del genere» dai pensieri di Laurent potevo vedere che Bella abbozzò un sorriso. A noi dava le spalle, quindi non la vedevamo in faccia.
«Mmm» ripetè lui pensieroso. "bene, forse potrei risparmiare a Victoria il lavoro". Voleva ucciderla! Ok, ora sembrava cattivo. Istintivamente saltai per andarlo a fermare, ma Sam mi fermò.
«Chiara, ti ricordi cos'ho appena detto a Jacob??» mi chiese Sam. Io annuì. «Bene. Allora vale anche per te!» mi rimisi a posto.
Bella fece un passo indietro. Forse aveva capito anche lei.
«Vengono a trovarti spesso?» chiese disinvolto, ma intanto si era avvicinato un po' a Bella.
«Ogni tanto. A me sembra che passi sempre troppo tempo. Lo sai, gli basta poco per distrarsi...» si capiva che Bella mentiva.
«Mmm. A giudicare dall'odore, la casa è rimasta vuota a lungo»
«Dirò a Carlisle che sei passato. Scommetto che gli dispiacerà non averti incontrato» Bella ci pensò su qualche secondo, anzi, finse di pensarci su qualche secondo, si capiva «Forse non è il caso che lo venga a sapere anche... Edward. Ha proprio un caratteraccio... bhe, te ne ricorderai senz'altro. È ancora un po' suscettibile se gli si parla di James e tutto il resto» James? E chi cavolo era questo James? I Cullen mi avrebbero dovuto dare molte spiegazioni quando sarebbero "riapparsi" fra qualche secolo.
Il piccolo problema nella scusa di Bella era il suo tono lievemente isterico.
«Davvero?» chiese Laurent educato... e scettico.
«Mmm» Il vampiro si spostò di lato, avvicinandosi ancora di più a Bella. «E allora, come vanno le cose a Denali? Carlisle mi ha detto che vivi da Tanya» Tanya? Ok, la prossima volta che mi avrebbero abbandonata, i Cullen mi avrebbero dovuto spiegare delle cose. Bella aveva la voce troppo stridula, si capiva che mentiva. Menti meglio, cavolo! Pensai tra me e me.
«Tanya mi piace molto» rispose «E ancor più Irina, sua sorella... non ho mai vissuto così a lungo nello stesso posto, prima, e ne apprezzo i vantaggi e l'unicità. Ma le restrizioni sono difficili da sopportare... è sorprendente che quelli come loro siano riusciti a resistere così tanto» le rivolse un sorriso malizioso «Ogni tanto ho bisogno di imbrogliare»

«Ah» rispose Bella con un filo di voce «Anche Jasper ha un problema del genere» sentendo quella frase mi venne un flashback molto veloce: Bella che si tagliava, Jasper che impazziva, io e lui che lottavamo, Emmett e Rosalie che lo portavano fuori.
«Cosa?!? Poteva ucciderla!» Jacob era ancor più agitato. Lo ignorai.
«Davvero?» il vampiro sembrava curioso «È per questo che se ne sono andati?»
«No. Jasper fa molta attenzione quando è a casa» rispose Bella sinceramente.
«Per questo stava per ucciderla!» Smettila Jacob. Non lo ha fatto apposta.
«Se, certo...» rispose Jacob scettico. «BASTA!» ci riprese Sam.
«Certo» rispose Laurent «Come me» fece un altro passo avanti, deciso. «Victoria ti ha mai ritrovato?» chiese Bella tutto d'un fiato.
Nella mente di Laurent apparve l'immagine della vampira rossa. Allora si chiamava Victoria... «Si» disse arrestandosi dopo mezzo passo «Se vuoi saperlo, sono venuto qui per farle un favore...» fece una smorfia «Non sarà tanto contenta»
«Di cosa?» Bella indietreggiò lentamente.
Lui tornò a fissarla e sorrise «Che sia io a ucciderti» rispose ammiccante, come un gatto. Bella azzardò un altro passo indietro. «Voleva tenersi questa parte per sé» continuò Laurent come se niente fosse «È un po'... arrabbiata con te, Bella»
«Con me?» con lei? Che aveva fatto a questa Victoria?
Laurent scosse la testa e ridacchiò «Lo so, anche a me sembra un po' esagerato, dopo tutto questo tempo. Ma James era il suo compagno e il tuo Edward l'ha ucciso» cosa?!? Dovevano prendersela con Edward, non con Bella. Poi perché Edward aveva ucciso sto qui? Carlisle non avrebbe mai voluto, cos'aveva fatto questo James?
O

k, ero ufficialmente molto confusa.

Laurent continuò con la spiegazione «Pensa sia molto più sensato uccidere te, anziché Edward: uno scambio equo, compagna per compagno. Mi ha chiesto di venire in avanscoperta, per così dire. Non credevo che sarebbe stato così facile trovarti. Ne deduco che il piano di Victoria non sia così brillante... anzi, temo proprio che non si sentirà vendicata, visto che se Edward ti ha abbandonata qui senza proteggerti, non devi essere così importante per lui»

«Sam, è ora. Interveniamo. Per favore» Jake non si dava pace.
«No. Aspettiamo. Più ci rivela questo qui, meglio è» rispose in modo autoritario Sam.
Laurent avanzò e Bella tento un altro passo indietro. Lui aggrottò le sopracciglia «Ma temo che Victoria si arrabbierà lo stesso»
«E allora perché non aspetti che arrivi lei?» farfugliò Bella.
La sua espressione si arricchì di un ghigno malizioso «Bhe, ci incontriamo nel momento sbagliato, Bella. Non sono venuto qui soltanto per conto di Victoria: ero a caccia. Ho molta sete, e tu hai un profumo davvero... dissetante»
«Verrà a sapere che sei stato tu. Non la passerai liscia» sussurrò Bella.
«E perché no?» il suo sorriso si allargò. Guardò attraverso il piccolo buco tra gli alberi, verso il cielo «Il primo acquazzone laverà via l'odore. E nessuno troverà il tuo corpo: risulterai semplicemente dispersa, come tanti, tanti altri esseri umani prima di te. Edward non avrà alcun indizio che lo porti a me, ammesso che gli interessi indagare. Niente di personale, Bella, davvero. Ho soltanto sete»
«Ti prego» sussurrò Bella.
Laurent scosse la testa con un'espressione gentile «Vedila così, Bella: sei fortunata che ti abbia trovata io per primo» il vampiro la seguì, leggero e aggraziato. «Sì» confermò «Farò in fretta. Non sentirai niente, te lo prometto. Ah, ovviamente a Victoria racconterò una bugia, per metterle il cuore in pace. Se sapessi cos'aveva in programma per te, Bella...» scosse di nuovo la testa, lentamente, quasi nauseato. Nei suoi pensieri turbinavano diverse torture ideate da Victoria. Preferimmo non guardare oltre «Giuro che mi saresti grata di tutto questo» Bella lo fisso terrorizzata. Laurent annusò il vento leggero che le soffiva tra i capelli, proprio nella sua direzione «Dissetante» disse respirando a fondo. Bella s'irrigidì aspettando l'attacco che l'avrebbe uccisa.

«Seguitemi SOLO quando ve lo dico io»
«Sì Sam. Dai, uccidiamolo!» era stato Paul a parlare.

Sam iniziò a camminare verso la radura, Laurent ora lo aveva sentito e aveva anche annusato l'odore di licantropo. Voltò di scatto la testa verso sinistra, verso il punto dal quale sarebbe dovuto sbucare Sam. Sbarrò gli occhi e fece qualche passo indietro, allontanandosi da Bella. Era chiaramente molto spaventato «Non ci posso credere» sussurrò terrorizzato. Anche Bella si girò a guardare.
Sam affiorò dagli alberi silenziosamente. Il suo sguardo di fuoco e deciso, fisso in quello di ghiaccio e terrorizzato del vampiro. Laurent arretrava sempre più velocemente, lo sguardo puntato su Sam.
Sam iniziò a scoprire i denti in un ghigno di incisivi affilati come coltelli. Tra i denti gli risuonò un ringhio agghiacciante. Bella era completamente impietrita dal terrore. Sam ringhiò ancora una volta. Il succhiasangue stava arretrando sempre più velocemente verso il margine degli alberi. «Venite. Lentamente» ci disse Sam e ci fece "vedere" uno schema mentale di come ci saremmo dovuti disporre.

P

aul e Jared affiancarono Sam. Paul era a pochissimi metri da Bella. Uscimmo io ed Embry. Jacob uscì poco dopo di me, questo significava che era tanto vicino a Bella che lei poteva toccarlo con una mano.
Bella si lasciò scappare un rantolo e fece un balzo indietro. Io e Jake voltammo la testa verso di lei. Un altro cupo ringhio di Sam ci richiamò all'ordine. Tornammo a fissare Laurent ringhiando.
Bella si accorse di me, chissà se era agitata di vedere una piccola lupacchiotta insieme a dei mostri giganti. E in più chissà se temeva per l'incolumità della sottoscritta, stavo per combattere contro un vampiro molto pericoloso.
Laurent ci guardava senza nascondere la paura. Ad un certo punto, senza preavviso, girò i tacchi e scappò via.

Un secondo dopo partimmo all'inseguimento balzando in mezzo all'erba. Eravamo eccitati, la nostra prima caccia che non si sarebbe conclusa in tragedia, la prima caccia nella quale avremmo ucciso il vampiro.
Ululavamo, guaivamo, ringhiavamo e ruggivamo potentemente. Uscimmo dalla radura all'inseguimento del vampiro.
Io ero la più veloce del branco, grazie alla metà vampiresca. Superai tutti, anche Sam. Però non raggiunsi il vampiro, certo, potevo farlo, ma non volevo. Il mio piano era un altro. Svoltai a sinistra, mi allontanai in diagonale dal punto dell'inseguimento e accelerai. Superai il vampiro. Quando fui un po' più lontana mi buttai a destra, bloccando la strada al fuggitivo. Laurent si bloccò, per lui io ero un avversario facile da battere, o almeno così pensava date le mie dimensioni. Mi misi in posizione di difesa. Continuavo a ringhiargli, fissandolo dritto negli occhi. Il vampiro pensò di tornare indietro e aggirarmi ma, sfortunatamente per lui, arrivò il branco. Il vampiro mi guardò ancora una volta, decidendo che fare.
Si girò di scatto tirando un pugno a Sam che era in testa. Sam venne spedito indietro, cadde a terra con un tonfo e ringhiò con più ferocia ripartendo all'attacco.
Il vampiro era circondato.
Scelse di scappare superandomi, io lo anticipai e lo bloccai a metà del suo salto. Rotolammo a terra, sapevo già come bloccarlo. Ringraziai silenziosamente il compleanno di Bella e il non-autocontrollo di Jasper. Poco dopo riuscì a levarmelo di dosso, il vampiro cerco di nuovo di scappare, ma gli altri lo circondarono e Jacob gli salto addosso. Caddero a terra, poco dopo la testa di Laurent era nella bocca di Jake che la sputò. Aveva tagliato nettamente il collo. Dobbiamo smembrarlo e cercare di accendere un fuoco. dissi io, come se gli altri non lo sapessero già.
«Vado e torno!» Embry partì verso il villaggio, voleva prendere un accendino e qualcosa di asciutto da usare per appiccare il fuoco.
«Jared, vai con lui. Non vorrei che la rossa fosse nei paraggi» gli ordinò Sam. Noi iniziammo a fare a pezzi il corpo congelato. Era disgustoso il loro "gusto", peggio dell'odore.

Poco dopo tornarono Jared ed Embry. Embry reggeva con i denti un sacchetto con un accendino e delle pagine di un vecchio giornale. «Bella mossa ragazzi. Come intendete appiccarlo il fuoco senza pollici opponibili? Con i denti?» chiese acidamente Paul, come al solito. «Ehm... bhe...» Embry non sapeva che dire. Mi venne un'idea, io potevo trasformarmi senza problemi, i miei vestiti non si distruggevano.
Faccio io! dissi e mi trasformai. Mi avvicinai ad Embry e presi il sacchetto che mi porgeva.
Avvicinarono tutti i pezzi in un mucchietto, accesi il giornale e lo buttai sul corpo smembrato. Prese fuoco subito con un'altissima fiammata.
Forse non serviva il giornale. notai io.
Controllammo che il fuoco non si espandesse, per fortuna eravamo in un punto del bosco con pochi alberi. Dopo tornammo a casa e aggiornammo gli anziani della tribù che c'era un vampiro in meno nei paraggi.

La rossa però continuava ad uccidere umani, lei era più furba dell'altro, non riuscivamo mai a prenderla... arrivavamo sempre troppo tardi, anche solo di pochi secondi, ma ormai non c'era più niente da fare.

Un giorno, dopo la nostra solita caccia alla vampira, tornammo a casa di Jake. Davanti a casa sua c'era il Pick-up di Bella. Jacob sbuffò e andò da lei. Io mi trasformai, era meglio che mi vedesse da lupo, anche se dal punto dov'era non mi poteva vedere.
Lo sapevo che sarebbe venuta... pensai. Jacob diede un colpo secco contro la portiera del Pick-up.
«Che ci fai qui?» ringhiò Jacob. «Jacob» sussurrò Bella. Grazie al super-udito sentimmo ciò che diceva. «Cosa vuoi?»
«Voglio parlarti»
«Dimmi» sibilò tra i denti. Pregai che Jacob riuscisse a controllarsi. O che il Pick-up resistesse alla trasformazione di un licantropo. Jake non se lo sarebbe mai perdonato se avesse fatto del male a Bella.
«Da soli!» sbottò Bella. Jacob si guardò alle spalle, gli altri si erano avvicinati mentre io ero rimasta al limitare del bosco.
Tutti attendemmo la risposta di Sam, lui annuì. Sam accennò anche qualcosa in quileute, io non lo capì, però li raggiunsi e li seguì dentro la casa di Jake.

Jacob e Bella si allontanarono dalla casa, non mi misi ad ascoltare i pensieri di Jake, anche se Sam me lo chiese più volte. Jacob tornò poco dopo, molto triste e... deluso. Le aveva detto di non venire più a trovarlo, i suoi pensieri erano confusi ma chiari. Odiava essere un licantropo.

Quella sera Jacob sparì. Ovviamente era a casa di Bella, io lo sapevo. Dopo circa una mezz'ora tornò a La Push. «Dove diamine sei stato Jacob Black?!?!» lo aggredì Sam.
«Da Bell...» Jake venne interrotto da Sam.
«Non te lo avevo proibito?!? Guarda che non puoi raccontare a chiunque tu voglia i nostri segreti! Hai già infranto il patto una volta, anche se non eri del branco, quindi passa. Ma questa volta no!» Jacob non rispose.
Sam, calmati, lascialo in pace. Secondo me è giusto che Bella sappia tutto. Prima o poi ci arriverà da sola. Conosce già i vampiri! Cercai di far ragionare Sam.
«E tu non ti intromettere!» mi ringhiò Sam. Eravamo nella solita vecchia segheria vicino al mare. Formavamo una specie di semicerchio, con Sam su una cima di tronchi che lo chiudeva.
«Ormai gliel'ho detto, Sam. Quel che è fatto è fatto» rispose in tono di sfida Jacob.
«Sei un'idiota Jacob! Meno male che non sei l'alfa, non hai il diritto di spifferare a tutte quelle che ti piacciono i segreti del branco! Stupido lupacchiotto innamorato!» lo aggredì Paul.
«Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio, Paul!» Jake iniziò a ringhiare. Paul ringhiò e gli saltò addosso. Iniziarono ad azzannarsi. Hei! Fermatevi! Cercai di mettermi in mezzo ma Jared mi afferrò per la collottola e mi fermò.
«Ferma, fanno sul serio» mi disse posandomi a terra.
«BASTA!» Sam ringhiò brutalmente questo comando, la lotta si fermò. Ci mancava poco che usasse la voce dell'alfa. «Jacob, se non avessimo perso tempo nella tua ricerca avremmo potuto fermare la vampira. Ha aggredito un nuovo umano e la moglie ha visto Paul»
«Non è colpa mia Sam! Avevate solo da pensare a lei e non a me! La moglie della vittima ti ha visto Paul? ora chi è lo stupido lupacchiotto???» Jake scimmiottò Paul che si mise a ringhiare, pronto a risaltargli addosso.
«SMETTETELA! Dovremo fare più attenzione a non farci vedere dagli uomini. Comunque la riunione è finita, possiamo tornare a casa»

Il giorno dopo vidi Bella andare da Jacob. Ci siamo! Ha capito! Ero più che felice. Raggiunsi la casa quando sentì Bella che diceva che andava a fare una passeggiata sulla spiaggia e di dirlo a Jake appena si fosse svegliato. Stupido Jacob dormiglione... entrai nella piccola casa dei Black.
«Ciao Billy!» salutai Billy che stava facendo colazione.
«Ciao Chiara, perché sei qui?» mi chiese.
«Jake dorme?» gli risposi con un'altra domanda.
«Si. Vuoi qualcosa da mangiare?»
«No, no, grazie» mi sedetti aspettando che Jake si svegliasse.
«Come mai tu non sei stanca come lui?» mi chiese Billy.
«Bho, forse è solo perché sono meno pigra» ridemmo di quell'affermazione. «Però penso che sia perché Sam mi costringe a continuare gli studi, invece gli altri a volte saltano la scuola, io faccio meno turni»
Poco dopo Jake si svegliò ed entrò nel salotto-cucina. «Ciao» disse stiracchiandosi.
«Ciao ghiro, finalmente ti sei svegliato!»
«Oh, ciao Chiara» disse ancora assonnato.
«È passata Bella, è andata in spiaggia» gli disse Billy.
«Bella?! Dove?! Davvero?! Allora vado! Ciao!» disse uscendo fuori di casa.
«Ma... io... dovevo parlargli... ufff...» sbuffai e mi avviai verso la porta salutando Billy. Uscì e, facendo attenzione a non essere vista, mi trasformai. Corsi verso First Beach. La spiaggia della riserva. Dovevo controllare che Jacob non facesse pazzie.

§§§§§§Nota dell'autrice§§§§§§

Fine parte 1, leggete il prossimo capitolo per vedere come va a finire
~-^
Più che altro lo diviso perché sennò il capitolo diventava troppo lungo

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