Prologo

C'era una volta, una principessa la cui unica speranza era poter vivere in pace e tranquillità, regnando su un paese pacifico. Non aveva molte ambizioni, era una ragazza semplice, nonostante le sue origini; non voleva la fama, il denaro o il potere, non aveva mai sognato nulla di tutto ciò, disprezzava la guerra e il dolore che con sé si portava appresso.

Credeva nei sognatori, non nei sogni, in coloro che avevano il coraggio di sognare, credere in qualcosa che dagli altri veniva considerato impossibile.

Passava ore a contemplare le stelle, venendo a conoscenza di ogni loro segreto, soprattutto di ogni leggenda legate ad esse. Si sentiva felice a far vagare il suo sguardo su chilometri e chilometri di cielo illuminato da soltanto quelle sfere incandescenti che la incantavano tanto. Ad ogni costellazione trovata susseguiva, poi, una ricerca sfrenata per venirne a sapere sempre di più.

Si potevano dire di lei poche cose, ma sicuramente era conosciuta per quei suoi capelli, color grano d'estate, che le incorniciavano il viso e prendevano vita al più piccolo accenno di vento.

Quel viso così grazioso, solare, limpido così come dovrebbe essere quello della perfetta regina, anzi no, principessa. Perché, nonostante sia lei a governare, non si è mai fatta incoronare regina. Dice che non le si addice. In realtà, tutti i suoi più stretti collaboratori sanno che ha preso questa scelta quando ancora stava cercando una maniera per rimanere più vicina alla sua famiglia.

La sua storia è tutta da raccontare, il suo carattere da scoprire e la sua bellezza da contemplare, perché lei è certamente la persona migliore che chiunque possa mai incontrare sulla propria strada.

Lei che non si meritava ciò che le è successo, però, per qualche legge dell'universo, sono sempre i migliori a subire le disgrazie destinate ai peggiori.

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