9. Siamo capitati in un film horror, per caso?
La voce di Edward, proveniente dalla casa, ci interruppe «Torno subito, Bella. Devo parlare con Carlisle. Ehm, Rosalie, vieni con me?» dalla voce sembrava... speranzoso.
«Che c'è, Edward?» chiese Bella con voce rauca.
«Niente di cui tu debba preoccuparti, amore. Ci metto un attimo. Rose, ti prego!»
«Esme?» chiamò Rosalie «Mi dai il cambio con Bella?»
«Certo» rispose lei.
Carlisle si voltò a guardare la porta, eravamo tutti e tre molto curiosi. Perché Edward sembrava così felice?
Edward e Rosalie arrivarono subito. Lui non sembrava più l'uomo divorato dalle fiamme, lei era guardinga.
Edward chiuse la porta.
«Carlisle» mormorò.
«Cosa c'è, Edward?»
«Forse abbiamo affrontato la cosa nel modo sbagliato. Stavo ascoltando la vostra conversazione e quando parlavi di ciò che vuole il... feto, Jacob ha avuto un'intuizione interessante»
Jake sembrava confuso e, dopotutto, lo ero anch'io. Cosa aveva pensato che io non avevo colto?
«Non abbiamo ancora valutato il problema da quella angolazione» proseguì «Finora abbiamo sempre pensato a ciò di cui ha bisogno Bella. Ma il suo corpo reagisce più o meno come reagirebbero i nostri. Forse dovremmo prendere in considerazione i bisogni del... feto. Forse, se riuscissimo a soddisfarlo, potremmo aiutare lei in maniera più efficace»
«Non ti seguo, Edward» disse Carlisle.
«Pensaci, Carlisle. Se la creatura è più un vampiro che un umano, cos'è che desidera ardentemente... cos'è che non gli diamo? Jacob ci è arrivato»
Ci arrivai anch'io. Ah! Il suo pensiero di morte e sangue. Pensai.
Già, sangue, forse Jake aveva ragione.
Anche Carlisle capì. «Oh» disse sorpreso «Pensi che abbia sete?»
Rosalie sibilò fra i denti e le si illuminarono gli occhi «Certo» mormorò «Carlisle, abbiamo tutto lo 0 negativo che tenevamo da parte per Bella. È una buona idea»
Rimasi lievemente colpita da questa affermazione: perché avevamo del sangue a casa?!
«Uhm» Carlisle si portò la mano al mento, perso nei propri pensieri «Mi chiedo quale sarebbe il metodo di somministrazione migliore»
Rosalie scosse la testa «Non c'è tempo per la creatività. Direi di cominciare in maniera tradizionale»
«Aspetta un attimo» sussurrò Jacob «Un attimo solo. Stai dicendo... stai dicendo che Bella dovrebbe bere sangue?»
«È stata una tua idea, cane» disse Rosalie irritata, senza degnarlo di uno sguardo.
«È semplicemente...» disse Jacob, ma non trovando la parola per completare la frase rimase zitto.
«Mostruoso?» suggerì Edward «Ributtante?»
«Abbastanza» concordò Jake.
Vomitevole. Dissi io.
«Ma se servisse ad aiutare lei?» disse Edward.
Sarebbe comunque vomitevole. Commentai nel mentre che Jacob diceva: «Che cosa vuoi fare? Ficcarle una cannula in gola?»
«Le chiederò cosa ne pensa. Però volevo accennarlo a Carlisle, prima»
Rosalie annuì «Se le dici che potrebbe fare bene al bambino, sarà disposta a tutto. Pure se si rendesse necessario alimentarla con una sonda»
Aprì la bocca, facendone uscire fuori la lingua, disgustata dal discorso. E soprattutto fui irritata dal fatto che la voce di Rosalie si fosse addolcita pronunciando la parola "bambino"; così come per Jacob, per me quel robo non era un bambino, era un mostro succhiavita.
Edward annuì quando Jacob si chiese se era la Barbie, ossia Rosalie, a volere quel... bambino. Già, la vampira bionda avrebbe fatto di tutto pur di far nascere quel mostro, non le interessava minimamente della vita di Bella.
«Beh, il tempo fugge, non possiamo restarcene qui seduti a discutere» disse Rosalie impaziente «Che ne pensi, Carlisle? Possiamo provarci?»
Carlisle fece un respiro profondo e si alzò «Chiederemo a Bella»
Rosalie si lasciò sfuggire un sorriso compiaciuto.
Tornai in forma umana e seguì gli altri dentro. Non sapevo precisamente il perché, forse ero solo curiosa oppure era il licantropo dentro di me che mi avvertiva di un piccolo problema: la casa era popolata di vampiri e, se c'era del sangue in giro, non si poteva restare molto tranquilli.
Bella era distesa sul letto da ospedale, la pancia emergeva da sotto le lenzuola come una montagna. Il colorito assomigliava molto a quello dei cadaveri e lo sguardo era assente. Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo e di star osservando un'altra delle vittime di Victoria e di Laurent.
Ci guardò con sguardo sospettoso. «Che succede?» chiese spostando una mano sulla pancia, come per proteggere l'essere che la stava uccidendo.
«Jacob ha avuto un'idea che potrebbe aiutarti» disse Carlisle «Non sarà piacevole, ma..»
«Ma aiuterà il bambino» si intromise Rosalie.
Bella fece una specie di risatina «Non sarà piacevole? Grande novità!» disse guardando l'ago della flebo che era infilato nel suo braccio.
Rabbrividì, neanch'io adoravo gli aghi.
Rosalie rise con lei.
Edward si avvicinò all'umana e le prese la mano «Bella, amore, stiamo per farti una proposta mostruosa, ributtante»
«Vomitevole» lo corressi, visto che stava usando gli stessi aggettivi di prima.
«È tanto brutto?» chiese lei.
«Per un umano sì» risposi nel mentre che Rosalie mi fulminava con lo sguardo «Che c'è? È vero» mi difesi.
Carlisle parlò prima che Rosalie potesse seriamente uccidermi «Pensiamo che l'appetito del feto sia più simile al nostro che al tuo. Può darsi che abbia sete»
Bella battè le palpebre «Oh. Oh»
«Le tue condizioni... le vostre condizioni, ecco, peggiorano rapidamente. Non c'è tempo da perdere, non possiamo permetterci il lusso di affannarci alla ricerca di un metodo più invitante. Il modo più veloce per spiegare la nostra teoria..»
Bella interruppe Carlisle «Devo berlo» annuì appena «Posso farcela. E, nel frattempo, mi alleno per il futuro, no?» guardò Edward e sorrise debolmente, ma lui non ricambiò.
Rosalie iniziò a battere il piede con impazienza. Quanto avrei voluto staccarle la testa!
«Allora, chi è che va a cacciarmi l'orso?» chiese Bella.
Edward e Carlisle si lanciarono un'occhiata fugace.
«Che c'è?» incalzò Bella.
«Perché il test sia efficace, non dobbiamo prendere scorciatoie, Bella» disse Carlisle.
«Se il feto brama il sangue» le spiegò Edward «Non si accontenterà del sangue di un animale»
«Bella, non ti accorgerai nemmeno della differenza. Non pensarci» la incoraggiò Rosalie.
Bella spalancò gli occhi «Chi?» chiese e poi guardò Jacob.
«Non sono qui per immolarmi come donatore, Bells» si difese lui borbottando «E poi quella cosa vuole sangue umano, perciò non credo proprio che il mio faccia al caso suo...»
L'umana guardò me.
«Sognatelo» risposi fredda. Non avrei mai usato il mio sangue per far vivere un mostro, doveva abortire, punto e basta.
«Abbiamo del sangue a portata di mano» si intromise Rosalie «Per te. Non si può mai sapere. Non preoccuparti di niente. Andrà tutto bene. Me lo sento, Bella. Sono sicura che il bambino starà molto meglio»
Bella portò anche l'altra mano sulla pancia «Bene. Io sto morendo di fame, per cui suppongo che anche lui non veda l'ora di mangiare» cercò di fare una battuta «Forza, sarà il mio primo gesto da vampira!»
Mi trattenni dal dire ad alta voce quello che stavo pensando: e forse anche l'ultimo...
Carlisle e Rosalie andarono al piano di sopra, indecisi se scaldare oppure no il sangue estratto da un qualche frigorifero.
Puah! Mi sedetti schifata su di una poltrona, spostata rispetto alla posizione originale per far posto agli apparecchi ospedalieri.
Edward rimase accanto a Bella, mano nella mano. Si guardavano negli occhi, senza essere sdolcinati. Mi ricordavano Sam ed Emily, Paul e Rachel oppure Jared e Kim. L'unica differenza era che le ultime tre coppie riempivano l'aria di sdolcinatezza, Edward e Bella no.
Jacob, guardandoli, capì cosa dovesse provare Leah vedendo Sam ed Emily sempre appiccicati e, soprattutto, dover sentire i pensieri di Sam a riguardo e decise di tenerla nel branco, non era giusto rimandarla da Sam. Per quanto fosse odiosa in certi casi, non potevamo farle subire questa "tortura".
Rosalie schizzò verso la cucina. Sentì cigolare l'anta di una credenza.
«Non trasparente, Rosalie» disse Edward, come se stesse parlando tra sé, riferendosi al bicchiere di vetro che stava prendendo la vampira bionda.
Bella lo guardò curiosa e lui scosse la testa, come per dirle che non era importante.
Rosalie tornò in cucina per poi tornare sopra.
«È stata una tua idea?» chiese Bella a Jacob.
«Non è con me che devi prendertela. È stato il tuo vampiro a rubarmi certi commenti maligni dalla testa»
«Non mi aspettavo di rivederti»
«Già, neanch'io» ammise Jake.
«Edward mi ha detto cosa avete dovuto fare. Mi dispiace»
«È tutto apposto. Probabilmente era solo questione di tempo, prima a poi mi sarei ribellato a Sam»
Probabilmente Jacob stava mentendo, ma io preferivo enormemente che ci fosse lui come Alfa del branco.
«Anche Seth e Chiara...» biascicò.
«Per me non è un problema» dissi io «Non mi piaceva il modo di governare di Sam. Non sono la sua marionetta»
«A dire il vero» disse Jacob riferendosi a Seth «lui è molto felice di aiutarci»
«Detesto essere la causa dei tuoi guai» disse Bella e Jacob rise. Era una risata amara perché, comunque, Bella aveva ragione: era quasi sempre colpa sua. «Immagino che non sia una novità, vero?» disse la ragazza.
«No, in effetti non lo è»
«Non sei costretto a guardare»
Ero tentata di andarmene anch'io, ma ero curiosa di sapere che faccia avrebbe fatto Rosalie se a Bella non fosse piaciuto il sangue.
Anche Jacob era tentato di andarsene, ma non voleva lasciare la ragazza, forze erano le sue ultime ore di vita.
«Francamente non saprei nemmeno dove andare» disse lui «Da quando Leah si è unita a noi, la faccenda dei lupi è molto meno allettante»
«Leah?» rantolò Bella.
«Non gliel'hai detto?» chiese Jacob a Edward.
Il vampiro fece spallucce, continuando a guardare la ragazza.
«Perché?» chiese l'umana.
«Per tenere d'occhio Seth» rispose Jake.
«Ma Leah ci odia»
Ci. Manco fosse una di noi... pensai lievemente irritata.
«Leah non darà fastidio a nessuno» dichiarò Jacob «Escluso me» pensò «Appartiene al mio branco» fece una smorfia pronunciando quelle parole «Perciò fa quello che le dico di fare»
Bella non pareva convinta.
«Hai paura di Leah ma sei diventata l'amichetta del cuore della bionda psicopatica?»
Dal secondo piano giunse un sibilio. Probabilmente Rosalie lo aveva sentito.
Bella corrugò la fronte «No. Rose mi capisce»
"Rose" ti sta ammazzando... pensai.
«Già» mormorò Jacob «Capisce che stai per morire e non gliene importa un bel niente. Per lei conta solo che il mutante si salvi la pelle»
«Smettila di fare lo scemo, Jacob» lo ammonì Bella.
«Lo dici come se fosse possibile» rispose lui accennando un sorriso.
Alice si alzò «Forse è meglio andare» disse a Jasper.
Lui annuì abbastanza convinto.
«Vi seguo a ruota» disse Emmett «Meglio non perdere il controllo»
«Vieni?» mi chiese Jasper quando mi passarono vicino.
Scossi la testa negativamente. Se avessi avuto "sete" sarei uscita.
I tre scesero le scale ed uscirono.
Poco dopo arrivarono Carlisle e Rosalie.
Carlisle aveva in mano un bicchiere di plastica con un coperchio ed una cannuccia pieghevole. Beh, questo non era trasparente, sicuramente meglio della scelta di Rosalie. Il contenuto non si vedeva, ma l'odore era inconfondibile.
La mia salivazione aumentò lievemente, come quando ci si trova di fronte al cibo più buono del mondo. Il vampiro che c'era in me voleva il sangue, ma il licantropo era disgustato al solo pensiero di assaggiare sangue umano. Non potevo smettere di respirare o sarei morta soffocata, quindi feci dei brevi respiri con la bocca, per evitare di sentire troppo l'odore di sangue e afferrare quel bicchiere che Carlisle stava dando a Bella con una certa titubanza.
Bella lo fissò lievemente terrorizzata.
«Possiamo provare con un altro metodo» disse Carlisle tranquillo.
«No» sussurrò lei «No, prima proverò così. Non c'è tempo...»
Prese il bicchiere, le mani le tremavano leggermente e sentivo il liquido agitarsi. Cercò di appoggiarsi ad un gomito, ma riusciva a malapena ad alzare la testa. Rosalie la aiutò. «Grazie» sussurrò Bella e ci guardò imbarazzata.
«Non fare caso a loro» la incoraggiò Rosalie.
Sia io che Jake pensammo di uscire, ma temevamo di bloccare ancora di più Bella.
La ragazza alzò il bicchiere e trasalì annusando l'odore del sangue.
«Bella, tesoro, possiamo trovare un modo più semplice» disse Edward ansioso e tese la mano per prendere il bicchiere.
«Tappati il naso» suggerì Rosalie e guardò la mano di Edward come se volesse staccargliela a morsi. Se l'avesse fatto sarebbe stato divertente, sicuramente Edward avrebbe risposto e Rosalie se la sarebbe vista brutta.
Intanto io continuavo a sentirmi sempre peggio. Volevo bere quel sangue ma non volevo. Era frustrante non capire che fare. La gola bruciava, sicuramente era la sete di sangue, e mi sentivo disgustata sia dalla decisione di Bella che dalla mia reazione di fronte al sangue.
Ok, bevevo il sangue animale, ma questo era umano. Solitamente quando qualcuno si tagliava non mi dava molto fastidio, ma ora che il sangue era tanto, ero molto in crisi.
«No, non è questo...» disse Bella «Ha un buon odore» ammise.
Chiusi per un attimo gli occhi. Avevo voglia di vomitare.
«Ottimo, allora» disse Rosalie «Vuol dire che siamo sulla strada giusta. Forza, assaggia»
Bella si portò la cannuccia alle labbra e sorseggiò il sangue dentro al bicchiere. Mugolò ed Edward si avvicinò il più possibile a lei.
«Bella, amore..» iniziò a dire, ma lei lo interruppe.
«Va tutto bene» disse guardandolo «Ha anche un buon sapore»
Ok, non potevo farcela. Era sangue. Sangue umano. E lei lo stava bevendo! Diceva addirittura che era buono!
Iniziavo a sentirmi male, soprattutto perché respirare normalmente era fuori questione, avrei solo rischiato di assalire l'indifeso bicchiere di sangue ed era contro il mio istinto da licantropo. Anche se ero per metà vampiro non avrei mai e poi mai bevuto sangue umano!
«Bene, benissimo!» esultò Rosalie «È un ottimo segno»
Bella prese un'altra sorsata.
«Come va lo stomaco? Hai la nausea?» chiese Carlisle.
Bella scosse il capo «No, affatto»
«Magnifico»
«Credo che sia ancora presto per dirlo, Rosalie» disse Carlisle.
Bella trangugiò un'altra sorsata, poi guardò Edward «Questo intacca il mio punteggio? Oppure iniziamo a contare da dopo che sarò diventata una vampira?
«Non c'è nessun punteggio, Bella. E comunque nessuno è morto per questo. La tua fedina penale è immacolata»
Jacob era confuso.
«Te lo spiego dopo» gli disse Edward a bassa voce.
Probabilmente il loro discorso si riferiva a quanti umani avevano ucciso i vampiri qui presenti.
«Cosa?» chiese Bella.
«Parlavo fra me» mentì il vampiro.
Bella continuò a bere come se fosse un bicchiere d'acqua.
Jacob iniziò a pensare a quanto sarebbe stato divertente se Edward avesse potuto leggere i pensieri di Bella: probabilmente se ne sarebbe stufato e sarebbe andato via.
Edward ridacchiò sentendo i pensieri del licantropo.
«Qualcosa di divertente?» chiese Bella.
«Jacob» rispose il vampiro.
«Jacob è una sagoma» concordò lei.
«Pa-parapà» disse Jacob imitando una fanfara. Lo guardai come se fosse impazzito.
Bella riprese a bere e in pochissimo tempo la cannuccia iniziò ad aspirare solo aria. «Fatto» disse compiaciuta «Se lo trattengo, Carlisle, mi togli tutti gli aghi?» dalla voce sembrava star meglio e le guance erano più colorite.
«Al più presto» promise lui «Del resto, là dove sono non servono a molto»
Rosalie e Bella si scambiarono un'occhiata speranzosa.
Anche Edward sembrava un po' più quello di una volta e non più un vampiro depresso, sconsolato e tutto il resto.
«Ne vuoi ancora?» chiese Rosalie.
Le spalle di Bella si afflosciarono.
Edward fulminò Rosalie con lo sguardo e poi si rivolse a Bella «Non devi berne subito dell'altro»
«Sì, lo so, ma ne ho voglia» ammise.
No, ok, questo era troppo. Mi alzai dalla poltrona con una forte voglia di vomitare nel mentre che licantropo e vampiro dentro di me lottavano per decidere se bere oppure no del sangue umano. Scesi le scale con passo tremante ed incerto. L'odore di sangue mi riempiva le narici, mandandomi in confusione e facendomi girare la testa. Uscì fuori e respirai l'aria di settembre di Forks.
Individuai subito Alice, Emmett e Jasper e mi avvicinai a loro. Appoggiai la schiena ad un albero e mi sedetti avvicinando le ginocchia al petto e poggiandoci sopra la fronte per cambattere lo svenimento imminente.
«Tutto ok?» chiese Emmett con una punta di divertimento.
«No» mugolai.
«Eppure il sangue dovrebbe piacerti» constatò Jasper.
«Mi fa comunque schifo vedere un'umana che beve del sangue umano e che lo apprezza. E soprattutto avere sete di sangue umano non è bello quando sei anche un licantropo. Non trovi?»
Emmett e Jasper ridacchiarono.
«Ti avevamo proposto di venire fuori con noi» si difese Jasper ed Emmett annuì.
«Andate a quel paese, entrambi» risposi.
«Ah... povera Chiara» disse Alice sedendosi di fianco a me «Siete veramente ottusi voi uomini» disse riferendosi ai due che continuavano a ridacchiare.
Mi misi a ridere e battei il cinque alla vampira.
Mi era bastato respirare aria "pulita" per sentirmi meglio.
Dopo circa cinque minuti Jacob uscì dalla casa, convinto da Edward, Bella e Carlisle a dormire.
Bella era migliorata notevolmente, aveva addirittura fame di cibo umano, forse era un segno positivo; un passo verso la guarigione.
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