4. Come mettersi nei casini
Dopo circa una settimana dal matrimonio di Edward e Bella, un nuovo "scoop" passò nel branco: Paul aveva avuto l'imprinting con Rachel, una delle due sorelle di Jacob. Lei era andata a trovare la famiglia e, durante una passeggiata sulla spiaggia, aveva incontrato Paul; l'imprinting aveva fatto effetto ed era stato "amore a prima vista".
Jacob odiava avere Paul a casa quasi 24 ore su 24 e in questi giorni era molto nervoso, soprattutto perché era preoccupato per Bella, era sicurissimo che Edward l'avesse uccisa. Pensava a tutte le ipotesi possibili e, in tutte, Bella era morta anche se, secondo me e tutti gli altri, Bella sarebbe tornata viva ed umana.
Almeno la cosa positiva era che Sam non intendeva attaccare i Cullen, anche se Bella fosse tornata a casa trasformata in una vampira.
~~~~~~~~~~
Lontano, così debole che nessuno oltre a me ed i vampiri avrebbe potuto sentire, un ululato si levò dalla foresta..
Era Sam, aveva appena convocato una riunione e temevo di sapere per cosa.
Uscì sul balcone di camera mia e saltai sull'albero di fronte ad esso, poi atterrai a terra.
Corsi nella direzione della foresta e mi trasformai. Gli occhi pizzicarono un po', cambiando colore, e un calore che conoscevo molto bene si impadronì del mio corpo. In pochi secondi tutto tornò normale, apparte il fatto che adesso stavo correndo su quattro zampe, con il vento che sferzava la mia pelliccia.
Ero stata la prima a trasformarmi e arrivai in fretta alla vecchia segheria abbandonata, il nostro luogo di ritrovo per cose importanti.
C'erano solo Sam, Collin e Brady.
Che succede, Sam?
«Aspettiamo gli altri e poi ti spiego» rispose lui.
Gli altri lupi si trasformarono e, pian piano, arrivarono qui.
Jacob pensò per una frazione di secondo a quanto avrebbe voluto uccidere Edward ma non ci era riuscito perché aveva troppe emozioni contrastanti in corpo che gli avevano impedito di trasformarsi. Poi iniziò a pensare quanto odiava il modo di dettar legge di Sam.
«Il solito egocentrico» disse Leah.
«Già, almeno io non sono ipocrita, Leah» rispose Jacob.
«Piantatela, ragazzi» li ammonì Sam.
Leah fece una smorfia alla parola "ragazzi", Sam finse di non accorgersene e continuò a parlare «Dove sono Quil e Jared?»
«Quil è con Claire, la sta portando dai Clearwater» rispose Jacob.
«Bene, Sue si prenderà cura di lei»
«Jared invece stava andando da Kim» pensò Embry «Mi sa che non ti ha sentito»
Si levò un lamento. Mugolai anch'io con il resto del branco. Quando Jared si fosse trasformato avrebbe avuto con tutta probabilità il pensiero ancora fisso su Kim e avremmo avuto un resoconto dettagliato della loro giornata...
Sam si acquattò e levò la testa al cielo, ululando di nuovo.
Paul, Leah e Jacob, quelli che non erano ancora arrivati, accelerarono per raggiungerci.
«Non rimarremo ad aspettarlo tutto il giorno, si rimetterà in pari dopo» decretò Sam.
«Allora, capo?» Paul era curioso.
«Dobbiamo parlare, è successa una cosa»
Abbassai le orecchie e la testa, era quello che temevo, sapevo che lo avrebbero scoperto.
«Seth, di' cos'hai sentito»
Jacob e Leah accelerarono. Jacob sbuffò ricordandosi che Leah reclamava il secondo posto nella classifica dei più veloci del branco. La prima ero io.
«Reclama questo, pezzo di scemo» disse Leah superando Jacob.
Il lupo rossiccio accelerò.
«Jake, Leah, smettetela» disse Sam.
Nessuno dei due rallentò.
Sam ringhiò di frustrazione ma lasciò perdere «Seth?»
«Charlie ha fatto un giro di telefonate finché ha trovato Billy a casa mia»
«Sì, ci ho parlato» aggiunse Paul.
Jacob pensò subito alla morte o trasformazione di Bella, per lui era lo stesso, e si chiese quale versione avessero scelto per fingere la morte della ragazza, a meno che non fosse morta davvero.
«E insomma...» continuò Seth «È praticamente fuori di testa. Edward e Bella sono tornati più o meno da una settimana»
Jake capì che forse avrebbe fatto bene a pensare anche che Bella tornasse sana e salva.
«Sì, fratello, e adesso arrivano le cattive notizie. Charlie le ha parlato e non gli è sembrata in forma. Dice di essere malata. Secondo Carlisle ha contratto un morbo raro in Sudamerica e adesso è in quarantena. Charlie sta impazzendo perché non gliela fanno vedere. Dice che è disposto a correre il rischio del contagio, ma Carlisle non transige. Niente visite. Ha detto a Charlie che le sue condizioni sono gravi, ma sta facendo tutto il possibile. Prima di chiamare Billy, Charlie si è macerato per giorni. Ha detto che dalla voce gli è sembrato che oggi stesse anche peggio»
Quando Seth ebbe concluso, un silenzio di tomba ci percorse.
Pensavano che Bella fosse un vampiro.
«Ho vinto pure stavolta!» esultò Leah quando lei e Jacob arrivarono nel luogo del ritrovo. A lei non era mai piaciuta Bella, quindi la notizia non la toccava minimamente.
«Beh, che aspettiamo?» chiese Jake.
Tutti esitammo.
«E dai, il patto è infranto!»
«Non abbiamo prove. Forse è davvero malata» disse Sam.
«Ma per piacere!» sbraitò Jacob.
«Ok, diciamo che gli indizi sono piuttosto eloquenti» disse Sam «Però... Jacob, sei sicuro di quello che vuoi? Che sia la cosa giusta? Sappiamo tutti quello che voleva lei»
«Sam, il patto non accenna alle preferenze della vittima!»
«È davvero una vittima? È così che la definisci?»
«Sì!»
«Jake» disse Seth «Non sono nostri nemici»
«Chiudi il becco, moccioso! La tua adorazione malsana per quel succhiasangue non cambia la legge! Sono nostri nemici. Si trovano nel nostro territorio. Li elimineremo. Me ne frego se in passato ti sei divertito a combattere al fianco di Edward Cullen!»
Jacob, modera i termini. Ringhiai. E poi i Cullen sono sul loro territorio. Prenditela con Ephraim Black se i vampiri hanno un territorio tutto loro.
Jacob mi mostrò una fila di denti aguzzi e si mise in posizione d'attacco. Feci lo stesso.
La tensione si tagliava con il coltello. Con il coltello? No, meglio dire con una spada di diamante.
«BASTA!» urlò Sam.
«E cosa farai quando Bella lotterà assieme a loro, eh, Jacob?» chiese Seth dopo un attimo di silenzio.
«Non è più Bella»
«Sarai tu ad abbatterla?»
Jacob trasalì al pensiero.
«No. E allora? Lascerai che sia uno di noi a farlo?» lo incalzò Seth «Per poi portargli eternamente rancore?»
«Io non...»
«Certo che no. Non sei pronto per questa battaglia, Jacob»
Jacob si acquattò di nuovo, stavolta pronto a scagliarsi sul lupo dalla pelliccia color sabbia.
«Jacob!» lo ammonì Sam «Seth, 'sta zitto un attimo»
Seth annuì.
«Cavolo, cosa mi sono perso?» chiese Quil, stava correndo da noi il più velocemente possibile «Ho sentito della telefonata di Charlie...»
«Stiamo per metterci in moto» disse Jacob «Perché non passi da Kim e trascini qua Jared con i denti? C'è bisogno di tutti»
«Quil, raggiungici subito» ordinò Sam «Non abbiamo deciso nulla»
Jacob ringhiò.
«Jacob, io devo pensare al bene del branco. Devo scegliere la linea di condotta che tuteli al meglio tutti. I tempi sono cambiati da quando i nostri antenati sancirono il patto. Io, beh, onestamente non credo che i Cullen rappresentino un pericolo per noi. E sappiamo pure che non si fermeranno qui a lungo. Di certo, appena avranno raccontato la loro versione dei fatti, spariranno. E le nostre vite torneranno alla normalità»
«Normalità?!» disse Jacob.
«Se li sfidiamo, Jacob, si difenderanno bene»
«Li temi?»
«Sei davvero disposto a perdere un fratello, o una sorella, così?»
«Non ho paura di morire»
«Lo so, Jacob. Per questo nutro seri dubbi sulla tua capacità di giudizio»
Jacob lo guardò negli occhi «Intendi onorare il patto dei nostri padri, oppure no?»
«Intendo onorare il mio branco. Faccio ciò che è meglio per il branco»
«Codardo»
Sam scoprì i denti «Basta, Jacob. La tua proposta è respinta» la voce di Sam assunse lo strano doppio timbro della "voce da alfa" «Il branco non attaccherà i Cullen, a meno che non siano loro a provocarci. Non tradiremo lo spirito del patto. Non rappresentano un pericolo per la nostra gente e nemmeno per gli abitanti di Forks. Bella Swan ha preso la sua decisione sapendo a cosa andava incontro e non puniremo quelli che un tempo sono stati nostri alleati per la sua scelta»
«Senti, senti» si entusiasmò Seth.
«Pensavo di averti detto di chiudere quella boccaccia, Seth»
«Ops, scusami, Sam»
«Jacob, dove credi di andare?» chiese Sam.
Jacob stava andando verso il bosco. «Vado a dire addio a mio padre. A quanto pare non ho motivo di trattenermi oltre»
«Ah, Jake! Non farlo un'altra volta»
«Zitto, Seth!» pensarono diverse voci.
Jake, non vuoi sentire la mia versione? Io vivo dai Cullen...
Jake si girò ringhiando e mi inchiodò a terra, accecato dalla rabbia. «Tu! Tu sapevi tutto! Sapevi tutto e non mi hai avvertito! Non ci hai avvertiti!»
Volevo aspettare di avere informazioni più sicure...
Jacob ringhiò più forte.
Jake, Bella è ancora umana... non è detto che muoia, però è davvero malata.
Jacob premette la sua zampa sinistra sul mio collo. Era accecato dalla rabbia e non si controllava più.
Iniziai a tossire.
Sam ringhiò e si buttò addosso a lui, facendolo rotolare a terra.
Mi rialzai e presi ad osservare i due lupi giganti che si fronteggiavano sollevando una nube di polvere e facendo volare via delle zolle di terra.
Sam riuscì a spingere Jacob lontano da se che si rialzò.
«Basta, Jacob!»
Il lupo rossiccio ringhiò un'ultima volta in direzione dell'alfa e poi andò verso il bosco, a testa alta.
«Non vogliamo che te ne vada» disse Sam con un tono di voce più morbido.
«Beh, obbligami a rimanere, Sam. Privami della volontà. Fai di me uno schiavo»
«Sai che non arriverò a tanto»
«Allora non abbiamo altro da dirci»
Jacob corse via e iniziò a pensare alla sua vita selvatica quando era scappato di casa.
«Che nessuno lo segua o provi a fermarlo, ha fatto la sua scelta» dichiarò Sam.
Annuimmo e poi ci disperdemmo, tornando a fare quello che stavamo facendo prima che Sam ci chiamasse urgentemente.
Tornai velocemente a casa e tornai in forma umana.
Esme venne ad aprirmi la porta d'ingresso «È successo qualcosa di grave?» chiese. Avevano sicuramente sentito l'ululato.
«No, niente. Sam ci ha solo annunciato che Bella è malata e Jacob ha insistito per attaccarvi, pensando che Bella sia un vampiro e che quindi avete infranto il patto»
Carlisle, che era ai piedi della scala, mi guardò leggermente sconvolto. Lui non avrebbe mai fatto del male ad una mosca, quindi figuriamoci ad un branco di licantropi.
«Tranquillo, non ci attaccheranno. Sam ha rifiutato la proposta di Jacob, non vi vede come una minaccia e mi crede: gli ho detto che Bella è ancora umana ed è malata»
Carlisle annuì, più sereno.
Edward spuntò in cima alle scale.
«No, non gli ho detto che è... incinta. Solo che è malata» gli dissi.
Edward annuì e tornò da Bella.
Salì le scale per andare in camera mia e intravidi l'umana. Era pallida e aveva la pancia ingrassata, come se fosse incinta e la sua salute peggiorava di giorno in giorno.
Erano trascorsi circa diciassette giorni dal matrimonio di Edward e Bella. Alice aveva avuto una visione, c'erano Edward e Bella che si baciavano in modo un po'... spinto e poi Bella spariva. La vampira aveva praticamente avuto un infarto, quella sparizione indicava, molto probabilmente, la morte di chi era sparito dalla visione. Aveva immediatamente telefonato ad Edward, ma aveva risposto Bella. Lei aveva detto che credeva di essere incinta ma non ne era sicura. Ovviamente Alice le aveva passato Carlisle che poi aveva parlato con Edward.
Carlisle non sapeva se poteva essere possibile, non era mai successo prima d'ora, secondo lui.
Anche noi eravamo abbastanza sconvolti. Se le vampire non erano fertili perché il loro corpo non poteva cambiare per consentire la crescita di un bambino al loro interno, perché i vampiri erano fertili?
Edward e Bella tornarono a casa il prima possibile, la pancia della ragazza aveva già una lieve protuberanza. I due erano abbastanza scossi perché Kaure, la domestica della casa che conosceva le leggende dei Ticuna, sapeva che cos'aveva Bella, le sue leggende parlavano anche di questo e lei aveva capito che i Cullen non erano umani. Kaure aveva detto che non c'era salvezza per Bella, solo la morte.
Carlisle aveva fatto tutte le visite possibili ed inimmaginabili e aveva decretato che il feto era troppo forte per il corpo di Bella perché era in parte come i vampiri. Però in Bella si era risvegliato l'istinto materno e non voleva assolutamente abortire. Intendeva partorire quella... cosa e poi diventare un vampiro per non morire come aveva detto Kaure. L'unico problema che Bella sottovalutava era che il veleno dei vampiri poteva non funzionare se il soggetto da trasformare era in condizioni molto ma molto gravi (peggio di Edward -a un passo dalla morte per la spagnola- o Esme -che ha tentato di suicidarsi buttandosi giù da degli scogli- oppure di Emmett -quasi sbranato da un orso-).
Nel mentre che quella sorta di flashback attraversava la mia mente, ero arrivata in camera mia.
Mi sdragliai sul letto e presi il telefono, giusto per annientare la noia.
Vi trovai un messaggio da parte di Andrea.
Andrea
Ehi, ciao piccola, come va? 😊
Come va? Beh, vediamo la moglie di mio fratello è a rischio di morte ma è troppo stupida per capirlo e Jacob è scappato di nuovo.
Sospirai. Questo lui non doveva saperlo. Digitai velocemente un "sto bene, tu?".
Andrea
Sto bene, grazie. Volevo chiederti se ti andava di uscire o, se preferisci, vengo io da te.
Venire in questo momento non è la cosa migliore... soprattutto con Bella in queste condizioni e Jacob impazzito nel bosco. Pensai.
Oggi non posso, Alice mi ha costretta ad andare con lei a fare shopping -.-"
Potrebbero volerci delle ore...
Era una scusa più che plausibile.
Andrea
Ah, peccato... beh sarà per la prossima volta ❤
Mi costrinsi a rispondergli con un cuore anche se non adoravo tutte queste smancerie.
Uscì sul balcone e saltai sull'albero di fronte, sedendomi su di un ramo abbastanza alto.
Non avevo assolutamente voglia di uscire, oggi, però mi stavo annoiando a morte.
Mi lasciai cadere all'indietro, tenendomi al ramo con le gambe. Era divertente vedere il mondo al contrario, soprattutto dalla cima di un albero. Sarei potuta cadere in qualsiasi momento e questo faceva scorrere l'adrenalina nelle mie vene, anche se sapevo che non mi sarei fatta praticamente nulla pur cadendo da qua sopra.
Un rumore familiare e il rombo di una moto mi destarono dai miei pensieri. Mi tirai su di scatto e scesi giù dall'albero. Corsi velocemente verso il nuovo arrivato.
«Jacob! Che cavolo ci fai tu qui?!» gli chiesi.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top